Il consiglio comunale odierno si è aperto come di consueto alle ore 14 con la discussione degli artt. 54, interrogazioni a risposta immediata:
Malfunzionamenti display AMT
«Le paline elettroniche di fermata a oggi sono 135, collocate sulla rete urbana. Le informazioni vengono rilevate direttamente dal sistema di monitoraggio utilizzato dall’azienda. Se le paline sono completamente spente o non aggiornano con la centrale il guasto viene rilevato da remoto. Se il problema non riguarda la trasmissione ma anomalie tecniche è il personale di AMT a segnalare ai tecnici. Molte paline hanno un solo lato perché sono state previste così e sono state previste paline con doppio monitor solo su fermate dove passano molte linee per una informativa più efficace. Nel programma di rinnovamento dei 4 assi di forza sono previsti interventi su 300 pensiline che saranno sottoposte a totale riqualificazione anche attraverso l’installazione di telecamere e con le informative attraverso monitor. È possibile utilizzare l’app di AMT attraverso la quale, usando il numero di linea, + possibile entro quanto arriverà il mezzo. L’app ha avuto 600mila download e riscontra un buon funzionamento e soddisfazione degli utenti. In ambito della commissione di settembre sui 4 assi indicheremo le pensiline interessate».
Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Vincenzo Falcone in cui si chiedono “Informazioni circa le problematiche inerenti i pannelli informativi di AMT, nello specifico se i malfunzionamenti di tali pannelli vengono automaticamente rilevati da una centrale operativa che provvede al ripristino e se vi siano problematiche oggettive tali da impedire la visione delle informazioni sul display da entrambi i lati dello schermo”.
Cassonetti bilaterali a ponente
«Le notizie apparse sul quotidiano Il Secolo non sono state diffuse dall’amministrazione. Noi, per dare notizie ufficiali, aspettiamo prima le dichiarazioni del nuovo direttore, sia di discuterne in commissione, per rispetto dell’aula. Detto questo, abbiamo da poco superato la fase uno del nostro progetto, che prevedeva un grosso balzo in avanti sulla raccolta differenziata: risultato raggiunto nonostante il Covid e i problemi legati al crollo ponte Morandi. Ora siamo entrati nella fase due, che prevede l’utilizzo di più sistemi da utilizzare per migliorare ancora le nostre prestazioni. Tra questi, il sistema bilaterale, il porta a porta, la raccolta di prossimità, gli eco punti, le isole ecologiche come quella al Lagaccio e quella della Volpara. Quindi non ci sono ricette uniche: la formula prevede più sistemi che concorrono alla crescita della differenziata. Credo sarà opportuna a settembre una commissione consiliare per fare il punto della situazione». Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Matteo Campora rispondendo all’interrogazione della consigliera del Pd Monica Russo riguardante “Le notizie apparse sul Secolo XIX, domenica 7 luglio 2024, secondo cui i cassetti bilaterali per la raccolta dei rifiuti non saranno installati nei quartieri del ponente a causa delle interferenze con gli assi di forza del trasporto pubblico”.
Cantiere piazzale Staglieno
«Questo cantiere è cominciato male perché la ditta che aveva vinto l’appalto ha dato grossi problemi da subito e oggi siamo alla risoluzione contrattuale e stiamo verificando le condizioni per consegnare l’area al secondo classificato del bando di gara che è pronto a partire non appena sarà esecutiva la determina di rescissione del contratto. La risoluzione non è stata facile da definirsi, ora siamo in conclusione grazie anche al parere dell’avvocatura su aspetti specifici. Lo spazio occupato è stato ridotto al minimo indispensabile, per una cantierizzazione minima, ma è stato dovuto creare un ulteriore spazio all’interno del cimitero che ha creato ulteriori disagi alla nostra eccellenza mondiale. Purtroppo quando le cose devono andare male, come dice la seconda legge di Murphy, vanno male e c’è stato un ulteriore ammaloramento dell’impalcato del rio Velino, sul quale sono in corso le verifiche strutturali di sicurezza da parte dell’architetto Imbesi e si andrà anche a fare delle verifiche per via Piacenza».
«Abbiamo fatto un sopralluogo su richiesta degli operatori del mercato di zona sul tema parcheggi ed è stato deciso che una porzione di cantiere che c’è tutt’oggi. Sarà liberata entro venerdì per recuperare cinque posti macchina e dieci posti moto a beneficio sia dei clienti del mercato che di chi, più in generale, si reca al cimitero».
