Si terrà domani la tradizionale cerimonia del “Confeugo” che sarà preceduta dal Corteo Storico e dal Corteo delle Repubbliche Marinare che attraverseranno le vie del centro. A seguire, a Palazzo Ducale, la presentazione degli equipaggi della Regata Storica
A dare il via alla cerimonia il sindaco Marco Bucci e il presidente de "A Compagna", Franco Bampi.
Ecco il programma nel dettaglio:
- alle ore 15 partirà, da piazza De Ferrari, il Corteo delle Repubbliche Marinare. Percorrerà via XXV Aprile, piazza delle Fontane Marose, via Garibaldi, piazza della Meridiana, via Cairoli, via Bensa, via Lomellini, piazza Fossatello, via al Ponte Calvi, via Sottoripa, piazza Caricamento;
- alle 16, a piazza Caricamento, il Corteo delle Repubbliche Marinare si congiungerà al Corteo del Confeugo dove sarà presente il carro trainato da cavalli con il Cippo di alloro, l’Abate del popolo e i gruppi storici. Il percorso sarà: via Frate Oliverio, piazza della Raibetta, via San Lorenzo, piazza Matteotti, via Porta Soprana, via Petrarca e arriverà in piazza De Ferrari alle 16.45;
- alle 16.45, le autorità – sindaco e rappresentanti delle Repubbliche Marianare, attenderanno l’arrivo del corteo sulla scalinata di Palazzo Ducale e inizierà la cerimonia del “Confeugo”;
- alle ore 17,15, il Cintraco inviterà i presenti a salire nel Salone del Maggior Consiglio;
- alle 17.30 ci saranno i messaggi augurali del sindaco di Genova Marco Bucci e del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti
- alle 17.40 il Cintraco annuncerà la presentazione degli equipaggi della Regata Storica che saranno presentati dal dott. Dodero. Gli equipaggi saranno chiamati in ordine alfabetico;
- alle 18.15 il Cintraco passerà la parola all’Abate del popolo per “mogogni”;
- alle 18.20, come da tradizione, il sindaco risponderà ai “mogogni”;
- alle ore 18.35 il Cintraco annuncia la cerimonia del Confeugo e la consegna da parte de A Compagna di un Tondo al sindaco. Prenderanno la parola Maruzio Daccà, vice presidente de A Compagna e Aldo Castaldi che ricorderanno la figura del partigiano Bisagno al quale è dedicato il Tondo di quest’anno;
- alle 18.35 il Cintraco richiama Maurizio Daccà per la storica tradizione del dono del Biglietto di Cartulario dell’Abate del popolo che sarà consegnato al sindaco. Dopo una spiegazione da parte di Franco Bampi, presidente de A Compagna, il primo cittadino donerà il cartulario all’Abate del popolo.
La cerimonia si concluderà con un momento musicale con protagonista Megumi Akanuma.
Presenta il "Cintraco" Marco Pepè.
Per accedere al Salone del Maggior Consiglio è necessario essere in possesso del Green Pass.
La storia del Confeugo
Questo rito riprende un’antica tradizione della Repubblica di Genova, documentata dal secolo XIV, ma probabilmente più antica, risalendo presumibilmente al Medioevo, forse all’epoca del Comune del Popolo (XII secolo). Essa consisteva infatti nell’omaggio da parte dell’Abate, che rappresentava il Popolo, alle massime Autorità di un grosso tronco di alloro, ricoperto di rami. Ne furono destinatari nel corso del tempo, prima il Podestà, poi il Capitano del Popolo e infine il Doge. Esistono testimonianze del fatto che il corteo partisse dalla Valle del Bisagno e attraverso il Ponte di Sant’Agata percorresse le attuali via San Vincenzo, Via Porta d’Archi, vico Dritto Ponticello, Porta Sant’Andrea fino ad arrivare al Palazzo del Governo, l’attuale Palazzo Ducale. Davanti al Ducale l’Abate si rivolgeva al Doge pronunciando le seguenti frasi: “Ben trovòu messê ro Duxe” e il Doge rispondeva “Ben vegnûo messê l’Abbòu”. In tarda serata il Doge e il suo seguito appiccavano fuoco all’alloro, per buon auspicio, e vi gettavano sopra un vaso di vino e lo addolcivano con confetti e zucchero. I presenti cercavano di portare a casa un tizzone come amuleto. La Cerimonia venne sospesa nel Settecento e ripresa nel 1923 dall’associazione A Compagna, associazione nata in quell’anno per la tutela e la conservazione della cultura e delle tradizioni genovesi, per esser nuovamente interrotta nel 1937. Da allora è il presidente della Compagna che impersona l’Abate del Popolo, portando il tradizionale tronco d’alloro al Sindaco. Dal 1951 la Cerimonia è continuata di anno in anno sempre con l'offerta di una pianta di alloro, adorna dei colori rosso e bianco, completata con il falò rituale di un fascio di alloro ed uno scambio di auguri contornato da commenti sugli avvenimenti dell’anno trascorso e impegni e richieste per l’anno a venire.