Report Consiglio comunale del 13 febbraio

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13/02/2024
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Approvata la delibera sul vincolo preordinato all'esproprio sugli immobili interessati dal progetto dello Skymetro 

Il consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

«Da qualche anno a questa parte, i piani triennali vengono sviluppati nei tre anni: questi lavori erano in ipotesi nel 2025. È una favola che questi fondi siano stati tolti dal territorio perché gli interventi manutentivi vengono concordati anno per anno con Aster dai municipi. È stato avviato il procedimento amministrativo per la revoca del progetto. Infine, sarebbe stato curioso che Iren non si facesse carico degli ultimi metri del collettore fognario visto che si era già fatta carico del resto. Se invece qualcuno pensa che non si debba ricorrere al cambio del collettore lo dica, ma è indispensabile alla balneabilità del tratto di litorale». Lo ha dichiarato l’assessore Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione a risposta immediata presentato dalla consigliera del PD Rita Bruzzone in merito “alle affermazioni rilasciate dell’assessore Avvenente rispetto l’intenzione della civica amministrazione di stralciare la realizzazione di una fontana a largo Calasetta, così come indicato al punto 214 del piano triennale dei lavori pubblici 2024/26, si interroga, in attesa della variazione di bilancio per lo stralcio dell’intervento, se la d.d.n 2023_270.0.0_187 adottata il 1/12/23 ed esecutiva dal 14/12/23 sia stata superata ed annullata da una nuova determina dirigenziale”.

 

«Si tratta di spazi importanti che l’amministrazione è concorde nel rimettere a posto nell’ottica di fornire alla cittadinanza di Multedo importanti servizi pubblici a carattere sportivo. Di recente abbiamo già fatto un sopralluogo in loco, ne faremo un altro la prossima settimana per condurre una perizia volta a quantificare le risorse da destinare a valorizzare l’immobile dal punto di vista della manutenzione. Credo che nel giro di poco tempo si arriverà a una ristrutturazione del tetto dell’edificio in modo da dare a tutto il comprensorio spazi giusti di cui la cittadinanza ha sempre usufruito e di cui andrà ad usufruire ancora meglio nei prossimi mesi. Ci aggiorneremo nel mese di marzo per farle sapere i prossimi sviluppi della questione». Lo ha detto l’assessore  Francesco Maresca in risposta al consigliere Valeriano Vacalebre di Fratelli d’Italia che chiedeva “informazioni in merito alla tempistica per l’inizio dei lavori di riparazione e ristrutturazione del tetto e parti limitrofe della sede della ASD Multedo Levante 1930, sita in via Ronchi 19, da concordarsi con codesta amministrazione e da considerarsi necessari e molto urgenti al fine di poter riprendere in totale sicurezza le attività sportive svolte dalla società”.

 

«La questione, cristallizzata con l’accordo Comune di Genova-Cociv risalente al 2017, prevedeva in effetti la realizzazione di un impianto semaforico all’incrocio tra Lungotorrente Verde, via Poggi, via Cadore e via al Ricreatorio. È vero che all’epoca era stata fatta una valutazione di un certo tipo, sulla base del parere espresso dall’allora tecnico della Mobilità, ma è altrettanto vero che negli ultimi tempi è arrivata dal territorio di Pontedecimo la richiesta di rivalutare la situazione per quanto concerne il parere espresso. Il motivo è il fatto che la cantierizzazione prevede una novità, ovvero l’abbattimento del parapetto, quindi del muro. Una situazione nuova che pone la necessità di effettuare una valutazione più approfondita circa la necessità di predisporre l’installazione di un semaforo, invece di prevedere un differente esercizio di mobilità. La sua è una questione già posta in passato e riproposta attraverso l’articolo ex 54 di oggi: chiederò agli uffici di effettuare una verifica approfondita sulla questione, anche alla luce della comunicazione in questo senso giuntami in via informale dal Municipio competente. La sua interrogazione dimostra come ogni singola situazione vada rivalutata via via che passa il tempo: molti progetti partono da lontano; pertanto, è corretto rivalutarli nel momento in cui subentrano delle modifiche e si acquisisce una perfetta conoscenza delle opere previste». È la risposta dell’assessore Matteo Campora al consigliere Alessio Bevilacqua della Lega che chiedeva “informazioni rispetto al posizionamento di un impianto semaforico nell’incrocio Lungotorrente Verde, Ponte Dellepiane, via Poggi, via al Ricreatorio, via Ospedale Andrea Gallino, in merito alle lavorazioni da parte di Cociv nel cantiere nv07, nel quartiere di Pontedecimo. Si chiede specifica rispetto all’effettiva necessità di posizionare un semaforo in questo incrocio e della possibilità di avviare un ulteriore approfondimento, attraverso apposito parere di mobilità e traffico, polizia locale e Municipio, per verificare la fattibilità di mantenere l’attuale regolamentazione senza impianto semaforico”.

