Genoa, presentato il film restaurato della tournée in Sud America di un secolo fa

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23/06/2023
Genoa film tourneée in Sud America 1923

La spedizione rossobù ricordata per il grande valore sociale oltre che sportivo

Claudio Critelli

Il calcio dei pionieri è stato impresa sportiva ma anche storia sociale. È il caso della tournée in Sud America che il Genoa, fresco vincitore imbattuto del suo ottavo scudetto, fece nell’estate del 1923 e del documentario di quella spedizione sino a poco tempo fa smarritosi nell'oblio del tempo.

 

Ad un secolo da quell’avventura la pellicola è stata ritrovata, restaurata e presentata stamattina al Museo del Genoa durante una conferenza stampa coordinata dal presidente del MEI-Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana Paolo Masini. Vi hanno preso parte l’assessore comunale allo Sport Alessandra Bianchi e l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro, con loro Eugenio Segalerba della Fondazione Genoa, Paolo Simoni direttore dell’Archivio nazionale del Film di Famiglia e Michele Manzolini coordinatore del lavoro di recupero visivo.

 

Le immagini riscoperte confermano quanto le cronache genovesi e sudamericane dell’epoca avevano enfaticamente tramandato: la squadra rossoblù, compagine italiana più importante dell’epoca, venne accolta da entusiaste folle oceaniche di emigrati liguri e italiani. Un benvenuto ripetuto anche sui campi nei quali il Genoa affrontò una rappresentativa di Buenos Aires e le nazionali di Argentina (il calcio d’inizio fu dato dal Presidente Marcelo de Alvear) e Uruguay. 

 

«Con vero piacere la nostra Amministrazione ha concesso il patrocinio a questa iniziativa che rende onore al Genoa restituendo così all'intera città una testimonianza visiva di eccezionale importanza non solo calcistica – dichiara Alessandra Bianchi, assessore comunale allo Sport -. Infatti la tournée in Sud America di cento anni fa rappresentò un autentico evento sociale e culturale che andò ben oltre i già elevati aspetti sportivi contribuendo a rendere ancora più saldi i legami tra Genova e la folta comunità di emigrati, non solo liguri, che avevano lasciato l'Italia in cerca di futuro e di una nuova vita».

 

In quegli anni, nella parte più meridionale del continente americano, il football era ormai diventato un fenomeno sociale di massa ed aveva raggiunto livelli tecnici davvero notevoli. Tra l’altro, Genova aveva contribuito in modo notevole alla diffusione del calcio nella capitale argentina: il River Plate e il Boca Juniors furono, infatti, fondati da emigrati genovesi, rispettivamente nel 1901 e nel 1905.

 

Il club fu invitato dallo lo Stato Argentino, nell’ambito delle manifestazioni concordate con il Ministero degli Affari Esteri italiano, che si sarebbero tenuti a Buenos Aires per omaggiare la cospicua presenza di emigranti italiani e loro discendenti ormai integrati nel tessuto sociale locale e per elevare il calcio locale a un livello internazionale. La comitiva rossoblù messaggera di sportività e genovesità, capitanata dal dirigente Ghiorzi e agli ordini dell’allenatore Garbutt, s’imbarcò a Genova sul transatlantico Principessa Mafalda alla volta di Buenos Aires, con scali a Barcellona, Dakar e Rio De Janeiro. Tredici i giocatori della rosa: De Prà, De Vecchi, Moruzzi, Bellini, Barbieri, Burlando, Leale, Sardi, Catto, Santamaria, Bergamino I, Neri, Costella. In più vennero integrati Baloncieri (Alessandria), Moscardini (Lucchese), Romano (Vado) e Girani (Padova).

 

A ritrovare il film 35 mm in Valtellina (conservata per decenni da Sara Tentori dopo averla ereditata dal nonno Carlo) è stata la Fondazione Home Movies – Archivio nazionale del Film di Famiglia Ets di Bologna che lo ha restaurato su impulso della Fondazione Genoa 1893 e in collaborazione con il MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana. L'evento è stato patrocinato da Comune di Genova, Genoa Cfc, Regione Liguria, Figc, Museo del Calcio e Coni. 

 

All’incontro ha fatto seguito l’inaugurazione di della mostra “1923-2023, il Centenario della Tournée del Genoa in Sudamerica” visitabile dal 24 giugno al 26 novembre. Parte del documentario di quell’avventura del club rossoblù sarà visibile anche all’interno della sezione “Sport” del MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, nata per raccontare come il tema dello sport interpreti un ruolo centrale nella vita degli emigrati.

Ultimo aggiornamento: 23/06/2023