Emanata dal Ministero della Salute l'allerta per ondata di calore, Livello 2, nella giornata di mercoledì. Giovedì 1° agosto e venerdì 2  ondata di calore Livello 1.

Consiglio comunale del 7 dicembre

Contenuto

Articolo del
07/12/2020
portone di palazzo Tursi

All'ordine del giorno di oggi il programma Next Generation Eu (Recovery Fund): i progetti per la città di Genova esposti in aula dal sindaco Marco Bucci

Tiziana Lanuti

Alle ore 14 il consiglio comunale si è aperto con le interrogazioni a risposta immediata dei consiglieri alla giunta.

 

Nell’ultimo Dpcm è stata indicata la data del 7 gennaio per il ritorno a scuola in presenza. Lorella Fontana (Lega Salvini Premier) chiede quali azioni siano allo studio dell’Amministrazione per evitare l’affollamento sui bus negli orari di entrata/uscita degli studenti. Ricorda che il piano predisposto dopo il crollo del ponte Morandi aveva funzionato molto bene e chiede se non sia possibile, sviluppandolo, allargarlo a tutta la città

Risponde l’assessore Matteo Campora: “Questo è un tema delicato che ha scontato parecchie criticità a settembre, perché è mancata una regia chiara. Nel momento della ripartenza dell’anno scolastico avevamo chiesto ai presidi uno scaglionamento degli ingressi a scuola che fosse il più ampio possibile. Alcuni presidi l’hanno fatto, altri no e il risultato è stato che a settembre gli studenti si sono concentrati sui mezzi pubblici in orari limitati. Sottolineo che per quanto si possa rafforzare il trasporto pubblico questo ha dei limiti nel numero dei mezzi a disposizione. Abbiamo previsto delle linee dedicate agli studenti, anche con con la partecipazione dei privati. Ma in vista della riapertura delle scuole a gennaio è fondamentale il coordinamento della Prefettura, che ha istituito un tavolo a cui partecipano il sindaco della Città Metropolitana, gli altri sindaci, i dirigenti scolastici, i rappresentanti del Miur, l’assessorato regionale e le aziende di trasporto pubblico.

Proprio oggi alle 15 ci sarà una pre riunione del tavolo in vista della riunione, dalla quale dovrà scaturire un documento operativo in risposta alle richieste da tutte le amministrazioni che siedono al tavolo di coordinamento. Da parte nostra la richiesta ai presidi è di attuare uno scaglionamento degli ingressi che non può scendere sotto le due ore”

 

Maria Josè Bruccoleri (Italia Viva) chiede se sia possibile estendere l’uso dei buoni spesa del Comune, che saranno emessi in seguito all’assegnazione da parte del governo alla nostra città di 3 milioni e 52 mila euro, oltre all’acquisto di generi alimentari nei supermercati e negozi di vicinato anche nelle farmacie e parafarmacie per comprare medicinali. Questo per agevolare i soggetti assegnatari che sono spesso in difficoltà anche riguardo gli spostamenti oltre che favorire il commercio al dettaglio, in un momento di così grande sofferenza del settore

Risponde l’assessore Paola Bordilli: “I buoni spesa hanno l’obiettivo di dare un servizio capillare ai cittadini, quindi sono compresi i servizi di vicinato. L’amministrazione si è conformata a quanto stabilito dal governo che fa riferimento all’emergenza alimentare mettendo al centro l’attenzione al commercio al dettaglio, così colpito dalla crisi economica determinata dall’emergenza Covid-19”

 

