Consiglio Comunale di martedì 7 maggio

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07/05/2024
Foto del Consiglio Comunale del 7 maggio

Il consiglio comunale odierno si è aperto come di consueto alle 14 con la discussione degli artt. 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

Arresti “Ex Latteria” e atti vandalici Palazzo Tursi

 

L’assessore alla Sicurezza ha ripercorso gli eventi della notte tra venerdì 3 e sabato 4 maggio. «Poco prima dell'una, una pattuglia del nucleo radiomobile si stava recando a effettuare un sopralluogo per un possibile furto in abitazione, passando lungo il tragitto davanti alla ex Latteria occupata di Stradone Sant'Agostino. Un uomo, successivamente identificato come parte del centro occupato, ha iniziato a rivolgere pesanti insulti ai carabinieri. La situazione è poi degenerata quando diverse altre persone dal centro sono uscite e hanno circondato e aggredito verbalmente e fisicamente i militari. Vista la situazione di pericolo, preoccupati per la propria incolumità, i militari accerchiati hanno dato l’allarme alla Centrale Operativa dei Carabinieri. Alle ore 01.02 è pervenuta alla Centrale Operativa della Polizia Locale una richiesta di ausilio da parte della Sala Operativa della Questura, poi sollecitata dalla Centrale Operativa dei Carabinieri, per una criticità in atto nello Stradone Sant’Agostino che vedeva coinvolta una pattuglia di carabinieri. Pertanto, la Centrale Operativa della Polizia Locale ha inviato sul posto le pattuglie disponibili. Gli agenti hanno raggiunto la zona in pochi minuti dalla chiamata svolgendo sostanzialmente le seguenti attività. Hanno creato un cordone protettivo per separare le numerose persone che volevano intervenire contro la Polizia e i carabinieri i quali, in questa circostanza, si sono rivolti a loro con toni e atteggiamenti volti a ridurre la tensione, invitando ripetutamente alla calma, nonostante gli insulti e i comportamenti aggressivi di molti. Tutto ciò comprovato dalle registrazioni delle bodycam; su richiesta dei Carabinieri, due giovani fermati dai militari sono stati trasportati con le “autocelle” in uso presso la caserma San Giuliano. Gli arresti sono stati eseguiti e le attività di indagine condotte dall’Arma dei Carabinieri».

 

«Le immagini e gli audio registrati, interamente visionati dalla Polizia Locale e che sono stati messi a disposizione della Polizia Giudiziaria operante e dell’Autorità Giudiziaria – ha detto l’assessore – confermano la grande professionalità degli operatori e in particolare di quelli di Polizia Locale i quali, pur adempiendo al dovere di coadiuvare i militari dell’Arma, hanno tenuto un comportamento impeccabile volto a ridurre la tensione esistente e a riportare alla ragionevolezza i giovani coinvolti».

 

L’assessore ha ricordato che «sono state fermate in totale otto persone di età compresa tra i 20 e i 35 anni, arrestate per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e danneggiamento. Sono state portate in carcere a Pontedecimo e Marassi. A seguito degli arresti eseguiti dai militari dell’Arma, il giorno successivo, si sono svolte alcune manifestazioni organizzate da gruppi anarchici. Durante il corteo in centro città, alcuni facinorosi hanno perpetrato danneggiamenti e imbrattamenti. Le relative indagini sono condotte dalla Questura». L’assessore ha sottolineato che «nessun ruolo ha avuto o potrebbe avere la Polizia Locale, essendo per legge preclusa ad essa ogni forma di intervento o di gestione di manifestazioni comportanti profili di ordine pubblico se non su richiesta della Questura».

 

