Consiglio comunale del 7 novembre

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07/11/2023
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Protesta in aula dei lavoratori di Asef. Presentato un fuori sacco sull'Arena Palasport e un altro sui lavoratori OSE

Il consiglio comunale si è aperto come di consuetudine alle ore 14 con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

«La continuità produttiva e i livelli occupazionali dell’ex Ilva sono per noi una priorità, perché crediamo nell’acciaio e sappiamo quanto Ilva sia importante all’interno di questo comparto. Voglio ricordare l’incontro che si è svolto in Regione, con il presidente Toti e il sindaco Bucci, nel quale ci siamo schierati dalla parte dei lavoratori, chiedendo soluzioni a livello nazionale e impegnandoci per fare da pungolo al Governo. Sul problema della sicurezza, invece, il 6 aprile 2023 il Comune ha siglato un protocollo di intesa con le sigle sindacali, che riguarda proprio la sicurezza negli appalti del Pnrr. Un protocollo che è stato condiviso con tutti i soggetti interessati». Lo ha detto l’assessore Mario Mascia rispondendo all’interrogazione della consigliera del Pd Bonicioli riguardante la “salvaguardia del sito produttivo industriale ex Ilva strategico per l’intera filiera manifatturiera del paese, le iniziative assunte, in sinergia con prefettura e Regione Liguria, per tutelare il mantenimento dei livelli occupazionali e superare l’attuale grave crisi e le iniziative assunte, in sinergia con tutti gli enti competenti, per evidenziare la necessità prioritaria di garantire la sicurezza dei lavoratori occupati”.

 

«Per quanto riguarda il cantiere di Salita degli Angeli, il direttore dei lavori ci ha comunicato che sono stati terminati i lavori di sostituzione di vecchie tubature in ghisa con nuove condotte in acciaio. I lavori sono andati avanti lentamente a causa della presenza di condotte fognarie miste e nere, senza contare che il cantiere è stato rallentato da difficoltà logistiche dovute alla mattonata stretta che ha complicato l’approvvigionamento dei materiali, oltre alla presenza costante dell’assistenza archeologica durante la fase di scavo per la rilevanza del sito a fini storici e culturali. In questi giorni si sta ultimando il posizionamento dei nuovi contatori idrici nei pozzetti collocati lungo Salita degli Angeli, quindi si procederà di concerto con Aster e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ai lavori di ripavimentazione che partiranno tra tre mesi. Il cantiere durerà altri 90 giorni, quindi la conclusione dei lavori è prevista entro il mese di aprile 2024. Riguardo ai recenti danni causati dal maltempo, gli stessi sono stati immediatamente ripristinati e nei prossimi mesi è previsto il potenziamento delle caditoie al fine di limitare i disagi legati alle piogge». Questa la risposta dell’assessore Sergio Gambino, su delega del collega Mauro Avvenente, all’interrogazione di Alessio Bevilacqua (Lega) che chiedeva alla Giunta un aggiornamento in merito alle lavorazioni attive in Salita degli Angeli e il cronoprogramma dei prossimi lavori.

 

«Condivido assolutamente la preoccupazione in merito alla vicenda, perché la presenta del Goethe Institut è assolutamente significativa e prestigiosa per la nostra città. Sappiamo, e ne abbiamo dato atto, che è stata una scelta del governo federale tedesco che ha in animo di privilegiare una politica di espansione nell’est Europa e non nei paesi latini. Ne abbiamo parlato in giunta e condividiamo queste preoccupazioni. Abbiamo avviato delle relazioni con la direzione dell’Istituto per capire cosa può essere fatto in termini di sedi o di canoni e per capire se mediante un intervento fattivo questa decisione può essere rimeditata come apprendo essere successo a Torino. Cercheremo assolutamente di fare in modo che questa presenza importante possa essere mantenuta. Genova è una città caratterizzata da una significativa presenza di persone di lingua tedesca e c’è una grande tradizione legata anche alla Scuola di lingua germanica che ha appena acquistato la nuova sede in via Maragliano, testimonianza di una tradizione che tende a consolidarsi. Ci appare ragionevole che la nostra scelta, per il Goethe, sia quella di cercare, nei limiti del possibile e delle nostre scelte, sia quella di contrastarne la chiusura». Ha risposto così il vicesindaco Pietro Piciocchi all’interrogazione della consigliera Donatella Alfonso del Pd: “Si è appreso che la sede genovese del Goethe Institut, così come quella di Torino, sarà chiusa dal prossimo 31 dicembre interrompendo quindi una presenza consolidata per la diffusione della lingua e della cultura tedesca a Genova, particolarmente importanti anche sotto il profilo economico e marittimo. A fronte dell'impegno concreto preso dal comune di Torino per sostenere la presenza del Goethe Institut nella città, si interrogano sindaco e giunta sull'intenzione del comune di Genova di avviare iniziative in tal senso”.

