Report del Consiglio comunale del 4 luglio 2023

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Articolo del
04/07/2023
La sala del Consiglio comunale
Manuela D'Angelo Irene Moretti

Il consiglio comunale di martedì 4 luglio si è aperto come di consueto con la discussione degli articolo 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

 

Minori non accompagnati a Campi e Cornigliano

 

«Si tratta di un argomento estremamente complesso e va affrontato in maniera molto articolata. Vogli fare un quadro della situazione partendo dal caso specifico citato. Nella struttura ci sono 45 minori e all’interno abbiamo riscontrato una gestione discretamente buona: all’interno le regole vengono rispettate. Abbiamo fatto sopralluoghi con la Polizia locale e non abbiamo riscontrato situazioni di criticità: ne abbiamo riscontrate nei dintorni, ma interloquendo con le forze dell’ordine non abbiamo capito se queste sono riconducibili ai minori nel centro. Sicuramente nella zona di Campi c’è stato un incremento delle situazioni che ha allarmato sia i cittadini che le aziende. Con la questura c’è una continua interlocuzione e da cinque settimane ci arrivano segnalazioni. Con la Polizia locale stiamo facendo dei colloqui per comprendere l’entità del problema e abbiamo interessato la questura per fare dei passaggi più frequenti anche per aumentare la percezione di sicurezza come attività di prima risposta. Insieme all’assessore Rosso stiamo cercando di trovare collocazioni che siano diverse rispetto a quelle di adesso affinché si abbia una possibilità di gestirle al meglio e senza recare disturbo ai residenti. Non tutti i ragazzi hanno problemi comportamentali, ma c’è una minoranza che ha un comportamento estremamente pesante nei confronti dei residenti vicini ai centri. A breve dovremmo alleggerire la presenza di minori non accompagnati, stiamo per aprire due strutture in zone più tranquille e gestibili in modo migliore dal punto di vista dell’ordine pubblico. Non c’è stato un incremento di presenze, siamo fermi a 600 unità gestite dal comune. L’interlocuzione col governo c’è e finché non cambieranno le norme che ci consentirebbero di svolgere attività rieducative nei confronti dei soggetti che commettono azioni criminose è difficile gestirli in maniera corretta. Il comune non si esime dal prendersi carico dei ragazzi nel momento vengono trovati minori non accompagnati sul territorio e gli vengono affidati dl tribunale. Rispetto a settembre 2022 non ci sono stati incrementi, ma c’è stato un certo tipo di turnover che ha ciclicamente comporta situazioni critiche. Non succede in tutti i centri, chi ha comportamenti criminosi è una percentuale minima, ma se si concentrano in determinate comunità fanno da capobranco e portano sulla cattiva strada altri ragazzi. Come ente cerchiamo di selezionare le tipologie di ragazzi per indirizzarli alle comunità più idonee per le loro caratteristiche e per il loro percorso di arrivo in Italia». Ha risposto così l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino all’interrogazione del consigliere della Lega Federico Bertorello dove “si denuncia la gravissima situazione che si è venuta a creare nel centro per minori non accompagnati in zona Campi/Cornigliano (via Rolla) che ricovera circa 50 minori: sono quotidiane le denunce dei residenti che lamentano la pericolosità di alcuni di essi a causa delle frequenti risse di cui ho a mie mani documentazione video (i minori sono armati di coltelli). Sono altresì frequenti danneggiamenti delle vetture parcheggiate anche nel quartiere di Coronata a opera di questi soggetti. Si richiede pertanto agli assessori competenti di comunicare quali sono le misure che verranno intraprese per garantire la sicurezza dei residenti e quali accordi sono vigenti con la prefettura posto che consta allo scrivente che il numero dei minori non accompagnati è in continuo aumento”.

