Lunedì 26 luglio nel quartiere di Certosa un incontro pubblico
"Questo è l’inizio di un percorso: ci sarà un Osservatorio con i rappresentanti dei cittadini che dovranno lavorare sulle varie opzioni che il Commissario ed Rfi hanno studiato per trovare una soluzione". Lo ha annunciato il sindaco Marco Bucci nell’assemblea pubblica, organizzata dal Comune di Genova nel tardo pomeriggio di lunedì 26 luglio, nel chiostro San Bartolomeo della Certosa sul Progetto Rfi di riattivazione della linea del Campasso.
Il sindaco ha poi informato anche sull’apertura del Tavolo Pris Programma regionale di intervento strategico, su richiesta del Comune di Genova in Regione per quantificare i disagi di cantiere.
"Per l’osservatorio – ha detto il sindaco - ci aspettiamo che ci sarà la partecipazione dei comitati dei cittadini con cui lavoreremo per arrivare una soluzione nel minore tempo possibile".
Il commissario straordinario di Governo, Calogero Mauceri e il direttore investimenti RFI, Vincenzo Macello hanno evidenziato “l’importanza dell’incontro odierno che ha visto riunite in un confronto aperto e trasparente con la cittadinanza le istituzioni locali e tutti i principali attori tecnici coinvolti nell’opera".
Obiettivi dichiarati e e perseguiti sono quelli di illustrare le caratteristiche degli interventi e i vantaggi che l’infrastruttura recherà alla città di Genova, concorrendo non soltanto a migliorare la qualità dell’aria e della viabilità stradale, grazie a un consistente spostamento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia, con positive ricadute sulla sicurezza, ma anche a riqualificare e valorizzare importanti aree urbane a vantaggio degli abitanti.
E, inoltre, l’incontro ha permesso di fare chiarezza sull’impatto che l’infrastruttura avrà sul tessuto urbano e sui residenti sia durante la fase di realizzazione sia in quella di piena attività, mostrando tutte le misure adottate e adottabili per mitigare al massimo tale impatto in tutte le sue forme (rumore, vibrazioni, polveri, impatto visivo)”.
Commissario e direttore Investimenti di RFI con la loro presenza a questa assemblea pubblica, che si aggiunge a un procedimento di VIA già in corso, hanno voluto ribadire “la disponibilità a rispondere a ogni richiesta di informazioni e di raggiungere la più ampia condivisione possibile sui lavori da compiere”.
Una disponibilità che “pur nel rispetto dell’obiettivo di avviare e completare i lavori nei tempi previsti, include la possibilità di valutare tecnicamente la reale fattibilità e utilità di proposte che dovessero emergere dall'assemblea”.
Alla presentazione pubblica sono intervenuti, oltre al Sindaco : l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova Matteo Campora, il commissario straordinario Progetto Unico Terzo valico e Nodo di Genova Calogero Mauceri, il direttore investimenti RFI Vincenzo Macello.
Presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi, il consigliere delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino, i presidenti dei Municipi Centro Ovest Michele Colnaghi e Valpolcevera Federico Romeo.
Il progetto
Il ripristino del collegamento ferroviario a doppio binario tra Fegino, Parco Rugna fino all’area portuale, riqualifica e riattiva il parco ferroviario dismesso del Campasso e fa parte del Progetto unico che comprende il riassetto del nodo ferroviario nel tratto terminale di collegamento del Terzo Valico dei Giovi con lo scalo portuale di Genova.
Il progetto ha l’obiettivo di soddisfare il previsto incremento della domanda trasportistica da e per il porto con il ripristino del collegamento ferroviario tra la linea succursale dei Giovi e il porto storico, spostando quote di trasporto merci da gomma a ferro.
L’intervento comprende un programma di riqualificazione urbana della Val Polcevera.
I tempi di realizzazione dell’intero progetto sono di circa 2 anni: a oggi è stato ultimato il progetto definitivo, avviato l’iter autorizzativo soggetto a valutazione di impatto ambientale regionale con completamento, previsto per fasi tra il 2023 e il 2024.
Il nuovo collegamento ferroviario consentirà la saturazione di utilizzo dell’itinerario della via Sommergibile, che verrà usata in via prioritaria per le merci pericolose provenienti dal porto.
Il tratto di linea tra lo scalo di Campasso e bivio Fegino, all’innesto con il Terzo Valico-linea succursale dei Giovi, ha una pendenza longitudinale massima al 16 per mille e caratteristiche in linea con gli itinerari di merci europei per sagoma, modulo di lunghezza del treno (750 metri) e carico assiale.
Con il potenziamento del collegamento ferroviario si prevedono riduzione delle emissioni di anidride carbonica emessa dai mezzi pesanti del flusso portuale di circa 15.500 kg al giorno, riduzione dell’impatto sulla viabilità urbana dei mezzi pesanti e dell’incidentalità.
Il progetto prevede interventi di mitigazione ambientale da parte di Rfi:
- 1.600 metri di barriere antirumore dal bivio di Fegino all’imbocco della galleria Santa Limbania con un’altezza variabile tra i 5 e i 7 metri – di cui 190 metri già realizzate tra galleria Sampierdarena e Campasso
- 1.800 ricettori
- valutazione post operam dell’efficacia delle barriere; piantumazione di essenze arboree e arbustive.
Durante le fasi di cantiere sono previsti:
- interventi di mitigazione dell’impatto dei lavori sul quartiere con bagnatura aree
- spazzolatura viabilità asfaltata
- lavaggio mezzi
- barriere acustiche su new jersey di 2.5 metri di altezza
- monitoraggio ambientale.
Saranno attivati sistemi di controllo dell’aria con centraline di rilevamento, monitoraggio rumore. Il progetto si inserisce nel quadro di interventi di rigenerazione urbana che comprende: nuovo tratto metropolitana Brin-Canevari e Canevari-Rivarolo, Parco del Ponte, porto.
Il progetto unico, dal valore complessivo di 6,8 miliardi di euro, è così definito dalla legge Sblocca Cantieri 55/19 perché unifica i progetti Linea AV/AC Milano –Genova: Terzo Valico dei Giovi, Potenziamento infrastrutturale Voltri – Brignole e potenziamento Genova – Campasso.
Il costo del progetto, affidato a RFI Rete Ferroviaria Italiana quale committente dell’opera, è interamente finanziato e il termine dei lavori è previsto nel 2024.