Hanno risposto così l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente e l’assessore al Commercio Paola Bordilli all’interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua in cui si legge: “Preso atto che nel piazzale antistante l'ingresso del cimitero monumentale di Staglieno è presente il cantiere inerente alle "opere di adeguamento idraulico dei tratti tombinati dei rivi Veilino e Sant'antonino" che occupa tutta la parte centrale dell'area di parcheggio e che, di conseguenza, per come e' stato delimitato questo cantiere, sono stati tolti tutti i parcheggi nella parte centrale del piazzale. Considerando che la situazione descritta porta a diverse conseguenti criticita', soprattutto per gli anziani e per chi ha problemi motori, oltre che per le attivita' commerciali presenti, si chiede riscontro circa la durata del cantiere in questo punto e sulla possibilita' di liberare, prima del termine di questo, almeno una parte di parcheggi per poter permettere cosi', soprattutto per le persone anziane o con difficoltà motorie, la sosta.”
Normativa arte di strada
«Viene detto che il nuovo regolamento per l’arte di strada è infattibile, ma abbiamo studiato e conosciamo tutti i regolamenti di questo genere approvati nelle altre regioni italiane e tutti ad oggi prevedono l’utilizzo di una App. Un sistema che quindi funziona in tante altre città italiane, come Padova, Milano e Verona, città turistiche tanto quanto Genova, dove convivono tantissimi artisti di strada, con i turisti e i cittadini. Regolamenti a cui ci siamo ispirati e che domani in commissione avremo modo di spiegare. Il nostro regolamento, poi, andrebbe letto bene, perché è vero che abbiamo inserito la regola dei 5 metri e dei 2 metri, ma siccome conosciamo perfettamente il centro storico, abbiamo previsto deroghe della Giunta, ad esempio proprio su via Garibaldi dove sappiamo bene che le misure non possono essere rispettate. Quindi non siamo qui per evitare l’arte di strada, ma per normarla». Lo ha detto l’assessore al Commercio e Tradizioni Paola Bordilli, rispondendo all’interrogazione della consigliera della lista Rosso Verde Francesca Ghio riguardante la nuova “Normativa relativa all’arte di strada”.
Traffico nel ponente e in zona san Benigno
«Questa è una questione che purtroppo si ripete da decenni, soprattutto oggi che il traffico dei traghetti è aumentato. Il problema concreto è che il numero delle auto non può essere smaltito dalle strade che abbiamo. In questo periodo abbiamo sempre avuto la presenza di code in alcuni orari. Possiamo cercare di limitare gli effetti sapendo che non è facile con i lavori che riguardano san Benigno e lungomare Canepa e che sono in capo al Comune. Poi il tema relativo agli accessi pone una serie di problemi, come le code dei veicoli pesanti in concomitanza con gli accessi al varco Etiopia: sono una serie di situazioni sovrapposte e l’unico modo di risolverlo è una presa d’atto con il Terminal Traghetti e con Autorità portuale per scaglionare in maniera diversa le partenze, perché se partono cinque, dieci navi, è evidente che arriveranno tutti insieme, che siano turisti o veicoli commerciali o persone che devono tornare alle loro residenze. Stiamo lavorando con la Polizia locale e l’assessore Gambino, l’assessore Maresca si è attivato con l’Autorità Portuale e con il Terminal Traghetti per scaglionare gli orari e non sovrapporli eccessivamente. Un altro lavoro importante è quello di velocizzare le operazioni di sbarco e imbarco, in un progetto che si chiama Smart Logistic e fa parte di Smart Genova, per far avvenire le operazioni burocratiche in aree di buffer. Nei giorni scorsi si è verificato un problema al sistema informatico e tutti i mezzi si sono accodati perché le operazione si sono svolte in modalità manuale. Ci sono più azioni che il Comune sta mettendo in campo, ma è importante la collaborazione di Autorità Portuale, Capitaneria e Terminal traghetti per mitigare questi disagi».
Ha risposto così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione della consigliera di Liguria al centro Federica Cavalleri in cui si “Chiede all’amministrazione: come intende intervenire per rendere più scorrevole il traffico nel ponente cittadino e nella zona di San Benigno al fine di ridurre le difficoltà incontrate nell’ultimo periodo”.
