Consiglio comunale del 14 novembre

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14/11/2023
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Tra le interrogazioni a risposta immediata, il nuovo forno crematorio e i danni causati dalle ultime mareggiate

Il Consiglio comunale odierno si è aperto, come di consueto, alle ore 14, con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

«Ringrazio il consigliere Vacalebre che ha voluto porre l’accento su una tradizione del nostro ponente cittadino e anche dell’intera città. Mi sono sentita con il don poiché l’amministrazione sta studiando diversi progetti legati al tema dei presepi in città. Il don mi ha informata in merito a due problematiche che riguardano sia la parte dei locali, ma anche quella della parte meccanica, molto bella e articolata e al contempo molto vetusta. Il tema della sicurezza riguarda entrambe. Abbiamo fatto un incontro e un sopralluogo sia con il don che con la curia e mi sono confrontata anche con i consiglieri Bruzzone e Bevilacqua e quest’ultimo mi ha fatto richiesta per una risposta scritta, a dimostrazione che l’interesse è vivo. Ieri abbiamo fatto un sopralluogo sia a Tursi che in Regione Liguria. Stiamo lavorando per traguardare, nel breve periodo che ci porta verso il Natale, su due temi: sicuramente faremo una mostra fotografica sia a Tursi che a Crevari, per avere in questo luogo storico una presenza anche solo fotografica; contemporaneamente abbiamo visionato i blocchi del presepe e stiamo studiando delle soluzioni per portare due-tre blocchi in sicurezza sia a palazzo Tursi che nella sede di Regione Liguria nella sede di piazza De Ferrari. Sicuramente daremo altre informazioni, ci stiamo occupando con attenzione e cura per questa tradizione». Ha risposto così l’assessore alle Tradizioni Paola Bordilli all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Valeriano Vacalebre in cui si chiedevano “informazioni in merito alla notizia che quest’anno, per le feste natalizie, il presepe di Crevari, come da tradizione genovese e di grande attrazione nel ponente ligure, sulle alture di Voltri, non potrà essere allestito a causa dei locali non a norma per la sicurezza e l’impossibilità di reperire i fondi per ripristinarli”.

 

«Il dibattito sul nuovo forno crematorio di Staglieno è stato affrontato più volte in varie commissioni dove si sono spiegate le motivazioni alla base di questo progetto con il conforto, le analisi e le istruttorie degli uffici che hanno attestato l’interesse pubblico alla base dell’operazione. La Giunta comunale si è espressa nel 2019 sulla proposta di project financing della società che è poi risultata aggiudicataria dell’opera. Il procedimento ha avuto un rallentamento per un ricorso al Tar vinto dall’amministrazione; quindi, a seguito della sottoscrizione del contratto si è avviata la Conferenza dei Servizi decisoria in modalità semplificata e asincrona, attualmente interrotta, dove intervengono tutti gli enti coinvolti, compresi quelli deputati alla tutela della salute e alle valutazioni ambientali. Il progetto, trasmesso anche ai Vigili del Fuoco per il parere di competenza, prevede la realizzazione di un impianto di ultimissima generazione con un grado di inquinamento ridotto. In ogni caso, la compatibilità ambientale dell’opera sarà giudicata da Asl, Arpal e altri soggetti qualificati. Per quanto riguarda le ragioni che sorreggono la nostra volontà di procedere alla realizzazione del nuovo forno crematorio, il rapporto tra cremazioni e numero di decessi è passato dal 52,60% del 2011 al 78,48% del 2023, con una tendenza in continua crescita. Infine, circa i dati riportati dal consigliere Bruzzone sulla capacità del forno attuale di bruciare fino a 14mila salme ogni anno, si tratta di una legazione di Socrem diffusa come nota allegata all’istruttoria aperta dal Difensore Civico Regionale, quindi una nota di parte. Il nostro impegno è di riportare la questione del nuovo forno crematorio in commissione alla ripartenza della Conferenza dei Servizi». Così l’assessore comunale ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi nella risposta alle interrogazione dei consiglieri Filippo Bruzzone (Lista Rossoverde) e Fabio Ceraudo (Movimento 5 Stelle) che chiedevano rispettivamente: “Le ragioni tali per cui la Giunta comunale ritenga necessario la creazione di un nuovo forno crematorio, essendo il fabbisogno pienamente soddisfatto dalla struttura esistente […] appurato altresì che le cremazioni dal 2011 ad oggi, benché in crescita, sono state ampiamente gestite dall’attuale forno crematorio, e che il tempo di attesa dall’autorizzazione alla cremazione è in media di un giorno”; “Aggiornamenti sul progetto del nuovo forno crematorio di Staglieno”.

