Report del Consiglio comunale dell11 luglio 2024

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Articolo del
11/07/2024
sala del consiglio comunale
Manuela D'Angelo

Il Consiglio comunale odierno si è aperto alle 14, come di consueto, con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:

Stato dell’arte lavori Rotonda Carignano

«Si tratta di un importante intervento di rigenerazione urbana portato avanti dall’assessorato all’Urbanistica insieme all’operatore. L’obiettivo è la riqualificazione complessiva dell’area e la sua restituzione alla fruizione pubblica con una grande attenzione data al verde, giustamente  attenzionato dai residenti, dalle famiglie e da chi orbita nella zona. L’intervento si articola in due comparti, ponente e levante, entrambi suddivisi in due lotti. Per quanto riguarda il comparto di ponente, i lavori sono iniziati nell’agosto 2023 e prevedono l’insediamento di una media struttura di vendita, un ambulatorio veterinario e un esercizio di vicinato per la vendita di articoli per animali. Dopo l’autorizzazione paesaggistica, oggi è arrivata la variante edilizia che tiene conto dei ritrovamenti archeologici: insieme alla Soprintendenza, abbiamo lavorato per abbattere i tempi in modo da arrivare, sempre nell’ambito del comparto di ponente, alla riqualificazione del Piazzale di San Francesco d’Assisi. Per quanto riguarda il comparto di levante, anche questi lavori sono cominciati nell’agosto 2023 e porteranno alla realizzazione di residenze, attività di ristorazione, Circolo Ricreativo dei Taxisti, parcheggi e spazi pubblici tra corso Aurelio Saffi e via Fiodor. In questo caso, è stata presentata nel 2024 una variante in corso d’opera per la modifica di alcuni elementi strutturali. La SCIA interessa sostanzialmente la modifica degli elementi strutturali con la variazione delle quote di imposta delle fondazioni; di fatto i locali adibiti a parcheggio verranno realizzati ad una quota superiore riducendo le altezze utili interne. Ad oggi è in corso l’istruttoria relativa alla richiesta di una variante, in continuità con quella di ponente, volta al miglioramento paesaggistico delle aree verdi. L’intervento, infine, comprende anche la riqualificazione del Poggio della Giovine Italia». È la risposta dell’assessore comunale all’Urbanistica Mario Mascia all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Valeriano Vacalebre che chiedeva “informazioni in merito alla riqualificazione della rotonda di Carignano”.

Sfratto per morosità

«Ci siamo subito attivati con l’Ufficio Casa, per tentare di aiutare questa persona che sta dormendo in auto. Abbiamo appreso che è una situazione molto particolare, di cui dobbiamo omettere i dettagli per motivi di privacy. Possiamo dire che i Servizi sociali si sono messi più volte in contatto con questa signora, che però ha rifiutato sempre il loro supporto. La sua situazione è monitorata dal 2022. La donna ha solo voluto usufruire del fondo per morosità incolpevole, che le ha permesso fino a maggio 2023 di vedere sospeso lo sfratto. La procedura ha poi previsto altri percorsi, a cui però la donna non ha voluto sottoporsi, tra cui la domanda per un alloggio di edilizia popolare, nella cui graduatoria figurava alla 878esima posizione. Gli Uffici le hanno anche organizzato un incontro per proporle una soluzione in un appartamento con affitto a canone moderato, ma non si è mai presentata. Infine, il Servizio “Educativa di strada” l’ha cercata, in varie zone, fino a notte fonda, ma non è stata mai rintracciata, né lei, né l’auto in cui sta dormendo. Mi sembra, dunque, che gli uffici si siano attivati con tutti i mezzi possibili per aiutare questa donna, nonostante la difficoltà e continueremo a farlo». Lo ha detto l’assessore Pietro Piciocchi rispondendo all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Arianna Viscogliosi riguardante la storia di una donna di 73 anni, che “da circa un mese dorme nella sua auto parcheggiata nelle vie del quartiere di San Fruttuoso, sfrattata per morosità a febbraio”

