Con il patrocinio del Comune di Genova, si è svolta questa mattina l’iniziativa organizzata dall’associazione tRiciclo, in occasione di M’illumino di meno
In occasione della Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, anche Genova ha aderito a #MilluminodiMeno, iniziativa lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005, che quest’anno è dedicata al “Salto di Specie”.
Oltre 30 scuole di quasi tutti i quartieri genovesi hanno partecipato alla Giornata con circa 300 bambini e ragazzi che, questa mattina, accompagnati da insegnanti e genitori, hanno raggiunto la propria scuola a piedi e in bicicletta, senza quindi usare l’auto, scooter e bus. Tre percorsi per il ‘bicibus’ organizzato, con il patrocinio del Comune di Genova, dall’associazione tRiciclo-Bimbi a basso impatto: tra Carignano e De Ferrari fino a zona Brignole con le scuole dell’infanzia Tollot Orientale e primaria De Scalchi – Polacco, nell’estremo ponente cittadino con la scuola media Alessi dell’Ic Pegli, alla Foce con la scuola primaria Nazario Sauro.
“La promozione della mobilità dolce e sostenibile tra i più giovani è fondamentale per la trasmissione di stili di vita sostenibili che riducano l’impatto sull’ambiente e che migliorino la qualità di vita nel quotidiano” ha detto l’assessore alla Mobilità e alla Transizione energetica Matteo Campora, che questa mattina ha partecipato, insieme all’assessore alla Scuola di Regione Liguria Ilaria Cavo, a “Tutti insieme in bici a scuola” con gli alunni della scuola Nazario Sauro, con partenza da piazza Paolo Da Novi. Il percorso si è snodato, in tutta sicurezza, sotto il coordinamento della Polizia Locale, tra via Bianchi, corso Torino, via Rimassa corso Marconi, corso Italia fino a via Medaglie d’oro di lunga navigazione, nel quartiere della Foce.
“L’attuale amministrazione - ha detto l’assessore Campora – crede nella mobilità dolce, soprattutto per gli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro, e sta investendo sulle piste ciclabili, con un lavoro quotidiano di efficientamento dei percorsi perché sempre meglio possano rispondere alle esigenze di tutti i fruitori della strada, stando al passo anche con le moderne scelte di mobilità che vedono sempre più genovesi scegliere la bicicletta non solo per il tempo libero, ma anche per la propria quotidianità. Iniziative come quella di oggi dell’associazione tRiciclo auspichiamo possano diventare da sperimentali a permanenti per sempre più scuole e famiglie. Il nostro impegno è mettere in campo ogni azione indirizzata a consegnare alle prossime generazioni un ambiente e una città con un’elevata qualità della vita, anche dal punto di vista della mobilità e quindi della sostenibilità ambientale”.
“Siamo molto contenti del grande riscontro avuto dall’iniziativa nata dall’associazione tRiciclo – ha dichiarato l’assessore alle Politiche dell’Istruzione Barbara Grosso – dalla collaborazione tra mondo associativo, scuola, famiglie e istituzioni possono nascere buone pratiche come quella di raggiungere la scuola ogni giorno a piedi o in bici, in compagnia dei propri compagni e dei genitori. Bicibus e pedibus sono due sistemi di mobilità che vogliamo promuovere e diffondere in un sempre maggior numero di scuole perché pensiamo possa rappresentare anche un’occasione importante di un ritrovato modo di socialità di cui oggi più che mai i bambini e i ragazzi hanno bisogno”.
Il bicibus della scuola media Alessi
Per la prima volta, bicibus e pedibus sbarcano anche a Pegli. Merito dell’Ic Pegli e in particolare della scuola media inferiore Galeazzo Alessi, della preside Iris Alemano e di due giovani professori di educazione fisica, Antonio Agnello e Luca Ghiglia, che in collaborazione con l’associazione tRiciclo-Bimbi a basso impatto hanno accompagnato a scuola in bicicletta gli studenti della classe 2G, un gruppo di oltre 20 bambini ognuno con la sua “specialissima” e tanta voglia di muoversi e stare insieme all’aria aperta, unendo così l’utile al dilettevole.
“Tutto nasce – racconta Agnello – dalle limitazioni imposte dalla pandemia, che hanno soffocato le attività scolastiche tra cui educazione fisica”. Di qui l’idea, lanciata insieme a Ghiglia, di coinvolgere i loro allievi – in tutto circa 200 ragazzi – in attività all’aria aperta, alternando camminate e giri su due ruote. “Con Luca – continua Agnello – abbiamo sviluppato due unità di apprendimento, riding ed escursionismo, con l’obiettivo di dare ai ragazzi tutte le nozioni teoriche e pratiche di cui hanno bisogno per muoversi, a piedi e in bici, in modo sicuro”.
Negli ultimi mesi i bimbi, non potendo fare lezione in palestra, hanno cominciato a praticare attività fisica all’aperto, camminando lungo i sentieri sopra Pegli. Un modo per tenersi in forma mantenendo il distanziamento sociale, ma non solo. “Abbiamo insegnato ai ragazzi – racconta ancora Agnello – a leggere una cartina e a tracciare un percorso, prendendo dei punti di riferimento e integrando il tutto con le applicazioni di navigazione”.
Un sistema per indurre i bambini, costretti dalla pandemia a trascorrere buona parte della loro giornata tra le mura domestiche, a uno stile di vita più attivo e più sano. A piedi, certo, ma anche in bicicletta. “Abbiamo voluto fortemente organizzare questo bicibus sperimentale, che ha coinvolto una ventina di ragazzi: ma l’obiettivo – conclude Agnello – è di renderlo più strutturale, allargandolo al maggior numero possibile di studenti dell’Ic Pegli, quindi non solo i bambini delle medie ma anche delle elementari”. Usando le bici di proprietà dei bambini, ma anche quelle che i due professori hanno raccolto negli ultimi tempi in collaborazione con alcune associazioni come Fiab e #Genovaciclabile, partendo però dal collegio docenti dell’Ic Pegli che, in poco tempo, ha donato una dozzina di bici.
Biciclette che potranno essere scambiate dai bimbi più grandi a quelli più piccoli, per consentire proprio a tutti, anche a quelli che magari non hanno mai avuto la passione delle due ruote, di cominciare ad andare a scuola pedalando, divertendosi e facendo del bene all’ambiente e, insieme, al proprio fisico.