Presentati un articolo 55 sullo scolmatore del Bisagno e un odg fuori sacco per esprimere solidarietà ai giornalisti del Secolo XIX
Il Consiglio comunale si è aperto alle 14 con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:
«Le piogge copiose sono sempre state un problema per la nostra città, creando criticità su un territorio che sappiamo essere molto fragile, e lo è diventato ancora di più negli ultimi anni in occasione di perturbazioni molto forti sospinte dai venti di mare. Riguardo a questa segnalazione, i tecnici mi riferiscono che ci sono due situazioni di criticità. La prima riguarda il civico 10B di via al Capo di Santa Chiara dove si registra un cedimento, dovuto a una perdita della rete bianca nel tratto finale della strada pedonale di via Icaro che costeggia via al Capo di Santa Chiara e si interseca con via Orlando. Lo scorso 4 marzo le maestranze di Aster hanno effettuato una video-ispezione che non ha riscontrato alcun problema nella rete di smaltimento delle acque piovane, ma si ipotizza un ammaloramento delle condotte private provenienti dall’intercapedine dei box. Sono in corso ulteriori approfondimenti da parte dei soggetti privati che hanno in capo la manutenzione e la gestione di quel tipo di rete. La seconda situazione di criticità riguarda l'avvallamento stradale registrato nelle vicinanze dei civici 51 e 53. Risale all’11 marzo l’ispezione in un cunicolo utilizzato anch’esso per lo smaltimento delle acque bianche. C’è stato il cedimento del fianco sinistro del cunicolo che ha formato l'avvallamento: da qui il cedimento che ha portato alla chiusura della strada da parte della Polizia Locale a tutela della sicurezza pubblica, garantendo il passaggio alternativo dalla strada privata sottostante di via Dodero. Il ripristino del cunicolo è già stato inserito come priorità nell’elenco degli interventi di manutenzione straordinaria di reti bianche da parte di Aster. Sarà mia cura comunicare informazioni più precise sulle tempistiche di intervento non appena avremo indicazioni più precise».
È la risposta dell’assessore Mauro Avvenente all’interrogazione presentata dal consigliere Federica Cavalleri di Liguria al Centro che chiedeva alla Giunta “come intenda procedere riguardo all'eventualità di un pericolo di crollo, emerso dopo le intense piogge di questo mese, in via al Capo di Santa Chiara nel tratto compreso tra i civici 41 e 49”.
«Ho verificato con gli uffici, ma non risulta l’avvio dei lavori dei nuovi parcheggi presso il piazzale della Madonnetta al 15 marzo 2024. L’anno prima era stata presentata una scia e i lavori sono ancora in corso, quelli edili sono in parte già terminati e i prossimi riguarderanno la piantumazione di 12 alberi nuovi. Successivamente si procederà con altri lavori strutturali e solo alla fine avverranno i lavori del parcheggio. Al momento però non è prevista ancora una data».
Lo ha detto l’assessore Mario Mascia rispondendo all’interrogazione del consigliere del Pd Alberto Pandolfo riguardante “l’avvio dei lavori venerdì 15 marzo 2024 presso il piazzale della Madonnetta e le azioni conseguenti che ha messo in atto la Giunta per garantire la continuità dei servizi, per individuare nuovi stalli di sosta e assicurare la mobilità in via Ausonia".
«Questa interrogazione porta l’attenzione su una questione che devo dire ho sul tavolo da molti anni e che è di difficile risoluzione. Da una parte, negli ultimi dieci anni, c’è stata una crescita esponenziale del trasporto attraverso bus, non solo tramite Flixbus, ma anche con altri vettori, e questa è un’opportunità che viene scelta dai cittadini che si muovono in Italia e non solo ed ha fatto sì che la richiesta di stalli sia cresciuta. Lo stallo di via Fanti d’Italia è autorizzato e gli altri stalli autorizzati che hanno finalità di sosta sono, oltre a via Fanti d’Italia: via Pionieri ed Aviatori d’Italia n. 44, via della stazione di Voltri, piazzale Resasco, via Gramsci, Caricamento, via Sorgenti sulfuree, via Merano, via Pegli, piazza della Vittoria, via Emanuele Filiberto Duca d’Aosta, piazza Acquaverde e via Oberdan. I siti autorizzati quindi sono diversi. Abbiamo valutato la possibilità di delocalizzare, ma è chiaro che i vettori richiedono di essere vicino, in questo caso, alla stazione ferroviaria di Principe e alla Stazione Marittima, perché i bus sono utilizzati anche dai croceristi. In quel luogo non è possibile allargare il marciapiede né è possibile ripensare il posizionamento degli stalli che viene sfruttato al massimo. Flixbus aveva proposto l’eliminazione del capolinea degli autobus, ma non è possibile perché andremmo a togliere un servizio ai cittadini. Abbiamo quindi chiesto a Flixbus di individuare luoghi e di fare investimenti adeguati. Siamo alla ricerca di luoghi, ma questi devono rispondere anche alle esigenze dei vettori, perché se noi mettiamo a disposizione un luogo delocalizzato anche di 500 metri o un km, spesso i vettori non si adeguano al nuovo sito. Condivido l’obiettivo dell’interrogazione e continueremo a cercare una soluzione che non comporti una sottrazione di posti auto. Nelle prossime settimane faremo un incontro sul tema e se avrà piacere potrà partecipare».
