Nel suo intervento nel corso della convention di illustrazione del "Primo Rapporto Nazionale sulla Rigenerazione Urbana" l’assessore ha ripercorso tutti i progetti e gli interventi che interessano il territorio cittadino
“Future cities|Primo rapporto nazionale sulla rigenerazione urbana”. È questo il tema del convegno nazionale organizzato da Servizi Immobiliari, Istituto indipendente di studi, ricerche, valutazioni e sistemi informativi al quale ieri ha partecipato l’assessore all’Urbanistica, Sviluppo Economico, Lavoro, Demanio Marittimo e Relazioni sindacali Mario Mascia.
Durante il panel “Esperienze di rigenerazione sul territorio nazionale”, l’assessore è intervenuto su tre tematiche principali: lo sviluppo socio-economico e delle infrastrutture; organizzazione spaziale della città e qualificazione di immagine urbana e difesa del territorio e qualità ambientale.
«Abbiamo accolto lo stimolo pervenuto dal vice Premier Salvini sullo snellimento burocratico nelle nostre politiche di governance – ha esordito l’assessore Mascia – e l’abbiamo fatto con l’accorpamento delle deleghe dell’Urbanistica, dello Sviluppo economico, del Lavoro, del Demanio marittimo e delle relazioni sindacali, voluto dal Sindaco Marco Bucci all'inizio di questo secondo mandato elettivo, perché la rigenerazione urbana e l’attrazione di investimenti e risorse è uno dei nostri obiettivi primari. Per questo abbiamo creato la Genova Business Unity, una task force, della quale fanno parte i dirigenti di urbanistica e sviluppo economico e l’assessorato, per fornire un’interfaccia diretta e personale, rapida ed efficace a chi vuole investire su Genova».
«Il piano urbanistico della nostra città (PUC) – ha proseguito Mascia – non prevede norme direttamente rivolte alla rigenerazione urbana. È un documento del 2015 e stiamo lavorando per introdurvi a chiare lettere l'obiettivo della riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano. È nostra convinzione che il recupero delle aree dismesse e degli edifici degradati sia strategico per Genova. Gli interventi di rigenerazione urbana ruotano intorno al Porto, cuore della nostra storia e della nostra economia, e dal punto di vista strategico rappresentano anche un rafforzamento del rapporto tra Genova e il mare, un rapporto che vogliamo sia sempre più stretto. In presa diretta rispetto al Porto Antico la prima sfida riguarda il Centro Storico col Piano Caruggi che prevede un severo ordine di interventi che tengono conto della divisione in tre sestieri, ognuno con caratteristiche morfologiche e sociali diverse. Per il centro storico sono previste 185 azioni, suddivise in tre macrocategorie: interventi fisici, servizi e interventi immateriali. La strategia di intervento prevede la messa in campo di azioni diffuse di “agopuntura urbana”, che devono essere lette e connesse con uno scenario più ampio che vede dei fondi del PNRR stanziati per Genova l’attuazione di un piano urbano complesso. Parliamo di 22 interventi a valere sui fondi PNRR e parte integrante del Piano Caruggi per un importo complessivo di circa 87 milioni di euro. Dal Centro Storico al Waterfront di Levante al cosiddetto Bosco di Piano, vogliamo continuare ad aprire la città al mare come avvenuto col Porto Antico e restituire a chi vive e visita Genova spazi verdi, accessibili e fruibili per vivere, studiare, lavorare e divertirsi davanti al mare».
«In coerenza a questa vision, andando verso ponente – ha aggiunto l’assessore – si aggiungono importanti progetti di rigenerazione per quanto riguarda l’ex Silos Granaio Hennebique, il Tabarca e il Metellino, edifici che saranno rivitalizzati con l'innesto di attività e servizi, ed altri interventi di riqualificazione interessano Sampierdarena e Pra’ Palmaro, il Cerchio rosso della Valpolcevera, e Sestri Ponente col nuovo bacino di carenaggio per le costruzioni e riparazioni navali. La rigenerazione urbana a Genova va di pari passo con le nuove infrastrutture fisiche (a partire da quella del ponte san Giorgio alla nuova Diga, passando per la Gronda e il Terzo Valico) e con quelle digitali, come le mega hub di cavi sottomarini già approdati al litorale genovese che attribuiscono a Genova un ruolo centrale a livello europeo e mondiale nella Communication Information Tecnology e nel Data Exchange. La Genova rigenerata è un porto nodale di merci e di persone ma anche una formidabile porta di dati». Irene Moretti – 3334904705 – imoretti@comune.genova.it