Linee programmatiche: accolti dalla giunta 43 emendamenti e 18 con modifica

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21/09/2022
tursi

Il report dell'ultima seduta del consiglio comunale 

Nella seduta del consiglio comunale di ieri, sono stati accolti dalla giunta 43 emendamenti dei 189 presentati dai gruppi consiliari di minoranza. Inoltre, seppur non si sia potuto procedere alla trattazione degli emendamenti per l’assenza in aula dei proponenti – a eccezione del gruppo Uniti per la Costituzione che ne ha visti accolti 3 con modifica -, la giunta ha deciso di accogliere con modifica 18 emendamenti alle Linee programmatiche. Quattro, poi, gli emendamenti trasformati in ordini del giorno. Dei 221 ordini del giorno presentati in aula, 103 sono stati accolti e 25 accolti con modifica. La seduta si era aperta con alcuni interventi di mozione d’ordine e prima della trattazione delle Linee programmatiche, i gruppi di minoranza, a eccezione del gruppo consiliare Uniti per la Costituzione, avevano abbandonato l’aula. Era seguita la trattazione dell’ordine del giorno con la discussione delle Linee programmatiche. 

DELIBERA DI CONSIGLIO 322 DEL 15/09/2022 MODIFICA DELLA COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI LIMITATAMENTE AL GRUPPO CONSILIARE VINCE GENOVA – BUCCI SINDACO La delibera viene approvata con 25 voti favorevoli (Vince Genova, Fratelli d'Italia, Lega, Liguria al Centro, Genova Domani, Forza Italia, Uniti per la Costituzione). 

 

DELIBERA DI CONSIGLIO 0285 DEL 05/08/2022 RATIFICA DEL CONSIGLIO COMUNALE AI SENSI DELL’ART. 42, CO. 4, DEL T.U. D.LGS N. 267/18.08.2000 DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N. 176 DEL 04/08/2022 AD OGGETTO “XII VARIAZIONE AI DOCUMENTI PREVISIONALI E PROGRAMMATICI 2022 – 2024 La delibera viene approvata con 24 voti favorevoli (Vince Genova, Fratelli d'Italia, Lega, Liguria al Centro, Genova Domani, Forza Italia) e 1 astenuto (Uniti per la Costituzione).

“In merito all’impossibilità, ad oggi, di fare pesca sportiva sulla diga foranea per tutti i pescatori ed appassionati genovesi, si chiede quali siano i progressi dato che la situazione rimane invariata, se sarà possibile la pesca oppure la valutazione di luoghi alternativi per tale attività”. A chiederlo è un consigliere del Partito Democratico.

 

“Il Comune in questi anni - risponde l’Assessore al Patrimonio, Porto, Mare e Pesca - si è attivato al massimo e nei limiti delle sue competenze offrendo il proprio aiuto ai pescato-ri e agli appassionati per raggiungere la diga, interloquendo con i colleghi di Regione, consiglieri comunali, Capitaneria di Porto. Si era arrivati ad inizio estate ad un primo risul-tato, in cui l’Autorità Portuale aveva autorizzato la pesca in alcune zone della diga di Vol-tri. Nel contempo il mese successivo è arrivata un’ordinanza della Capitaneria di Porto che ha vietato la pesca in questo momento sulle dighe.” La motivazione viene individuata nella mancanza attuale delle condizioni di sicurezza necessarie per la pesca sulla diga e dalla necessità di un’ordinanza che preveda da parte di Autorità Portuale determinate condizioni di sicurezza.

 

“Nel momento in cui la disciplina sulla diga sarà approntata – continua l’Assessore - la Capitaneria sarà disponibile ad autorizzare nuovamente la pesca. Il nostro lavoro, con anche i suggerimenti che abbiamo dato dal punto di vista normativo, serve ad ottenere questa autorizzazione, anche affidando porzioni di diga a singole associazioni di pesca. Come Comune di Genova abbiamo dato la massima disponibilità e abbiamo aperto luoghi per la pesca in alcune zone di competenza del Comune. Ora sono da continuare i tavoli con l’Autorità Portuale in modo tale che si portino a termine i lavori su questa disciplina. Ovviamente al di là delle nostre competenze di fronte al Ministero delle Infrastrutture non possiamo andare, possiamo però permetterci di tutelare la pesca cercando in ogni modo di aiutare a velocizzare questo percorso”.

