All’incontro hanno partecipato anche l’assessore Viale e Oleh Sahaydak dell’Associazione Pokrova. Bucci: «Siamo a disposizione»
Si è svolto questa mattina l’incontro tra il sindaco di Genova Marco Bucci e padre Vitaly Tarasenko, cappellano della comunità ucraina ligure. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore alla Sicurezza Giorgio Viale e Oleh Sahaydak.
«È un piacere incontrarvi, anche se non sono questi i temi per i quali vorremmo essere qui a parlare - ha detto il sindaco ai rappresentanti della comunità ucraina -. Incontrarci e dialogare è fondamentale per capire come possiamo essere di aiuto come città, come comunità e come amministrazione. Sono lieto che sia stato condiviso un percorso che segna la vicinanza dei genovesi al popolo ucraino ma, soprattutto, che si siano fissati dei punti importanti sul cosa possiamo fare dal lato pratico: siamo a disposizione per essere accanto alla comunità che accoglierà persone dall'Ucraina, sia per quanto riguarda alloggi che per la parte burocratica. Incontrerò in questo senso il Prefetto e capiremo insieme quale siano le strade migliori da seguire perché le persone che giungeranno nella nostra città, seppur in questa situazione, si possano sentire accolte nel migliore dei modi».
«L’incontro con il sindaco di Genova Marco Bucci – ha raccontato padre Vitaly Tarasenko – è stato per me e per la nostra comunità come un raggio di sole, un raggio di luce in questa tempesta che porta la morte. Questo raggio di sole è come un raggio di vita perché ha dato tanta speranza, la speranza che si possa fare qualcosa di buono, qualcosa che unisca ucraini cittadini di Genova con altri cittadini di Genova: una speranza che unisce un unico popolo che vuole dimostrare il desiderio di pace. Così saranno le iniziative organizzate e potranno unire tutti i cittadini per la pace. Ringrazio molto il sindaco per la sua grande accoglienza e apertura verso il nostro popolo e verso questa situazione veramente drammatica. Bucci è stato molto concreto e ha messo in atto una iniziativa di accoglienza. Siamo molto grati della sua disponibilità e soprattutto per il fatto che il supporto ricevuto non sia solo a parole, ma anche di decisioni molto concrete. Io come cappellano della comunità lo ringrazio, sono molto grato per ciò che il comune ha già fatto, anche per la fontana illuminata con i nostri colori. Che il Signore ci benedica e protegga tutti in questo momento così particolare, soprattutto il popolo ucraino».
Durate l’incontro, che è durato all’incirca un’ora, sono state pianificate una serie di iniziative condivise attraverso le quali la città esprimerà la sua solidarietà e la sua vicinanza alla comunità ucraina, a partire dalla messa di domenica mattina in Santo Stefano alla quale seguirà un corteo.
«Abbiamo accettato le richieste di padre Tarasenko – ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza Giorgio Viale – e lo abbiamo fatto ben volentieri. L’amministrazione ha concordato a partecipare a una serie di manifestazioni i cui dettagli saranno resi pubblici nelle prossime ore: saranno manifestazioni per la pace organizzate dalla comunità ucraina a Genova. Ci siamo presi l’impegno di dare tutto l’aiuto possibile a una comunità in pericolo, soprattutto ai profughi. Abbiamo la certezza, dataci da molte persone che a Genova vivono e lavorano, che ci sono intere famiglie che non desiderano altro che potersi riunire lontane dallo spauracchio della guerra. A loro e a tutta la comunità ucraina va la mia e la nostra vicinanza».