 

Sostegno rassegne festival 
«Riguardo il sostegno finanziario alle rassegne e ai festival organizzati nel 2023, sono state impegnate risorse per 508 mila euro, di cui 200 mila da finanziamenti e sponsorizzazioni; nel 2022 sono state impegnati oltre 424mila euro, per 38 progetti, di cui 306 mila euro da fondi propri e 200 mila da sponsorizzazioni e finanziamenti. Riguardo la copertura dei festival da parte dell’Ente, per legge non può essere superiore al 50% della spesa. Sul numero dei progetti finanziati, va detto che sono aumentati del 16%, mentre le risorse destinate sono aumentate del 20%». Lo ha detto l’assessore Matteo Campora, rispondendo ad una interrogazione della consigliera del Pd Cristina Lodi in merito “all’ avviso pubblico di sostegno a rassegne e festival realizzati sul territorio del Comune di Genova nell’ambito di “Genova città dei festival”

 

Ripristino delle creuze di Crevari

 

«Do una buona notizia: finalmente siamo arrivati al dunque. Avevo provato, quando ero presidente, a mettere mano alle creuze e avevo incontrato i soggetti che gestiscono le sotto utenze. Ora finalmente i tempi sono maturi. Ireti ha cambiato le reti del gas perché obbligato dall’Autorità sull’energia e tutti i vecchi tubi di ghisa sferoidali sono stati rimossi e sostituiti anche nella creuza pedonale. Gli interventi di scavo sono completi e il ripristino delle mattonate avverrà appena finito il periodo di assestamento che dura 90 giorni per evitare sprofondamenti. L’intervento ha un costo notevole e la sovraintendenza pretende giustamente la conservazione della pavimentazione caratteristica genovese. Ireti provvederà con il rifacimento integrale delle creuze manomesse a settembre». Ha risposto così l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente alla interrogazione della consigliera del Pd Rita Bruzzone in cui “si interroga l’assessore competente riguardo il ripristino delle creuze di Crevari interessate da alcuni mesi da un cantiere di Ireti e precisamente via Pissapaola, via piazzagrande, via inferiore dell’Olba. Queste creuze, in attesa di essere recuperate e riportate al loro stato originale, rappresentano l’unica strada pedonale percorribile per accedere alle proprie abitazioni”.

 

 

Colonnine di ricarica per auto elettriche

 

«La normativa di settore suggerisce che ci sia una colonnina ogni mille abitanti e per lo sviluppo della rete genovese abbiamo come obbiettivo l’istallazione di 600 colonnine di ricarica entro i prossimi due anni. Il Comune di Genova, attraverso un ufficio specifico, quello della Smart Mobility, promuove accordi con società private che hanno come scopo quello di installare le colonnine. Sono stati fatti diversi protocolli di intesa, tutti volontari, con aziende private che si sono proposte; individua i numeri e ne determina i luoghi. Non tutti i luoghi sono adatti e cerchiamo di installarle mantenendo un equilibrio con le esigenze di parcheggio. L’installazione e la manutenzione sono a carico delle aziende private e gli uffici tecnici vigilano affinché il servizio sia assicurato attuando specifiche pianificazioni per dare risposta ai diversi territori, anche raccogliendo le istanze dei cittadini che propongono luoghi specifici per l’installazione. Nel momento in cui ci arriva la richiesta vengono verificati gli aspetti tecnici e dopo inizia la pratica autorizzativa. Al momento abbiamo 181 colonnine per 300 prese. Di queste 180 sono per auto, 122 per scooter e più di 30 per le biciclette. Abbiamo avuto proposte per installarne 700, e stiamo vagliando l’installazione basandoci sulla crescita del parco dei mezzi elettrici e tenendo conto delle caratteristiche di determinate vie per trovare il giusto equilibrio e la giusta pianificazione che tengano conto delle esigenze specifiche dei territori. Entro fine anno potremo fare di nuovo il cronoprogramma. Le nuove colonnine proposte sono fast, a ricarica veloce». Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Vincenzo Falcone attraverso la quale chiedeva “informazioni circa il numero attuale delle colonnine di ricarica delle auto elettriche presenti sul territorio cittadino e nell’eventuale piano di espansione già previsto quale sarebbe la previsione di ampliamento di tali impianti”.