Campionati di Coastal Rowing

«I Campionati mondiali di Coastal Rowing sono una grande manifestazione sportiva che si disputerà a Genova nel mese di settembre, all’interno di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport. Un’occasione importante anche per la valorizzazione, dal punto di vista paesaggistico, della zona di corso Italia che ospiterà questi Campionati, in particolare la spiaggia libera degli ex Capo Marina e i Bagni San Nazaro. Le competizioni si svolgeranno in campi gara differenti: la gara endurance prevede un percorso costiero di 6 km con 10 boe, con partenza e arrivo nello specchio d’acqua di fronte ai Bagni San Nazaro. Per quanto riguarda invece i Campionati di Beach Sprint, ci sarà un percorso misto spiaggia-mare sempre con partenza e arrivo sulla spiaggia dei Bagni San Nazaro. Attualmente, assieme agli organizzatori e ai Bagni Marina che rientrano tra le mie deleghe, sono in corso delle interlocuzioni per verificare che i fruitori della spiaggia libera degli ex Capo Marina e gli abbonati dei Bagni San Nazaro siano impattati il meno possibile dallo svolgimento delle gare. Nel momento in cui avremo definito in maniera compiuta gli spazi e i tempi al servizio dell’organizzazione di questi importanti eventi, andremo a individuare delle forme compensative. Voglio nuovamente sottolineare i benefici, in termini di immagine e di valorizzazione del territorio, portati da questi Campionati alla nostra città. Un ruolo importante avranno ovviamente i Bagni Marina che, dal 2017, hanno il segno “più” dopo tanti anni di bilanci negativi. Siamo sicuri che, anche attraverso le prossime gare di concessione, andremo a rafforzare la società anche dal punto di vista industriale». Lo ha detto l’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora, su delega della collega allo Sport Alessandra Bianchi, replicando all’interrogazione della consigliera dem Rita Bruzzone che chiedeva: “In merito ai campionati mondiali di Coastal Rowing che si terranno dal 6 all’8 settembre 2024 nella cornice di corso Italia e nel contesto di Genova Capitale Europea dello Sport. Si chiede quale sarà la gestione se l’organizzazione prevede l’utilizzo delle due spiagge, di Capo Marina e Bagni San Nazaro, come aree adibite a campo di gara e di manifestazione e con conseguente interdizione della balneazione. Si interroga anche in merito a quale sarà la gestione degli abbonamenti di bagni marina se verrà ridotta la fruizione dei Bagni San Nazaro”.

Giardini Govi

«Questa interrogazione ci consente di puntualizzare alcuni aspetti che riguardano uno dei punti più belli del nostro litorale di levante. Ci siamo sentiti e consultati più volte con la presidente Anna Palmieri del Municipio Medio Levante, che è sempre puntuale e presente sulle tematiche del territorio, e devo dire che insieme abbiamo condiviso quella che sarà l’articolazione dei lavori di riqualificazione che sono partiti i primi giorni di luglio. Il proprietario è Ireti-Iren, perché stiamo parlando della parte superficiale del depuratore di Punta Vagno, e questo tipo di ristrutturazione, completa di tutti i giardini sarà svolta in circa un anno per evitare che possano crearsi criticità ai macchinari del depuratore e che ne sia garantita la funzionalità a garanzia della balneazione delle acque del litorale di corso Italia, che è un bene prezioso. I lavori sono suddivisi in cinque lotti, realizzati senza soluzione di continuità, sono iniziati i primi di luglio e finiranno nell’estate 2025. Invito la consigliera e i cittadini che hanno segnalato le criticità del cantiere a vigiliare, lo faremo anche noi attraverso la direzione, perché dobbiamo fare in modo che i lavori vengano svolti senza interruzioni, perché teniamo a quel posto, come sottolineava la consigliera che ringrazio». Ha risposto così l’assessore al Verde Mauro Avvenente all’interrogazione della consigliera di Fratelli d’Italia Laura Gaggero in cui si legge: “Le zone verdi dei giardini Gilberto Govi a Punta Vagno evidenziano un grave stato di degrado tale da far pensare che nessuno si curi della manutenzione, si chiede alla civica amministrazione a chi compete la cura del verde dei Giardini Govi e a intervenire perché siano ripristinate condizioni normali anche sotto il profilo igienico”

 

