Ambiente Fauna selvatica

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Il “Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città" (C.C. n. 6 del 08/03/2011) ha particolare riguardo per la componente faunistica al fine di favorire la corretta convivenza con l’uomo e all’art.1 (Oggetto del regolamento) sottolinea il fatto che la Civica Amministrazione “….favorisce la presenza della fauna selvatica stanziale e/o migratoria o in stazionamento nel territorio comunale, …. omissis …. collaborando con gli Enti istituzionalmente preposti alla gestione della fauna selvatica. Per la fauna selvatica, fatte salve le indicazioni e i riferimenti del presente Regolamento, resta ferma la disciplina discendente dalla Legge 157/92 e dalla Legge regionale 29/94 e s.m.i.” Il territorio genovese è caratterizzato da biodiversità ed il Regolamento stesso individua la tutela, le competenze e la salvaguardia per convivenza sul territorio con: cinghiali, gabbiani, rondini ed uccelli migratori, pipistrelli, cimici, api, formiche, processionaria, caprioli e daini, ricci, parrocchetti verdi.

 

Cinghiali

L’art. 26 (Somministrazione di cibo agli animali su suolo pubblico e privato) del "Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città" (C.C. n.6 del 8/03/2011) ricorda al privato: “E’ vietata la somministrazione di cibo a colombi, topi, ratti, gabbiani e ungulati poligastrici (cinghiali) non di proprietà, in aree sia pubbliche sia private”.

Il Comune, con Ordinanza del Sindaco Marco Bucci, n. 101 del 30/03/2018, demanda gli interventi al personale regionale preposto alla vigilanza faunistico-venatoria per un contenimento della presenza dei cinghiali e rammenta l'osservanza del divieto di somministrare cibo ai cinghiali, stabilito dal sopracitato art. 26.

Per segnalazioni di disagio dovute alla presenza di branchi di cinghiali vivi è necessario scrivere al Nucleo Regionale di Vigilanza Faunistico Ambeintale - all'indirizzo vigilanza.faunistica@regione.liguria.it - che dispone di operatori armati.

Nel caso di carcasse rinvenute sul territorio pubblico comunale si suggerisce di contattare ASL3 Sanità Animale ai numeri presenti sui siti istituzionali o al centralino 010.84911, in quanto la Struttura Sanitaria ha attivato una convenzione con ditta esterna finalizzata al ritiro delle carcasse e successivo smaltimento tramite termodistruzione.

 

Gabbiani

In quanto specie selvatica, i gabbiani sono sottoposti alla normativa prevista per tale categoria; in aggiunta si cita l’art. 4 (Divieti Generali) del “Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città" (C.C. n. 6 del 08/03/2011) che recita: “E’ fatto assoluto divieto a chiunque e a qualunque titolo: …. Omissis ….13) di catturare, uccidere, disturbare le specie aviarie, compreso distruggere i siti di nidificazione durante il periodo della riproduzione e del successivo svezzamento, ovvero porre in atto qualsiasi forma di maltrattamento”.
Per ridurre il rischio di attirare gabbiani in area urbana, si suggerisce di non abbandonare in nessun caso cibo edibile al di fuori degli appositi cassonetti per i rifiuti umidi o indifferenziati.
Per evitare la nidificazione, si suggerisce di monitorare periodicamente i prospetti “a rischio” (es. tetti, terrazze, ecc.) e di porre in essere interventi di dissuasione. 

Rondini ed altri uccelli migratori 

L’art. 4 (Divieti Generali) del "Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città" (C.C. n. 6 del 08/03/2011) recita: “E’ fatto assoluto divieto a chiunque e a qualunque titolo: …. Omissis ….13) di catturare, uccidere, disturbare le specie aviarie, compreso distruggere i siti di nidificazione durante il periodo della riproduzione e del successivo svezzamento, ovvero porre in atto qualsiasi forma di maltrattamento”. L’art. 41 (Fauna Selvatica) del "Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città" (C.C. n. 6 del 8/03/2011) invece afferma: “Ferma restando la disciplina discendente dalla Legge 157/92 e dalla Legge regionale 29/94 e s.m.i. relativamente alla fauna selvatica, la Civica Amministrazione favorisce la presenza di tale fauna autoctona stanziale e migratoria che occupi, anche temporaneamente, il territorio urbano, attraverso la conoscenza qualitativa e numerica ed il miglioramento degli habitat.…. omissis … gli interventi di rifacimento di facciate, prospetti e tetti devono essere eseguiti con l’adozione di misure e in tempi rispettosi della presenza di nidi e/o nidiacei di irundinidi (gruppo di passeriformi a cui appartengono le rondini) apodidi, passeriformi, previa richiesta all’Ufficio Diritti Animali del Comune”. Trattandosi pertanto di specie protette nonchè patrimonio dello stato, si applica la legge 157/92 ("Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio") che prevede all’articolo 21 (Divieti), comma 1, lett. o) il divieto "di prendere e detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi ed uccelli appartenenti alla fauna selvatica” trattandosi di danneggiamento ai sensi dell'art. 635, comma 2 del Codice Penale.

Pipistrelli

L’art. 47 (Tutela della biodiversità in ambito cittadino) del Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città (C.C. n.6 del 8/03/2011) afferma: “Sono sottoposti a speciale tutela sul territorio comunale, per la loro progressiva rarefazione e la loro utilità nel contenere le specie nocive, tutte le specie di Anfibi, Rettili, Chirotteri (pipistrelli), sia che si tratti di individui adulti che di uova o larve. E’ consentito, previo assenso del proprietario e acquisito il parere dell’Ente Provincia, il posizionamento di bat-box negli spazi verdi pubblici e privati”.

 

Cimici

Le cimici eterottere asiatiche/autoctone si alimentano con linfa e sostanze vegetali e non sono assolutamente pericolose per l’uomo; sebbene localmente abbondanti e fastidiose, non sono dannose se non per gli effetti secondari solo su coltivazioni; non pungono, non mordono, non trasmettono malattie all’uomo nè agli animali domestici. Eventuali interventi di disinfestazione potrebbero risultare controproducenti in quanto i prodotti utilizzabili, sebbene a basso impatto ambientale, sono potenzialmente nocivi per le fasce di età maggiormente sensibili (bambini e anziani) nonché per gli animali domestici come già segnalato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

 

Api

L’art. 47 (Tutela della biodiversità in ambito cittadino) del "Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città" (C.C. n.6 del 8/03/2011) afferma: “Alcuni insetti sono parte fondamentale dell’equilibrio del territorio, e vanno segnalati ai cittadini ed agli educatori perché siano rispettati e si rafforzi la consapevolezza della loro importanza. Sono oggetto di particolare tutela tutti gli insetti impollinatori (es. lepidotteri, api, alcune specie di coleotteri etc.)". Nel periodo primaverile, nel caso in cui vi sia la presenza di uno sciame d’api sul territorio pubblico, potrà essere effettuata segnalazione all’Ufficio Animali; qualora gli animali si trovino, invece, su suolo privato si dovrà ricorrere ad apicoltori locali, facendo riferimento ad Alpamiele (Associazione Ligure Produttori Apistici Miele) mediante invio di mail a genovese@alpamiele.it oppure telefonando al numero 349-8302954. Formiche L’art. 47 (Tutela della biodiversità in ambito cittadino) del Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città (C.C. n.6 del 8/03/2011) recita: “Nei parchi, nei giardini e nelle aree verdi di proprietà comunale le formiche svolgono un insostituibile ruolo per l’equilibrio ecologico ed è fatto perciò divieto di distruggere i formicai”.

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Ultimo aggiornamento: 17/02/2023