A Villa Croce una monografica sulla poetessa polacca
Una mostra per celebrare il centenario della nascita di Wisława Szymborska, premio Nobel per la Letteratura nel 1996. Inaugura domani al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, e sarà visitabile dal 16 giugno al 3 settembre, Wisława Szymborska. La gioia di scrivere, un titolo che prende spunto da una delle poesie più famose dell’autrice.
«Una mostra immersiva e di grande impatto, che omaggia la poetessa polacca e il suo forte legame con la nostra città e costituisce l’evento di punta della programmazione estiva del Museo di Villa Croce – spiega il consigliere delegato Barbara Grosso - Un focus su Wisława Szymborska, a 100 anni dalla sua nascita, che la presenta non solo nel suo ruolo letterario, ma ne evidenzia anche la passione per le arti visive e grafiche»
La rassegna, curata da Sergio Maifredi con la consulenza e la collaborazione scientifica di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, comprende 85 collage eseguiti da Szymborska e provenienti da collezionisti privati, tra cui Jarosłav Mikołajewski, poeta e scrittore. Sono le persone a cui Wisława Szymborska li donava in occasioni delle feste, veri e propri collanti d’amicizia che permettono di seguire i suoi percorsi creativi, affini nel linguaggio visuale come nella scrittura.
I collage saranno esposti in mostra e alcuni saranno riprodotti a tutta parete, un’immagine esplosa che abbraccia gli spettatori nell’allestimento scenografico e immersivo di Jandura. Il percorso è punteggiato da 100 massime di Wisława Szymborska, estratte dalle sue poesie. Al secondo piano scorriamo i pannelli con immagini e scritti sulla vita della poetessa. Al piano nobile del museo troviamo collage originali, il libro di inglese che Wisława illustrò da ragazza, frammenti ingranditi del suo taccuino con l’analisi delle frasi che hanno dato vita a versi celebri, fotografie, lettere d’amore e, quasi un miracolo, dieci poesie inedite, appena ritrovate tra le carte del suo primo marito che fu anche il suo primo editore. Al terzo piano sono stati disposti documenti e fotografie di viaggio e un film documentario. Woody Allen sarà virtualmente presente: Szymborska gli ha donato uno dei suoi collage e la regista Katarzyna Kolenda-Zaleska ha ripreso il momento della consegna inserita nel film “La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico i Wisława Szymborska”. Il commento di Woody Allen nel ricevere il collage per lui creato da WisławaSzymborska è stato: “Questo non è come quelle stupide statuette che ricevo per i miei film.”
La grande sorpresa sono i dieci componimenti inediti appositamente tradotti in italiano, il particolare più divertente la scimmia portafortuna di Wisława, il momento più emozionante la viva voce di Szymborska registrata nei messaggi della segreteria telefonica, da ascoltare tramite un QR code.
La mostra è concepita come un viaggio nella vita e nell’universo creativo della grande poetessa polacca, abitato non solo dalle poesie ma anche da collage e opere grafiche, mondi che si sono sempre alimentati l’un l’altro e che in questa occasione tornano in dialogo, grazie all’allestimento scenografico di Michał Jandura.
Nel percorso della mostra sarà esposta la ceramica Uovo nero orizzontale di Lucio Fontana, presentata in occasione dell’evento “Sulla rotta dei capolavori”.
Evento speciale sarà lo spettacolo “Ascolta come mi batte forte il tuo cuore. Poesie, lettere e altre cianfrusaglie di Wisława Szymborska” nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale il 17 giugno, ospite del 29° Festival internazionale di poesia “Parole spalancate”, con Maddalena Crippa e Andrea Nicolini, la musica originale eseguita dal vivo da Michele Sganga e la regia di Sergio Maifredi.
Citata in canzoni e film, di Wisława Szymborska hanno scritto e raccontato in tanti, da Woody Allen a Umberto Eco, da Roberto Saviano a Roberto Vecchioni, che le ha dedicato una canzone, Andrea Camilleri, Jovanotti. Il suo nome è tanto difficile da pronunciare, quanto è facile entrare nelle sue poesie, seguendo un pensiero libero, vivace, allegro, lucido, che descrive i fatti piccoli e grandi che rendono unica ogni giornata “rimettendo al mondo le parole”. Wisława Szymborska frequentò le avanguardie, era amica di Kantor, e fin da giovane si cimentò nel mondo dell’illustrazione, passione che la accompagnò per tutta la vita, come testimoniano i collage che realizzava e spediva agli amici. I collage erano “collanti d’amicizia”, appartenevano alla vita privata, ma qui, accostati gli uni agli altri, rivelano i meccanismi di associazioni d’idee che poi ritroviamo nella sua scrittura. Il corpus fotografico esposto comprende opere dei fotografi Joanna Helander, Adam Golec e Andre Zak.
La mostra Wisława Szymborska. La gioia di scrivere è organizzata dal Comune di Genova, prodotta da Teatro Pubblico Ligure, in coproduzione con IAM Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia, in collaborazione con Istituto Polacco Roma, Goethe-Institut Genua, Università La Sapienza di Roma – Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali, Università di Bologna Alma Mater, Festival internazionale di poesia “Parole spalancate”, Genova Capitale italiana del libro 2023, Edizioni Musicali Lumi. Evento ufficiale della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia per il Centenario della nascita di Wisława Szymborska.
Sponsor istituzionale del Comune di Genova IREN
Orario: mar - ven h 11/18 / sab - dom h 12/19. Lunedì chiuso
Biglietto: intero 5€ - ridotto € 3