La presenza di scarichi di acque nere in alveo del torrente Sturla, nel Comune di Genova, in zona San Desiderio, è l’argomento dell’interrogazione posta dal consigliere di Liguria al Centro che chiede all’Assessore all’Ambiente di verificarne la liceità e come s’intende procedere per porre rimedio a questa problematica sia per l'interesse della comunità sia dell'ambiente anche in vista di piogge intense che potrebbero aggravare la situazione dato l’intasamento del torrente causato da sterpaglie.

“Sono stati fatti dei primi accessi da parte di Iren – risponde l’Assessore - che non hanno individuato scarichi non autorizzati. Detto questo propongo un accesso congiunto per identificare esattamente il tratto di torrente interessato”. “Proprio per l’importanza della segnalazione tra 20 giorni circa verrà fatto l’accesso, portando la Polizia Locale del settore ambiente che ha il compito di provvedere ai verbali con i quali poi l’Assessorato e la direzione Ambiente potranno provvedere alle ingiunzioni con le quali si attiverà l’intervento.” Le interruzioni dell’erogazione dell’acqua, sempre più frequenti, causate da lavori del sot-tosuolo, in via Cassinelle, via San Rocco di Borzoli e vico superiore Priano sono al cen-tro, invece, dell’interrogazione posta da un consigliere di Fratelli D’Italia, che chiede all’Assessore all’Ambiente, se è stato pianificato l’intervento per servire le utenze con l’acquedotto cittadino, dal momento che il problema sussiste da 5 anni.”

“Queste opere sono a carico di Aspi. Nel progetto Aspi - risponde l’Assessore - è prevista una linea di acqua potabile e un serbatoio di sollevamento. Faremo in modo che Aspi proceda nel modo più veloce possibile. Credo possa essere utile, per accelerare i tempi, un incontro tecnico con Aspi e con i residenti. Entro fine settembre forniremo un crono-programma dei lavori. Quindi andremo a sostituire l’acquedotto privato.” Un evidente stato di degrado e abbandono nella zona alla foce del torrente Chiaravagna, a Sestri Ponente, legato a lavori in corso che "non procedono con la dovuta solerzia". Una situazione che va avanti da troppo tempo, il cui prezzo viene pagato dai residenti ammorbati da insopportabili miasmi emessi da alcune pozzanghere. Inoltre, sempre i resi-denti vivono una situazione di disagio creata dal cantiere di superficie che ostacola la mobilità veicolare di coloro che attraversano la via per recarsi al lavoro o a casa. Sono le problematiche denunciate da un consigliere di Vince Genova a nome di circa 200 fami-glie.

