Consiglio comunale del 30 gennaio

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30/01/2024
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Nodo ferroviario di Genova: entro l'anno iniziano i lavori di riqualificazone al Campasso

 

Il Consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

«Come amministrazione vogliamo cercare di implementare l’impianto delle Campanule per consentire a tutti i giovani e in generale ai fruitori di praticare più discipline anche quelle oggi assenti. L’attuale gestione dell’impianto delle Campanule finirà a ottobre 2024. Con il Coni abbiamo iniziato a vedere come implementare l’offerta sportiva per capire gli standard sulle diverse discipline. La parte dell’area pubblica verrà mantenuta, ma vogliamo ampliare l’offerta delle pratiche sportive, nel solco dei valori di Genova Capitale europea dello sport 2024. Sulle Campanule siamo allineati con il Municipio Levante: non ci sarà nessuna gestione diretta delle federazioni, come apparso erroneamente sulla stampa, ma una gara a evidenza pubblica». Lo ha detto l’assessore Alessandra Bianchi rispondendo al consigliere della Lista Toti per Bucci Nicholas Gandolfo in merito alle aree sportive delle Campanule.

 

«Lunedì 15 gennaio è entrata in vigore la nuova politica commerciale di AMT, deliberata da Città Metropolitana e basata sui concetti chiave di integrazione, armonizzazione e semplificazione, attraverso l’emissione di nuovi titoli di viaggio validi nel bacino urbano ed extraurbano genovese, in continuità con la volontà dell’amministrazione di dar vita, com’è avvenuto, a una nuova e unica AMT per tutto il territorio metropolitano genovese. La nuova politica commerciale di AMT è un’iniziativa innovativa a livello nazionale per promuovere l’utilizzo dei mezzi pubblici grazie a nuovi abbonamenti annuali scontati, nuovi titoli di viaggio più semplici da scegliere e la gratuità per under 14 e over 70. Ad esempio, il nuovo biglietto da 2 euro dà diritto all’utenza di muoversi su tutto il territorio della Città Metropolitana con un maggior tempo a disposizione rispetto al passato. La nuova politica commerciale di AMT è stata strutturata in modo da spingere alla fidelizzazione dell’utenza, incrementando il numero degli abbonamenti e riducendo l’emissione di titoli di viaggio a validità breve. L’abbonamento annuale, in particolare, costa 80 centesimi al giorno: una tariffa non solo fortemente competitiva rispetto a molte altre città italiane, ma anche l’abbonamento più conveniente di sempre. Riguardo ai CityPass che consentono l’utilizzo gratuito del TPL ad under 14 e over 70, le tessere possono essere scaricabili gratuitamente dal sito di AMT oppure ritirate nelle biglietterie dell’azienda con una spesa di 10 euro per i diritti di segreteria. Ad oggi oltre 10.000 cittadini aventi diritto hanno richiesto il CityPass che consente di muoversi gratuitamente su tutta la rete urbana ed extraurbana genovese, per un totale di 67 Comuni diversi, compresi ad esempio Navebus, Volabus e la Ferrovia Genova-Casella. Per quanto riguarda la rete ferroviaria urbana locale genovese, questa rappresenta un servizio aggiuntivo rispetto a quelli previsti dal nuovo piano tariffario. Tuttavia, in linea con la volontà dell’Amministrazione di garantire la gratuità dell’utilizzo del TPL da parte di under 14 e over 70 anche sui treni nella tratta urbana genovese, domani 31 gennaio è stato convocato un incontro con Trenitalia per ottenere questo importante obiettivo, ricordando gli sconti già in essere per gli under 26 e la gratuità per gli under 19. Crediamo fortemente nella necessità di agevolare l’utilizzo del TPL per over 70 e under 14. Se ci sono state delle discrepanze comunicative, le stesse saranno chiarite negli appositi tavoli che si terranno a partire da domani e ai quali corrisponderà il raggiungimento della gratuità anche sulla linea ferroviaria urbana». Lo ha detto, su delega dell’assessore Matteo Campora, l’assessore Francesco Maresca, rispondendo alle interrogazioni presentate dai consiglieri del PD Simone D’Angelo, della Lista Rossoverde Filippo Bruzzone, del Gruppo Misto Cristina Lodi e del PD Alberto Pandolfo, che chiedevano chiarimenti alla Giunta comunale sulla gratuità del TPL per under 14 e over 70.