 

 

«L’accordo quadro sul lavoro è un passo in avanti importante, con cui le parti collaborano per l’individuazione di attività di comune interesse, e il riconoscimento di Regione Liguria al tavolo comunale del lavoro, a cui partecipano anche tutte le organizzazioni datoriali, sindacali, la scuola e l’università. Questo tavolo ci consente di avere un punto di contatto importante con le esigenze del territorio e una piattaforma fisica e virtuale di formazione e acquisizione anticipata delle competenze. L’obiettivo è la creazione di un centro risorse, messo a sistema con il centro per impiego e un polo dell’impiego, con percorsi ad hoc di orientamento e formazione. Azione processi ed eventi per trattenere i giovani sul territorio e farne arrivare altri da altre sedi». Lo ha detto l’assessore Mario Mascia rispondendo all’interrogazione della consigliera Tiziana Notarnicola riguardante l’approvazione dello “schema di accordo quadro tra Comune di Genova e Regione Liguria finalizzato a sviluppare una collaborazione tra enti per estendere il dialogo economico e sociale sui temi dello sviluppo locale, del benessere della cittadinanza e delle politiche di sviluppo delle competenze e del lavoro”.

 

«Comunico che la giunta ha raccolto l’invito espresso nell’odg votato in consiglio e ha presentato le sue osservazioni nell’ambito del procedimento avviato dall’Autorità di regolazione, condividendo le ragioni sottese e l’importanza di arrivare a una regolamentazione che tenga effettivamente conto dei diritti degli utenti e delle sollecitazioni. Partecipiamo con il nostro contributo al procedimento». Ha risposto così il vicesindaco Pietro Piciocchi all’interrogazione del consigliere di Uniti per Costituzione Mattia Crucioli, in cui “premesso che in data 03 ottobre 2023 è stato approvato l'odg “Consultazione sulle misure concernenti il contenuto minimo degli specifici diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dei concessionari autostradali e dei gestori dei servizi erogati nelle pertinenze di servizio delle reti autostradali” relativo alla presentazione di osservazioni da parte del comune di Genova alla procedura dell'art relativa agli indennizzi agli utenti autostradali in caso di disagi dovuti alle innumerevoli cantierizzazioni; si richiede al sindaco e alla giunta: quindi quali siano state le azioni intraprese dalla civica amministrazione in merito a quanto sopra esposto".

 

«I problemi a catena causati dalle ultime mareggiate hanno impattato su tutto il litorale genovese e sulle attività di chi ci lavora. Il 6 novembre la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza e questo ovviamente ci permetterà di far fronte ai danni causati con importanti risorse. In attesa che arrivino questi soldi, il Comune ha pensato ai privati, permettendo di fare istanza per l’erogazione di contributi, chiedendo di presentare le perizie dei danni, che saranno oggetto di valutazione da parte degli uffici. C’è inoltre l’esigenza di una pianificazione delle opere pubbliche a difesa del litorale, ma è un progetto complesso: le opere a mare non possono essere improvvisate, ma affidate a personale qualificato. Su questo tema della progettualità, crediamo che la prossima scadenza delle concessioni balneari, del 31 dicembre, possa essere occasione per i balneari di condividere idee, investimenti e progettualità con l’Amministrazione, per affrontare il problema in modo nuovo. Per questo abbiamo invitato i concessionari a presentare i propri progetti. Sulla passeggiata di Voltri, abbiamo ricevuto molte richieste riguardanti la sua interdizione e io chiedo a tutti di sostenerci, perché si tratta di una questione di sicurezza che non possiamo ignorare». Lo ha detto l’assessore all’Urbanistica Mario Mascia rispondendo a sei interrogazioni, sull’argomento delle forti mareggiate delle ultime settimane, dei danni e delle soluzioni per risolvere il problema, presentate dai consiglieri Paolo Aimè, Alberto Pandolfo, Nicholas Gandolfo, Rita Bruzzone, Fabio Ariotti e Claudio Villa.