Risponde l’assessore alle manutenzioni: “Ringrazio il consigliere per la segnalazione e per avermi fornito un servizio fotografico che sarà utile a concorrere alla soluzione del problema. I lavori alla foce del Chiaravagna hanno riguardato anche, in particolare, un’area sottostante l’ex capannone della Piaggio Aereo. Ciò ha comportato ulteriori diffi-coltà. Nel materiale presente sotto il capannone è stato trovato del materiale contenente fibre di amianto. Ciò ha evidentemente creato ulteriori problemi per lo smaltimento, con un aggravio dei costi. L’intervento definitivo e completo è previsto entro la fine dell’anno. Qualche giorno fa è stato fatto un incontro con gli operatori che stanno immediatamente a mare della foce del Chiaravagna: attività di rimessaggio di imbarcazioni preoccupate per-ché a fronte di un evento alluvionale di un certo livello quel materiale rischia di alzare inesorabilmente il fondo marino rendendo impraticabili i loro moli. Nei giorni scorsi Aster ha effettuato dei prelievi dei materiali superficiali alla foce del Chiaravagna per provvede-re alla sua rimozione. Si sta cercando di capire con Autorità Portuale se esistano sue competenze per attivare una collaborazione al fine di risolvere il problema. Invece, per quanto riguarda gli olezzi maleodoranti questa mattina c’è stato un ulteriore sopralluogo da parte degli uffici comunali che ci hanno relazionato come i miasmi derivino dall’avaria e malfunzionamento di un sistema di rilancio di Ireti. Abbiamo anche un filmato da cui si evince apertamente che questi scarichi reflui scaricano alla foce del torrente Chiaravagna. Ireti è stata avvisata, si sta facendo carico del problema e lo risolverà nel volgere di qualche mese, in quanto si tratta di un intervento articolato che richiede la redazione di uno specifico progetto. Infine, per quanto concerne la parte superficiale, le problematiche da lei rimarcate sono state segnalate a chi di dovere in modo da riportare la viabilità allo status ante”.

Un consigliere della Lega ha chiesto un’informativa “sulla viabilità in zona Teglia a seguito della chiusura parziale di via Lepanto, che ha portato dei disagi al tessuto urbano della Valpolcevera, e il successivo aumento di transiti in via Fratelli Bronzetti con la richiesta dei tempi di intervento per riportare la viabilità alla normalità antecedente alla chiusura parziale di via Lepanto, con doppio senso”. Nella sua risposta, l’assessore alle Manutenzioni ha detto che “la viabilità di via Lepanto e via Bronzetti sono complessi e rientrano nell’ambito della riqualificazione dell’ex Miralanza”.

L’Assessore ha spiegato che “sono presenti alcuni rivi e un canale deviatore, che percorre tutta via Teglia, che arriva in via Lepanto che sarà interessata da un profondo interven-to viabilistico”.

“L’ex Miralanza dopo 50 anni di abbandono tornerà a essere un’area fre-quentata da lavoratori e cittadini” ha concluso l’assessore. Il consigliere interrogante ha replicato ringraziando l’assessore e ha sottolineato come “la zona sia stata interessata da interventi per la miglioria da parte di questa amministrazione”. Il consigliere ha concluso evidenziando che “alcune azioni potrebbero messe in atto per poter portare un transito regolare nella zona fino al compimento degli interventi in atto”.

“Pianificazione, prevenzione, monitoraggio e comunicazione sono le parole chiave del sistema approntato da Comune di Genova e Protezione Civile per la sicurezza del territorio”. Lo ha detto oggi l’assessore alla sicurezza con delega alla Protezione Civile del Comune di Genova per rispondere all’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliera del gruppo consiliare Lista Sansa-Europa Verde-Linea Condivisa. Replicando alla richiesta di informazioni della consigliera rossoverde, collegata ai recenti fenomeni alluvionali nella Regione Marche il cui bilancio provvisorio è 11 persone decedute e 2 disperse, l’assessore alla sicurezza ha affermato che “Genova è all’avanguardia per le procedure di emergenza, tanto da essere stata presa negli ultimi anni come modello a livello nazionale per la gestione delle allerte meteo, il monitoraggio ed il presidio del territorio”.

Per quanto riguarda il monitoraggio, l’assessore ha spiegato che “la Protezione Civile si è dotata di una propria rete di rilevamento meteo-idrologico, con stazioni dislocate sull'intera superficie comunale; inoltre già con allerta gialla è prevista la convocazione del COC, il dislocamento di pattuglie della PL e di volontari della Protezione civile come presidio territoriale e l'attivazione della sala emergenze, dove si svolge attività di nowcasting (monitoraggio in tempo reale delle condizioni meteorologiche e del livello dei corsi d'acqua) per l'intera durata del periodo di allertamento. Nelle aree esposte a pericolosità idraulica elevata è inoltre attivo un servizio di chiamate vocali automatiche che avvisa i residenti in caso di allerta meteo-idrologica”.