 

 

Aumento costi tunnel subportuale

 

«L’accordo Aspi prevede una norma speciale all’articolo 3 per i due interventi del tunnel subportuale, 700 milioni per interventi di viabilità in Valfontanabuona. Deve essere chiaro che è il ministero a essere individuato come ente che approva i progetti, indicandone i provvedimenti e l’importo complessivo e che valuta la congruità delle opere comprese eventuali varianti che possono essere naturalmente anche in riduzione. È il ministero che valuta se gli extra costi siano o meno congrui e se l’importo complessivo dei due interventi aumenterà o ci siano spazi di assorbimento di tali oneri, oppure se sia possibile effettuare compensazioni a parità di totali aumentando un intervento e riducendone un altro. In ultima istanza la norma prevede che, qualora il ministero ritenesse congruo un importo complessivo superiore a 930 milioni di euro, la parte eccedente sarà soggetta a una eventuale remunerazione tariffaria. In questa fase iniziale dei lavori, come prevede l’accordo, le decisioni potranno essere prese in presenza di ulteriori elementi che emergeranno nel corso dei lavori, anche imprevedibili, in positivo o in negativo, in base alla dinamica del cantiere. Questo è quanto è previsto dall’accordo, ci impegniamo a tenere aggiornato il consiglio sulle decisioni del ministero». Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione del consigliere del M5S Fabio Ceraudo “in merito all’aumento di costi del tunnel subportuale, si interrogano la giunta e il sindaco per conoscere quali sono le cause di tali aumenti e in che modo intendano reperire i fondi necessari a coprire le ulteriori spese”.

 

 

 

Terminata la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 con 36 presenti si è aperto il Consiglio comunale.

 

All’ordine del giorno cinque delibere. Prima di procedere con l’ordine dei lavori è stato discusso un ordine del giorno fuori sacco presentato dalla consigliera di Vince Genova Arianna Viscogliosi e condiviso da tutta la conferenza Capi gruppo ad oggetto: “Adesione all’appello rivolto dalla Fondazione Luigi Einaudi ai Media sulla questione Iran” con il quale s’impegna il sindaco e la Giunta “ad aderire all’appello rivolto ai media italiani affinché mantengano alta l’attenzione sull’Iran e ad impegnarsi affinché anche i media locali mantengano alto tale interesse, riconoscendo la vicinanza al popolo iraniano che si oppone al regime teocratico e militare”. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

Delibera di Consiglio 149: “Ratifica del Consiglio comunale ai sensi dell’art. 42, co. 4, del T.U. D.lgs n. 267/18.08.2000 deliberazione Giunta comunale n. 84 del 08/06/2023 ad oggetto “X variazione ai documenti previsionali e programmatici 2023/2025". Su proposta della Giunta comunale, il Consiglio comunale, acquisito il parere di regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Servizio competente, attestante anche la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa, delibera di ratificare la deliberazione Giunta Comunale n. 84 del 08/06/2023 ad oggetto: “X variazione ai documenti previsionali e programmatici 2023/2025”, su proposta dell’assessore al Bilancio, Lavori pubblici, Opere strategiche infrastrutturali e rapporti con i Municipi Pietro Piciocchi, visto il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.lgs. n. 267/2000, che disciplina anche l’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali. La delibera è stata approvata con 22 voti a favore, il voto contrario da parte del PD, e si sono astenuti i consiglieri della Lista Rosso Verde, del M5S e di Uniti per la Costituzione.