Guido Grillo (FI) domanda quali concrete proposte di utilizzo sono allo studio dell’Amministrazione per l’immobile ex Onpi di via Donati 5 a Quezzi che, da ormai molti anni, versa in stato di abbandono. Il proponente chiede di conoscere quali adempimenti sono stati effettuati dopo i seguenti atti votati e approvati dal consiglio comunale:

delibera consiglio comunale aprile 2002

ordine del giorno bilancio previsionale 2007

mozione 593 del 2008

ordine del giorno consiglio comunale 15 dicembre 2009

art. 54 consiglio comunale 14 maggio 2013

art. 54 consiglio comunale 31 marzo 2015

emendamento bilancio previsionale 2015

ordine del giorno del 2 febbraio 2016

ordine del giorno bilancio triennale 2017

art. 54 dell’8 novembre 2017

art. 54 del 1° luglio 2019

art. 54 del 3 novembre 2019

Risponde l’assessore Stefano Garassino: “Questo immobile è composto da sette piani ed è stato messo in vendita. La decisione di vendita è stata presa dal consiglio comunale con il piano delle alienazioni del 2018.

La sua valorizzazione con uso del capitale privato sconta tre criticità: la distanza dal centro, dai servizi e la proprietà promiscua, in quanto l’ala est appartiene ad Arte.

Per renderlo più appetibile al mercato si potrebbe ricorrere a destinarlo ad uso sanitario, con l’intervento di capitale privato. A questo proposito ci sono già due manifestazioni di interesse che stiamo valutando.

Inoltre in questo momento il mercato immobiliare è pressochè fermo a causa della pandemia in atto. L’immobile è sempre visualizzabile sul sito del Comune di Genova nella sezione dedicata al piano delle valorizzazione degli immobili”

 

La viabilità nei Municipi V – Valpolcevera e VI – Medio Ponente continua a essere critica a causa dei cantieri aperti dopo la fine dell’emergenza del crollo del ponte Morandi, in particolare quelli riguardanti via 30 Giugno, via Cornigliano e altri due, uno in prossimità dell’incrocio di Fegino e l’altro che determina la chiusura di via Perlasca. Fabio Ceraudo (M5S) chiede di conoscere i tempi per il completamento dei lavori che, a oggi, risultano rallentati.

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Sono situazioni monitorate da vicino dall’amministrazione e mi rendo disponibile, per una risposta più esaustiva, a partecipare a una commissione consiliare dedicata.

Ora le rispondo sintetizzando: riguardo le strade di sponda ci sono state interruzioni dovute al completamento dei lavori del ponte Genova San Giorgio e questi cantieri si stanno per concludere. Siamo nei tempi previsti, in quanto avrebbero dovuto concludersi proprio in questi giorni. Abbiamo il tema della riqualificazione delle strade di sponda nell’ambito dell’accordo di programma sugli appalti gestiti dalla Società per Cornigliano e Sviluppo Genova e uno dei cantieri è stato già consegnato e per l’altro è stat bandita la gara d’appalto.

In via Ferri vi è un cantiere e non è una strada abbandonata a se stessa. Sono state incontrate una serie di interferenze che la ditta sta risolvendo. Anche in via Cornigliano ci sono stati dei problemi, sempre relativi alle interferenze dei sottoservizi, in relazione alla posa in opera di un tubo da 500 da parte di Ireti che prevedeva uno scavo di 6 metri. Questo ha portato a una riconsiderazione dei tempi delle lavorazioni e stiamo lavorando per traguardare la fine dei lavori per il 31 luglio 2021, come era inizialmente”

 

La linea Amt numero 71 che collega Pegli a San Carlo di Cese ha un intervallo, tra una corsa e l’atre, di un’ora. Alberto Campanella (Fratelli d’Italia) chiede se non vi sia la possibilità di intensificare la frequenza per dimezzare, almeno, i tempi di attesa

Risponde l’assessore Matteo Campora: “Pur essendoci pochi residenti in quella zona per noi rappresentano una tutela del territorio. La linea 71 ha un forte afflusso nelle ore di punta del mattino, mentre in altre fasce orarie no. Assicuro il mio interessamento con Amt per cercare una soluzione a questo problema che provoca disagio in una parte di cittadini che abitano in zone più periferiche, ma non poco importanti, della città”

 

Fabio Ariotti (Lega Salvini Premier) chiede di conoscere la situazione dell’emergenza abitativa nel Comune di Genova

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “Gli alloggi di emergenza abitativa, che si affiancano a quelli di edilizia residenziale pubblica, sono una eccellenza del Comune di Genova e da quando sono assessore, nel giugno del 2018, mi sono adoperato perché questi alloggi aumentassero, parte di proprietà pubblica e parte privata.

