La videoconferenza sulla piattaforma Webex organizzata oggi dall’assessorato comunale nell’ambito dell’accordo tra Comune di Genova, Accademia italiana della Marina Mercantile e Blue district
Come cambierà la fisionomia e la funzionalità del porto di Genova in seguito alle nuove opere portuali? Quale sarà il ruolo futuro di Genova nei porti europei? Esistono misure di supporto all’inserimento lavorativo dei giovani nel settore portuale e marittimo logistico? Sono alcune delle domande che gli studenti dell’ultimo anno dell’Istituto Nautico San Giorgio di Genova hanno rivolto all’assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico Francesco Maresca durante la videoconferenza sulla piattaforma Webex organizzata oggi dall’assessorato comunale nell’ambito dell’accordo tra Comune di Genova, Accademia italiana della Marina Mercantile e Blue district. «È stata un’occasione molto interessante di confronto con un nutrito gruppo di studenti genovesi che, per la scelta del loro percorso di studi, vedono il loro futuro nelle professioni del mare» ha commentato l’assessore Maresca. Rispondendo alle domande geli studenti, l’assessore ha sottolineato che “per il futuro dello scalo genovese e per le opportunità di sviluppo anche occupazionale, è assoluta la necessità di procedere alla realizzazione, oltre che della nuova Diga Foranea, della Gronda e Terzo Valico”. «Le infrastrutture materiali e immateriali – ha ribadito l’assessore Maresca – sono la condizione necessaria allo sviluppo. La sfida sarà realizzarle in tempi celeri, applicando il codice degli appalti europeo quello stesso che ha consentito di lavorare in parallelo e snellire i tempi della burocrazia per la ricostruzione del nuovo Ponte San Giorgio, divenuto simbolo del modello Genova. Occorre puntare anche sulla digitalizzazione dei processi all’interno del porto, superare l’attuale sistema normativo, riformando le autorità di sistema portuale che, insieme agli enti locali, siano performanti ai livelli dei competitor europei, che possono oggi contare su spazi e normative più snelle. Il porto di Genova, che oggi dà lavoro a circa 120mila addetti tra diretti e indiretti e genera circa il 22% delle entrate fiscali del Paese, ha tutte le caratteristiche per imporsi a livello europeo». La videoconferenza, moderata dalla docente Brunella Allaisia, ha visto coinvolti dalle domande dei circa 80 studenti partecipanti esponenti del mondo della portualità e della logistica genovese: l’armatore Marco Novella, rappresentante dell’organismo di partenariato dell’Asdp Mar Ligure Occidentale; Eugenio Massolo, presidente dell’Accademia italiana marina Mercantile; Paolo Pessina, presidente di Assoagenti; Alessandro Ferrari, direttore di Assiterminal. Ufficio Stampa Comune di Genova Palazzo Tursi – via Garibaldi 9, 1° piano – 16124 Genova email: ufficiostampa@comune.genova.it Chiara Barbieri 334.1049588 chiara.barbieri@comune.genova.it