 

Terminato il question time, alle 15 con 37 presenti si è aperto il Consiglio comunale.

 

All’ordine del giorno una delibera, due mozioni e due interpellanze.

 

Prima di cominciare i lavori sono stati presentati cinque ordini del giorno fuori sacco. Con il primo ordine del giorno fuori sacco, presentato dal consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione, si pone all’attenzione dell’aula: “la Verifica violazione codice etico Iren Spa nella stipulazione e nel mantenimento di un accordo di collaborazione con Mekorot Israel National Water Co”, e s’impegna il sindaco e la Giunta: “a sollecitare il condiglio di amministrazione di Iren affinché sia verificate la compatibilità dell’accordo tra Iren e Mekorot rispetto al codice etico di Iren”.

L’ordine del giorno è stato respinto con 23 voti a sfavore della maggioranza e del Gruppo Misto, 13 i voti a favore del resto dell’opposizione. 

 

Il secondo ordine del giorno fuori sacco ha come argomento la “Rimessa Amiu di Genova Campi” ed è stato presentato dal consigliere Fabio Ceraudo del M5S con il quale impegna il sindaco e la Giunta: “ad attivarsi in sinergia con Amiu e Sindacati per verificare la possibilità di trovare aree alternative a Campi, senza ritardare i progetti di trasformazione delle rimesse attesi dai lavoratori da molti anni e approfondire tramite commissione consiliare con tutti gli organi preposti”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

Il terzo ordine del giorno è stato presentato dalla consigliera del Gruppo Misto Cristina Lodi e, preso atto che “il Co.R.E.R.H. ha risposto ad una richiesta di aiuto di numerosissime famiglie di bambini con disabilità gravi, molto preoccupate per come si è impostato il principio di cura, sostenendo il ricorso al Tar per chiedere la sospensiva e la impugnativa della Delibera di Alisa 278”, impegna il sindaco e la Giunta: “A calendarizzare una apposita commissione entro 15 giorni a partire dalla data odierna, per approfondire il tema in oggetto, invitando Regione Liguria e le realtà che operano nel Settore”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

Il quarto ordine del giorno fuori sacco, presentato dal consigliere di Genova Domani Lorenzo Pasi, ha come argomento “Conflitto in Ucraina e iniziative a Genova di supporto alla comunità” e impegna il sindaco e la Giunta: “a rinnovare, anche a nome del Consiglio comunale di Genova, la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, avvenuta in spregio ad ogni regola del diritto internazionale, finalizzata alla sottomissione di uno stato sovrano, minando con queste gravi condotte la pace e la stabilità dell’Europa e di tutta la comunità internazionale. A far sentire al popolo ucraino la più ferma condanna morale e politica delle azioni di guerra intraprese dal governo russo, creando ogni possibile pacifica mobilitazione contro l’aggressione ed ogni forma di sopruso attuato con la guerra, al fine di promuovere la pace e la convivenza tra i popoli. A proseguire gli sforzi già intrapresi per organizzare l’accoglienza anche in strutture dedicate di profughi ucraini, in sintonia con ANCI e Regione Liguria. A prendere fermamente le distanze da ogni manifestazione organizzata nel territorio comunale volta a giustificare l’invasione russa dell’Ucraina. Ad organizzare opportune iniziative, in vista della ricorrenza dell’inizio del conflitto il 24 febbraio, per esprimere la vicinanza della città di Genova alla sofferenza della popolazione civile coinvolta nel conflitto, di concerto con la comunità ucraina di Genova. Ad attivarsi nelle sedi opportune affinché il Governo e il Parlamento italiano continuino a garantire il supporto necessario all'Ucraina per la sicurezza della sua popolazione”.