Abbiamo anche altre soluzioni di prima emergenza, oltre a quelle messe in campo dalla Comunità del Boschetto con la quale rinnoviamo ogni anno la convenzione. Cerchiamo di dare una risposta, la più estesa possibile, a tutte le persone che si rivolgono a noi. Sottolineo che queste vogliamo che siano soluzioni transitorie, perché poi interveniamo per individuare risposte definitive. Un altro tema che stiamo affrontando è quello della morosità incolpevole, che con la crisi economica conseguente all’emergenza Covid-19 sta aumentando in maniera drammatica”.

 

Le strisce pedonali in molte parti della città sono ormai quasi invisibili a causa dell'usura. Francesco De Benedictis (Fratelli d’Italia) domanda se l’Amministrazione ha in programma il ripristino delle situazioni più critiche e, in caso affermativo, anche i tempi di questi interventi. Chiede di conoscere anche il piano manutentivo previsto.

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “La ringrazio della segnalazione e sottolineo che sono i Municipi che ci indicano le situazioni sulle quali Aster deve intervenire. Questo delle strisce pedonali è un problema diffuso in tutte le zone della città e credo ci sia una comunicazione poco efficace. Poiché a breve faremo un incontro con tutti i presidenti di Municipio sulla manutenzione ordinaria, come è questa, li sensibilizzerò sul tema della comunicazione capillare anche perché, per il prossimo anno, abbiamo incrementato le risorse per Aster, proprio perché l’amministrazione vuole dare una risposta sempre più efficiente ed efficace ai bisogni dei cittadini”

 

In base a uno dei recenti decreti connessi all'emergenza sanitaria, che prevedeva la possibilità di richiedere risorse per strutturare piste ciclabili non di emergenza e altre realizzazioni da completarsi entro i prossimi 22 mesi, Paolo Putti (Chiamami Genova) chiede come mai la civica amministrazione abbia pensato a predisporre solo una pista ciclabile tutelata di tre chilometri in corso Italia che subirebbe profonde trasformazioni.

Inoltre si tratta di un percorso non fondamentale per lo smaltimento del traffico cittadino, mentre in altre zone, a esempio in Valbisagno, dove l’esigenza di una pista ciclabile è forte è stata prevista una pista "di emergenza", non strutturale e poco sicura per ciclisti e pedoni. Il proponente ricorda che il progetto della ciclabile in corso Italia è stato "donato" da un libero professionista di Confprofessioni, l’architetto Luca Dolmetta, da settembre 2020 divenuto direttore di Urban Center

Risponde l’assessore Matteo Campora: “Sulla base del progetto della Super 11 – ciclabile Fiumara/Boccadasse – abbiamo potuto disegnare la pista di corso Italia. Abbiamo intenzione di procedere con la costruzione delle ciclabili in tutta la città e abbiamo accolto anche progetti, come quello dell’associazione Liberidimuoversi, per la pista ciclabile da Pontedecimo alla Fiumara, che dovrebbe creare un percorso completo fino a Boccadasse. L’interesse dell’amministrazione è alto su questo tema e Corso Italia è solo una parte, importante, ma solo una parte”.

 

Carmelo Cassibba (Vince Genova) chiede informazioni sullo stato dell’arte del progetto di riqualificazione dell’alberatura di via Corsica

Risponde l’assessore Pietro Piciocchi: “L’ufficio del verde ha effettuato un sopralluogo per la predisposizione del progetto. I lavori dovrebbero partire nella primavera del 2021”.

 

Dopo la trattazione degli articoli 54 – interrogazioni a risposta immediata – alle ore 15 inizia il Consiglio Comunale.

Con 37   consiglieri presenti all’appello la seduta è valida.