«Per quanto riguarda il Piano Coordinato del Centro Storico, si riferisce che a far data dal 1° giugno 2021, a seguito di disposizioni del Questore, per far fronte alle numerose e diffuse segnalazioni di degrado e insicurezza il territorio viene suddiviso in un piano di controllo a 3 zone (denominate A-B-C) che prevede la vigilanza per ogni singola zona a rotazione tra le forze di polizia (Polizia Locale, Carabinieri, Polizia di Stato). In ogni area, ciascuna “forza di polizia” presidia il territorio al fine di prevenire e contrastare attività illecite di qualsivoglia natura, assicurando altresì interventi di iniziativa su segnalazione o chiamata (dal 112 o altro). Qualora necessario, come successo nella notte del 4 aprile, le “forze di polizia” prestano reciproco ausilio». L’assessore alla Sicurezza ha anche ricordato che «l’identificazione rappresenta un preciso compito delle Forze dell’Ordine ed è previsto dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza». «Voglio ricordare che non esistono “zone franche” dove non si possono effettuare controlli e dove vige una sorta di immunità non scritta. Quindi anche le zone adiacenti ai centri sociali possono essere oggetto di controlli di polizia cosi come avviene in ogni altra parte della città. L’azione di resistenza e di rifiuto al controllo degli occupanti della latteria, ma soprattutto la reazione violenta nei confronti delle Forze dell’Ordine, hanno determinato la richiesta di aiuto che i due carabinieri, accerchiati e trovandosi in evidentemente inferiorità numerica, hanno rivolto alle altre forze di polizia presenti sul territorio ed alla Polizia Locale, per gestire più di 30 persone che inveivano contro di loro. Presupposti che rendono già così molto fantasioso parlare di un’attività repressiva delle Forze dell’Ordine che hanno chiamato i rinforzi per garantire una corretta gestione della situazione ed evitare che potesse degenerare, tutelando allo stesso tempo la sicurezza delle persone non direttamente coinvolte. Abbiamo assistito a molti silenzi dinnanzi a comportamenti estremisti simili, ma arrivare addirittura a difenderli per una pura strumentalizzazione è inaccettabile. Per quanto riguarda la Polizia Locale, di mia competenza, non vi è stato alcun uso sproporzionato della forza: gli agenti di Polizia Locale non hanno in dotazione il taser e non hanno effettuato alcun arresto. È stato fornito principalmente un supporto logistico ed un aiuto nel riportare la calma nel corso dell’intervento, cosa che è avvenuta in maniera professionale senza l’uso della forza ma con il dialogo».

 

Ha risposto così l’assessore alla Sicurezza alle interrogazioni dei consiglieri del Partito Democratico, della Lista Rosso Verde e di Genova Domani: “Il clima innescato in queste ore in città, vede il rischio del crescere di fenomeni di intolleranza che destano forti preoccupazioni. Dopo l’intervento di venerdì notte da parte di un ampio spiegamento di forze alla ex Latteria occupata - apparso sproporzionato nell’uso della forza - si interrogano il sindaco e la giunta affinché vengano chiarite le modalità definite dal “piano coordinato con altre forze dell’ordine per il controllo e il pattugliamento del centro storico” inserito nel Piano Caruggi, e i suoi risultati”; “Circa i fatti accaduti venerdì notte presso l’ex Latteria occupata, ai quali sarebbero seguiti otto arresti con un ampio spiegamento di forze e uno sproporzionato uso della forza; si chiede alla civica amministrazione di avere delucidazioni circa l’accaduto e sull’intervento della Polizia Locale e che vengano chiarite le modalità scelte nel “piano coordinato con altre forze dell’ordine per il controllo e il pattugliamento del centro storico”; "In seguito allo scandalosa manifestazione di domenica sera nel centro cittadino, sfociata in atti di vandalismo che hanno portato alla scrittura di insulti e ingiurie a danno delle forze dell'ordine e del sindaco sui muri di Palazzo Tursi, si chiede alla giunta di riferire in merito alle azioni di pronta risposta che sono state prese o che lo saranno”.

 

Parco di valletta Rio San Pietro a Cornigliano

 

«L’area è molto importante, di grande pregio e con grandi potenzialità. L’abbiamo visitata spesso e dopo i sopralluoghi abbiamo deciso di appostare le risorse necessarie per sviluppare la progettazione per la messa in sicurezza dell’area. È stata stipulata una convenzione con Società per Cornigliano e predisposto il progetto per 2 milioni di euro per la messa in sicurezza. Una volta ultimato il progetto andrà in gara in tempi veloci, perché per noi quell’intervento è urgente».

Lo ha detto il vicesindaco rispondendo all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia riguardante “Aggiornamenti in merito alla riqualificazione del parco di valletta Rio San Pietro a Cornigliano”.