L’ordine del giorno è stato approvato con 32 voti favorevoli, si è astenuta la Lega e ha votato contrario il consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione.

 

Quinto ordine del giorno fuori sacco ha come argomento il rimpatrio di Ilaria Salis ed è stato presentato dal consigliere Simone D’Angelo del Pd che impegna sindaco e Giunta: “Ad attivarsi presso il Governo della Repubblica Italiana affinché vengano intraprese tutte le misure possibili al fine di garantire i diritti fondamentali di Ilaria Salis nella detenzione e nel processo, presenziando alle udienze del procedimento in qualità di osservatore e intervenendo verso il Governo dell’Ungheria affinché venga resa possibile - così come previsto dalle vigenti convenzioni - l’esecuzione in Italia degli arresti domiciliari”.

L’ordine del giorno è stato approvato con 26 voti a favore: dell’opposizione, di Vince Genova, di Genova Domani e del consigliere Lo Grasso di Liguria al Centro, voto contrario per FdI, per i consiglieri Cavalleri e Gandolfo di Liguria al Centro e per Lega, si è astenuta Forza Italia.

 

Delibera proposta Giunta al Consiglio n.5: “Apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità ai sensi dell’art. 9 e segg. D.p.r. 327/2001 relativo al progetto di prosecuzione linea metropolitana in Val Bisagno”. La delibera è proposta dall’assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Energia e Transizione ecologica: Matteo Campora, di concerto con l’assessore all’Urbanistica, Demanio Marittimo, Sviluppo Economico, Lavoro e Rapporti Sindacale: Mario Mascia e all’assessore a Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi con funzioni di vicesindaco: Pietro Piciocchi. Il progetto per cui si delibera, consiste nel prolungamento della linea metropolitana di Genova con una nuova tratta, sopraelevata rispetto all’asse stradale esistente, lunga circa 6,9 km, comprendente sei nuove stazioni nonché aree ed immobili destinati a parcheggi come da documentazione tecnica e grafica depositata agli atti d’ufficio; le opere a progetto insistono anche aree di proprietà di terzi, la Giunta propone al Consiglio: “di apporre il vincolo preordinato all'esproprio sugli immobili interessati dal progetto di realizzazione dell’opera “Skymetro – Prolungamento della linea Metropolitana in Val Bisagno”, come da Piano Particellare di Esproprio, Relazione tecnica ed Elenco Ditte e connessi stralci cartografici allegati, nonché di dichiarare la pubblica utilità dell’opera ai sensi del D.P.R. n. 327/2001, così come localizzata; di ridurre la zona di rispetto cimiteriale ai sensi dell’art. 338 del R.D. 1265/1934 in funzione della realizzazione della nuova opera pubblica”.

È stata proposta una “sospensiva” da parte dei consiglieri Simone D’Angelo, Cristina Lodi, Fabio Ceraudo e Francesca Ghio.

La sospensiva è stata respinta con 23 voti contrari e 14 voti a favore.

 

Sono stati presentati sei ordini del giorno: quattro presentati dal consigliere Pandolfo del Pd, uno dalla consigliera Lodi del Gruppo Misto e uno dai gruppi di maggioranza.