Sicurezza e degrado via Novella

«Non c’è nessuna differenza tra Ponente e Levante riguardo la sicurezza messa in campo da questa Amministrazione e dalla Polizia locale. Sulle situazioni di degrado in via Novella e in generale in quel quartiere, ci siamo concentrati sulle occupazioni abusive e ne abbiamo effettuate 25 dall’inizio dell’anno. Riguardo l’abbandono dei relitti, a fronte di 800- 900 rimozioni all’anno, in quel quartiere ne abbiamo portate a termine 28. Sappiamo che lì la qualità della vita non è altissima, ma stiamo portando avanti progetti con un approccio sicuritario, per l’anti abusivismo e con politiche sociali di riqualifica del territorio e contro le situazioni di maggiore fragilità». Lo ha detto l’assessore Sergio Gambino rispondendo all’interrogazione del M5S Fabio Ceraudo riguardante “i fatti che hanno coinvolto e coinvolgono via Novella” per chiedere “alla civica amministrazione quali azioni intenda intraprendere per salvaguardare la sicurezza dei residenti e in che modo intenda intervenire per risolvere il disagio sociale che sussiste”.

 

Futuro Ex Ostello Oregina

«L’ex Ostello di Oregina è un tema importante che sto seguendo personalmente da un mese e mezzo, anche attraverso ripetuti sopralluoghi e incontri sul territorio Bisogna dare una risposta alle associazioni, avvalendosi del loro fattivo contributo. Intanto, quello che lei definisce come progetto è piuttosto un’ipotesi di destinazione d’uso che abbiamo discusso e concertato con il presidente del Municipio. Non abbiamo nulla in contrario nel dare una destinazione sociale all’ex Ostello, anzi: ben venga, a patto però che ci venga presentato un progetto che abbia una sostenibilità economica, come ho avuto modo di spiegare in maniera estremamente franca a chi ce l’ha proposto, fermo restando che nel PUC c’è una destinazione a servizio. Quindi, chi lo dovesse comprare lo farebbe per dare servizi. Poi, che si tratti di vendita o di concessione, dobbiamo prima capire visione e obiettivo. A me piacerebbe molto che l’ex Ostello tornasse ad essere un Ostello, magari un Ostello per la gioventù anche alla luce dell’ottima posizione della struttura che può essere un punto di forza. Parliamo complessivamente di una superficie molto grande, con annessa un’enorme zona sportiva che sarebbe ideale per la realizzazione di progetti sociali. L’asilo è un punto fermo, che andrebbe riqualificato e migliorato insieme a tutto il compendio. Inoltre, la collaborazione delle associazioni del territorio e di chi si occupa di gestione sportiva è indispensabile. Di recente, abbiamo voluto ingaggiare alcuni professionisti che stanno studiando la situazione per fornirci, in tempi brevi, una risposta su quale futuro dare a questo luogo. L’obiettivo finale potrebbe essere quello di diventare un Ostello per la gioventù di ultima generazione, con una riqualificazione complessiva che vada a coinvolgere l’asilo e le associazioni. La posizione, ribadisco, è ottimale e si inserisce perfettamente nel piano di valorizzazione delle nostre fortificazioni. Dunque potrebbe essere un punto di approdo con l’inserimento di tematiche culturali legate ai Forti. Insomma, vedo un progetto molto aperto: che poi si propenda per la vendita o la concessione, ne parliamo in un secondo momento. Certamente, non ci saranno speculazioni: niente appartamenti né Rsa. La cosa importante è che il progetto abbia una sostenibilità economica. Vi darò quanto prima aggiornamenti sulla questione». È la risposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi alla consigliera del gruppo misto Cristina Lodi che chiedeva “che cosa intende fare l'Amministrazione comunale dell'ex Ostello di Oregina: lo vende o investe risorse per realizzare il progetto con le associazioni e il Municipio al fine di realizzare servizi dedicati al territorio gestiti dalle associazioni? O lo metterà solo a reddito? esistono offerte e per quali destinazioni?”.