 

Delibera proposta giunta al Consiglio n. 27: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. A, D.lgs. 267/2000, in esecuzione di sentenze”. Su proposta dell’assessore alla Avvocatura e Affari legali, Servizi sociali, Famiglia e Disabilità, Lorenza Rosso, la Giunta propone al Consiglio “Di riconoscere, la legittimità del debito fuori bilancio nella causa RG 318/2021 per un importo di € 2.048,75, in materia di indennità di esproprio; 2) per un importo di € 976,00, in materia di responsabilità oggettiva ex art. 2051 c.c. a seguito di sinistro; 3) per un importo di € 2.567,20, in materia di responsabilità oggettiva ex art. 2051 c.c. a seguito di evento calamitoso; 4) per un importo di € 1.801,72, in materia di delimitazione di confini; 5) per un importo di € 225,00, in materia di decadenza del diritto di assegnazione ad alloggio di edilizia residenziale pubblica; 6) per un importo di € 6.566,80, in materia di responsabilità oggettiva ex art. 2051 c.c. a seguito di fenomeni infiltrativi; 7) per un importo di € 723,00, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 8) per un importo di € 2.356,48, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; 9) per un importo di € 4.888,00 in materia di concessione; 10) per un importo di € 3.568,24, in materia di ingiunzione di demolizione di opere edilizie abusive.”. La delibera è stata approvata con 22 voti della maggioranza. I consiglieri del PD hanno votato contro mentre si sono astenuti i consiglieri della lista Rosso Verde, del M5S e di Uniti per la Costituzione.

 

Delibera proposta giunta al Consiglio n. 26: “Approvazione della prima variazione dei documenti previsionali e programmatici 2023/2025 dell'istituzione musei del mare e delle migrazioni”. Su proposta dell’assessore a bilancio, lavori pubblici, opere strategiche infrastrutturali, rapporti con i Municipi: Pietro Piciocchi, “Dato atto che, per quanto riguarda il Museo Galata: risulta urgente la sostituzione delle porte principali di ingresso attualmente rotte e non funzionanti e non riparabili, - la climatizzazione di alcune aree di conservazione, - è necessario procedere alla sostituzione di un sesto dei rilevatori antincendio e all’integrazione migliorativa dell’impianto TVCC, verificato che, per quanto concerne il complesso museale della Lanterna: - occorre procedere alla progettazione di un cancello di separazione tra il primo e secondo livello della Lanterna; di un miglioramento del sistema di balaustre presenti al primo livello; della separazione degli impianti museali da quelli del Ministero della Difesa. - è necessario rinnovare il noleggio del locale adibito a biglietteria; ritenuto pertanto opportuno reperire le risorse necessarie per gli interventi di manutenzione di cui sopra nel seguente modo: - applicando l’avanzo di amministrazione di parte corrente per € 130.000,00 del Bilancio 2022 dell’Istituzione Mu.MA; - accertando il trasferimento dal Comune di Genova di € 100.000,00 a favore dell’Istituzione Mu.MA’. La Giunta propone al Consiglio: “Di approvare la variazione di bilancio, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, e di apportare al bilancio di previsione 2023-2025 le conseguenti modifiche”. La delibera è stata approvata con 23 voti; si sono astenuti dal voto i consiglieri del PD e della lista Rosso Verde.

 