 

Prima di affrontare la trattazione dell’ordine del giorno viene letto e posto in votazione un ordine del giorno “fuori sacco” che impegna il sindaco e la giunta a farsi portavoce presso il governo affinché trovi soluzioni immediate all'attuale situazione di sfruttamento dei "Precari Covid" della scuola  - insegnanti e personale Ata aggiuntivi, assunti con contratto “temporaneo” per sopperire alla mancanza degli stessi ma anche a seguito dello sdoppiamento di classi cosiddette "pollaio" -, nella reiterazione dei contratti a termine e di perseveranza negli insoluti e proceda a destinare loro le spettanze, visto che da parte del Ministro all'istruzione erano stati assicurati investimenti adeguati ma, ad oggi, risulta che detti precari non hanno ancora ricevuto alcun emolumento in quanto da parte del MIUR del MEF sembra non sussistano risorse atte a liquidare gli stipendi e che secondo ultime informazioni si dovrebbe avere risoluzione con il capitolato fondi di dicembre.

Approvato all’unanimità

 

Si passa ora alla trattazione dell’ordine del giorno:

 

PROGRAMMA NEXT GENERATION EU (RECOVERY FUND)

 

Di seguito il testo del documento illustrativo della richiesta di convocazione del consiglio comunale monotematico da parte dei gruppi consiliari di minoranza,  ai sensi dell’art.4 del Regolamento del Consiglio Comunale:

 

Considerato che l'emergenza Covid 19 ha provocato e continua a produrre pesanti danni sul piano sanitario sociale ed economico e tali effetti pesantemente negativi rischiano di essere devastanti per tutte le comunità internazionali e nazionali;

 

Vista la decisione del Consiglio Europeo che ha approvato il 21 luglio 2020 il Quadro Finanziario Pluriennale e il programma Next Generation EU (Recovery Fund) di cui è parte anche il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

 

Considerato inoltre che la Giunta Regionale della Liguria ha approvato l'elenco delle priorità degli interventi da finanziare con il Recovery Fund, con progetti strategici per l'ammontare di miliardi 22,4, e che è prevista, nella fase successiva, l'iscrizione delle varie richieste alla Conferenza Stato Regioni per avviare l'interlocuzione con il Governo Nazionale;

 

Tenuto conto che nell'anno 2021 si dovrà dar vita all'iter di approvazione europeo dei progetti, in linea con gli indirizzi delle ipotetiche risorse previste per il nostro Paese, e che il 70% dei finanziamenti dovranno essere impiegati nel biennio 2021/2022;

 

Tenuto inoltre conto che la quantità di risorse messe a disposizione della Comunità Europea saranno particolarmente ingenti e che in tale contesto anche per il Comune di Genova, in virtù delle molteplici criticità e dell'esigenza vitale di affrontare le conseguenze connesse al Covid 19, sarà fondamentale proporre progetti finalizzati a recuperare le maggiori risorse disponibili;

 

Vista l'importanza degli indirizzi espressi dall'ANCI in sede di audizione dello scorso 28 settembre 2020, presso il Senato della Repubblica, con i quali sono stati rimarcati l' importanza del ruolo delle amministrazioni locali nell'ambito di investimenti pubblici nonché l'auspicio di un maggiore coinvolgimento di enti locali nei futuri processi di attuazione delle misure previste per il Recovery Fund;

 

Valutato che durante la prima riunione della Cabina di regia Ligure su Recovery Fund per fare il punto su una prima bozza, elaborata da ANCI e Regione Liguria dei primi 136 progetti presentati dai soggetti coinvolti e suddivisi secondo i 5 filoni indicati a livello nazionale ed europeo;

 

Preso atto che purtroppo i tempi di lavorazione delle proposte sono stati strettissimi

 

SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA a sottoporre al Consiglio Comunale la bozza della Cabina di Regia per quanto riguarda i progetti per Genova, presentati al Governo, finanziamenti che rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo della nostra città, per il superamento delle sue criticità storiche e di quelle più attuali provocate dalla pandemia. A coinvolgere inoltre, durante le molteplici fasi di questo percorso, le Commissioni Consiliari Comunali competenti, le Organizzazioni Sindacali, le associazioni di categoria, che possono contribuire a valorizzare e ad arricchire i progetti previsti per Genova.

