Fino al 5 maggio una mostra di fotografie e installazioni inusuali
Da domani, e fino al 5 maggio, il Galata Museo del Mare ospita nei locali dell’ex Galata Caffè l’edizione genovese di ShipyART > l’arte di cantiere, una mostra di fotografie e di installazioni inusuali. Si tratta di un progetto nazionale e internazionale, che prevede un tour con in diverse città italiane ed estere. La tappa genovese, che fa seguito alla prima edizione di Monfalcone, presenta una foto inedita di Giorgio Salvador: la Lanterna di Genova vista attraverso i vetri del grattacelo MSC.
«Con grande piacere saluto l'arrivo dell'edizione genovese di ShipyART al Galata Museo del Mare, una mostra unica che celebra l'arte di cantiere attraverso fotografie e installazioni inusuali, portando alla luce la bellezza che si nasconde nei cantieri navali e nelle officine meccaniche – commenta l’assessore Marta Brusoni - L'iniziativa fa parte di un tour nazionale e internazionale, che siamo entusiasti di ospitare nella nostra città: invito la cittadinanza a visitare questa rassegna per scoprire una forma espressiva unica e straordinaria, che trasforma il comune in qualcosa di eccezionale».
Nato dall’intuitiva combinazione dei termini shipyard (cantiere navale) e art (arte), il neologismo ShipyART descrive un concetto unico e affascinante: l’arte inconsapevole e inusuale che nasce all’interno dei cantieri navali e delle officine meccaniche durante il processo di costruzione e trasformazione delle navi. ShipyART celebra l’arte di cantiere attraverso una ricchissima raccolta di fotografie, scattate durante gli shooting nei cantieri in cui Navim Group opera, e installazioni inusuali provenienti dalle sue officine; si tratta di una mostra dalla realizzazione pensata e allestita ricorrendo quasi esclusivamente a risorse e manufatti di proprietà o in ogni caso già disponibili on site.
La rassegna, a cura di Veronica Dall’Osso di Navim Group, propone vari livelli di esposizione, dalle gigantografie a muro che ritraggono istantanee di cantiere e di officina, alle immagini di vita e testimonianza dei rastrelli che creano movimento; non mancano poi le isole artistiche Navim dedicate alla produzione, sia fisiche che multimediali, ed alcune inusuali installazioni di “arte inconsapevole di cantiere”. Le foto in mostra sono di Lara Perentin – Massimo Crivellari - Mario Marin – Paolo Zitti e alcune della collezione privata Navim. Largo spazio trovano poi le opere del genovese Giorgio Salvadori che ha fatto della fotografia navale artistica il suo fiore all'occhiello.