 

«Le piogge di questi giorni hanno dato problemi a macchia di leopardo in tutta la città per quanto riguarda gli impianti di illuminazione pubblica, come avvenuto ad esempio in via Cernaia. Nel caso specifico del tratto di strada adiacente la pista di atletica di Pra’ fino al cosiddetto “piazzale del Basilico” la pioggia, penetrando nei quadri elettrici, ha danneggiato alcuni impianti. Ci sono state delle dispersioni e i tecnici sono al lavoro per far emergere le criticità: l’intervento è in corso. Per quanto riguarda il tratto a mare della passeggiata della Fascia di Rispetto, ad oggi l’area è stata consegnata solo parzialmente, nei primi 700 metri. La parte restante della passeggiata è un’area di cantiere in capo ad Autorità Portuale, il soggetto che sta gestendo l’appalto. Per il completamento delle altre opere in materia di illuminazione pubblica, in attesa del passaggio di consegne dell’area di cantiere a City Green Light l’azienda sta facendo le misurazioni necessarie per il futuro posizionamento dei quadri elettrici propedeutico alla riapertura di tutta la fascia di Rispetto». Questa la risposta dell’assessore comunale alle manutenzioni Mauro Avvenente all’interrogazione presentata dal consigliere Paolo Gozzi (Vince Genova) che segnalava alla Giunta, oltre al mancato funzionamento “da settimane” dei lampioni dell’illuminazione pubblica nel tratto di strada adiacente la pista di atletica di Pra’, la “totale mancanza di illuminazione nel tratto a mare della passeggiata adiacente all’area portuale”.

 

Terminato il question time, i lavori del Consiglio comunale hanno preso il via alle 15.00, con 36 presenti la seduta è considerata valida.

 

All’ordine del giorno due delibere, due mozioni e due interpellanze. Prima di cominciare i lavori sono stati due ordini del giorno fuori sacco.

 

Il primo presentato dal consigliere della lista RossoVerde Filippo Bruzzone ad argomento “Ipotesi di rialzo dell’IVA sui prodotti igienico-sanitari femminili e per l'infanzia”, che impegna il sindaco e la Giunta: “A valutare la possibilità di attivarsi presso le Sedi opportune di rappresentanza degli Enti Locali presso il Governo, esprimendo la preoccupazione del Comune di Genova relativa alla proposta di aumentare l’IVA sui prodotti igienico-sanitari femminili e per l’infanzia; a prevedere una campagna di sensibilizzazione da parte di Farmacie Genovesi S.r.l. relativa al minor impatto ambientale di prodotti riutilizzabili come coppette mestruali, assorbenti e pannolini riutilizzabili e lavabili; a valutare la possibilità di procedere a campagne di promozione commerciale circa i prodotti igienico sanitari e per l’infanzia che non siano classificati come farmaci”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