Fondamentale, per non mettere in pericolo la vita delle persone durante le allerte meteo, anche la comunicazione verso la popolazione che, ha sottolineato l’assessore, “punta invece sulla diffusione della cultura di protezione civile, cioè sull'educazione dei cittadini alle diverse tipologie di criticità che possono colpire il territorio genovese e sui comportamenti da attuare per minimizzare il rischio”. “Le attività di prevenzione strutturale e gestione del territorio quali la pulizia degli alvei, la manutenzione ordinaria e straordinaria, gli interventi strutturali volti alla mitigazione del rischio idraulico negli alvei e la sistemazione dei versanti e dei tratti montani fanno capo all'area dei servizi tecnici operativi", ha concluso infine l’assessore. Anche l’assessore alle manutenzioni ha replicato alla consigliera rossoverde per la parte di sua competenza, elencando gli interventi messi in atto dall’Amministrazione comunale per la messa in sicurezza del territorio genovese: da un lato i recenti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei rivi e torrenti cittadini, dall’altro interventi tra conclusi e in corso tra i quali il rifacimento della copertura del torrente Bisagno dalla Foce alla stazione ferroviaria di Brignole per 140 milioni di euro, il primo lotto del rio Fereggiano per 30 milioni e lo scolmatore del torrente Bisagno in località Sciorba per altri 160 milioni di euro.

“Abbiamo individuato gli interventi per rendere accessibili alle persone disabili le gallerie monumentali del parterre del Cimitero Monumentale di Staglieno e i servizi igienici già esistenti al primo livello delle rampe che conducono al Pantheon. È stata identificata la possibile posizione per le mappe tattili per non vedenti e l’Info-Point sarà presto accessibile a tutti. Infine, individueremo al più presto un percorso alternativo perché tutti possano accedere all’orto botanico del Parco di Villa Durazzo-Pallavicini”.

Lo ha detto oggi l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Genova in risposta all’interrogazione a risposta immediata presentata da un consigliere del Partito Democratico sugli interventi in corso per migliorare l’accessibilità di Staglieno e Villa Pallavicini alle persone disabili.

“Per quanto riguarda Staglieno – ha annunciato l’assessore – c’è stato la settimana scorsa un sopralluogo alla presenza tra gli altri della Disability Manager del Comune di Genova, con cui abbiamo concordato alcuni possibili interventi per la rimozione delle barriere architettoniche. Gli interventi individuati (gallerie, servizi igienici, mappe tattili) saranno inseriti in un progetto di fattibilità, diretto dall’ufficio Barriere del Comune di Genova, da sottoporre all’attenzione della Sovrintendenza e del nostro settore Cimiteri, per arrivare a un’autorizzazione condivisa delle opere di abbattimento delle barriere architettoniche”.

Per quanto riguarda l’Info-Point di recente realizzazione, lo stesso – ha aggiunto l’assessore – “sarà reso accessibile attraverso l’aggiunta di uno scivolo ingrigliato metallico: intervento finanziato e realizzato tramite l’Accordo Quadro Barriere Edifici”.

Sempre a proposito del Cimitero Monumentale, l’assessore alle manutenzioni ha spiegato di avere “accreditato Staglieno per le risorse del PNRR ma i cimiteri sono stati esclusi dai finanziamenti europei, non venendo riconosciuti meritevoli di interventi su larga scala”. Per quanto riguarda il Parco di Villa Durazzo-Pallavicini, a Pegli, l’assessore ai lavori pubblici ha preso atto della notizia del mancato funzionamento dell’ascensore di accesso al Museo Archeologico, garantendo di attivarsi presto sul disservizio. Mentre per quanto riguarda l’orto botanico del Parco, oggetto prossimamente di un intervento di riqualificazione attraverso i fondi del PNRR recentemente aggiudicati, sarà reso pienamente accessibile ai disabili “mediante l’individuazione di un percorso alternativo”.

Ultimo aggiornamento: 21/09/2022