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Rinnovato il monito a mantenere alta l’attenzione contro discriminazione e intolleranza
Ottant’anni fa l’Armata Rossa svelava al mondo l’orrore del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e dell’Olocausto: una ferita dell’umanità da ricordare e da preservare nel cuore e nella mente di ciascun individuo, tragica testimonianza da passare di generazione in generazione affinché mai si abbassino l’attenzione e l’impegno a tutela dei diritti umani e delle diversità.
A Genova il Giorno della Memoria è stato commemorato ufficialmente nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, teatro della cerimonia che ha riunito le massime autorità civili e militari oltre a numerosi studenti e cittadini.
In rappresentanza del Comune di Genova è intervenuto il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi: «Oggi non ci limitiamo a un ricordo di quella che fu la più vergognosa pagina della nostra storia, perpetrata dall'ideologia liberticida nazifascista, ma dobbiamo tenere alta attenzione su questa tragedia anche in questa nostra epoca, in cui le insidie nei confronti della libertà e della democrazia sono più subdole e sofisticate. Dobbiamo ribellarci, tenere viva della nostra la sensibilità e mettere al centro del nostro agire sempre la persona. Genova ha pagato un prezzo enorme in quegli anni, ma molti furono gli esempi di coraggio che ci devono ispirare».
Durante il suo intervento il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi ha ricordato Romana Serotti Rossi, la donna che tentò di salvare un gruppo di ebrei attirati in sinagoga con l’inganno, durante la retata dei nazisti del 3 novembre 1943: «Guardiamo a chi si è comportato con coraggio senza girarsi dall'altra parte. Sentiamoci comunità, insieme possiamo essere protagonisti. Chi salva una vita salva il mondo intero e tutti possiamo essere protagonisti», e rivolgendosi ai ragazzi in sala ha aggiunto: «Siate ambasciatori presso i coetanei di un esame di coscienza individuale e collettiva. Visitate i campi di sterminio per capire meglio la storia. Come istituzioni incrementeremo queste occasioni di conoscenza. È nostro dovere coltivare nei giovani la forte passione civica per prevenire le subdole minacce alla nostra democrazia».
Saluti istituzionali sono anche stati portati dal prefetto Cinzia Teresa Torraco e dal presidente di Regione Liguria Marco Bucci che ha dichiarato: «Ogni anno, il 27 gennaio, ci fermiamo per rendere omaggio alle vittime della Shoah e a tutte le persone che hanno subito le atrocità di uno dei periodi più oscuri della storia umana. Non ricordiamo solo i milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento, ma anche tutti coloro che sono stati perseguitati a causa della loro etnia, religione, orientamento politico o identità. Voglio sottolineare come i valori di libertà, dignità e uguaglianza, che oggi consideriamo acquisiti, non sono mai scontati: vanno difesi e preservati con determinazione e consapevolezza. La memoria deve diventare un impegno quotidiano, una guida morale che ci spinge a costruire una società fondata sul rispetto, sulla solidarietà, sulla giustizia e sulla pace».
Il solenne evento - al quale hanno preso parte fra gli altri il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba, il rabbino capo della comunità ebraica di Fenova Giuseppe Momigliano, il presidente Aned Filippo Biolé e il dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Alessandro Clavarino - è stato aperto da una video intervista che Ilserc-Istituto ligure per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea ha realizzato a Liana Millu e Gilberto Salmoni.
L’orazione ufficiale è stata tenuta da Alberto De Sanctis, docente di Storia delle dottrine politiche dell’Università di Genova. La cerimonia si è conclusa con la premiazione degli studenti partecipanti alla ventitreesima edizione del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah” e con la consegna delle Medaglie d’Onore che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso ai cittadini italiani, militari e civili, ed ai familiari dei deceduti, deportati o internati, e destinati al lavoro coatto, per l’economia di guerra. Quest’anno le onorificenze sono state conferite alla memoria di Eugenio Bisio, Lorenzo De Simone, Luigi Gaiaschi, Emilio Lattanzi, Pietro Pedron, Cosimo Salvatore Scialpi e Giuseppe Siffredi.
La cerimonia di stamattina, trasmessa sulla pagina Facebook del Comune di Genova (www.facebook.com/ComunediGenova/), rientra nel ricco programma di eventi e iniziative che Genova, insieme ad altri Enti ed associazioni, organizza per celebrare il Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale istituita per ricordare le vittime dell’Olocausto. Il calendario completo è scaricabile a questo indirizzo: smart.comune.genova.it/sites/default/files/Programma%20Giorno%20della%20Memoria%202025.pdf
Questi, nel dettaglio, gli istituti premiati durante la cerimonia del Giorno della Memoria:
- Scuola primaria Foglietta, classe 5a A, I.C. Sestri Est di Genova per l'elaborato "Mai più Shoah";
- Liceo Lanfranconi di Genova, classe 5a B, per il lavoro "Il valore della cultura e della libertà nel dramma della Shoah";
- Scuola secondaria di secondo grado Liceo scientifico sportivo Campus Gianelli di Chiavari, per il video "Per la sola colpa di essere nati";
- Scuola secondaria di secondo grado, Liceo economico sociale Marconi-Delpino di Chiavari, classi 5a A e B, per il libro "Mai cresciuti";
- Istituto omnicomprensivo Convitto Colombo di Genova, classe 3a G, per il libro digitale "Per la colpa di essere nati";
- Scuola Primaria De Scalzi-Polazzo dell'I.C. Maddalena-Bertani di Genova, classi 5a A e C, per il lavoro "Diventate candele della memoria (Liliana Segre)";
- Scuola secondaria di secondo grado D'Oria di Genova, classe 5a I, per il saggio "Per la sola colpa di essere nati / Sotto il ciel".
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