Ha risposto così l’assessore Matteo Campora all’interrogazione della consigliera Elena Manara (Vince Genova) in cui “Si richiede alla civica amministrazione quali siano le ipotesi di progetto per trovare una soluzione definitiva alla collocazione dei capolinea degli autobus della linea Flixbus e Genova City Tour in via Fanti d’Italia, in quanto la collocazione attuale è sistematicamente e altamente pericolosa, con rischio di incidente per i pedoni”.
«La situazione al Canile di Monte Contessa è molto grave. Rispetto al passato sono aumentati gli abbandoni e i reperimenti di cani vaganti, per non parlare degli animali che vengono legati e lasciati davanti al Canile. Ad oggi il Canile ospita più di 150 cani e la situazione è esplosiva. Solo a marzo, sono in entrata 17 animali. Per quanto si stia facendo un bel lavoro sul fronte delle adozioni, la proporzione non regge. Già l’anno scorso avevamo chiesto a vari Comuni della Liguria e del basso Piemonte la disponibilità ad ospitare alcuni dei nostri cani, anche con apposita convenzione, ma erano arrivate solo risposte negative. Quest’anno stiamo riprovando a chiedere anche in Emilia-Romagna, ma non è facile: anche perché ci sono molti cani morsicatori o adulti che, quasi sempre, non sono la prima scelta di chi deve adottare. Abbiamo scritto alla Direzione Infrastrutture e Opere Pubbliche per chiedere come procedere per valutare un eventuale ampliamento del Canile. Allo stesso tempo, abbiamo chiesto una variazione di bilancio in vista del nuovo bando di gestione proprio per trovare una soluzione. Alla stessa Direzione abbiamo chiesto se possiamo presentare un progetto o affidarne la stesura a un soggetto esterno. In attesa di risposte, speriamo positive, dall’Emilia Romagna, prossimamente ci sarà una riunione con ASL3 e con il Gestore del Canile per cercare di analizzare e risolvere insieme questa situazione».
Lo ha detto l’assessore comunale agli Animali, Francesca Corso, replicando all’interrogazione della consigliera Cristina Lodi del Gruppo Misto, che chiedeva “informazioni in merito alla situazione esplosiva del Canile comunale di Monte Contessa, tenendo conto che in questo momento ci sono in totale, compreso quelli in isolamento e in infermeria, 160 cani per 90 box (110 in box anche con doppio cane e molti pitbull quasi tutti inadottabili). che intenzione ha l’amministrazione comunale? Costruire altri box per evitare che vengano messi due cani per box? Rivedere la convenzione visto i costi praticamente quasi raddoppiati per il mantenimento e l’accudimento dei cani?”.
«Sulle alture ci sono diverse zone che non hanno allacciamento alla rete fognaria, e che sono costrette ad utilizzare sistemi di depurazione alternativi, ovvero la depurazione biologica con una fossa stagna. L’estensione delle acque bianche e nere è a capo di Città Metropolitana, ma al momento non sono previsti interventi in questo senso. Mi farò carico dopo oggi che questi interventi possano essere inseriti all’interno del nuovo piano di investimenti triennale. Il primo step è richiedere la progettazione e verificare con Ireti dove sia l’allaccio più vicino e quanta estensione serva per coprire il servizio. Poi quantificheremo l’intervento e faremo richiesta di inserimento dei lavori durante un prossimo incontro».
Lo ha detto l’assessore Matteo Campora rispondendo all’interrogazione del consigliere Francesco De Benedictis di Fratelli d’Italia riguardante “via Forte di Monte Guano, via Purgatorio e via Lavagnino che sono vie pubbliche non allacciate alla pubblica fognatura e che pertanto scaricano i liquami in fosse settiche”.
