Genova Jeans. Un progetto di valorizzazione delle origini genovesi

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05/08/2020

I dettagli svelati il 3 ottobre in una giornata tra PalazzoTursi e Villa Croce

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Grandi eventi, commercio e artigianato Paola Bordilli, ha approvato la delibera che dà avvio a GenovaJeans, il progetto di valorizzazione delle origini genovesi del jeans.

 

 

 

Il progetto sarà presentato il 3 ottobre a Palazzo Tursi, data in cui al Museo di Villa Croce verranno anche esposte in anteprima 23 opere realizzate da artisti italiani – coinvolti dall’associazione Arte jeans di Londra – su tela jeans Candiani, che saranno donate alla città in vista del futuro Museo del Jeans.

 

Seguirà un evento di charity “dress code jeans” organizzato da Ambasciatori di Genova nel Mondo, fondazione Rava e St. George’s Club di Londra.

 

Alla presentazione saranno invitate stampa e aziende.

 

La storia del jeans inizia a Genova nel XII secolo, quando i primi tessuti vengono tinti con l’indaco. Dal ‘400 Genova produce stoffe belle e resistenti che conquistano il mercato europeo. Il fustagno genovese – apprezzato in Inghilterra per il buon rapporto qualità/prezzo – prende il nome di “Jean” o “Jeans” dal “Gênes” scritto sugli imballaggi. Già allora questo tessuto veniva utilizzato a Genova per gli indumenti da lavoro dei camalli del porto.

 

La grande esplosione popolare del Jeans avviene negli Stati Uniti dalla metà dell’Ottocento, ma è di nuovo grazie alla creatività degli Italiani se negli anni ’60 diventa un capo alla moda.

 

«Stiamo lavorando a un progetto molto ambizioso per valorizzare la “genovesità” del Jeans, ossia le origini genovesi del materiale più pop e funky del mondo – spiega l’assessore ai Grandi eventi, commercio e artiginato Paola Bordilli – Le iniziative che stiamo strutturando andranno ad affermare sempre più, proprio tramite il jeans, le radici e l’identità di Genova, ma anche l’orgoglio del saper fare e la laboriosità del popolo genovese. Un grande evento che coinvolgerà a 360 gradi l’intera città e ogni suo settore: un orgoglio cittadino da mostrare al mondo. Ringrazio sin da subito tutti coloro che stanno lavorando a questo progetto importante per Genova in una logica di sinergia e di collaborazione».

Ultimo aggiornamento: 05/08/2020