Begato, sindaco Bucci "Giornata storica"

Contenuto

Articolo del
22/10/2021

Oggi gli ultimi colpi di benna per l'ultimazione delle demolizioni nel quartiere che sarà rigenerato con il progetto Restart Begato

Chiara Barbieri

Il suono della sirena, alle 16 circa di oggi, ha dato l’avvio agli ultimi colpi di benna alla Diga di Begato. Dopo 40 anni cambia radicalmente lo skyline del quartiere sulle alture di Rivarolo. Sono state completamente abbattute le due dighe, rossa e bianca, che per tanti anni hanno caratterizzato lo scenario del quartiere. 175mila metri cubi abbattuti sotto i colpi delle tre gru impegnate a partire dal 1° agosto 2020 nell’operazione “Restart Begato”, che ha visto il trasferimento di 776 persone in alloggi in varie zone della città, dopo aver valutato i loro bisogni e le loro aspettative, dando il via a un concetto pionieristico a livello nazionale di edilizia sociale diffusa.

«Oggi è una giornata storica per la città di Genova - dice il sindaco Marco Bucci - É con grande emozione che assistiamo alle ultimissime demolizioni della Diga di Begato. Un concetto di edilizia che non deve più esistere e che, con oggi, cancelliamo del tutto. Diciamo quindi addio all'idea di "ghetto", andando a sanare una ferita sociale oltreché estetica e urbanistica. Un taglio netto con il passato che ci permette di ridare dignità non solo al territorio ma anche, e soprattutto, alle persone. Si tratta di un vero e proprio cambio di rotta nell'ambito dell'edilizia sociale, verso un nuovo quartiere con più servizi e una maggiore qualità di vita. Non ci fermiamo qui: vogliamo che in ogni zona di Genova coesistano abitazioni, uffici, servizi e negozi. La data di oggi resterà scritta nei libri di storia dell'urbanistica della nostra città».

«L’iniziativa la cui prima fase è stata conclusa in anticipo sui tempi è nata non appena ci siamo insediati e faceva parte del nostro programma di governo – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Un progetto molto significativo a cui ci siamo dedicati con grande impegno, insieme al Comune di Genova, nella convinzione della necessità di ‘bonificare’ un quartiere e recuperarlo alla piena vivibilità».

La demolizione delle dighe di Begato è durata un anno e ha portato all’abbattimento delle due costruzioni volute dall’architetto Pietro Gambacciani e risalenti al 1980 per complessivi 30.000 metri cubi di detriti e 1000 tonnellate di ferro estratte. Un’operazione portata avanti da Arte Genova su mandato di Regione Liguria, che adesso si occuperà di realizzare 60 nuovi appartamenti di cui 20 di edilizia residenziale sociale e 40 di edilizia residenziale pubblica che avranno una superficie media di 60 mq, distribuiti su tre edifici di 6 piani ognuno. L’operazione “Restart Begato” sarà uno dei progetti di riqualificazione più innovativi a livello nazionale, grazie al quale sarà rigenerata un’intera area degradata per un’ampiezza di 250.000 mq. Un progetto che valorizzerà non solo gli alloggi, costruiti con criteri e materiali ecosostenibili, ma tutta la zona, compresi gli spazi di aggregazione sociale.

«Oggi assistiamo – commenta l’assessore ai Lavori pubblici e Politiche della casa del Comune di Genova Pietro Piciocchi – alla resurrezione di un intero quartiere dalle macerie. Dopo il trasferimento di 460 famiglie, grazie al lavoro in sinergia di Comune, Arte, Asl e Regione siamo riusciti ad arrivare a questo risultato, nei tempi e nei modi giusti, anzi con un po’ di anticipo. Siamo stati anche premiati e abbiamo ottenuto l’importante finanziamento ministeriale da 15 milioni di euro sul progetto Pinqua per la qualità dell’abitare, che ci consente di lavorare, senza soluzione di continuità, nella ricostruzione del quartiere. Apriremo a breve un percorso partecipato con la cittadinanza, associazioni e ordine degli architetti per far sì che i cittadini si riapproprino della vita negli ambienti dell’edilizia residenziale pubblica, per troppo tempo abbandonata nel degrado». «L’importante intervento di riqualificazione urbana e sociale di Begato sta avanzando in tempi record, infatti, siamo in anticipo di due mesi rispetto al cronoprogramma – aggiunge l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola - Con oggi si conclude la fase di demolizione, in tempi brevi, daremo il via alla fase dì ricostruzione del progetto di rigenerazione urbana del quartiere Diamante. Regione Liguria ha vinto il bando Pinqua, ottenendo 15 milioni di euro per finanziare gli interventi dì rigenerazione urbana. Il progetto presentato nasce dall’importante opera di ascolto di tutti soggetti coinvolti, a partire dai cittadini, ed è diventato un modello di riferimento a livello europeo. Con “Restart Begato” nasce un nuovo concetto di edilizia residenziale pubblica, che garantisce una migliore integrazione degli abitanti nel tessuto sociale cittadino, un quartiere più vivibile, con spazi dì aggregazione, maggiore attenzione per l’ambiente e più verde pubblico. Grazie a questo intervento saranno realizzati 107 nuovi alloggi inseriti in un nuovo contesto con una migliore qualità di vita e più servizi».

Restart Begato prevede la realizzazione di un grande Parco Urbano con attività sportive, il recupero dei campi esistenti, attività ricreative, aree gioco e didattiche legate alle attività e al quartiere; il recupero delle antiche creuze e percorsi nel verde per riscoprire luoghi e punti di vista panoramici, come l’antico percorso alla Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. E poi servizi e spazi aggregativi per circa 500 mq per associazioni e enti; la realizzazione di un centro per la cultura di circa 500 mq, il recupero della Casetta Ambientale con nuovi spazi all’aperto. Fulcro del progetto di rigenerazione urbana la realizzazione della nuova piazza alberata chiamata Piazza del Diamante. Il tutto completato con la realizzazione di tre edifici di edilizia residenziale caratterizzati da tecniche costruttive innovative, con largo utilizzo di materiali riciclabili e con impianti dalle alte prestazioni energetiche alimentati da fonti rinnovabili. Un progetto che prevede un investimento complessivo di circa 37 milioni di euro.

Ultimo aggiornamento: 22/10/2021