Attività commerciali centro storico

«Condivido il principio secondo il quale la vivibilità dei quartieri dipenda dal commercio e dalla qualità di esso, e che i residenti traggono beneficio dalla qualità delle realtà sane che operano sul territorio. Soprattutto in centro storico, l’amministrazione era intervenuta nel 2018 con una serie di step di modifiche puntuali che sono arrivate di concerto con i territori - e la consigliera Cavalleri può confermare - e abbiamo fatto sì che la normativa nazionale ci consentisse di decidere quali realtà commerciali vedessero la luce e quali no nelle zone di pregio. L’intesa del 2018 riguarda il centro storico, quindi un’area vasta, che è suddivisa in due zone: una rossa, anche se solo per conformazione della piantina, che ripercorre i percorsi Unesco, e una grigia per la parte rimanente del centro storico come definito dal Puc. Devo dire che questa intesa negli anni ha visto delle migliorie, con la condivisione di Regione e con il sistema camerale e ha visto anche una forte partecipazione del ministero della Cultura tramite la Soprintendenza, con la quale stiamo lavorando a stretto contatto. Faccio due esempi: in questi giorni ci sono stati segnalati dei lavori tra piazza Fontane Marose e piazza Soziglia e sono state riscontrate, dopo verifiche, delle non conformità che porteranno a delle conseguenze per il non rispetto delle normative; il secondo è la segnalazione di un self h24 al Carmine che è vietato dalla normativa comunale: anche in questo caso si è lavorato per far sì che l’intesa venga rispettata e che le attività non conformi non aprano». Ha risposto così l’assessore al Commercio Paola Bordilli all’interrogazione del consigliere di Liguria al centro Lorenzo Pellerano in merito alle “Iniziative che vengono messe in campo per garantire il mantenimento di una buona qualità del tessuto commerciale in centro storico e la possibilità di inserire dei criteri per la nuove aperture che garantiscano qualità e coerenza con la vocazione commerciale delle diverse zone”.

Terminato il question time con 34 presenti si è aperto il Consiglio comunale.

All’ordine del giorno una delibera e quattro mozioni.

Prima di procedere con i lavori è stato discusso un ordine del giorno straordinario a firma di tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza. Si legge nell’atto: “Il Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) dei lavoratori dei porti è una tipologia piuttosto recente e innovativa che, superando una storica frammentazione contrattuale, ha definito tutele contrattuali per coloro che lavorano direttamente nei porti; lo stato di agitazione del settore per il rinnovo del CCNL è stato indetto l'11 marzo 2024 e che lo sciopero proclamato il 5 aprile 2024 ha prodotto una maggiore valutazione delle richieste sindacali, ancora non ritenute sufficienti dalle stesse organizzazioni sindacali; purtroppo, sono emerse posizioni divisive tra le organizzazioni datoriali; è necessario prevedere aumenti contrattuali che permettano il recupero completo del potere d'acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici portuali. Sottolineato lo sforzo fatto da questi lavoratori e lavoratrici nel periodo post Morandi e durante la pandemia, questa mozione impegna sindaco e Giunta: “A interloquire con urgenza con il Governo nazionale perché si faccia protagonista con le parti datoriali per superare l’attuale posizione di stallo e riprendere la trattativa tra le parti sociali del settore portuale; a sollecitare tutti i parlamentari liguri affinché ci sia il loro autorevole intervento per favorire una positiva risoluzione della trattativa”. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

Delibera proposta Giunta al Consiglio 23: II Adeguamento del programma triennale dei lavori pubblici 2024-2025-2026 e VIII nota di variazione ai documenti previsionali e programmatici 2024-2026.

Su proposta dell’assessore al Bilancio, Lavori pubblici, Opere strategiche Infrastrutturali, Rapporti con i Municipi con funzioni di vicesindaco Pietro Piciocchi; la Giunta propone al Consiglio di approvare: “L’aggiornamento del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2024-2025-2026. Di prendere atto che le modifiche del programma possono essere così classificate: inserimenti: Ex Chiesa di Sant'Agostino, Piazza Renato Negri: recupero e rifunzionalizzazione del complesso museale; Moving Walkway collegamento Aeroporto - Stazione FS Erzelli: Realizzazione sistema di trasporto tramite tapis roulant per il collegamento pedonale fra l'Aeroporto C. Colombo di Genova e la futura stazione ferroviaria Erzeli/Aeroporto, Stazione FS Genova Pontedecimo: realizzazione di un nuovo parcheggio d'interscambio, Salita del Brasile: completamento del collegamento con Via Geminiano. Modifiche: Waterfront di Levante: recupero - Riconnessioni Sostenibili 3 - Area Costiera: Focus resilienza - Realizzazione nuovo parco urbano, Recupero alloggi E.R.P”.  Sulla stessa sono stati presentati tre ordini del giorno. Il primo presentato dalla consigliera dem Rita Bruzzone che impegna sindaco e Giunta: “A valutare l’opportunità, considerato l’importo di spesa, di richiedere a RFI una concessione che superi i 10 anni attualmente concordati; a considerare le due necessarie opere di collegamento, pedonale e viario, così da consentire un effettivo utilizzo del parcheggio di interscambio, che ben si raccordi con la Stazione Ferroviaria e con la possibilità di usufruire di un parcheggio più centrale rispetto alla zona commerciale di Pontedecimo”; gli altri presentati dalla consigliera Cristina Lodi che impegna sindaco e Giunta: “A prevedere un collegamento diretto tra un parcheggio d'intercambio area RFI e la Stazione ferroviaria di Pontedecimo; a prevedere un accesso diretto in Via Val D'Astico del parcheggio d'intercambio area RFI sia per l'accesso alla rete dei mezzi pubblici AMT, sia per raggiungere facilmente le attività commerciali” e “Ad attivarsi presso RFI affinché il tempo di utilizzo della zona destinata a parcheggio di intercambio passi da 10 anni ad almeno 50 anni”. L’assessore e vicesindaco Pietro Piciocchi ha dato, a nome della Giunta, parere favorevole agli ordini del giorno, che sono stati approvati all’unanimità.  La delibera è stata approvata con 21 voti a favore della maggioranza, voto contrario per il consigliere Mattia Ceraudo di Uniti per la Costituzione, si è astenuta il resto dell’opposizione. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità. 