 

«Il Comune è stato destinatario di un importante finanziamento – un milione di euro – arrivato dal ministero dei Trasporti e destinato alla messa in sicurezza e al miglioramento degli attraversamenti pedonali. Tra quelli individuati c’è anche quello di via Rossini, all’altezza del civico 9 e in questo caso è stato previsto un primo intervento di potenziamento della colata a freddo e della posa di vernice fluorescente. Questa azione sarà effettuata entro gennaio 2024, probabilmente già entro dicembre 2023. Fatto questo primo intervento valuteremo se sarà necessario prevedere anche una segnaletica luminosa o equipollente. Faccio riferimento anche all’illuminazione intermittente perché effettivamente è stato avviato e, a seguito di una interrogazione della consigliera Cavalleri, è stata prevista l’installazione di sistemi light gard system su tre attraversamenti. Sono stati autorizzati dal ministero e ci sarà un anno di sperimentazione. A fine sperimentazione ci sarà la valutazione del ministero e saranno utilizzati su altri attraversamenti. A oggi questa tipologia sta dando ottimi risultati ed apprezzata dalla popolazione, essendo dinamico e ben evidenziando il passaggio dei pedoni a chi transita su auto o moto. Entro gennaio ci saranno i primi interventi». Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione del consigliere Vincenzo Falcone di Fratelli d’Italia: “Ho ricevuto, da cittadini residenti in via Rossini, la segnalazione che l’attraversamento pedonale della stessa via, all’altezza del civico 9, si troverebbe (per coloro che provengono dal centro) in prossimità di un dosso che di fatto ne impedirebbe la possibilità di traguardarlo da lontano. In tali casi, al fine di ridurre notevolmente il rischio di incidenti tra mezzi in transito e pedoni, si potrebbe, ad esempio, installare una segnaletica (magari utilizzando una luce intermittente) con funzione di allert, e pertanto si chiede alla c.a. di riferire se detta problematica è stata compiutamente analizzata e quali correttivi si pensa di utilizzare”.

 

«Non c’è possibilità per Ferrovie dello Stato di avviare i lavori di riattivazione della linea Campasso, perché manca l’approvazione del progetto di riqualificazione dell’area». Lo ha detto il vicesindaco Pietro Piciocchi rispondendo all’interrogazione della consigliera Lodi del Gruppo misto, riguardante “i lavori di Rfi in relazione alla riattivazione della linea Campasso, ricordando che l'inizio dei lavori, ai sensi del protocollo firmato ad agosto 2021, non può esserci se non prima dell'approvazione del progetto di riqualificazione dell'area Campasso, Certosa, Rivarolo, aspetto prescrittivo sottolineato anche da regione Liguria”.

 

«L’educazione stradale è l’aspetto più importante per noi e su cui la nostra amministrazione è impegnata costantemente. Con l’assessore Gambino e la polizia locale ogni anno organizziamo corsi e lezioni nelle scuole e ricordo che da alcuni anni abbiamo il premio Picasso, grazie al quale gli alunni riflettono sul tema della sicurezza stradale e fanno proposte. Ci sono poi gli interventi sulle strade per renderle sempre più sicure, che riguardano la visibilità, il posizionamento dei cassonetti, e dei semafori. Nell’ultimo anno abbiamo utilizzato la nuova tecnologia americana e avviato la sperimentazione dei lightguard, autorizzata dal Ministero dei Trasporti e adesso stiamo completando il monitoraggio, che sta dando un esito positivo. Dopo questo monitoraggio inoltreremo una relazione al Ministero e vedremo se ci riconoscerà la tecnologia nell’impiantistica ordinaria». Lo ha detto l’assessore Matteo Campora rispondendo all’interrogazione della consigliera di Liguria al centro Federica Cavalleri che chiedeva un “aggiornamento in merito alla sperimentazione del sistema innovativo denominato “lightguard”.

