Lo SkyMetro sarà in continuità con la metropolitana e unirà Brignole a Ponte Fleming per poi essere prolungata fino a Prato
Sono quasi 400 – 398 per la precisione – i milioni di euro che il ministro Giovannini e il Mims hanno deciso di destinare al comune di Genova, cifra che andrà a coprire per intero il costo della realizzazione del progetto dello SkyMetro della Valbisagno.
A darne l’annuncio, dopo la lettera ricevuta ieri dal sindaco Marco Bucci, è stato l’assessore alla Mobilità Matteo Campora che, in conferenza stampa, ha definito la giornata odierna molto importante: «Parliamo di un’opera estremamente importante e quindi è un momento altrettanto importante sia per la città che per la sua mobilità, comparto sul quale al momento abbiamo oltre un miliardo di investimenti».
Oltre ai 400 milioni per lo SkyMetro, infatti, sono stati annunciati anche 20 milioni per la messa in sicurezza del Rio Maltempo e per il prolungamento della metropolitana.
«Il progetto dello SkyMetro – ha aggiunto Campora - è un progetto in cui crediamo e oggi abbiamo ottenuto un risultato che a molti sembrava difficile se non impossibile. Noi, da un punto di vista tecnico, abbiamo implementato le progettualità».
La conferenza unificata del ministero in cui verrà approvato il decreto si terrà intorno al 10 marzo, ma l’ufficialità del finanziamento è arrivata proprio ieri con la già menzionata lettera indirizzata al primo cittadino: «Adesso dobbiamo iniziare a correre e fare tutti quegli atti necessari per arrivare alla fase esecutiva. Stiamo andando ad affinare il cronoprogramma: è un’opera importante che io ritengo possa essere fatta spingendo forte in cinque anni».
Lo SkyMetro unirà Brignole a Ponte Fleming, senza rottura di carico, e avrà in un primo momento otto fermate – Brignole, Stadio, Parenzo, Staglieno, Ponte Carrega, Sciorba e Ponte Fleming – e in un secondo momento sarà prolungato fino a Prato. Il finanziamento del ministero consentirà all’opera di rimanere pubblica.
«Questa è un’opera che ritengo sia importante anche dal punto di vista ingegneristico e civile. È unica nel contesto italiano, così come altre soluzioni che stiamo trovando, come le funivie. Stiamo diventando la città del futuro, una città che guarda soprattutto alla sostenibilità. Affinché ci sia sostenibilità, però, è necessario un trasporto pubblico locale che funzioni, uno degli elementi sui quali si poggia la vivibilità e la sostenibilità», ha concluso Campora.