 

Mozione 62: “Ospedale Gaslini”, atto presentato dalla consigliera di FdI Laura Gaggero.

Si legge nell’atto: “Considerato che il Gaslini rappresenta un’eccellenza internazionale nel campo della diagnosi e cura dei bambini, e che i bambini e le loro famiglie provenendo da tutta Italia e anche da paesi esteri spesso arrivano a Genova utilizzando la connessione aerea e che le famiglie utenti del Gaslini dovendo spesso rimanere in città per le cure dei piccoli degenti utilizzano hotel, appartamenti e strutture ricettive ubicate per lo più nei quartieri di Sturla e Quarto”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “A facilitare il raggiungimento dell’Ospedale per chi viene dalle più svariate parti della regione, dell’Italia e anche del mondo: richiedendo a Trenitalia di Inserire la denominazione GASLINI nella fermata ferroviaria di Genova Sturla e Genova Quarto dei Mille che distano circa 1 km dall’ospedale; migliorando le indicazioni di percorso dalle stazioni di Genova Sturla e Genova Quarto dei Mille integrando la segnaletica verticale già presente e la reperibilità di servizi bus e taxi dalle due stazioni ferroviarie; valutando la predisposizione di un servizio tipo drin bus dalle due stazioni ferroviarie o di una speciale convenzione con il servizio taxi dalle due stazioni ferroviarie ulteriore rispetto a quanto già esistente”. Sulla stessa sono stati presentati due ordini del giorno. Il primo dalla consigliera del Gruppo Misto Cristina Lodi che impegna sindaco e Giunta: “A sollecitare il Municipio levante affinché venga istituito e convocato nel più breve tempo possibile l’osservatorio, al fine di costruire un confronto continuativo e reciproco con la cittadinanza”; il secondo dal consigliere di Liguria al Centro Nicholas Gandolfo che impegna sindaco e Giunta: “A prevedere nel prossimo piano triennale l’inserimento della voce di spesa “rifacimento stradale di via Redipuglia, via Sciaccaluga, via Giovanni Maggio” così da avere l’inizio dei lavori verso la conclusione e la

realizzazione del nuovo Padiglione per garantire maggiore sicurezza presso le strade che conducono al Gaslini”. L’assessore Campora ha dato parere favorevole agli ordini del giorno e alla mozione. Gli ordini del giorno sono stati approvati all’unanimità così come la mozione.

 

Mozione 48: Trasporto pubblico Via Stefanina Moro”, atto presentato dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo.  Si legge nell’atto: “La via è dedicata a Stefanina Moro, ragazza di sedici anni che durante la guerra di liberazione teneva i collegamenti fra diverse formazioni partigiane; arrestata e condotta alla Casa del Fascio di Cornigliano e poi alla Casa dello Studente di Corso Gastaldi venne torturata invano perché rivelasse i nomi dei compagni. Fu poi ricoverata nell’ospedale di Asti, dove morì il 9 ottobre 1944, a causa delle torture subite. Questa strada risulta ancora vicinale e non di competenza strettamente Comunale e ad oggi non ha un servizio di trasporto pubblico locale e nonostante le innumerevoli segnalazioni da parte dei cittadini, con raccolte Firme, richieste ad AMT, al Municipio III Bassa Val Bisagno e al Comune, non vi è stato nessun riscontro positivo”. Per questo s’impegna sindaco e Giunta: “A chiedere ai proprietari della strada che venga effettuato un atto di donazione al Comune, e superato il primo punto ad addivenire un percorso con AMT al fine di dare un servizio Pubblico locale in Via Stefanina Moro”. L’assessore Matteo Campora ha espresso a nome della Giunta parere favorevole e la mozione è stata approvata all’unanimità.

