Scatta da domani, venerdi 3 dicembre, alle 16, e durerà fino alla mezzanotte del 6 gennaio 2022 l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi all’aperto in un’area del centro della città, delimitata da vie e piazze che rientrano nell’obbligo.
Lo stabilisce la nuova ordinanza del sindaco di Genova Marco Bucci, in relazione alle misure di sicurezza per il contrasto all’emergenza Covid-19, firmata questo pomeriggio.
L’area del centro, di cui l’elaborato grafico allegato, è compresa dalle seguenti vie e piazze: Ponte dei Mille (esclusa), via Fanti d’Italia (esclusa), piazza del Principe , via Andrea Doria, piazza Acquaverde, via Balbi, piazza dell’Annunziata, via Polleri, via Brignole De Ferrari, corso Carbonara, piazza Villa, corso Paganini, corso Magenta, corso Solferino, corso Armellini, piazza Manin, via Assarotti, piazza Corvetto, via dei Santi Giacomo e Filippo, via Serra, piazza Brignole, via De Amicis, piazza Verdi, via Duca d’Aosta (esclusa), viale Brigate Bisagno (esclusa), viale Brigate Partigiane (esclusa) fino al mare.
Inoltre, l’obbligo riguarda inoltre la via principale del quartiere di Sestri Ponente (via Sestri), i mercatini natalizi, rionali, fiere e manifestazioni all’aperto all’interno dell’intero territorio comunale.
L’inosservanza dell’obbligo dell’uso delle mascherine comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a mille euro.
«L’obiettivo non è sanzionare ma sensibilizzare i cittadini a proteggersi – spiega il consigliere delegato alla Protezione civile Sergio Gambino – con i volontari di protezione civile faremo un’attività di informazione, dando, nelle vie a maggior rischio di assembramento, informazioni sulla nuova ordinanza e, se necessario, distribuendo mascherine a chi ne fosse sprovvisto. Nell’ordinanza abbiamo inserito le zone del centro, del centro storico e di Sestri Ponente che per importanza commerciale, turistica e sociale rappresentano potenzialmente i poli più attrattivi per afflusso di pubblico con la possibilità per le persone di venire a contatto ravvicinato. Non escludiamo che nei prossimi giorni la misura possa essere estesa anche ad altre aree della città, qualora se ne vedesse la necessità, per tutelare il più possibile la salute dei genovesi, sensibilizzandoli all’autoprotezione».