«Anche il ministro Urso ha ribadito, nel corso della sua visita, il valore strategico dell’acciaio. Essendo l’Italia il secondo paese manifatturiero d’Europa, non si può permettere di rinunciare all’acciaio senza una prospettiva o di dipendere dagli altri Stati che invece se ne occupano. L’obiettivo, anche strategico, a livello nazionale, è di conservare una priorità nella produzione di acciaio. Dopodiché, come sappiamo, ci sono dei commissari per Acciaierie d’Italia chiamati a stilare un piano industriale, un piano finanziario, che serve sia per calibrare i tempi di restituzione del prestito ponte (che è stato annunciato e che verrà accordato) di 320 milioni, proprio per consentire di traguardare le gare e di arrivare all’auspicabile assegnazione dell’azienda a imprenditori del settore. Ma dal punto di vista del contenuto del piano industriale-finanziario, ci si aspetta non solo che vengano traguardati i criteri e gli obiettivi (che sono anche quelli dell’amministrazione comunale) della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti produttivi e l’efficientamento degli impianti produttivi, che è una questione non solo di produzione, ma anche di tutela dei lavoratori. L’aspetto più importante è quello di capire, in relazione all'attività di produzione, quali possano essere le linee strategiche che possono essere richieste dalle nuove tecnologie rispetto alla produzione dell’acciaio. Bisogna quindi valutare anche in un’ottica di sostenibilità green, che è un tema non solo ambientale ma anche di sostenibilità economica, soprattutto nel comparto della produzione dell’acciaio dove, come noto, è entrato in vigore il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e il sistema dei certificati green che allo stato è ancora gratuito e che, nel momento in cui entrerà in funzione, comporterà anche degli esborsi o comunque l’allocazione di risorse specifiche in carico di aziende di produzione dell’acciaio. Questi sono tutti temi che ci aspettiamo vengano affrontati nel piano industriale e finanziario perché ci stanno a cuore e riguardano il futuro strategico dell’azienda e la priorità di mantenere a Genova la produzione dell’acciaio, nei termini della continuità occupazionale oltre che a quella produttiva. Il piano industriale-finanziario può essere anche utile per sapere in quali e in quante aree sono effettivamente necessarie nella produzione del sedime che è a disposizione dell’azienda e, in relazione a quello, fare valutazioni anche sulle possibilità di insediare altre attività produttive che portino un incremento occupazionale sul territorio genovese. L’obiettivo di tutti è quello, ma è relativo e vincolato al piano produttivo e finanziario che verrà stilato dai commissari».
Ha risposto così l’assessore al Lavoro Mario Mascia all’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Ceraudo “In relazione alla visita del ministro Adolfo Urso nello stabilimento Acciaierie d’Italia per visitare la fabbrica e successivamente in prefettura con le autorità, si chiede quali siano le intenzioni della Pubblica Amministrazione nei confronti del sito di Cornigliano”.
«Via Napoli non può essere chiusa, perché è una strada di passaggio. Sono stato in quella scuola, dove tra l’altro c’è il Pedibus più antico della città e una grande sensibilità per l’educazione stradale. L’episodio specifico riguarda un malore: l’autista si è sentito male. Al di là della velocità, l’uomo ha perso conoscenza e ha perso il controllo dell’auto: è un caso particolare e non conosco la velocità a cui viaggiasse, ma anche se fosse andato ai 30 all’ora, una volta persa conoscenza, sarebbe stato pericoloso a prescindere. Nella via in questione c’è una segnaletica a terra che individua, attraverso triangoli, la presenza della scuola. Ci sono due triangoli di segnaletica orizzontale posti in prospicienza degli attraversamenti pedonali, uno a salire e uno a scendere. Ho chiesto alla polizia locale, e nei prossimi giorni potrò condividere i dati, le statistiche relative a via Napoli per verificare il numero degli incidenti. Sicuramente è possibile inserire in questo tratto di strada un’ulteriore limitazione della velocità, visto che non è possibile interdire il traffico perché è un tratto di collegamento tra la parte alta e la parte bassa di via Napoli. In questo frangente possiamo solo migliorare la segnaletica orizzontale, ma possiamo stabilire, in un raggio di 500 metri o di un km, di intervenire con una limitazione della velocità che possa essere un deterrente, ma che deve essere rispettato. Le segnaletiche hanno una funzione importante, soprattutto se i cittadini rispettano le regole e possiamo installare un’ulteriore segnaletica verticale per ricordare che c’è l’ingresso della scuola. Questa scuola, a differenza di altre, ha il vantaggio di avere un grande cortile dove possono sostare genitori e alunni. Accolgo la richiesta e sottolineo che nel 2023 è stata rafforzata la segnaletica orizzontale, ma che provvederemo con l’implementazione e con le limitazioni della velocità».
