Europe Engaged: rapporto comunitario sulle Politiche di coesione e New Economy in Liguria

Durante un incontro ai Giardini Luzzati, la cooperativa sociale “Il Ce.Sto” ha presentato il suo ultimo progetto “Europe Engaged- Rapporto Comunitario sulle Politiche di Coesione e New Economy in Liguria” finanziato dalla Commissione Europea - Sostegno a misure di informazione relative alla politica di coesione dell'UE. Coordinatore e partner del progetto: Il Ce.Sto Cooperativa Sociale, Arci Liguria, Coop DueTreDue, Legambiente Giovani Energie, Legacoop Liguria.

Il progetto rappresenta un modello innovativo e generativo di informazione sociale, partecipativo, multipiattaforma e data – driven, per favorire la conoscenza collettiva della politica di coesione e favorire la partecipazione e la co- progettazione degli interventi territoriali. “Con l’obiettivo di studiare la politica di coesione nella nostra regione- si legge nel progetto- proponiamo un confronto con gli stakeholder del territorio (Enti del Terzo Settore, imprese, sindacati ecc.) e con gli enti pubblici, al fine di istituire un Forum permanente che informi circa gli investimenti della politica di coesione e possa contribuire alla programmazione futura nei seguenti ambiti:

● sostegno allo sviluppo di posti di lavoro nei settori della cultura, della ricreazione, del tempo libero, della socialità

● progetti di contrasto alla dispersione scolastica e giovani NEET

● sostegno all'economia cooperativa, in particolare imprese sociali, terzo settore

● progetti di rigenerazione urbana e rurale: recupero e ridestinazione di spazi abbandonati, sviluppo di nuove funzioni urbane, nuovi posti di lavoro per cultura, relazioni e cura

● progetti di turismo sostenibile

● investimenti per il contrasto alla crisi climatica, lo sviluppo sostenibile, energie rinnovabili.

A portare i saluti del Comune di Genova, l’assessore allo Sviluppo economico Mario Mascia che nei suoi saluti ha voluto ricordare che “I fondi europei rappresentano una fonte di finanziamento importantissima per gli attori del Terzo Settore, le istituzioni e le imprese attive in tutti gli ambiti. Allo stesso tempo però per molti soggetti sono ancora una realtà “vaga”, perché una parte degli attori del territorio percepisce i fondi europei come una realtà lontana dal proprio agire quotidiano e poco conosciuta nei suoi risvolti concreti. In molti casi questa percezione nasce non tanto dalla carenza di informazioni disponibili in materia, quanto dalla necessità di strumenti atti a comprenderne gli effettivi punti di contatto con la propria attività e a tradurli in pratica. Per questo credo sia giusto spronare alla ricerca di bandi europei, e allo sfruttamento di tutte le potenzialità che questo strumento può dare in tantissimi ambiti”