Una rete di trasporto pubblico moderna, efficiente e non inquinante: è il sistema circolatorio di ogni città, ma è solo il primo tassello, a cura di A.M.T. e A.T.P. con l’acquisto di mezzi ad alta efficienza, del ritratto della Genova che si sta trasformando e sta implementando i suoi servizi. Un ritratto di città che si completa con la riqualificazione della ex Caserma Gavoglio attraverso la realizzazione del Parco Valletta Cinque Santi, il riassetto idrogeologico rio Lagaccio e il consolidamento di Ponte Don Acciai, il miglioramento dell’accessibilità del Forte Begato, gli interventi di potenziamento di impianti sportivi come le Piscine di Prà, Mameli di Voltri e Gropallo di Nervi e lo Stadio di atletica di Villa Gentile. E poi, ancora, la riqualificazione del Porticciolo di Nervi.
In ultimo, ma non per importanza, il Waterfront di Levante - intervento prioritario e strategico per Genova - che contempla una riqualificazione molto complessa e articolata, per il quale il Patto finanzia una serie di opere. In particolare, si tratta dei lavori di bonifica e demolizione dell’edificio denominato ex Nira, delle opere di escavazione del primo tratto del canale navigabile e di completamento dell’imbocco mediante la costruzione di banchine, impianti, scivoli di alaggio e di preparazione dell’area per i successivi interventi.
Sono realizzate NBS ( Nature Based Solutions) ovvero tecniche di rinaturalizzazione basate su elementi naturali. Sovrapposizione sull’area di altro appalto (“Cantiere B”) di sistemazione idraulica del rio Lagaccio, attualmente in sospensione; parte degli interventi del parco saranno possibili solo al termine dei lavori del “Cantiere B” (Piazza del Parco).
I lavori consistono nel consolidamento strutturale del ponte a seguito dell’avvenuto cedimento dei pali di fondazione di una delle pile; in corso d’opera, si è poi deciso di rifare completamente il tratto centrale del ponte con una sola pila centrale ed una struttura portante realizzata con acciaio Cor-Ten che garantisce una maggiore durabilità nel tempo e minori oneri manutentivi.
- ripristino degli allacci elettrico (con attivazione di cabina ENEL di trasformazione) e idrico;
- ripristino dell’impianto d’illuminazione esterna dei viali che verrà implementato da sistema di videosorveglianza;
- opere necessarie alla rifunzionalizzazione dei servizi di pertinenza del teatro all’aperto che la P.A. intende utilizzare per eventi;
- opere di generale sfalcio del verde infestante e pulizia del sito;
- ricostruzione con tecniche naturalistiche di strada d’accesso carrabile per i mezzi di servizio sul fronte Nord del sito detta: “strada dell’Avvocato” con relativi presidi antintrusione.
Avendo individuato negli spazi del piano attico della caserma quelli più facilmente adeguabili e pregiati per un possibile futuro utilizzo, oltre alla necessità di manutenzione della copertura a generale salvaguardia del bene, si prevedono opere di sostituzione dei serramenti esterni del piano attico sottotetto, ed una riparazione della copertura consistente in manutenzione e parziale ricostruzione dello sporto di gronda e messa in sicurezza della copertura, tramite restauro delle parti di struttura portante lignea degradata e ricostruzione del manto d’impermeabilizzazione e del sistema di smaltimento acque piovane sul perimetro esterno dell’immobile (cortile interno escluso)
Ad una quota più bassa rispetto all’ultima terrazza è previsto infine un ultimo spazio pubblico a pelo d’acqua, pavimentato in legno composito, che potrebbe costituire il naturale accesso di una eventuale spiaggia che dovesse crearsi naturalmente. Il dislivello tra le terrazze viene accompagnato da una sistemazione in massi di pietra per dare una immagine naturalistica dell’area, accentuata dall’inserimento di sporadici inserti di vegetazione tipica delle aree marine.