 

Su questo documento sono stati presentati e votati 40 ordini del giorno.

Prima della votazione il sindaco Marco Bucci è intervenuto: “Parliamo oggi dei progetti presentati come Comune di Genova. Voglio però fare una premessa generale:  i canali usati per mandare a Bruxelles i progetti sono vari e complessi. A oggi vi sono almeno quattro strutture: la prima è quella diretta fra il Comune di Genova e i ministri o il presidente del consiglio, la seconda quella del  Comune di Genova che attraverso Regione Liguria invia le proposte al ministro Amendola, la terza è quella di Anci che raccoglie tutto il materiale dei Comuni e si interfaccia con i ministri competenti e la quarta sono le 14 Città Metropolitane che  riuniscono il materiale e lo inoltrano a Roma.

Parliamo di idee progettuali, altre sono fattibilità tecniche economiche, di progetti definitivi noi ne abbiamo uno e credo che ce ne siano pochissimi altri a livello italiano. Non è chiaro nemmeno quali sono le tempistiche, quando arriveranno i soldi, la cosa è complessa.

Non vorrei sembrare negativo, anzi, ritengo che questa si una grande occasione per la città e come tale l'abbiamo trattata.

Vi dico quali sono i progetti che abbiamo presentato noi come città di Genova e che sono in discussione sia al Mef sia al governo: la diga di Genova, per la nuova diga sono stati chiesti 600 milioni. Al momento, però,  ci sono due progetti in discussione, nel giro di un mese, a gennaio, partirà il dibattito pubblico sulla diga, ci sarà la possibilità per tutta la città di vedere e discutere i due progetti, uno da circa 600 milioni e l'altro da un miliardo e mezzo.

Ufficialmente è andata avanti la richiesta del progetto di 600 milioni, io penso che in realtà ce ne vorranno di più, perchè l'ultima occasione per fare la diga l'ha avuta l'ingegnere De Ferrari 120 anni fa e adesso non possiamo perdere un'occasione così e farne solo un pezzo. Bisogna farla tutta e completa.

Sono per il progetto più costoso, ma questo lo vedremo nel dibattito pubblico.

Secondo progetto è l’elettrificazione di tutta la parte commerciale del porto vecchio, per  20 milioni di euro.

Il terzo progetto è a livello nazionale: la digitalizzazione, il cavo del BluMed, la struttura di information e comunication tecnology con i vari database che sarà attorno al BlueMed;  si parla di 1 miliardo e 200 milioni.

Il quarto riguarda il trasporto di massa Genova Aeroporto/stazione di Erzelli e parco tecnologico: sono 230 milioni di euro ed esiste già sotto forma di progetto definitivo ma vanno fatte delle correzioni. Lo presenteremo alla call del bando del Mit il 15 gennaio.

Poi abbiamo lo skytram della Valbisagno, intero e completo, il cui costo complessivo è di  500 milioni, abbiamo già definito il progetto  e  anche questo sarà presentato alla call del Mit del 15 gennaio.

Tralascio il tunnel della Valfontanabuona che abbiamo presentato come Genova Città metropolitana e parlo, invece,  del retroporto di Alessandria e delle aree della provincia che è destinato ad essere il retroporto del porto di Genova: su questo ci sono 200 milioni di euro.

Abbiamo già inviato tutta l'idea progettuale, corroborata da Rfi perchè sono aree di Ferrovie, messe a disposizione per il retroporto con collegamento rapido dal porto di Genova attraverso la linea ferroviaria. Questo è un progetto importantissimo e  insieme con la  diga fa parte dell'infrastrutturazione necessaria per la portualità.