Il secondo su “Ansaldo Energia” presentato da maggioranza e minoranza che impegna sindaco e Giunta: “A continuare a garantire la propria presenza, in collaborazione con Regione Liguria, nel tavoli istituzionali in difesa del sito produttivo genovese, sostenendo le lavoratrici e l lavoratori di Ansaldo Energia, partecipando altresì ad iniziative volte alla difesa dei posti di lavoro e del sito industriale, e alla definizione ed attuazione del nuovo Piano Industriale; ad attivarsi, con le opportune interlocuzioni e al fianco delle parti sociali, affinché il Governo: assicuri la strategicità dell'azienda nel piano energetico nazionale per la transizione, lavori all'avvio delle commesse nazionali bloccate nel corso del 2022, affianchi l'azienda nella definizione di partnership industriali, anche in campo internazionale, che rafforzino la cooperazione in campo energetico e permettano il reperimento di commesse per lo stabilimento. Impegna la presidenza del Consiglio comunale “A trasmettere l'istanza sollevata dal Consiglio Comunale agli interlocutori istituzionali competenti, e porla all'attenzione del tavolo di lavoro attivato in sede ministeriale”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

 

Delibera proposta giunta al consiglio n. 47: “Progetto definitivo ammodernamento della linea cremagliera Principe – Granarolo nel tratto dalla stazione Principe alla fermata via Bari. Apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità”.

Si legge nell’atto: “Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica, Demanio Marittimo, Sviluppo Economico, Lavoro e Rapporti Sindacale, Mario Mascia di concerto con l’Assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi, la Giunta propone al Consiglio “Di confermare la disciplina urbanistica del P.U.C. vigente, Infrastrutture (SIS-I), e di disporre l’apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, ai sensi dell’art. 9 c. 2 del D.P.R. 8 giugno Documento Firmato Digitalmente 2001, n. 327, sulle aree individuate” al fine del procedimento di perfezionamento per il progetto definitivo di ammodernamento della linea Cremagliera Principe-Granarolo, nel tratto dalla stazione Principe alla fermata via Bari; “di disporre che l’approvazione del progetto definitivo, depositato agli atti d’ufficio, in sede di conclusione del procedimento di Conferenza dei Servizi, comporterà altresì la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, ai sensi dell'art 12 del D.P.R. n. 327/2001; di stabilire, ai fini dell’acquisizione degli immobili di proprietà di terzi occorrenti per la realizzazione dell’opera, di ricorrere alla procedura espropriativa, di stabilire che il Decreto di Esproprio dovrà essere emanato ed eseguito in base alla determinazione urgente delle indennità provvisorie di esproprio, ai sensi dell’art. 22, comma 1 del D.P.R. n. 327/2001, stante l’urgenza di dare avvio ai lavori, tale da non consentire gli adempimenti preliminari previsti dall’art. 20 dello stesso D.P.R., pena la perdita dei finanziamenti già disposti con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 182/2020; di prendere atto che la spesa degli oneri espropriativi per l’intervento denominato “Ammodernamento della linea Cremagliera Principe – Granarolo nel tratto dalla Stazione Principe alla Fermata via Bari”, pari a € 35.000,00, sarà finanziata dalla società A.M.T. S.p.A. in conformità a quanto previsto dall’Accordo di collaborazione ex art. 15 della L. 241/1990, sottoscritto tra Comune di Genova e la stessa A.M.T. S.p.a., che si allega quale parte integrante del presente atto”.

Sulla stessa sono stati presentati otto ordini del giorno dal Pd. Il primo assorbito dall’ordine del giorno numero 8, il secondo: “a fornire un cronoprogramma dettagliato, nel quale si evincano le tempistiche delle lavorazioni, affinché ne siano informati i cittadini interessati dal cantiere e la cittadinanza tutta”, il terzo: “a predisporre misure, di concerto con gli uffici competenti e gli attori interessati, che consentano di mantenere in funzione il tratto della Cremagliera fra Granarolo e via Bari durante i lavori”, il quarto: “ad istituire un servizio bus integrativo che dal capolinea di San Francesco da Paola possa portare al Lagaccio per raggiungere l’attuale capolinea del Bus N. 54 e tornare a San Francesco da Paola”, il quinto: “a riposizionare la suddetta pensilina, come da richiesta già effettuata dal Municipio Centro Ovest nei confronti della Mobilità del Comune di Genova”, il sesto: “a garantire nei confronti dei cittadini la durata dei cantieri stabilita e l’efficienza del servizio alternativo dei trasporti”. Il settimo: “Ad attivarsi per valutare il potenziamento della ferrovia a cremagliera Principe - Granarolo, escludendo l'ipotesi della funivia; a valorizzare il territorio del Lagaccio con progetti di riqualificazione di prossimità”. L’ottavo: “a verificare a che punto siano le pratiche in mano all'ufficio espropri; se siano previsti degli indennizzi per tali espropri; se vi sia stata comunicazione con i cittadini; a relazionare in apposita Commissione”.