Il progetto prevede inoltre, oltre al rifacimento totale della rampa di alaggio, anche l’ampliamento della banchina esistente mediante l’affondamento di elementi prefabbricati scatolari in c.a. in aderenza alla diga.
/ Realizzazione imbocco canale
Ampliamento verso nord dello specchio acqueo della marina in corrispondenza di Batteria Stella. Previste demolizioni dei moli e pontili presenti allo stato ante-operam, realizzazione di palificate di contenimento e di cordolo testa-pali (che farà da base alla futura banchina). Utilizzate protezioni quali palancole o paratie di contenimento che garantiscono la sicurezza per il cantiere dello scavo del nuovo canale.
/ Demolizione scivolo di alaggio
Demolizione dello scivolo di alaggio esistente situato nell’area portuale in corrispondenza del lato di ponente del canale navigabile del Nuovo Waterfront di Levante. L’attività di demolizione eseguita via mare con l’utilizzo di pontone galleggiante sul quale viene posizionata l’attrezzatura necessaria alla demolizione. Profondità rampa da demolire circa -4 m s.l.m., realizzato con una soletta in c.a. monolitica gettata su massi di cemento posati sul fondale e ancorata alla banchina esistente.
/ Attrezzaggio impiantistico
Intervento che comprende la realizzazione dell’impianto elettrico (1 colonnina ogni 4 posti barca con illuminazione integrata) e degli impianti meccanici a servizio di metà banchina R (lato est) e metà banchina P (lato ovest) prospicienti l’”imbocco canale”. Attrezzaggio impiantistico – elettrico ed idrico – delle due metà delle banchine a partire da nord fino a circa la metà dell’imbocco canale e l’alimentazione del quadro elettrico esistente e il collegamento della rete idranti antincendio alla rete acquedottistica di Via dei Pescatori.
/ Realizzazione corpi morti
Realizzazione di una nuova linea di ormeggio a servizio delle banchine di Levante e Ponente del Nuovo canale navigabile del Waterfront di Levante. Necessario procedere in alcuni punti ad una regolarizzazione del fondale soprattutto in corrispondenza del posizionamento della nuova linea di ormeggio (quota finale a progetto –4,10 m). Il progetto di realizzazione del nuovo canale prevede la collocazione di nuovi posti barca, per yacht di lunghezza massima pari a 14 m per la banchina di Levante e pari a 20 m per la banchina di Ponente. Si prevede pertanto il posizionamento sul fondale già preparato di corpi morti di peso minimo pari a 5 ton, in calcestruzzo collegati con catena madre di diametro pari a 36 mm.
/ Costruzione nuovo scivolo di alaggio e completamento banchine
Realizzazione di una banchina finita esternamente da una lastra frontale in c.a.v. prefabbricata a contenimento del retrostante getto in c.a. e da una pavimentazione in masselli autobloccanti. Utilizzo di un cassero subacqueo a perdere per la realizzazione del nuovo scivolo di alaggio e per i getti di completamento. La banchina sud (con pavimentazione in asfalto) sarà collegata alla banchina est attraverso una rampa con pendenza pari al 3% realizzata con in calcestruzzo armato con finitura spazzolata. Previsto il secondo lotto di attrezzaggio impiantistico per collegarsi con la porzione già ultimata precedentemente con l’intervento di realizzazione dell’”imbocco canale”.
- imbocco canale: lavori conclusi in data 25/09/2021
- demolizione scivolo: lavori conclusi in data 29/01/2021
- attrezzaggio impiantistico: lavori conclusi in data 30/03/2021
- corpi morti: lavori conclusi in data 22/03/2021
- nuovo scivolo: lavori conclusi in data 30/06/2021
Sono state identificate varie fasi di lavorazione per la demolizione totale del complesso degli edifici: le fasi A e B individuate dal Progetto di Fattibilità hanno l’obiettivo di rimuovere i materiali pericolosi come amianto e fibre artificiali vetrose presenti all’interno e nei tamponamenti dei corpi di fabbrica che compongono la sede ex Ansaldo-NIRA. Le Fasi A e B sono propedeutiche alla esecuzione della Fase C, che potrà quindi iniziare solo a conclusione delle Fasi A e B. Parallelamente all’attività di cantieramento, l’impresa provvede a verificare le condizioni di sicurezza dell’area in oggetto, come disalimentare tutte le forniture collegate ai complessi da demolire o richiedere il sezionamento fisico di tutte le forniture agli enti eroganti.