 

Ponte Somalia

 

«Fin dall’inizio dei nostri mandati abbiamo detto che agiamo nel rispetto delle procedure che ci sono a livello nazionale, regionale e portuale. I depositi chimici non possono stare dove stanno. L’ipotesi più accreditata è quella di ponte Somalia e tutti gli enti stanno lavorando per capirne la fattibilità. C’è una procedura in corso che è delicata e il comitato tecnico regionale si è espresso in tal senso e il Comune di Genova ora non ha potere di esprimersi. Dal punto di vista politico riteniamo che il progetto debba andare avanti, se non ci saranno i presupposti troveremo delle alternative. Per ora è l’unica ipotesi al vaglio, a livello nazionale e regionale. Ogni ritardo è un danno grave ai cittadini genovesi che da trent’anni si vedono i depositi chimici in città».

Ha risposto così l’assessore al Porto e al Mare all’interrogazione della consigliera del Pd "In riferimento all’articolo del Fatto Quotidiano apparso in data 27 aprile (“Porto, la regione spinse per l’ok ai depositi a rischio”) si chiede al sindaco e alla giunta se intendano prendere provvedimenti di qualche tipo o dichiarare finalmente che ponte Somalia non è il luogo giusto dove trasferire i depositi chimici da Multedo”. 

 

Contributo Tari

 

«Esiste un protocollo per richiedere il contributo Tari in aiuto alle famiglie di Genova che presentino determinati requisiti: si accede alla domanda esclusivamente attraverso il Fascicolo del Cittadino, che permette di farlo in modo rapido, con zero errori e automatizzando i controlli delle istanze, così da facilitare l’erogazione del contributo. Per presentare la domanda, sul sito dell’ente ci sono numerose informazioni utili: i contenuti da dichiarare, una serie di Faq per le domande più comuni e un indirizzo email dedicato e due numeri di telefono a cui rivolgersi, per ogni dubbio o problema. C’è anche il supporto degli uffici per le segnalazioni personali, per richiedere ed ottenere anche lo SPId e la CIE. Infine è possibile chiedere aiuto  anche ai CAF e agli sportelli del cittadino del Comune. Il 31 maggio scadranno i termini per la presentazione delle domande, ma noi stiamo fornendo  tutta l’assistenza possibile, convinti che i canali digitali facilitino la vita dei cittadini». 

Lo ha detto il vicesindaco rispondendo all’interrogazione della consigliera di Liguria al Centro riguardante la possibilità di ottenere “misure per agevolare i cittadini ad accedere alle procedure per l'erogazione del contributo Tari”.

 

Salita Meloni e via del Chiappazzo

 

«Non ho molto da evidenziare sul punto, siamo bene a conoscenza del disagio che la situazione sta causando. È stata attivata la direzione strade e su mi richiesta di aggiornamento mi hanno informato di aver attivato tutta la fase di progettazione preliminare indispensabile per gli interventi di messa in sicurezza. Stiamo valutando le modalità di intervento, se andare in somma urgenza o altro. Potrò fornire aggiornamenti presto. Ci hanno anche scritto molti cittadini per esprimere il proprio disagio e quindi sappiamo di dover agire al più presto».

Ha risposto così il vicesindaco all’interrogazione di un consigliere del Pd in cui si legge: “Premesso che a seguito di uno smottamento in salita Meloni e via del Chiappazzo, queste ultime risultano ancora chiuse al transito pedonale e veicolare; considerato che per i residenti tali chiusure rappresentano motivo di profondo disagio; considerato altresì che ad oggi non sono ancora stati avviati dei lavori risolutivi per la problematica evidenziata. Si interrogano il sindaco e la giunta circa le tempistiche per l’avvio dei lavori di risanamento e la conseguente riapertura di salita meloni e via del Chiappazzo".

 

Emissioni navi

 

«Una volta al mese il Comune di Genova riunisce un Tavolo sui fumi emessi dalle navi, a cui partecipano Arpal, Capitaneria di Porto, Autorità di Sistema Portuale e le compagnie di navigazione. In questi anni, siamo riusciti ad aumentare le risorse destinate ad Arpal per quanto riguarda la misurazione delle emissioni legate alle attività portuali. Da qualche tempo, il sindaco Bucci ha firmato con la Capitaneria di Porto un protocollo che consente, agli operatori e alle compagnie portuali, di cambiare il carburante utilizzato prima dell’ingresso in porto delle navi, al fine di diminuire l’inquinamento ambientale. Un accordo di cui Genova fa parte insieme a Venezia e che dimostra l’impegno della nostra Città nell’accelerare il percorso che, a livello nazionale, porterà a una nuova normativa in un senso ancora più restrittivo per quanto riguarda i carburanti utilizzati nel trasporto marittimo. Un traguardo importante al quale teniamo molto, in accordo con i comitati cittadini che ci chiedono di monitorare i livelli di inquinamento prodotto dalle navi per arrivare al livello degli altri porti europei. A ciò si aggiunge il tema strategico dell’elettrificazione, in particolare quella delle banchine: Genova sarà il primo porto completamente elettrificato, ma servirebbero contributi governativi agli armatori per favorire questo importante rinnovamento».