L’assessore Campora ha dato parere favorevole agli ordini del giorno 2,3,4,5,6 e 8. Parere contrario all’ordine del giorno 7.

Gli ordini del giorno 2-3-4-5-6-8 sono stati approvati all’unanimità, respinto l’ordine del giorno 7 con 22 voti contrari della maggioranza e 12 a favore dell’opposizione.

La delibera è stata approvata all’unanimità. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Delibera di consiglio 311: “Costituzione della commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, omofobia ed istigazione all’odio ed alla violenza”. Si legge nell’atto: “Su proposta, ai sensi dell’articolo 51 del Regolamento del Consiglio comunale, del Presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba, delibera di costituire la “Commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, omofobia ed istigazione all’odio ed alla violenza”, con i nominativi individuati in sede di Conferenza Capigruppo, secondo il prospetto come di seguito riportato: Commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, omofobia ed istigazione all’odio ed alla violenza: Valutazione degli episodi di violenza manifestata in qualunque forma, anche attraverso espressioni verbali on line come l’hate speech, che consistono in un intenso ed estremo sentimento di avversione, rifiuto, ripugnanza, livore, astio e malanimo che offendano la dignità e la libertà di ogni persona, sia come singolo che nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità; analisi dei provvedimenti adottati negli ultimi anni in occasione di episodi di violenza verbale e valutazione dell’efficacia degli stessi; Elaborazione di proposte operative o contributi al fine di perseguire il miglioramento dell’efficacia e dell’adeguatezza delle risposte operative; Predisposizione di una relazione sui lavori della Commissione da portare all’attenzione del Consiglio comunale. Componenti 29: VINCE GENOVA – BUCCI SINDACO (9) Gozzi, Grosso, Manara, Notarnicola, Pilloni, Veroli Viscogliosi, PARTITO DEMOCRATICO (11) D’Angelo, Alfonso, Bruzzone, Dello Strologo, Kaabour, Pandolfo, Patrone, Villa, LIGURIA AL CENTRO – TOTI PER BUCCI (3) Cavalleri, Pellerano, FRATELLI D’ITALIA GIORGIA MELONI PER BUCCI SINDACO (5) De Benedictis, Falcone, Gaggero, Vacalebre. LISTA ROSSOVERDE (2) Bruzzone, LEGA LIGURIA SALVINI PER BUCCI SINDACO (3) Ariotti, Bevilacqua, GENOVA DOMANI BUCCI SINDACO (2) Pasi, FORZA ITALIA (2) Aimè, MOVIMENTO 5 STELLE (1) Ceraudo, UNITI PER LA COSTITUZIONE (1) Crucioli, GRUPPO MISTO (1) Lodi, di dare mandato al Presidente del Consiglio comunale di convocare la seduta di insediamento della Commissione speciale per l’elezione del Presidente e dei due Vicepresidenti”.