Delibera proposta giunta al Consiglio n. 15: “Autorizzazione all’acquisto di nuova partecipazione da parte di Job Centre s.r.l. nella societa’ consortile Raise s.c.a.r.l. per la realizzazione dell’ecosistema dell’innovazione nell’ambito delle iniziative previste dal piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).” Su proposta dell’assessore al Bilancio, Lavori pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, premesso che Job Centre s.r.l. è società in house partecipata dal Comune di Genova al 100%. Ai sensi dell’art 3 “Oggetto sociale” dello Statuto “La società, agendo in funzione strumentale al perseguimento degli obiettivi comunali ha per oggetto principale la produzione di servizi di interesse generale nel campo del lavoro, della ricerca, della progettazione, della prestazione di servizi, della consulenza, dell'assistenza tecnica, nonché del trasferimento di metodologie, nel campo dell'informazione, orientamento, supporto alla scelta, gestione risorse umane, sviluppo locale e sostegno all'imprenditorialità.”; dato che “è stato elaborato un progetto per l’avvio dell’Ecosistema dell’innovazione in Liguria, denominato RAISE “Robotics and AI for Socio-economic Empowerment” che ha visto il coinvolgimento di: Università di Genova, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Fondazione CIMA, Regione Liguria, FILSE S.p.a., Liguria Digitale S.p.A., Job Centre s.r.l. e ANCI Liguria; e prevede lo sviluppo delle seguenti 5 aree di intervento: della inclusione sociale, dell’assistenza sanitaria, dell’ambiente, della sostenibilità portuale, del trasferimento tecnologico”, la Giunta propone al Consiglio di: “Riqualificare la società Job Centre quale società che produce servizi di interesse generale; autorizzare Job Centre s.r.l. alla sottoscrizione, con fondi propri, di una quota pari a nominali euro 10.000 della società RAISE s.c.a.r.l. società consortile a responsabilità limitata; autorizzare il sindaco o suo delegato a partecipare all’assemblea all’uopo convocata, di dare atto che gli oneri relativi alla sottoscrizione di capitale sociale di RAISE da parte di Job centre, ammontanti ad Euro 10.000, saranno finanziati direttamente da Job Centre medesima con mezzi propri”.  Sulla stessa è stato presentato dalla consigliera di Vince Genova Arianna Viscogliosi e dal consigliere di Genova Domani Federico Barbieri un ordine del giorno che impegna il sindaco e la Giunta: “A farsi parte attiva affinché venga convocata una Commissione Consiliare avente ad oggetto "Proposta della Giunta n. 15 del 20 Aprile 2023, - Autorizzazione all’acquisto di nuova partecipazione da parte di Job Centre S.r.l. nella società consortile RAISE S.c.a.r.l. per la realizzazione dell’ecosistema dell’innovazione nell’ambito delle iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”, con l'audizione del direttore del Job Centre, dei referenti per UNIGE, IIT, CNR e di un referente per ognuno dei 5 Spoke del progetto”. L’assessore Campora ha espresso parere favorevole sull’ordine del giorno a nome della Giunta. L’ordine del giorno è stato approvato con 32 voti a favore, si è astenuto il consigliere del M5S Fabio Ceraudo e ha votato contro il consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione. La delibera è stata approvata con 29 voti a favori, si astengono i consiglieri della lista Rosso Verde e del M5S, voto contrario per il consigliere di Uniti per la Costituzione

 