 

Mozione 64: “Esenzione IRAP per le Pubbliche Assistenze”, atto presentato da Davide Falteri di Vince Genova. Scrive il consigliere: “Alcune regioni italiane come Lombardia e Friuli-Venezia Giulia hanno già deliberato negli anni scorsi l’esenzione dell’Irap per associazioni e enti del Terzo Settore, a cui si sono aggiunte nel 2023 anche Abruzzo e Puglia; in Liguria

viene versata, seppur in forma ridotta, anche dalle Pubbliche Assistenze; l’aliquota applicata e del 3% e contribuisce in modo importante ai costi di numerose associazioni di volontariato presenti nel territorio genovese e ligure”, con questa mozione s’impegna sindaco e Giunta: “Ad attivarsi presso Regione Liguria per chiedere di esentare dal pagamento dell’IRAP, in occasione del prossimo bilancio, le Pubbliche Assistenze presenti e regolarmente attive sul territorio genovese e ligure”.

Sulla stessa sono stati presentati due ordini del giorno dalla consigliera Cristina Lodi del Gruppo Misto che impegnano sindaco e Giunta: “a farsi parte attiva presso la Regione affinché nel prossimo assestamento di bilancio vengano previste le risorse per il pagamento retroattivo ,per gli anni dal 2014 al 2019 e per il 2023 , dell’aumento inflazionale previsto dall’attuale convenzione con ANPAS, la CRI - Croce Rossa Italiana - Comitato Regionale Liguria, la Federazione Italiana Misericordie, ANPAS Liguria, ANAS Associazione Nazionale di Azione Sociale-Liguria e Regione Liguria” e “a valutare la possibilità di arrivare all'esenzione totale della TARI per le consorelle ed associazioni aderenti a ANPAS, CRI Croce Rossa Italiana - Comitato Regionale Liguria, la Federazione Italiana Misericordie e ANAS Associazione Nazionale di Azione Sociale-Liguria; a valutare di estendere l’esenzione della TARI a tutte le associazioni di volontariato del Terzo Settore”. Presentati anche sei emendamenti di cui cinque a firma del Gruppo Misto e uno del consigliere Ariotti della Lega. Il consigliere Falteri accetta i primi quattro emendamenti della consigliera Lodi e il sesto del consigliere Ariotti.

L’assessore Gambino ha dato parere favorevole agli ordini del giorno e alla mozione. Gli ordini del giorno e la mozione sono stati approvati all’unanimità.

 

La mozione 50 “Creazione pista ciclopedonale da Multedo a Vesima”, atto presentato dalla lista RossoVerde è stata rinviata a causa dell’assenza dei consiglieri proponenti.

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno alle 17,24 si è chiuso il Consiglio comunale.

 

 

«Il Comune di Genova ha margini di azione molto ridotti per quanto riguarda le procedure di installazione delle antenne per la telefonia mobile. Procedure che vanno avanti speditamente al netto di eventuali vincoli di carattere paesaggistico e monumentale, e della necessità di acquisire i pareri espressi Arpal in termini di un potenziale inquinamento ambientale. Pur non avendo strumenti particolari per esercitare un qualunque potere di interdizione, il nostro obiettivo è di approntare un regolamento comunale che, come prima cosa, individui gli spazi sensibili da tutelare a prescindere dalla loro localizzazione: asili, ospedali, Rsa, scuole. Per quanto riguarda il caso specifico segnalato dalla consigliera, comunico di avere convocato l’amministratore di condominio per lunedì 15 luglio alle ore 11.30». Lo ha detto oggi l’assessore comunale all’Urbanistica Mario Mascia replicando all’interrogazione presentata dalla consigliera del Pd Donatella Alfonso che segnalava i lavori di installazione di una doppia antenna per la telefonia mobile sul tetto dei civici 28, 30 e 32 di via Sapri, ad Oregina.

Ultimo aggiornamento: 11/07/2024