Ha risposto così l’assessore Matteo Campora all’interrogazione della consigliera della Lista Rosso Verde Francesca Ghio in merito alla “Sicurezza alunni Scuola Primaria Spinola (Ics Oregina): visto il grave incidente che si è verificato pochi giorni fa nelle immediate vicinanze della Scuola Primaria Spinola (via Napoli), nei pressi di un attraversamento pedonale e in un orario vicino a quello di uscita degli alunni, rischiando, quindi, di produrre conseguenze drammatiche; si chiede se la civica amministrazione possa considerare di dotare la scuola in oggetto di una ‘Strada scolastica sicura’ come previsto nella mozione n. 60 del 2023 approvata all’unanimità il 23.10.2023”.
«Largo XII Ottobre è stato oggetto di un importante lavoro di riqualificazione. Le opere di sistemazione sono state completate, messi a dimora gli alberi e collocate le sedute in pietra. Il riposizionamento sul piedistallo della statua di Guido Rossa, come richiesto dall’artista autore dell’opera Franco Repetto, non era previsto dal progetto appaltato, ma risulta fattibile previa approvazione della variante progettuale. La ricollocazione della statua è stata quantificata economicamente dalla direzione lavori e la copertura economica dovrebbe arrivare dal risparmio di risorse derivanti dal ribasso d’asta. Tale reimpiego è vincolato però dall’autorizzazione del Ministero dell’Interno, trattandosi di fondi PNRR. Si stanno per definire il computo delle risorse e gli allegati da inviare al Ministero. Una volta avuto l’ok a questi elaborati, sarà possibile procedere al riposizionamento della statua all’altezza richiesta».
Questa la replica dell’assessore Mauro Avvenente, su delega del vicesindaco Pietro Piciocchi, all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Valter Pilloni che chiedeva: “In relazione alla precedente interrogazione (art .54) del 14 novembre 2023 avente ad oggetto il corretto posizionamento della statua del sindacalista Guido Rossa in largo XII Ottobre, sono oggi a richiederle a che punto è la pratica e se e quando provvederete a dare seguito all’impegno da lei assunto in quella occasione in risposta al documento consiliare. Le rammento che la richiesta dello scultore rimane quella di vedere riposizionato il bronzo su un piedistallo rialzato al fine di conferire all’opera la corretta prospettiva e la giusta dignità artistica”.
Terminato il question time alle 15, con 36 presenti. si è aperto il Consiglio comunale. All’ordine del giorno quattro mozioni.
Prima di cominciare i lavori l’aula è stata chiamata ad intervenire sull’articolo 55 del consigliere del Pd Simone D’Angelo ad oggetto: “Scolmatore del Torrente Bisagno”.
Successivamente è stato presentato dal consigliere di Vince Genova Davide Falteri un ordine del giorno fuori sacco per esprimere solidarietà ai giornalisti del Secolo XIX che impegna sindaco e Giunta: “Ad esprimere fattivamente piena solidarietà nei confronti dei giornalisti e del comitato di redazione del Secolo XIX e ad attivarsi presso tutte le sedi competenti, anche specificando la necessità di un efficace piano industriale, per sensibilizzare la situazione di estrema preoccupazione di numerosi giornalisti in merito al futuro dello storico giornale fondato nella città di Genova il 25 aprile 1886”.
L’ordine del giorno è stato votato all’unanimità.
Mozione 20: “Progetto Asili Musicali”, atto presentato dal consigliere Fabio Ceraudo del M5S che impegna il sindaco e la Giunta: “A implementare il progetto “asili musicali” e a prevedere bandi di concorso specifici per gli insegnanti musicisti da assegnare ai suddetti asili”, data l’approvazione di precedenti mozioni a riguardo. L’assessore Brusoni ha espresso parere favorevole a nome della Giunta alla mozione. La mozione è stata approvata all’unanimità.