 

«Questo è un argomento che mi sta personalmente a cuore ed ho eseguito diversi sopralluoghi per quest’opera che poggia anche in parte su finanziamenti del PNRR, il che è significativo. Si tratta del rifacimento della copertura per un totale di 1200 m2. Gli eventi legati agli ultimi allagamenti, e in particolar modo all’inagibilità dei locali Auser del pian terreno, sono fondamentalmente legati alla necessità di completare l’intervento di impermeabilizzazione del soffitto, già finanziato tramite la direzione Facility. Attendiamo la fine dell’intervento di copertura per sistemare i locali Auser. La nota tecnica del Rup ci dice che i lavori di copertura sono stati sospesi per una situazione di carpenteria peggiore del previsto e sono state fatte produrre lamiere e pannelli isolamenti specifici che hanno comportato la redazione di una variante suppletiva. Al momento è stata quasi completata la posa e questo permetterà di evitare eventuali infiltrazioni: il primo strato di guaina è stato deposto, ora devono essere sovrapposti altri tre strati. La difficoltà è che si deve procedere con porzioni limitate e alla luce del sole. Le ultime piogge, con una porzione coperta ma con la guaina non ancora adeguatamente saldata, hanno comportato allagamenti. I tecnici si sono raccomandati affinché non si ripeta e l’impresa ha aumentato la forza lavoro. Qualunque danno dovuto alle infiltrazioni sarà riparato dall’amministrazione». Ha risposto così il vicesindaco Pietro Piciocchi all’interrogazione della consigliera Monica Russo, Pd, “sulla situazione del centro civico Buranello di nuovo in parte inagibile a causa degli allagamenti dopo le ultime piogge.”

 

«Ha posto due problemi. Uno è un art. 54 legato agli atti vandalici e alle spaccate dei finestrini dei quali siamo a conoscenza. Già l’anno scorso, in primavera, abbiamo contrastato il fenomeno con un’azione congiunta delle forze dell’ordine, coordinandoci e facendo pattugliamenti, riducendo a zero il fenomeno che ora si ripresenta. Già dal 18 ottobre, quando siamo venuti a conoscenza del ripetersi del fenomeno, abbiamo coordinato un presidio in zona per evitare che ciò si ripeta. Per quanto riguarda la zona del Carmine non ci preoccupa al momento, non si sta verificando spaccio, ma consumo, perché l’azione in centro storico ha inevitabilmente spostato il consumo nella zona del Carmine. Da qualche settimana è aumentata l’attività di presidio del territorio anche insieme al SerD. Ovviamente il presidio è un utile deterrente per chi cerca zone tranquille dove cercare di farsi di stupefacenti». Ha risposto così l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Angiolo Veroli: “Negli ultimi mesi nella zona di Castelletto/Carmine, nello specifico in via Brignole De Ferrari, quasi quotidianamente, si verificano plurimi episodi di tentato e/o consumato furto all’interno delle autovetture ivi parcheggiate (nelle apposite aree blu) con annesso danneggiamento dei relativi finestrini che vengono distrutti al fine di forzarne l’apertura. Si chiede alla p.a. se è al corrente della situazione descritta e quali iniziative intende porre in essere allo scopo di interrompere tale ininterrotta ripetizione di furti e danneggiamenti”.

 

Terminato il question time, i lavori del Consiglio comunale hanno preso il via alle 15, con 38 presenti la seduta è considerata valida. La seduta è stata interrotta alle 15.05 per alcune proteste sugli spalti del pubblico dove erano presenti i lavoratori ASEF. La seduta è stata ripresa alle 15.29.

 

All’ordine del giorno quattro delibere due mozioni e quattro interpellanze.