Nei quattro ordini del giorno il consigliere del Pd Pandolfo impegna il sindaco e la Giunta: “a prevedere un progetto - e a individuare il relativo finanziamento - atto a garantire il servizio di trasporto pubblico locale in sede propria e protetta da Brignole al quartiere di Prato”, “a chiarire se è necessaria una variante urbanistica per procedere col progetto della proposta linea metropolitana della Val Bisagno; a prevedere che sia completata la realizzazione dello Scolmatore del Bisagno come atto preliminare alla realizzazione di eventuali altre opere lungo l’alveo del torrente stesso”, a perseguire l’obiettivo delle linee programmatiche, prevedendo un parcheggio di interscambio nel quartiere di Prato, atto ad accogliere un numero congruo di vetture per agevolare l’intermodalità”, “a risolvere con una alternativa progettuale le ciclopiche – e fino ad oggi ignorate – interferenze con due dei principali punti nevralgici della Val Bisagno come il Cimitero Monumentale di Staglieno e lo Stadio di Marassi Luigi Ferraris di concerto con le autorità competenti”. L’ordine del giorno del Gruppo Misto impegna sindaco e Giunta: “a farsi parte attiva affinché Regione Liguria si impegni, a seguito delle richieste di chiarimento dei vari soggetti coinvolti o alle loro osservazioni, a prorogare i termini della valutazione d'impatto ambientale attualmente ancora aperta o a chiuderla per poi riaprirla una volta avvenute le modifiche richieste al progetto stesso”. Il sesto ordine del giorno della maggioranza, impegna sindaco e Giunta: “a persistere nella definizione dell'iter autorizzativo dell'opera "Skymetro Prolungamento della linea Metropolitana in Val Bisagno", dando seguito al rilievi tecnici emersi nel corso delle istruttorie, affinché si possa pervenire nel più breve tempo possibile all'affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori necessari alla realizzazione dell'infrastruttura; ad attivarsi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il reperimento delle ulteriori risorse necessarie a garantire il prolungamento dell'infrastruttura nella tratta Molassana-Prato; a proseguire nei progetti di estensione del complessivo sistema di Linea Metropolitana, per dotare la città di Genova di un sistema integrato di metropolitane sotterranee e di superficie consono alla necessità di spostamento di una grande città e coerente con le Linee Programmatiche 2022-2027 del Sindaco approvate dal Consiglio comunale”.

L’assessore Campora ha dato, a nome della Giunta, parere favorevole all’ordine del giorno uno, al tre con alcune modifiche e al sei. Contrario al due, al quattro e al cinque.

Il primo e terzo ordine del giorno con parere favorevole della Giunta sono stati approvati all’unanimità, il secondo, il quarto e il quinto con parere contrario della Giunta sono stati respinti con 24 voti della maggioranza e del consigliere Crucioli e 13 voti a favore dell’opposizione. Il sesto ordine del giorno con parere favorevole della Giunta è stato approvato con 24 voti a favore della maggioranza e del consigliere Crucioli e 13 voti contrari dell’opposizione.

La delibera è stata approvata con 23 voti della maggioranza e 14 della minoranza e sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Mozione 143: “Creazione di un tavolo tecnico tra Soprintendenza, enti, professionisti e mondo del lavoro per il recupero dei manufatti industriali, commerciali ed artigianali in disuso e/o in abbandono”. L’atto è stato presentato dal consigliere di FdI Vincenzo Falcone e tende “ad evidenziare che sempre più spesso esistono edifici industriali, commerciali ed artigianali di rilevanza storica che restano in disuso e in abbandono, che diventano, di frequente, dormitori e rifugi di fortuna, e per i quali, invece, sarebbe possibile un recupero ed una successiva fruibilità anche per altra destinazione d’uso”. La finalità è quella di poter mediare, tra gli obiettivi della conservazione e quelli di una trasformazione necessaria, per rendere possibili investimenti pubblici e/o privati. “Preso atto del contenuto del comunicato stampa congiunto tra il Comune di Genova e la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta a: “A farsi promotori di un percorso politico, con l’obiettivo di costruire un tavolo tecnico a cui dovranno partecipare gli ordini professionali, la Regione, i tecnici comunali e della Soprintendenza, nonché i professionisti ed il mondo industriale ed artigianale, attraverso le associazioni di categoria, per una proposta di legge tesa a “sbloccare” il comparto del lavoro su manufatti in disuso, la cui sola prospettiva sarebbe quella di rimanere inutilizzati fino al degrado totale e quindi fino al collasso definitivo delle strutture stesse. Nelle more della realizzazione della precedente impegnativa, di mettere all’ordine del giorno della Conferenza permanente per l’edilizia (che si riunisce ogni primo mercoledì del mese), per il prossimo ciclo di riunioni, la discussione di questo argomento e quella di un’eventuale proposta di legge, tesa a sbloccare gli immobili in disuso invitando a parteciparvi anche la Regione e la Soprintendenza, per quanto di loro competenza”. Sulla stessa è stato presentato un ordine del giorno dalla consigliera Rita Bruzzone del Pd che impegna il sindaco e la Giunta: “alla possibilità di organizzare all’interno del tavolo Tecnico dell’Edilizia, attraverso la partecipazione di professionisti, architetti, urbanisti ed ingegneri, ricercatori e docenti universitari, storici, sociologi ed associazioni quali l’AIPAI, un luogo di studio e progettazione per la creazione di sinergie che oltre alla individuazione e catalogazione del patrimonio fondativo del territorio portino a progetti di riuso degli spazi e degli edifici. Soluzioni che coniughino ad armonizzino pubblico e privato, sostenute da piani e strumenti urbanistici, con il fine di portare una restituzione e valorizzazione della nostra storia industriale e portuale, per ridare dignità al nostro passato anche umano e per ottenere i “rammendi” necessari alle nostre periferie, per una città vivibile, sostenibile e culturalmente vivace.”