 

«Come lei ben sa, quella del contasecondi è stata una mia battaglia quando ero consigliere comunale. La possibilità di mettere il contasecondi a tutti i T-Red è allo studio di questa direzione. Attualmente non c’è l’obbligo di mettere il contasecondi, ma c’è la possibilità su quei semafori in cui l’incrocio è unidirezionale. L’incrocio in questione è unidirezionale e la normativa non ci consente di metterlo in tutte le direzioni. C’è allo studio, grazie a una modifica normativa avvenuta nel 2023, un sistema per dotare di contasecondi tutti i semafori. I semafori, secondo il Codice della strada, hanno una durata massima tra i 3 e i 5 secondi e noi tariamo i T-Red al massimo, 5 secondi. Per prassi, se si supera la linea bianca, la sanzione scatta solo se l’intero veicolo supera la linea di stop e se non si intralcia contemporaneamente anche la curva di immissione in strada di vetture che vengono da altre direzioni: altrimenti è intralcio all’incrocio e passaggio col rosso. Quando viene elevata una sanzione per superamento della linea bianca, l’agente accertatore guarda due fotogrammi per verificare se si è fermata o se ha completamente superato la linea. Per quanto riguarda invece la visualizzazione dei fotogrammi da parte di AMT non è possibile fornirli per questioni di privacy, ma il titolare della patente sanzionato, ovvero l’autista, può richiedere di visionare i fotogrammi in qualsiasi momento per verificare la corretta elevazione della sanzione». Lo ha detto l’assessore  Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione a risposta immediata del consigliere di Fratelli d’Italia Vincenzo Falcone “in relazione ai semafori T-Red: in caso di superamento della linea di arresto quanto spazio è necessario per far scattare la sanzione e se esiste una tolleranza; relativamente alle sanzioni, in caso di coinvolgimento di mezzi pubblici si chiede se al controllo dei fotogrammi è presente anche AMT e in caso contrario si chiede di sapere se sarebbe opportuno che vi sia; per quanto riguarda le sanzioni comminate ai mezzi AMT nel biennio 2021-2022 si chiede di sapere se vi è la possibilità di visionarle, infine si richiede se la civica amministrazione ha già predisposto un piano che preveda la possibilità di installare contasecondi o verde lampeggiante onde garantire una circolazione stradale più sicura tra mezzi e pedoni”.

 

«Abbiamo effettuato un sopralluogo diversi mesi fa con l’assessore Brusoni per capire lo stato della lapide marmorea, ultracentenaria, posta in piazza Monteverdi a Cornigliano. È stata poi presentata una pratica alla Soprintendenza, perché il restauro riguarda un bene di carattere storico. La pratica sarà esaminata e seguirà il suo iter. L’ intervento potrà essere finanziato con Accordo Quadro, appena arriverà l’ok della Soprintendenza». Lo ha detto l’assessore Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione del consigliere Valter Pilloni di Vince Genova riguardante “l’intervento di restauro conservativo di una lapide marmorea, ultracentenaria, posta in piazza Monteverdi a Cornigliano Ligure, voluta dai cittadini a testimonianza del soggiorno del re Umberto I figlio di Vittorio Emanuele II primo re d’Italia, nel confinante castello Raggio, importante testimonianza dell’illustre passato di Cornigliano, nonché una pagina della storia della nostra città. A distanza di quasi due anni nulla è stato fatto”.

 

«Quel che è successo ad Albaro è emblematico dell’isteria che portano i social e della percezione di insicurezza che i cittadini sentono, ma che non rispecchia una situazione di criticità. Abbiamo un problema di minori stranieri non accompagnati a Genova ma è un fenomeno nazionale. Ad oggi abbiamo ricevuto una sola denuncia per rapina nel quartiere di Albaro e ci sono indagini in corso da parte della Questura. Non sottovalutiamo nessun episodio, ma il tutto forse va ridimensionato. Abbiamo comunque incrementato i passaggi nel quartiere per dare il segnale di una nostra maggiore presenza, ma ribadisco che non ci sono situazioni di criticità sui minori non accompagnati ad Albaro». Lo ha detto l’assessore Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione della consigliera Arianna Viscogliosi di Vince Genova riguardante i “fatti che si sono verificati a fine anno nel quartiere di Albaro, in via Orsini, che hanno visto l'aggressione di un ragazzo di 16 anni da parte di un minore non accompagnato accolto nella comunità sita nel quartiere”.