La delibera è stata approvata con 35 voti di maggioranza e minoranza. Voto contrario per il consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Mozione 139: “Strategie energetiche”, atto presentato dai consiglieri di Genova Domani. Si legge nell’atto: “Ricordato che a livello comunale l’adesione al Patto dei Sindaci, ovvero “Covenant of Mayors”, adottata dal Consiglio Comunale del Comune di Genova nel febbraio 2009; - Il conseguente Piano di Azione per l’Energia Sostenibile o Sustainable Energy Action Plan (SEAP), ovvero il documento chiave per la definizione delle politiche energetiche che il Comune di Genova intese adottare al fine di perseguire gli obiettivi del Patto dei Sindaci; il susseguente Sustainable Energy and Climate Action Plan del Comune di Genova (SECAP 2020/2030), che introduce il fattore climatico all’interno del piano strategico per l’energia e Che ancora oggi l’Italia dipende largamente dall’importazione di energia, specificamente gas naturale e petrolio, che identifica il Paese come “vulnerabile” nelle logiche dei mercati energetici internazionali; che la specifica importazione di gas naturale avviene per il 90% da soli quattro paesi esteri, quali Russia, Algeria, Azerbaigian, Qatar, due dei quali coinvolti oggi in conflitti armati; che lo stesso Ministro della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin ha dunque dichiarato che occorre attuare una strategia di diversificazione energetica nazionale che tenga conto di ogni soluzione possibile per ampliare lo spettro del mix energetico”, con questa mozione s’impegnano il sindaco e la Giunta” A favorire nelle sedi opportune un percorso di ottimizzazione della strategia energetica regionale, di concerto con Regione Liguria e Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (MASE), che possa prevedere il più ampio spettro di fonti di approvvigionamento energetico nonché di infrastrutture necessarie, incluse soluzioni quali termovalorizzatori e rigassificatori; Ad attivarsi in sede governativa per incoraggiare la costituzione di una filiera produttiva di componentistica industriale legata all’energia, ricordando anche quella specifica sul nucleare”. Sulla stessa sono stati presentati cinque ordini del giorno e 3 emendamenti. I primi tre ordini del giorno sono stati presentati dal consigliere Bruzzone che impegnano il sindaco e la Giunta: “a rendersi parte attiva affinché si convochi una Commissione, dove possa essere esposto il cronoprogramma ed i relativi costi di realizzazione di un impianto TMB, nonché valutare l’installazione di un impianto per le biomasse (digestore anaerobico); a partecipare ad una Commissione Consiliare in cui poter presentare il piano del ciclo dei rifiuti che il Comune di Genova intende adottare; ad escludere che sul territorio comunale possa realizzarsi un impianto di incenerimento dei rifiuti; ad attivarsi nei confronti degli Uffici preposti, affinché anche a Genova possa realizzarsi il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, come unico sistema sostenibile di gestione dei rifiuti. A rendersi parte attiva affinché si convochi un percorso partecipato in materia di fonti di approvvigionamento energetico con le realtà territoriali, gli ordini professionali, nonché tutti i soggetti interessati; a partecipare ad una o più Commissioni consiliari ove illustrare le attività poste in essere dalla Civica Amministrazione in materia di autoproduzione energetica, CER, efficientamento energetico degli edifici, e impianto di digestione anaerobica, con le relative ricadute di produzione di biogas; ad attivarsi con gli Enti e gli Uffici preposti affinché aree dismesse, quali ad esempio cave, possano essere utilizzate per ospitare impianti fotovoltaici; a fare propria l’idea di produzione energetica piccola e diffusa, prevedendo la costituzione di CER per le strutture di competenza comunale; ad attivare, in sinergia con Regione Liguria, percorsi di formazione professionali per i posti di lavoro che si devono sbloccare al più presto nel settore dell’edilizia in materia di efficientamento energetico; ad attivarsi con gli Enti e gli Uffici preposti al fine di aprire un tavolo di confronto su quanto esposto in premessa e sulle ricadute sul nostro centro storico, coinvolgendo come parte attiva anche la Soprintendenza ai Beni Culturali della Liguria. A partecipare ad una Commissione Consiliare in cui si relaziona sulle attività svolte e sugli impegni presi anche attraverso gli atti approvati dall'aula in materia di visione strategica di sostenibilità energetica della città di Genova; a partecipare ad una commissione consiliare per la pianificazione energetica comunale con focus specifico sulle fonti rinnovabili; ad aumentare la superficie ciclabile in tutto il territorio comunale; in merito alle CER portuali a costituire un tavolo tecnico tra Comune di Genova, Regione Liguria, Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Occidentale, Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Orientale, IRE e ogni altro soggetto interessato, allo scopo di promuovere la costituzione di comunità energetiche rinnovabili studiando in maniera coordinata le opportunità e le integrazioni col territorio e le fonti di finanziamento attivabili”. Gli altri due del Pd che impegnano il sindaco e la Giunta: “ad attivarsi immediatamente presso AMIU affinché siano conclusi i lavori di realizzazione dell’impianto TMB di Scarpino, a chiarire se sono intervenute diverse volontà politiche rispetto alle Linee Programmatiche 2022-2027 sul ciclo dei rifiuti nel Comune di Genova; a riferire in apposita commissione consiliare da convocarsi entro il 31 dicembre 2023”, a non procedere ad ulteriori aumenti della TARI rispetto a quelli già operati nello scorso ciclo amministrativo; A riferire in Commissione Consiliare entro il 31 dicembre 2023 circa il piano industriale di AMIU”. I tre emendamenti sono stati presentati dal consigliere Ceraudo e non sono stati accettati dal proponente. L’assessore Campora ha dato parere favorevole, a nome della Giunta alla mozione, e parere contrario agli ordini del giorno. Gli ordini del giorno sono stati respinti con 22 voti della maggioranza e 13 voti a favore dell’opposizione.