 

«A completamento di quanto affermato dal collega, le attività di efficientamento ambientale realizzate in ambito portuale sono molto importanti, essendo il nostro porto inserito all’interno della città e, al contempo, motore della nostra città. Così come è indispensabile portare avanti progetti, come quello dei Quattro Assi, legati all’elettrificazione del TPL. Una grande trasformazione che ci aiuterà a ridurre l’inquinamento, visto che a parte le attività portuali e le emissioni legate al riscaldamento, una componente importante dello smog presente in città va addebitata proprio al trasporto privato: di qui la necessità di fornire un’alternativa valida alla mobilità privata».

 

Così gli assessori al Porto e alla Mobilità Integrata e Trasporti nella replica all’interrogazione di un consigliere di Fratelli d’Italia che chiedeva: “Considerate le notizie lette lo scorso 8 aprile relative ai livelli di inquinamento cittadino, si chiede alla Civica Amministrazione di voler riferire in merito con particolare riferimento alle problematiche causate dalle attività portuali, quali, ad esempio, le emissioni delle navi in manovra”.

 

 Ambulatorio neuropsichiatria infantile via del Lagaccio

 

«Credo di poter rassicurare su tutta la linea: non è assolutamente detto che sarà necessario lo spostamento e stiamo verificando con la direzione dell’ASL. Sarà un’interferenza limitata, per un periodo ristretto. Cerchiamo di evitarlo. Si darà continuità al servizio e l’alternativa è il Palazzo delle Ferrovie, a 50 m, questo se proprio l’ASL insistesse sulla necessità dello spostamento. Assolutamente la zona non verrà privata di questo servizio importantissimo».

Ha risposto così il vicesindaco all’interrogazione di una consigliera dem in cui si legge: “Vista la notizia dello spostamento dell’ambulatorio di neuropsichiatria infantile da via del Lagaccio 9 per il cantiere della funivia, si chiedono urgenti notizie al sindaco e alla giunta sulla ricollocazione dell’ambulatorio e sulle relative tempistiche".

 

Terminato il question time alle 15.00, con 38 presenti si è aperto il Consiglio comunale.

 

All’ordine del giorno una delibera e quattro mozioni.

 

Delibera Giunta al Consiglio n. 16: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio inerente la sentenza del Tribunale di Genova n. 2969/2023 (RG n. 12623/2014 e 6911/2016). LII variazione ai documenti previsionali e programmatici 2024-2026.

La delibera è stata approvata con 25 voti della maggioranza e del Gruppo Misto: astenuta il resto dell’opposizione. Sulla delibera è stata concessa l’immediata eseguibilità.

 