Delibera proposta giunta al Consiglio n. 28: “Adozione di aggiornamento al PUC con la previsione di nuovi servizi pubblici nell’area compresa tra via D. Somma, via C. Campostano e via G. Franchini a Nervi - Municipio IX Levante”. Su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Demanio marittimo, Sviluppo economico, Lavoro e Rapporti sindacali Mario Mascia. Rilevato che “è obiettivo del PUC e della Amministrazione promuovere qualsivoglia iniziativa finalizzata all’incremento delle dotazioni di servizi pubblici a servizio della comunità; che l’area in esame possiede le caratteristiche morfologiche e localizzative idonee alla realizzazione di nuovi servizi pubblici”, la Giunta propone al Consiglio “di adottare, per le motivazioni esplicitate in narrativa nonché nell’allegata Relazione Urbanistica, l’aggiornamento al PUC, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 36/1997, assoggettando l’area sita tra via D. Somma, via C. Campostano e via G. Franchini a Nervi, all’ambito SIS-S Servizi Pubblici, al fine di consentire la realizzazione di nuovi servizi pubblici, come rappresentato negli elaborati grafici e descrittivi, allegati quale parte integrante e sostanziale del presente atto, ovvero “Relazione Urbanistica” con relativi stralci cartografici recanti le modifiche al PUC e “Rapporto Preliminare per la verifica di assoggettabilità alla VAS”, con applicazione nell’area medesima della disciplina contenuta nell’art. SIS-S delle Norme di Conformità del PUC”. Il consigliere di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli ha chiesto una sospensiva per un dubbio inerente il punto 3 della delibera che riporta: “Ridurre di conseguenza la fascia di rispetto ai sensi del quinto comma dell’articolo 338 del Testo Unico delle Leggi sanitarie di cui al Regio Decreto 27 luglio 1934 n. 1265, relativa al cimitero accessibile da via D. Somma, denominato “Nervi 1”, in corrispondenza all’area oggetto del presente atto, con riguardo agli interventi e alle condizioni richiamate nel suddetto parere”, ma la sospensiva è stata respinta con i 22 voti della maggioranza. Sulla stessa delibera sono stati presentati due ordini del giorno: il primo dalla consigliera del PD Cristina Lodi che impegna il sindaco e la Giunta “Ad attivare con il Municipio, le associazioni di categoria coinvolte e i cittadini residenti un percorso partecipato da oggi affinché l'area venga pensata e destinata a favore e per le necessità del quartiere”, il secondo dal consigliere Alberto Pandolfo della stessa lista che impegna il sindaco e la Giunta: “A escludere categoricamente l’insediamento nell’area di Campostano di una media o grande struttura di vendita, o comunque un “supermercato”; a tutelare e salvaguardare l’area di Campostano, mantenendo il verde in essere, assicurando un’implementazione dei servizi a favore del quartiere, senza prevedere nuova edificazione; a favorire e incoraggiare, per lo sviluppo delle necessarie strutture sportive (es. piscina), l’utilizzo di aree in abbandono o inutilizzo nel Levante, sempre preservando la permeabilità del suolo, garantendo, per quanto riguarda la struttura, che sia regolamentare per l’agonismo (almeno della pallanuoto) e che sia altresì garantito il massimo utilizzo sociale da parte delle Associazioni sportive del territorio”. L’assessore Mascia da parere favorevole da parte della Giunta all’ordine del giorno della consigliera Lodi con qualche modifica nell’impegnativa, modifiche che vengono accettate dalla proponente, mentre viene dato parere negativo all’ordine del giorno del consigliere Pandolfo. Il primo ordine del giorno viene approvato all’unanimità, il secondo ordine del giorno viene respinto con 21 voti della maggioranza. La delibera è stata approvata con 22 voti della maggioranza. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Terminati i punti all’ordine del giorno alle 18.07 si è chiuso il Consiglio comunale.

«Il tema delle aree di sgambatura è molto sentito. Con i municipi c’è stata grande collaborazione in questi mesi per trovare soluzioni alle problematiche della carenza di aree e per rispondere alle istanze dei padroni dei cani, nel rispetto delle regole e di chi un cane non lo ha. Tutti i presidenti dei Municipi hanno intanto rintracciato le aree sgambatura già esistenti, sono circa 50, evidenziando agli uffici gli interventi di manutenzione da fare, per renderle pienamente agibili. Il Comune ha già effettuato i sopralluoghi in queste aree per verificare lo stato dell’arte e intanto sono state individuate anche nuove aree cani, nelle zone in cui non ne esistono. Stiamo cercando le risorse necessarie, sia per le manutenzioni delle aree esistenti sia per quelle da creare ex novo». Lo ha detto l’assessore Francesca Corso rispondendo all’interrogazione della consigliera della lista Rosso Verde Ghio riguardante la “carenza di aree di sgambatura nel territorio cittadino e la necessità di non penalizzare i cittadini proprietari di cani; si chiede quali siano le azioni poste in essere per sopperire alla carenza di aree”.