L’ordine del giorno, con parere favorevole dell’assessore Mascia a nome della Giunta, è stato approvato all’unanimità.

La mozione è stata approvata con 19 voti a favore e 8 contrari dell’opposizione, si è astenuto il consigliere Ceraudo.

 

La mozione 118: Contrasto al fenomeno “isole di calore”, presentata dai consiglieri della lista RossoVerde e l’interpellanza 17: “Utilizzo del parcheggio di interscambio in via Buozzi e apposizione di telecamere di sicurezza”, presentata dal consigliere della lega Fabio Ariotti, sono state rimandate in accordo con i proponenti.

 

Interpellanza 19: “Pavimentazione vico Schiaffino”. Atto presentato dalla consigliera del Pd Mariajose' Bruccoleri. Si legge nell’interpellanza: “Considerato che molti cittadini percorrono giornalmente vico Schiaffino a Sestri Ponente e che la pavimentazione dello stesso risulta gravemente compromessa con conseguenti pericoli per l’incolumità pubblica”, s’interpellano sindaco e Giunta: “per sapere se siano stati programmati interventi di risistemazione della pavimentazione stessa”.

«Grazie consigliera Bruccoleri – ha risposto l’assessore Avvenente – che mi dà occasione per fornire alcune informazioni sull’oggetto di questa sua interpellanza. A seguito della sua segnalazione i tecnici della manutenzione hanno effettuato un sopralluogo dal quale si evince quanto segue: il primo tratto è in un buono stato generale di manutenzione fatta eccezione per alcuni sollevamenti che Aster provvederà a sistemare. Il secondo tratto, quello compreso tra via Menotti e via Sestri, presenta diverse problematiche derivanti principalmente da cedimenti di allacci fognari privati oltre che ad interventi sul sottosuolo con vistose pezze d’asfalto. In questo caso si stanno verificando le proprietà degli allacci fognari per avviare la sistemazione definitiva da parte dei soggetti titolari. Non appena avverranno queste riparazioni si procederà al rifacimento integrale del manto d’asfalto, tra l’altro già inserito nella programmazione Aster. Nell’ultima parte, quella che va da via Sestri a via Paglia, sono presenti alcune problematiche che saranno risolte con interventi puntuali da parte di Aster, già stati richiesti».

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, alle 18.25 si è chiuso il Consiglio comunale.