 

Prima di cominciare i lavori sono stati discussi tre ordini del giorno fuori sacco. Il primo presentato dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo ad oggetto “Arena del Palasport” con cui impegna sindaco e Giunta “affinché entro il mese di novembre venga relazionato il Consiglio, tramite una Commissione, presentando il piano economico di acquisto e di gestione della struttura che dimostri che l'operazione di acquisizione degli spazi dell'Arena presso il Palasport (precedentemente venduti alla stessa Cds Holding che oggi è parte venditrice) costituisca un vantaggio economico per la città di Genova nel lungo termine e fughino ogni ipotesi di danno erariale per la comunità”.

L’ordine del giorno non è stato approvato con 21 voti contrari della maggioranza e 16 a favore dell’opposizione.

 

Il secondo presentato dalla consigliera Cristina Lodi del Gruppo Misto ad oggetto: “Operatore Socioeducativo (OSE)” con cui impegna sindaco e Giunta: “A valutare la ripresa della sperimentazione concordata con le organizzazioni sindacali e gli enti gestori del servizio fino al nuovo bando di gara, o, se impossibile, a trovare un sistema remunerativo consono alla figura, affinché gli OSE siano pagati in maniera continuativa anche in virtù dell'assenza del bimbo o bimba a loro affidati prendendo atto che il lavoro dell'OSE è un lavoro professionale che diventa importante per tutta la classe e, se continuativo, aiuta anche il ragazzo o la ragazza nel momento in cui ritorna dopo periodi di assenza per malattia”. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità. Il terzo presentato dal consigliere Simone D’Angelo del Pd ad oggetto: “Cessate il fuoco umanitario immediato” con cui impegna sindaco e Giunta: “A rappresentare presso il Governo Italiano e le Istituzioni Europee l’urgenza di evitare una catastrofe umanitaria, di fermare l'escalation del conflitto, di cessare il fuoco immediato e la necessità di avviare le trattative diplomatiche che portino al rilascio degli ostaggi e a una pace giusta; a esporre sulla facciata di Palazzo Tursi, sull’esempio di quanto già fatto dal Comune di Firenze, la bandiera della pace e la dicitura “Genova per la pace. Due popoli e due Stati in Medio Oriente”.

 L’ordine del giorno non è stato approvato con 22 voti contrari della maggioranza e 16 a favore dell’opposizione.

 

Delibera proposta giunta al consiglio n. 43: “Autorizzazione alla cessione alla città metropolitana di Genova di n. 5.000 azioni della società Genova Parcheggi S.p.A. in funzione dell’attribuenda delega alla società da parte del predetto ente delle funzioni di agenzia locale della mobilità ai sensi dell’art. 7 della l. R. Liguria n. 33/2013 - approvazione conseguenti modifiche allo statuto e ai patti parasociali”. Si legge sul documento: “Su proposta dell’Assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi con funzioni di vice sindaco: Pietro Piciocchi, e dell’assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Energia e Transizione ecologica: Matteo Campora; la Giunta propone al Consiglio: di autorizzare la cessione alla Città Metropolitana di Genova di n. 5.000 azioni di Genova Parcheggi, al valore di patrimonio netto di 5,24 euro ciascuna, per l’importo complessivo di 26.200 euro, pari a circa lo 0,969% del capitale, in funzione dell’attribuzione alla società della delega di all’art. 7, co. 1, lett. c) della legge Regione Liguria n. 33/2013 in qualità di Agenzia della Mobilità di livello metropolitano; di assentire a che la Città Metropolitana di Genova, all’esito del perfezionamento della cessione di azioni di cui ai punti precedenti, deleghi a Genova Parcheggi le funzioni di Agenzia della Mobilità di cui all’art. 7, co. 1, lett. c) della legge Regione Liguria n. 33/2013, con l’indirizzo che l’esercizio delle funzioni delegate non dovrà recare pregiudizio agli equilibri aziendali della società e tenendo ferme le priorità in termini di programmazione del Comune di Genova come meglio esplicitate in premessa”.

La delibera è stata approvata con 23 voti a favore della maggioranza, 15 i voti della minoranza che si è astenuta tranne il consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione che ha votato contrario.

Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Delibera proposta giunta al consiglio n. 45: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. A, d. Lgs. 267/2000, in esecuzione di sentenze”. Si legge nell’atto: “Su proposta dell’assessore alla Avvocatura e Affari legali, Servizi sociali, Famiglia e Disabilità, Lorenza Rosso; la Giunta propone al Consiglio comunale: di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 1.342,29, per il debito derivante dal Decreto del 08/06/2023 del Tribunale di Genova, nella causa RG 3015/2022 in materia di appalto di lavori; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 1.079,29, per il debito derivante dal Decreto del 18/09/2023 del Tribunale di Genova, nella causa RG 11634/2022 in materia di decadenza del diritto di assegnazione ad alloggio di edilizia residenziale pubblica; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 456,82, per il debito derivante dalla sentenza n. 172/2022 del Giudice di Pace di San Giorgio La Molara nella causa RG 106/22 in materia di opposizione a sanzione amministrativa; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 2.155,19, per il debito derivante dalla sentenza n. 1732/2023 del Tribunale di Genova nella causa RG 7555/2022, in materia di opposizione a sanzione amministrativa; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 164,99, per il debito derivante dalla sentenza n. 404/2023 del Giudice di Pace di Genova nella causa RG 675/2020 in materia di opposizione a sanzione amministrativa; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 1.460,00, per il debito derivante dalla sentenza n. 1138/23 del Giudice di Pace di Genova nella causa RG 9316/17 in materia di opposizione a cartella di pagamento; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 884,46, per il debito derivante dalla sentenza n. 23/2023 del Giudice di Pace di Genova nella causa RG 6937/2021 in materia di opposizione a cartella di pagamento; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 539,34, per il debito derivante dalla sentenza n. 183/23 del Giudice di Pace di Rieti nella causa RG 415/22 in materia di opposizione a cartella di pagamento; di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio per un importo stimato di € 147, per il debito derivante dalla sentenza del Giudice di Pace di Genova n. 2065/2022 nella causa RG 4899/2021 in materia di opposizione a sanzione amministrativa”.

La delibera è stata approvata con 35 voti a favore della maggioranza e del Pd, si sono astenuti, con 4 voti, i consiglieri del Gruppo Misto, della Lista RossoVerde, del M5S e di Uniti per la Costituzione.

Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

 

Delibera proposta di giunta al consiglio n. 48: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio inerente alla sentenza del Tribunale di Genova n. 894/2023 (rg n. 13555/2018). Contestuale XVI variazione ai documenti previsionali e programmatici 2023-2025”. Si legge nell’atto: “Su proposta dell’Assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, di concerto con l’Assessore all’Avvocatura e Affari legali, Servizi sociali, Famiglia e Disabilità, Lorenza Rosso; la Giunta propone al Consiglio: di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1 lettera a) del D.Lgs n. 267/2000, la legittimità del debito fuori bilancio, inerente alla liquidazione degli importi di cui alla Sentenza del Tribunale di Genova N°894/2023, per un importo complessivo stimato di 369.353,01 euro; di riconoscere la legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 194 comma 1, lett.e) del D.Lgs. 267/2000 e ss. mm. e ii.”.

La delibera è stata approvata con 35 voti a favore della maggioranza e dell’opposizione si sono astenuti i consiglieri Ceraudo del M5S, i consiglieri della lista RossoVerde e la consigliera Lodi del Gruppo Misto.

Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Delibera proposta giunta al consiglio n. 44: “Farmacie Genovesi s.r.l. - conferimento in conto aumento di capitale sociale della porzione di immobile di civica proprietà sito in Genova, via San Giorgio 1. Aumento di capitale e modifica dello statuto sociale – autorizzazione”. Si legge nell’atto: “Su proposta dell’ assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi con funzioni di vice sindaco: Pietro Piciocchi, e dell’assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Energia e Transizione ecologica: Matteo Campora; la Giunta propone al Consiglio: di conferire in conto aumento di capitale sociale a Farmacie Genovesi la porzione del piano terzo (n. 4 locali) dell’immobile sito in Genova, Via S. Giorgio n. 1, censita al NCEU di Genova con i se - guenti dati catastali: Sez. GEA, ZC 1A, foglio 84, mappale 28, sub. 5, Cat. A/10, rendita catastale euro 1.264,03, al valore di euro 235.000 determinato dalla perizia giurata di stima redatta da un revisore ai sensi dell’art. 2465 c.c.; di dare atto che a seguito del conferimento, nonché dell’ulteriore aumento di capitale da realizzarsi con risorse proprie della Società, il valore della quota totalitaria del capitale sociale di Farmacie Genovesi detenuta dall’Ente sarà pari a complessivi 250.000 euro”.