 

 

«Riguardo il centro civico di Cornigliano, vogliamo che riapra con tutte le sue attività al più presto. Con il Municipio stiamo lavorando in questo senso, intanto garantendo la sostituzione dei pensionamenti e dando quindi priorità ai servizi allo sportello. Il nostro obiettivo è che il presidio rimanga aperto e operativo anche in orari non standard di ufficio e nei giorni festivi, ma le situazioni sono articolate e onerose. Per questo incontreremo le associazioni del territorio e faremo loro delle proposte per trovare le giuste risorse finanziarie da mettere in gioco». Lo ha detto l’assessore Marta Brusoni, rispondendo all’interrogazione della consigliera del Pd  Donatella Alfonso che chiede aggiornamenti circa la “chiusura delle attività presso il centro civico di Cornigliano di viale Narisano, presso il quale resta in essere solo l’apertura dell’ufficio distaccato d’anagrafe per due giorni la settimana mentre le iniziative di carattere sociale e culturale, con il pensionamento degli addetti, vengono affidate esclusivamente alla sporadica iniziativa di privati”

 

«Nell’area dell’ex Baia degli Angeli ci sono manufatti di proprietà comunale e di un privato oltre che una parte demaniale. In particolare, i manufatti di proprietà privata sono costituiti dalla veranda, dai locali sottostanti e dall'area scoperta posta a servizio del piano terra: gli uffici comunali competenti hanno avviato le attività finalizzate a verificarne la conformità alle diverse normative rilevanti in materia, con riguardo anche alla particolare rilevanza del contesto. Dopo un sopralluogo effettuato su richiesta della civica amministrazione, la Asl 3 genovese, a maggio, ha ingiunto al privato la bonifica dei detriti, presumibilmente contenenti amianto, e degli altri materiali di risulta derivanti da incuria e abbandono della struttura.

A oggi, la bonifica non risulta essere stata effettuata. Ieri, il proprietario della struttura ha presentato un’istanza finalizzata all’ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica per interventi di complessiva riqualificazione della struttura. Oggi è stato eseguito un sopralluogo all’interno della proprietà per verificare la conformità dello stato dei luoghi, rispetto a quanto a suo tempo autorizzato in sanatoria. Durante il sopralluogo è stato possibile accertare la corrispondenza, tranne dell’avvenuta esecuzione di una tamponatura in blocchetti delle tre arcate che, il proprietario ha motivato per ragioni di sicurezza. Provvederò a contattare nei prossimi giorni i vari soggetti a vario titolo coinvolti e interessati a livello giuridico per concordare un incontro presso il mio ufficio e condividere con gli Uffici comunali un percorso di riqualificazione dell'intero compendio, di pregio assoluto e dalle enormi potenzialità economiche, che va restituita alla fruibilità dei genovesi». 

Lo ha detto l’assessore al Demanio marittimo Mario Mascia, rispondendo a un articolo 54 presentato dal consigliere di Forza Italia Stefano Costa in merito all’area ex Baia degli Angeli di corso Italia nei pressi della Chiesa di Boccadasse, in particolare sull’ipotesi di bonifica e riqualificazione del sito.

«A conclusione della procedura fallimentare, gli atti, con i quali il bene oggetto del fallimento sarà assegnato alle società Isabella Reoco e Spice svp, saranno stipulati oggi pomeriggio preso il notaio Scilabra di Torino. Successivamente le società dovranno riprendere le interlocuzioni con l’amministrazione comunale e a conclusione del rogito si avvierà la fase effettiva per l’esecuzione delle ulteriori opere: sarà nostra cura informare il consiglio».

Lo ha detto l’assessore all’Urbanistica Mario Mascia rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata del capogruppo di Vince Genova Paolo Gozzi che ha chiesto aggiornamenti circa lo stato dei lavori e le prospettive di recupero dell’area dell’ex cinema Eden di Pegli.

Ultimo aggiornamento: 05/07/2023