Il primo cittadino genovese è intervenuto durante l’assemblea annuale dei Comuni italiani, raccontando le idee dell’Amministrazione sulla Urban Mobility del futuro
Il sindaco di Genova Marco Bucci tra i relatori che hanno partecipato alla seconda giornata della 38ª assemblea generale annuale di Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani e, in particolare, del panel pomeridiano intitolato “Energie e competenze per far muovere la città”.
Salito sul palco dell’assemblea di Anci insieme, tra gli altri, ai sindaci di Torino e Palermo, Stefano Lo Russo e Leoluca Orlando, il sindaco Bucci ha citato le strategie e i progetti che l’Amministrazione sta realizzando e ha in cantiere per la creazione di un sistema integrato di mobilità volto a rendere più efficiente e veloce la circolazione di persone, merci e dati.
Il primo cittadino, facendo riferimento al tema della mobilità sostenibile, ha citato il grande progetto dei 4 assi del trasporto pubblico locale genovese, che vedrà circolare in città nei prossimi anni autobus full electric a emissioni zero. Fondamentali, per la futura mobilità urbana genovese, le infrastrutture quali percorsi ciclabili strutturati, che si aggiungeranno alle corsie ciclabili di emergenza realizzate nel periodo post-Covid, e la cabinovia di collegamento tra la Stazione Marittima e Begato, nell’ottica di valorizzare il circuito dei Forti.
Grande attenzione è stata data dal sindaco anche alle infrastrutture strategiche che sorgeranno sul territorio urbano, a partire dalla nuova diga foranea finanziata dai fondi del PNRR e finalizzata ad accogliere nello scalo cittadino le navi container di grandi dimensioni.
Sempre sul tema infrastrutturale, il sindaco Bucci ha ricordato la recente accelerazione dei lavori sul Terzo Valico che consentirà, una volta integrato con le altre reti ferroviarie esistenti e in fase di realizzazione, di raggiungere Milano e Torino in un’ora da Genova, e viceversa.
Il sindaco genovese ha quindi citato il capoluogo ligure come porta di ingresso del sud Europa dei dati provenienti dall’Asia e dall’Africa attraverso il BlueMed, il cavo digitale sottomarino capace di trasportare i dati a una velocità di 240 terabyte al secondo, lungo l’asse Genova-Milano-Francoforte.
Al termine della sua relazione il sindaco ha ricordato la necessità, per le città italiane e il sistema Paese, integrandosi con il resto del mondo, di costruire una mobilità interconnessa ed ecosostenibile. Proprio l’esigenza di rispettare l’ambiente e di consegnare un mondo migliore alle future generazioni ha ispirato la frase finale del sindaco: «La Terra su cui viviamo non l'abbiamo ereditata dai nostri padri, l'abbiamo presa in prestito dai nostri figli».