Successivamente vi è l’attività di strip-out: fornire l’edificio sgombro da ogni materiale come complementi, finiture, arredi ed impianti a vista, al fine di una corretta separazione dei rifiuti diversi dagli inerti ed una loro gestione conforme alle norme ambientali. Il progetto è stato impostato, già nelle fasi di cantierizzazione e di strip-out, in modo da favorire il trattamento e il recupero delle varie frazioni dei materiali, in conformità a quanto richiesto al punto 2.5.1 dell’Allegato 2 al DM 11/01/2017. Le operazioni di strip-out (dall’alto verso il basso) devono essere effettuate in questo ordine cronologico: corpo A, corpo N, corpo F.
Completate le fasi preliminari di bonifica e strip out si potrà procedere con l’attività di demolizione dei fabbricati. Per ciascun elemento, la demolizione procederà dall’alto verso il basso con la seguente sequenza: demolizione tamponature esterne di facciata, demolizione solaio di copertura fino a dove il braccio della macchina consente operatività, demolizione travi di cordolo superiore, abbassamento pilastri, infine ripetizione sequenza per il piano inferiore. L’opera non prevede demolizione delle fondazioni né la rimozione delle superfici asfaltate.
/ Sistemazione aree e scavi
Interventi consistenti nelle rimozioni, demolizioni e scavi di sbancamento finalizzati all’abbassamento generale dell’attuale quota di campagna, pari mediamente alla quota +5.50 m s.l.m., e alla preparazione di un’area uniforme a quota pari a +1.00/+0.50 m s.l.m., costituente la base per l’avvio dei vari interventi previsti dal progetto “Waterfront di Levante”. L’intervento interessa in parte l’attuale piazzale dell’ex comparto fieristico ed in parte l’area occupata dai seguenti immobili: padiglione C, padiglione M e padiglione D. Gli immobili attualmente presenti nell’area sono attualmente in fase di demolizione o saranno comunque demoliti prima dell’avvio dei lavori oggetto del presente intervento. Prima dell’inizio delle lavorazioni, in fase di progettazione definitiva, sono state verificati vincoli ai sensi del D.Lgs. 42/2004, eseguita una verifica preventiva di interesse archeologico e verificate le interferenze impiantistiche dei sottoservizi esistenti dell’area.
Oggetto dell’intervento sono le attività di preparazione area (quali rimozioni, asportazioni di massicciata stradale, demolizioni di strutture in c.a. quali plinti e pali di fondazione, scavi di sbancamento, ecc) propedeutiche alla realizzazione dei canali e delle altre opere pubbliche e private previste dal progetto Waterfront di Levante. A seguito dell’opera verrà disposta un’area uniforme a quota pari a +1.00/+0.50 m.s.l., costituente la base per l’avvio dei vari interventi. E’ prevista l’apertura di un ampio scavo nelle aree a nord del padiglione B e a ovest del Palasport. Il fondo scavo raggiungerà mediamente la quota assoluta di +1.00/+0.50 m s.l.m. e le scarpate perimetrali saranno profilate con angoli di riposo di circa 30 gradi. Al fine di minimizzare l’afflusso delle acque ruscellanti in scarpata verrà previsto un “rialzo” perimetrale presso la sommità dello scavo in modo da impedire che le acque derivanti dalle superfici impermeabilizzate affluiscano all’interno dello stesso.