«Nasce una nuova App per i turisti, per organizzare tour virtuali di Genova, scoprire negozi, botteghe storiche e prodotti tipici in 3D: si chiama Play Phygital, è presente sulle piattaforme Apple e Android e possiamo definirlo uno strumento con cui il Comune accompagnerà il turista alla scoperta della città, con visite anche personalizzate, immagini in 3D e audio- testi in sei lingue, per una Genova sempre più internazionale e smart. La App è stata realizzata con fondi europei e raggiunge 17 goals dell’Onu, tra cui la green economy e il rispetto dell’ambiente; sfrutta i dati cartografici del geo-portale del Comune, per il costante allineamento di tutte le informazioni». Lo ha detto l’assessore ai Servizi civici e Informatica Marta Brusoni rispondendo all’interrogazione della consigliera Tiziana Notarnicola di Vince Genova che ha chiesto in Consiglio “informazioni più dettagliate su una nuova app realizzata dal Comune di Genova per l’organizzazione delle visite in città da parte dei turisti”. DIGITALE E TURISMO, NASCE LA APP "PLAY PHYGITAL" PER ORGANIZZARE TOUR VIRTUALI DI GENOVA, E SCOPRIRE IN 3D E SEI LINGUE LE SUE BELLEZZE, NEGOZI, BOTTEGHE E PRODOTTI TIPICI Genova, 13 feb- «Nasce una nuova App per i turisti, per organizzare tour virtuali di Genova, scoprire negozi, botteghe storiche e prodotti tipici in 3D: si chiama Play Phygital, è presente sulle piattaforme Apple e Android e possiamo definirlo uno strumento con cui il Comune accompagnerà il turista alla scoperta della città, con visite anche personalizzate, immagini in 3D e audio- testi in sei lingue, per una Genova sempre più internazionale e smart. La App è stata realizzata con fondi europei e raggiunge 17 goals dell’Onu, tra cui la green economy e il rispetto dell’ambiente; sfrutta i dati cartografici del geo-portale del Comune, per il costante allineamento di tutte le informazioni». Lo ha detto l’assessore ai Servizi civici e Informatica Marta Brusoni rispondendo all’interrogazione della consigliera Tiziana Notarnicola di Vince Genova che ha chiesto in Consiglio “informazioni più dettagliate su una nuova app realizzata dal Comune di Genova per l’organizzazione delle visite in città da parte dei turisti”. DIGITALE E TURISMO, NASCE LA APP "PLAY PHYGITAL" PER ORGANIZZARE TOUR VIRTUALI DI GENOVA, E SCOPRIRE IN 3D E SEI LINGUE LE SUE BELLEZZE, NEGOZI, BOTTEGHE E PRODOTTI TIPICI Genova, 13 feb- «Nasce una nuova App per i turisti, per organizzare tour virtuali di Genova, scoprire negozi, botteghe storiche e prodotti tipici in 3D: si chiama Play Phygital, è presente sulle piattaforme Apple e Android e possiamo definirlo uno strumento con cui il Comune accompagnerà il turista alla scoperta della città, con visite anche personalizzate, immagini in 3D e audio- testi in sei lingue, per una Genova sempre più internazionale e smart. La App è stata realizzata con fondi europei e raggiunge 17 goals dell’Onu, tra cui la green economy e il rispetto dell’ambiente; sfrutta i dati cartografici del geo-portale del Comune, per il costante allineamento di tutte le informazioni». Lo ha detto l’assessore ai Servizi civici e Informatica Marta Brusoni rispondendo all’interrogazione della consigliera Tiziana Notarnicola di Vince Genova che ha chiesto in Consiglio “informazioni più dettagliate su una nuova app realizzata dal Comune di Genova per l’organizzazione delle visite in città da parte dei turisti”.

«Non capisco perché lei metta in discussione il fatto che un edificio o un parco pubblico possa ospitare una collezione d’arte, e perché questa non possa essere collocata in un ambiente pubblico per essere goduta dal pubblico stesso. La collezione troverà posto a Villetta Di Negro, nei pressi della palazzina che ospita l’ufficio Comunicazione. Naturalmente dovremmo accordarci con i soggetti che curano questa operazione, ma non vedo difficoltà a perseguire una soluzione di questo tipo. Per quanto riguarda la spesa complessiva, questa deve ancora essere quantificata e riguarderà il trasporto delle opere, la sorveglianza, l’allestimento. Ci siamo comunque attivati per cercare sponsorizzazioni. L’operazione, che parte da una delibera di indirizzo e che nasce dalla volontà di accogliere la Collezione Crippa, è ancora in itinere». Così il vicesindaco Pietro Piciocchi in risposta all’interrogazione della consigliera Donatella Alfonso (Pd), che chiede informazioni sull’accoglimento a Genova della collezione di scultura moderna e contemporanea “Museo del Parco Collezione Crippa”, finora ospitata a Portofino. La collezione deve abbandonare l’attuale sede in quanto gli spazi di esposizione sono stati venduti, insieme al sovrastante castello San Giorgio, a una società del gruppo Four Seasons. La consigliera, appreso che la collezione potrebbe essere accolta a Villa Croce, ha chiesto quale sia l’impegno di spesa per il Comune e, a fronte del fatto che a Portofino la collezione era visibile in un’area privata con entrata a pagamento, come questo possa essere compatibile con la realtà pubblica di Villa Croce.

Ultimo aggiornamento: 13/02/2024