La delibera è stata approvata con 38 voti della maggioranza e dell’opposizione, e un voto contrario del consigliere Crucioli. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Mozione 134: “Esposizione di generi alimentari all’aperto” atto presentato dalla consigliera del Gruppo Misto Cristina Lodi. Si legge nell’atto: “Tenuto conto che esiste una sentenza della Corte di Cassazione in cui si ritiene “che la messa in commercio di frutta all’aperto ed esposta agli agenti inquinanti costituisca una violazione dell’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari e rispettare l’osservanza di disposizioni specifiche integrative del precetto”. Secondo la citata sentenza, nei casi che “cassette di verdura (alimenti) vengano esposte all’aperto a contatto con agenti atmosferici e gas di scarico dei veicoli in transito, sussiste l’illecito di cui all’art. 5, lett. b) della legge 283/1962 sanzionato dal successivo art. 6, che prevede l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da € 309,87 a € 30.987,41. Per l’affermazione di penale responsabilità del reato di cui sopra a carico del relativo autore del gesto, si ritiene sufficiente il diretto accertamento da parte della polizia giudiziaria. Senza bisogno di analisi sui prodotti che attestino lo stato di cattiva conservazione, rilevato che anche a Genova si presenta questo problema molto evidente, Certosa è invasa da cassette di frutta e verdura che invadono i marciapiedi, con lunghezze di occupazione assai rilevante anche fino a 4/6 metri lineari e in altezza, con casi di agganciamento delle stesse ai muri dei palazzi con la sensazione che all'Amministrazione Comunale sia sfuggita di mano la situazione”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta “ad attivarsi al fine di prendersi carico delle situazioni in premessa, per le azioni politiche e di indirizzo di propria competenza a cui di norma fanno seguito le attività degli uffici preposti”.

Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno a firma della maggioranza con cui s’impegnano sindaco e Giunta “A proseguire la proficua e rigorosa attività di controllo e verifica sulle occupazioni abusive del suolo pubblico relative ad esposizioni di frutta e verdura al fine di regolarizzare la situazione in essere sull'intero territorio comunale; a promuovere in futuro controlli costanti e frequenti sulle occupazioni in questione, anche per garantire che l'esposizione di alimenti all'aperto venga effettuata nel pieno rispetto degli indirizzi comunali vigenti finalizzati ad evitare la contaminazione di tali alimenti”. L’assessore Bordilli ha dato parere favorevole sull’ordine del giorno e parere contrario alla mozione a nome della Giunta. L’ordine del giorno è stato approvato con 20 voti a favore della maggioranza e 13 contrari della minoranza.

La mozione non è stata approvata con 21 voti contrari della maggioranza e del consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione. 11 i voti a favore della minoranza.

 

La mozione 121: “Veterani al volante e sicurezza stradale. Proposta di integrazione art. 119 D. lgs. 285/1992”, atto presentato da Valter Pilloni di Vince Genova è stata rinviata in accordo con il proponente, così come l’interpellanza 5: “Biblioteche pubbliche”, atto presentato dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo, l’interpellanza 68: “Restauro dei mercati rionali”, atto presentato dal consigliere di FdI Francesco De Benedictis e l’Interpellanza 45: “Sosta mezzi pesanti in Via Ferri”, atto presentato dal consigliere della Lega Alessio Bevilacqua.

L’interpellanza 79: “Salita degli Angeli”, presentata dalla consigliera del Pd Monica Russo è stata ritirata dalla proponente avendo già ottenuto risposta.

 

Terminati i punti all’ordine del giorno alle 18.35 si è chiuso il Consiglio comunale

Ultimo aggiornamento: 07/11/2023