 

«Ringrazio il consigliere per questa interrogazione che consente di puntualizzare alcune cose che puntualmente sono state illustrate. Non è la prima mareggiata che colpisce in maniera così dura quel tratto di litorale ponentino, che soffre particolarmente quando le mareggiate sono alimentate dal vento da sud, l’Ostro. Ogni volta che succedono eventi meteo del genere poi contiamo i danni sul litorale. Questa volta la mareggiata è stata di media grandezza, ma ciò nonostante si sono verificati i danni citati. Le ringhiere sono state sostituite sei mesi fa, erano nuove: il mare però non guarda in faccia e le ha trascinate in acqua e per alcune settimane sono rimaste adagiate su un fondale poco profondo. Sono state recuperate da Aster che le ha opportunamente trattate per evitare che il salino acceleri l’ammaloramento e verranno risistemate entro la fine di febbraio, quando sarà portato a compimento anche l’intervento sull’impalcato del molo che era stato realizzato 15 anni fa, insieme al parcheggio di interscambio, dove chi ha l’abbonamento AMT può ancora parcheggiare gratis. Il molo è di competenza comunale, mentre la scogliera dell’Autorità portuale, con la quale abbiamo fatto diversi incontri e su cui stiamo facendo pressioni affinché provveda alla rifioritura del molo con massi di classe A per evitare che la prossima mareggiata faccia gli stessi danni». Lo ha detto l’assessore  Mauro Avvenente in risposta all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Federico Barbieri (Genova Domani) in cui “si chiede alla giunta di riferire in merito ai tempi di sostituzione delle ringhiere di molo Archetti in Pegli, rovinosamente distrutte e dunque pericolose per la pubblica incolumità”.

 

Terminato il question time, con 35 presenti si è aperta la seduta del Consiglio comunale, che oggi, prevede un unico punto all’ordine del giorno: Municipio Valpolcevera e Centro Ovest e le ricadute delle infrastrutture ferroviarie.

 

Prima di procedere, sono stati discussi tre ordini del giorno fuori sacco. Il primo presentato dalla consigliera Arianna Viscogliosi di Vince Genova a tema: “Contrasto ai disturbi alimentari”, con il quale s’impegna il sindaco e la Giunta: “A sensibilizzare la regione Liguria e l’Asl, a continuare a sostenere le progettualità che si occupano di prevenzione ai disturbi alimentari; a promuovere, di concerto con la Regione Liguria e l’organizzazione scolastica competente, un piano formativo di prevenzione nelle scuole; a seguito dell’impegno del Governo di ripristinare il fondo per il contrasto dei disturbi alimentari, di farsi promotore, anche attraverso Regione Liguria e Anci nei confronti del Governo, per aumentare la copertura economica di tale fondo”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Il secondo presentato dalla consigliera Cristina Lodi del Gruppo Misto ha come argomento l’Istituto Immacolatine e impegna il sindaco e la Giunta: “A farsi parte attiva affinché venga convocato un tavolo urgente con l'Ufficio Scolastico Regionale, la dirigenza dell'Istituto Immacolatine e le organizzazioni sindacali per capire come riorganizzare il sistema affinché si possano trovare soluzioni che permettano la continuità educativa, la frequentazione vicino a casa e la conservazione dei posti di lavoro con evidente necessaria riorganizzazione e implementazione per quanto riguarda il settore pubblico e il monitoraggio del settore privato”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Il terzo presentato dal consigliere Paolo Gozzi di Vince Genova a tema: “Sostegno a una missione navale europea nel Mar Rosso”, che impegna il sindaco e la Giunta: “Ad attivarsi affinché il Governo e il Parlamento italiano sostengano, all'interno di una cornice europea, con un mandato definito a protezione della libertà di navigazione e in dialogo con altri attori regionali, le iniziative volte a garantire la sicurezza delle navi mercantili nel Mar Rosso e la riapertura di canali commerciali fondamentali per i porti italiani e, in particolare, per il Porto di Genova”.

L’ordine del giorno è stato approvato con 32 voti a favore, uno contrario del consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione e un presente non votante della consigliera Francesca Ghio della lista RossoVerde.