/ Opere di bonifica
Nell’area compresa tra i padiglioni C ed M è stata individuata una contaminazione circoscritta nella zona a valle dei serbatoi di olio combustibile dismessi (denominata Hotspot). In quest’area l’asportazione riguarderà tutto il terreno fino alla frangia capillare compresa, che sarà opera propedeutica allo scavo delle aree limitrofe.
Sono previste sostanziali opere di manutenzione straordinaria sull’edificio esistente mirate alla riorganizzazione degli spazi interni in modo da potenziarne l’aspetto ricettivo e di ristorazione e renderlo più accessibile ad ogni tipo di fruitore. Sono inoltre previste diffuse opere di manutenzione sulle pavimentazioni, sulle superfici murarie, sugli impianti e sul verde
La piscina sarà oggetto di rimodellazione sia per quanto riguarda la dimensione, il rivestimento e la sezione sia per la pavimentazione all’intorno. È previsto di uniformare la quota del fondo piscina a 2 metri di profondità. Il contributo del finanziato a valere sul Patto concorre all’equilibrio economico dell’operazione con l’obiettivo di dare continuità all’impianto anche durante i mesi invernali, mediante l’installazione di un pallone pressostatico di copertura alla piscina. Il pallone pressostatico sarà rimosso durante i mesi estivi; il montaggio è garantito tramite il l’inserimento di ganci su perni inseriti sulla testa del muro interrato portante della struttura della piscina esistente. Tale soluzione non prevede quindi nuovi elementi strutturali emergenti.
- l’intervento ha un costo preventivato di € 794.824 oltre iva
- finanziamento privato
La necessità di intervenire profondamente sulla piscina è legata alla possibilità di:
- ottimizzare la componente impiantistica dell’impianto natatorio, in termini di efficienza degli impianti, di comfort ambientale ed economia gestionale, nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi, intervenendo anche sui parametri di trasmittanza delle pareti perimetrali e delle vetrate, con una scelta di soluzioni e materiali più performanti;
- ampliare la vasca e adeguare gli spazi di servizio interni al fine di ottenere l’omologazione CONI dell’impianto per la pallanuoto nazionale categoria A1;
- consolidare il terreno di fondazione, che predispone l’impianto in costruzione ad una maggiore resistenza in rapporto a fenomeni meteoclimatici ed erosivi, in considerazione sia dei danni ingenti subiti dalle strutture limitrofe alla piscina (passeggiata “Roberto Bruzzone”, chiosco presente lungo la stessa) a causa delle violente mareggiate che si sono abbattute sul litorale di Voltri nel recente passato, sia del progressivo aggravarsi del fenomeno dell’erosione delle spiagge liguri.
- mutuo banco di sardegna 800.000,00€
- mutuo istituto credito sportivo : 1.005.088,27€
- risorse proprie dell’ente: 44.911,73€
Gli inteventi trainati sono rappresentati dalla manutenzione effettuata sulle travi in legno lamellare e nello specifico:
- pulizia delle superfici lignee con prodotto detergente incolore e rimozione meccanica di eventuali incrostazioni e depositi;
- identificazione e rimozione di eventuali piccole porzioni ammalorate in seguito a decadimento delle caratteristiche meccaniche del legno;
- ricostruzione delle parti rimosse con nuovi elementi in legno lamellare opportunamente solidarizzati o collegati;
- trattamento protettivo pigmentato e semitrasparente delle travi con una mano di prodotto decorativo antimuffa a base d’acqua;
- trattamento protettivo delle travi con due mani di prodotto di finitura traspirante, con funzione anti-acqua e anti – UV.
L’accesso all’edificio destinato a tribuna è possibile anche grazie alla passerella di nuova progettazione che collega la via pedonale alla parte più alta delle gradinate. L’accesso disabili è invece previsto a est, lungo via Brigata Salerno. La struttura è inoltre dotata di un bagno fruibile da portatori di handicap. Per quanto riguarda le tribune, le gradinate sono state progettate in modo da rendere possibile un’agevole movimentazione di tutti i fruitori e in modo da garantire una buona visione dello spettacolo sportivo.