Mozione 9: “Valorizzazione di piazza Amor perfetto”, atto presentato dal consigliere di Vince Genova Valter Pilloni. La piccola piazza nei pressi di via degli Orefici prende il nome da un’antica leggenda: si narra che in occasione di una visita alla nostra città del sovrano Luigi XII nel 1502, il re incontrò Tommasina Lomellini, figlia del ricco Ambrogio Lomellini (già sposa del mercante Giovanni Battista Spinola) con la quale strinse fin da subito un rapporto di profonda “simpatia” che indusse la nobildonna ad eleggere il sovrano di Francia a suo “intendyo” che nel gergo dell’amor cortese significava relazione di amore platonico, puro e perfetto, usanza quest’ultima che all’epoca veniva tollerata anche dal legittimo consorte. L’anno successivo la dama apprese la notizia che Luigi XII era caduto in battaglia a Cerignola, anche se più tardi si scoprirà che, in realtà, il re godeva di buona salute. Troppo tardi per la bella Tommasina, la quale distrutta dal dolore si trasferirà in un piccolo palazzo del centro storico dove in poche settimane, sola e sconsolata si lascerà morire di inedia. Il monarca, venuto a conoscenza della morte della sua amata, nel maggio del 1505 commissionò al suo biografo Jean D’Auton la composizione di un “Complainte” nonché un “Regret duRoy” e un epitaffio che probabilmente fu inserito nella tomba della gentildonna. Oltre a ciò, essendo ritornato a Genova, volle visitare nottetempo e in incognito il palazzo dove la sua amata aveva esalato l’ultimo respiro e proprio lì, in quella piazzetta, rivolto alla finestra del palazzo degli Spinola pare che abbia esclamato: “avrebbe potuto essere un amor perfetto”. Da qui il nome della piccola piazza. Il consigliere impegna quindi sindaco e Giunta: “A valutare un intervento complessivo teso a valorizzare la piazza attivando in parallelo la sua promozione territoriale, a metà strada tra storia e leggenda, che ancora oggi pochi conoscono e che sicuramente meriterebbe maggio diffusione mediatica, inserendo questa piazzetta nel percorso consigliato ai visitatori della città come uno dei punti di originale rilievo storico”. Sullo stesso sono stati presentati due ordini del giorno. Il primo dal consigliere Filippo Bruzzone della lista RossoVerde con il quale s’impegna sindaco e Giunta: “Ad avviare nuovamente un percorso di partecipazione reale delle diverse comunità, intese sia come libera cittadinanza sia come commercianti, che vivono la quotidianità del Sestiere e di Piazza Dell'Amor Perfetto; a riferire, in apposita Commissione, circa il percorso di cui al primo punto, con particolare riferimento ai risultati ottenuti dalla Civica Amministrazione”. Il secondo dal consigliere dem Alberto Pandolfo che impegna sindaco e Giunta: “A implementare il Piano Caruggi rispetto al profilo storico-culturale per la promozione territoriale delle realtà significative riqualificate”. L’assessore Avvenente ha dato parere negativo all’ordine del giorno del consigliere Bruzzone e favorevole all’ordine del giorno del consigliere Pandolfo, così come alla mozione.
Il primo ordine del giorno è stato respinto con 22 voti contrari della maggioranza e 12 a favore dell’opposizione, il secondo ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.
La mozione è stata approvata con 21 voti della maggioranza, si è astenuta l’intera opposizione.
Mozione 15: “Giardini Tranquillo Marangoni via Maculano – Oregina”, atto presentato da Claudio Villa del Pd. Scrive il consigliere: “Da un recente sopralluogo effettuato nel mese di gennaio con i cittadini volontari Gruppo di lavoro Amici della Riunda e del Coordinamento Associazioni di Oregina era stato evidenziato che il fondo realizzato con una speciale miscela di asfalto risulta da tempo sbriciolato e deteriorato per l’utilizzo in sicurezza dei bambini e di difficile manutenzione per i mezzi meccanici di AMIU e lo stesso risulta inoltre sollevato in più punti per la crescita delle radici delle piante all’interno del giardino” s’impegna il sindaco e la Giunta: “Ad individuare le risorse, anche in accordo con il Municipio Centro Est, per la riqualificazione dell’intera area dei suddetti Giardini ed in particolar modo per il rifacimento del fondo con materiali più idonei, con la sostituzione delle alberature con altre più adatte, con l’installazione di nuove panchine ed il miglioramento dell’area sgambatura per cani adiacente ai Giardini stessi”.
Sulla stessa sono stari presentati quattro emendamenti dal consigliere Paolo Aimè di Forza Italia. L’assessore Avvenente ha dato parere favorevole a nome della Giunta e la mozione è stata approvata all’unanimità.
La mozione 158: “Educazione stradale”, atto presentato Francesco De Benedictis di FdI è stata rinviata in accordo con il proponente.
Esauriti i punti all’ordine del giorno alle ore 18.21 si è chiuso il Consiglio comunale.