 

Il Consiglio monotematico, discusso successivamente è stato richiesto dai gruppi di opposizione e impegna il sindaco e la Giunta: “Ad assumere una posizione che tuteli i concittadini coinvolti, approvando la linea sommergibile quale percorso ferroviario alternativo, decisamente meno impattante; ad avviare, in sinergia con i Municipi Valpolcevera e Centro Ovest, un confronto con le associazioni, i comitati, i cittadini, come previsto dal Protocollo con il Ministero sottoscritto nell’agosto del 2022, per fornire le legittime risposte alle molteplici domande rivolte alle istituzioni in questi anni riferite: alla concreta volontà di acquisire le ex Officine/Rimessa DL delle Ferrovie di Certosa/ Rivarolo; a impedire in ogni caso il passaggio di treni con merci pericolose sulla linea prevista da RFI da sancire con un contratto di programma tra tutte le parti interessate; a dare informazioni su: l’attuazione della copertura di 250 m. in via Arduino; quali interventi sono previsti per una realtà come Fegino, già sofferente per molteplici criticità; sui lavori e le trasformazioni di via Rossini; sulle procedure e le finalità che seguiranno sugli edifici espropriati; sull’ipotesi avanzata in riferimento al Liceo Tecnologico nell’area Facchini delle FS; quanto consideri prioritaria la creazione di nuove aree verdi, giardini, parcheggi e nuova viabilità; ad avviare velocemente un confronto sulla visione complessiva di un progetto di riqualificazione rigenerazione, oltre al già citato utilizzo di 199 milioni i PRISS e le indennità che si pensa possano prospettarsi per Municipio Valpolcevera e Centro Ovest con un confronto tra le parti interessate ed i Municipi; a vigilare affinché COCIV non attivi alcun cantiere prima del confronto sulla linea alternativa sino all’approvazione del Progetto Tecnico Economico per la Riqualificazione e Rigenerazione; ad impegnarsi a recuperare risorse nel caso siano necessarie per la completezza del progetto”.

 

Sul documento sono stati presentati 32 ordini del giorno: dal consigliere Bruzzone della lista RossoVerde, 14 dalla consigliera Lodi del Gruppo Misto e 16 presentati dal Pd.

11 gli emendamenti di cui 9 della maggioranza.

 

Terminata l’illustrazione dei documenti, la seduta è stata interrotta alle 16.33 con la convocazione di una conferenza dei capigruppo per approfondire alcuni passi. Il Consiglio è ripreso alle 18.40.

 

Alcuni emendamenti della maggioranza sono stati modificati in accordo con i gruppi di opposizione mentre sono stati ritirati gli ordini del giorno presentati dal consigliere Bruzzone in quanto fatti rientrare negli emendamenti e quelli presentati dal Pd tranne il 18 e il 30 con i quali s’impegnano sindaco e Giunta: “A giungere entro il 30 aprile p.v. alla sottoscrizione di un Protocollo d'intesa tra Comune di Genova, RFI e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che vieti il transito delle merci pericolose sulla linea ferroviaria del Campasso, in favore dell'utilizzo della linea Sommergibile”, e “Ad attivare una cabina di regia unica delle opere che interessano il prolungamento della linea della metropolitana, il cantiere della linea ferroviaria Parco Rugna/Bettolo - Bivio Fegino Via Campasso e il cantiere relativo allo scolmatore del Rio Maltempo, per i fini sopra riportati”.

 

Sono stati confermati, invece, tutti gli ordini del giorno presentati dalla consigliera Lodi. L’assessore e vicesindaco Pietro Piciocchi ha dato, a nome della Giunta, parere negativo agli ordini del giorno portati da Lodi, parere favorevole al 18 e al 30 e parere favorevole anche al documento finale.

 

Gli ordini del giorno della consigliera Lodi sono stati respinti con 20 voti contrari della maggioranza e 12 a favore dell’opposizione, gli ordini del giorno n 18 e 30 sono stati approvati all’unanimità.

 

Il documento con le relative modifiche è stato approvato con 26 voti, astenuti il Gruppo Misto e la lista RossoVerde.

 

Terminati i punti all’ordine del giorno il Consiglio comunale si è chiuso alle 20.03.

Ultimo aggiornamento: 30/01/2024