Mozione 54“Applicazione della L. 194/78”, atto presentato da Uniti per la Costituzione. Si legge nel documento: “La legge 194 ha sancito, da un lato, il dovere dello Stato e degli enti locali di tutelare la vita umana dal suo inizio e di rimuovere le cause che possano indurre all’interruzione della gravidanza; dall’altro lato, ha stabilito la facoltà delle gestanti di interrompere la gravidanza in particolare nei primi 90 giorni qualora vi sia serio pericolo per la salute fisica o psichica in relazione al proprio stato di salute o alle condizioni economiche o sociali o familiari o in relazione alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito. Il perdurante elevato numero di interruzioni volontarie di gravidanza dimostra la non completa applicazione della legge 194 nella parte in cui impone allo Stato e agli enti pubblici di rimuovere le cause di ordine economico e sociale che inducono frequentemente ad optare per l'aborto, che lungi dal potersi considerare un sistema di controllo delle nascite, comporta sempre una scelta drammatica”. S’impegna il sindaco e la Giunta: “A sensibilizzare Regione Liguria sulla verifica della piena attuazione della L. 194/78; a garantire, per quanto di competenza, alle gestanti che lo richiedano percorsi di supporto ed accompagnamento alla maternità, contribuendo a rimuovere le cause economiche e sociali che possano indurre alla scelta di interrompere la gravidanza”. Sulla stessa sono stati presentati quattro emendamenti dal Gruppo Misto e due ordini del giorno dalla lista RossoVerde con il quale s’impegna il sindaco e la Giunta: “Affinché si trasmetta, nelle sedi opportune, la volontà del Comune di Genova a far sì che nelle scuole genovesi secondarie di primo e di secondo grado di competenza statale l'educazione sessuale e affettiva diventi una materia obbligatoria, con corsi continuativi tenuti da associazioni competenti in materia”, e “A farsi portavoce nei confronti degli Enti preposti, affinché si possa addivenire ad una modifica della normativa inerente i congedi parentali con la finalità dell'ottenimento della retribuzione dei suddetti al 100%, per un periodo di tempo più lungo e con un maggiore coinvolgimento delle figure paterne”.

 

Mozione 45“Difesa del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG)”, atto presentato dal Pd. Si legge nel documento: “In Italia la Legge n. 194/78, “Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza”, sancisce il diritto di accesso e le modalità del ricorso sicuro per ogni donna all’IGV, interruzione volontaria di gravidanza, sia presso le strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale che presso strutture private convenzionate e autorizzate dalle Regioni. Secondo gli ultimi dati disponibili relativi al 2021 pubblicati nella relazione del Ministro della Salute sull’attuazione della Legge n. 194/78, il 42,8% dei rilasci della certificazione necessaria alla richiesta di IVG avviene nei consultori a fronte del 34,9% che avviene presso i servizi di ostetricia e ginecologia; sottolineando il ruolo fondamentale dei consultori “, con questa mozione s’impegna sindaco e Giunta: “A sensibilizzare Regione Liguria sulla costante verifica della piena attuazione della Legge n. 194/78, in particolare rispetto alla presenza in tutti gli ospedali e nei centri accreditati di un numero sufficiente i medici non obiettori; a sollecitare Regione Liguria affinché, nell’ambito della Case di Comunità che sorgeranno sul nostro territorio, si inseriscano anche ambulatori e personale medico-sanitario che possano contribuire alla garanzia della piena attuazione della Legge n. 194/78. A sollecitare Regione Liguria affinché venga data piena attuazione all’OdG n. 695 approvato il 23 febbraio 2023 dal Consiglio Regionale della Liguria volto “a permettere la distribuzione in totale sicurezza della pillola RU486 presso i consultori territoriali”. A esprimere a Regione Liguria forte preoccupazione rispetto alla norma inserita nel Decreto 2 marzo 2024, n. 19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); a richiedere a Regione Liguria di non esercitare la facoltà ivi prevista per quanto riguarda i Servizi Consultoriali ovvero che “le Regioni possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”, in considerazione dei rischi di violazione di privacy, riservatezza e rispetto dei diritti delle donne ex lege 194/78 e laicità del servizio pubblico”.

 

Le due mozioni sono state discusse congiuntamente. L’assessore alle Politiche Sociali ha dato, a nome della Giunta, parere negativo agli ordini del giorno presentati sulla mozione 54 dalla lista RossoVerde. Parere favorevole alla mozione 54, contrario alla 45.

Gli ordini del giorno sono stati respinti con 22 voti della maggioranza e 15 voti a favore della minoranza.

 

La mozione 54 è stata approvata con 22 voti a favore della maggioranza e di Uniti per la Costituzione, 12 voti contrari del Pd e della lista RossoVerde, si è astenuto il M5S e ha votato presente non votante il Gruppo Misto.

 

La mozione 45 è stata respinta con 22 voti della maggioranza e di Uniti per la Costituzione e 13 voti dell’opposizione restante.

 

La Mozione 14: “Intitolazione Pista Ciclabile a Davide Rebellin e Valerio Parodi”, atto presentato dalla Lega e la mozione 41: “Tempio laico cimitero Staglieno”, atto presentato da Vince Genova sono state rinviate in accordo con i proponenti.

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno alle 19.01 si è chiuso il Consiglio comunale.

Ultimo aggiornamento: 07/05/2024