Ancora: abbiamo presentato il progetto per il Cerchio Rosso, sotto il nuovo Ponte Genova San Giorgio e sono 140 milioni di euro per la rigenerazione urbana di 1 milione e 200 mila metri quadri della Valpolcevera.

Poi c'è il progetto del centro storico, per il quale abbiamo previsto 60 milioni di euro in aggiunta ai 140 già previsti e che abbiamo già  presentato  con una apposita conferenza stampa perché è sotto forma di idea progettuale completa e, in alcune aree, siamo già alla fattibilità tecnica–economica. Quindi questa è una ulteriore implementazione, perché vorremmo fare ancora di più.

In entrambi questi due ultimi progetti – Cerchio Rosso e centro storico -  c’è una consistente cifra che riguarda il sociale, quindi nel Recovery Fund abbiamo previsto interventi nel sociale all’interno della rigenerazione urbana.

In ultimo il progetto legato ai rifiuti e sono circa 590 milioni in 10 anni da destinare all’impiantistica e la gestione delle discariche necessarie per il Comune di Genova: noi abbiamo circa 300mila  tonnellate all’anno di rifiuti e dobbiamo arrivare alla gestione completa per chiudere il ciclo. Questo si può fare con il termovalorizzatore o senza, dipende dal tipo di investimento tecnologico: noi abbiamo voluto mettere nel Recovery Fund l’obiettivo della chiusura del ciclo e fare questo in maniera tecnologica.

Imagine fino al giorno  in cui chiuderemo il ciclo abbiamo, però, ancora bisogno di Scarpino. Per quanto riguarda la Volpara sottolineo che i cittadini non lamentano quasi più la presenza di miasmi. Certamente una struttura come Volpara va eleminata dalla città e lo faremo non appena troveremo la soluzione. In quel sito faremo altre attività che non prevedono la movimentazione dei rifiuti da un camion piccolo a uno più grande.

Ultima cosa: in aggiunta a questi piani vi è quello che il ministro Franceschini ci ha presentato e che impegna 70 milioni di euro per il completo recupero dei Forti e delle mura, compresa la costruzione della cabinovia che dalla Stazione Marittima porti le persone al Lagaccio e a Begato. Abbiamo costruito con il ministro il piano completo e ora è nelle mani del Mibact.

La canalizzazione dei progetti non è cosa semplice ma lavoriamo per riuscire a ottenere il maggior numero di finanziamenti per la nostra città. Entro il 23 dicembre bisogna aver impegnato le risorse sui progetti: siamo pronti, non appena avremo il finanziamento saremo in grado di impegnare i fondi.

Per quanto riguarda la richiesta di progetti definitivi voglio precisare che non possiamo spendere soldi sui progetti se questi non sono finanziati, ma solo quando giungono i finanziamenti. Sarebbe importante poter approvare subito i progetti e poi fare tutto l’iter burocratico dopo, in modo da poter lavorare in parallelo senza perdere tempo. Per la costruzione del ponte di Genova San Giorgio, poiché sapevamo che i finanziamenti sarebbero arrivati, abbiamo fatto così e non abbiamo perso tempo”.

 

Si passa alla votazione del testo illustrativo: è respinto con 20 voti contrari:FI, Lega Salvini Premier, Vince Genova, Cambiamo, Fratelli d’Italia e 15 a favore: Chiamami Genova, Italia Viva, Lista Crivello, PD, M5S e Ubaldo Santi (Gruppo misto)

 

Prima di dichiarare conclusi i lavori del consiglio, gli auguri di pronta guarigione del presidente Federico Bertorello e di tutto il consiglio al consigliere Gianni Crivello, ricoverato in ospedale per polmonite e in attesa del tampone Covid.

 

Alle 18,30 si chiudono i lavori del Consiglio Comunale.

 

I lavori sono stati trasmessi in diretta Facebook sulla pagina Comune di Genova - Genoa Municipality.

 

La registrazione della seduta è poi visionabile anche sul sito del Comune a questo indirizzo: http://www.comune.genova.it/servizi/sedute

 

Ultimo aggiornamento: 09/03/2023