La mozione è stata approvata con 24 voti della maggioranza, 3 i voti contrari dei consiglieri della Lista RossoVerde, M5S e Uniti per la Costituzione si astiene (10 voti) il Pd.

 

Mozione 115: “Mappatura aree libere o dismesse di proprietà comunale”, atto presentato da Filippo Bruzzone della lista RossoVerde. Scrive il consigliere: “Premesso che il Comune di Genova si è dotato di una Infrastruttura di Dati Territoriali (SDI) accessibile on line, il Geoportale, che permette la mappatura di aree omogenee del territorio comunale, considerato che nel territorio cittadino sono presenti numerose e ampie aree di proprietà comunale, attualmente dismesse e quindi non utilizzate; che, data la sua conformazione orografica e la sua la densità di edificato, la Città vive una cronica carenza spazi, in particolare di aree verdì e di spazi ad uso pubblico. Appreso che nell’applicativo citato non è presente una mappa delle aree sopraindicate”, con questa mozione s’impegna sindaco e Giunta: “Ad attivarsi per porre in essere un’azione di mappatura delle aree libere o dismesse di proprietà comunale, la quale possa essere accessibile liberamente tramite il Geoportale dell’Ente”.

Sulla stessa sono stati presentati due emendamenti dal consigliere Alessio Bevilacqua della Lega che vengono accettati dal proponente. L’assessore Maresca ha dato parere favorevole a nome della Giunta con una piccola modifica nell’impegnativa.

La mozione così come emendata è stata approvata all’unanimità.

 

 

Interpellanza 45: “Sosta mezzi pesanti in Via Ferri”, atto presentato dal consigliere della Lega Alessio Bevilacqua. Si legge nell’atto: “Preso atto che in Via Ferri si verifica giornalmente la sosta di mezzi pesanti del cantiere Terzo Valico/Nodo di Genova sul marciapiede e che ciò comporta il problema di non poter usufruire di questo da parte dei cittadini che sono costretti a camminare sulla strada”, s’interpellano sindaco e Giunta: “Per chiedere di intervenire attraverso la Polizia Locale ed eventuali altri uffici preposti al fine di sensibilizzare le ditte che operano all’interno del cantiere, in merito alla criticità riscontrata”.

«Il comando della Polizia Locale - ha risposto l’assessore Maresca - ha preso opportuni provvedimenti e sta attuando sopralluoghi per sensibilizzare i conducenti di veicoli a rispettare le normative. Provvederà, inoltre, ad istituire nuovi sopralluoghi e posizionare nuove pattuglie nei pressi del cantiere in oggetto»

 

L’Interpellanza 5: “Biblioteche pubbliche”, atto presentato dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo è stata rimandata in accordo con il proponente.

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno alle 18.22 si è chiuso il Consiglio comunale.

Ultimo aggiornamento: 14/11/2023