Aria condizionata metropolitana
«Ci tengo a ricordare la misura che è stata presa nei giorni scorsi per anticipare la gratuità agli over settanta alle 7.30 del mattino per permettere di uscire nelle ore più fresche. Prima di affrontare la questione bisogna parlare del parco carrozze della metropolitana, perché purtroppo non tutte hanno il condizionatore. Soprattutto in quelle di prima generazione non è possibile neppure metterlo. Quindi si sta procedendo a una sostituzione. Il parco veicoli della metropolitana è composto da 25 treni, 6 di prima generazione acquistati nel 1990, 12 di seconda generazione messi in servizio tra il 1992 e il 2004 e 7 veicoli di terza generazione, i più recenti oggi in servizio. I treni di prima generazione saranno rottamati nel 2025 perché progressivamente sostituiti dai 14 nuovi treni di quarta generazione acquistati da AMT e alcuni sono già arrivati. Fanno riferimento a una finanziamento ottenuto dal Comune di Genova per 70 milioni di euro per l’acquisto di 14 treni. Sui treni di seconda generazione l’impianto di aria condizionata non può essere installato per problemi di spazio e allestimento interno; i sette treni di terza generazione sono dotati di un sistema di ventilazione del vano passeggeri per il confort dei viaggiatori: questa tipologia di treni ha anche la predisposizione per l’installazione dell’aria condizionata e si sta valutando con l’azienda un eventuale intervento di retrofit sull’impianto di condizionamento adattandolo a quello che sarà presente sui treni di quarta generazione. Proprio la flotta di 14 treni di quarta generazione che arriverà e sarà messa in servizio a fine 2024, presenta quelle caratteristiche che sono opportune e che prevedono l’aria condizionata nel vano passeggeri. Questa caratteristica permetterà di avere a regime 21 treni, quelli di quarta e terza generazione, di essere sempre capaci di rendere sempre più confortevole il viaggio in metropolitana. L’impegno che condividiamo con l’azienda è di rendere le caratteristiche di viaggio sempre più attrattive e confortevoli, abbiamo lavorato in tal senso anche con la scelta dell’allestimento dei 14 treni che avranno aria condizionata, tecnologie all’avanguardia e sostenibilità e un sistema di videosorveglianza a bordo per incrementare la sicurezza. Quindi, dove possibile andremo a intervenire, ma per rendere migliore e più confortevole il trasporto e il servizio accadrà quando entreranno in servizio i 14 treni a fine 2024. Sui treni dove sarà possibile fare l'intervento di retrofit lo faremo, ma era giusto dare evidenza di quello che attualmente è il parco vetture di AMT, sapendo che la sostituzione delle metropolitane ha dei costi particolarmente alti. Con una peculiarità, che a Genova non è possibile utilizzare le metropolitane che ci sono a Milano che sono molto più grandi, ma le metropolitane che abbiamo a Genova, vista la ristrettezza della galleria che unisce Dinegro a Brin, hanno caratteristiche che hanno solo Genova e Napoli per limitazioni di misura.
Questa la risposta dell’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Arianna Viscogliosi: “Mi è stato segnalato da alcuni passeggeri che nel tratto della metro De Ferrari-Brin, nei treni affollati e stipati di persone, l’aria condizionata non fosse adeguata alle condizioni del caldo di questi giorni, rendendo il viaggio insopportabile, con pericolo di malori soprattutto tra gli anziani. Si chiede all’amministrazione se è possibile garantire ai passeggeri di tali mezzi pubblici condizioni di viaggio confortevoli senza che si verifichino tali disservizi”.
Esselunga apertura a Sestri
«I soldi del ponte Morandi non ci sono più da anni; il ponte è stato ricostruito e noi abbiamo restituito al Ministero le risorse avanzate, non più a nostra disposizione, ormai da anni. I soldi del “programma straordinario” non sono quelli del Morandi: sono un’altra cosa. E’ falso, quindi, che abbiamo utilizzato i soldi del Morandi per fare altre opere che non siano state il nuovo ponte. Venendo al Chiaravagna, questo è un fiume i cui progetti di messa in sicurezza iniziarono nel 2001, con un investimento di 60 miliardi di vecchie lire. Oggi Sestri ponente è ancora a rischio idrogeologico. Noi stiamo lavorando perché diventi una zona “verde” in cartina, ovvero non più a rischio idrogeologico, e quindi sicura per i residenti, per i supermercati, come Esselunga ma anche come la Coop, e per tutte le aziende che ci sono a Sestri, aeroporto compreso. Riguardo Esselunga, i lavori che la riguardano ricadono su 160 metri, a fronte di un chilometro e sei e ad Esselunga sono stati chiesti milioni di euro di opere di realizzazione, di cui 896mila per rinforzare l’argine del fiume che insiste dalla sua parte. 4,5 milioni per realizzare la rampa di accesso, parcheggi, aree di verde pubblico, percorsi pedonali e nuova viabilità interna. In totale Esselunga darà al Comune 6,7 milioni di euro come oneri di urbanizzazione». Ha risposto così il sindaco Marco Bucci rispondendo a tre interrogazioni, dei consiglieri Bruccoleri (Pd), Ceraudo (M5S) e Bruzzone (Lista Rosso Verde) riguardanti “Le notizie apprese dalla stampa sul possibile utilizzo di soldi pubblici legati alla tragedia del ponte Morandi, per favorire l'insediamento di Esselunga a Sestri ponente.”
Via Castagnola cedimento manto stradale
«La chiusura di via Stefano Castagnola è avvenuta subito, con l’intervento della Polizia locale e la posa in opera delle transenne, per evitare che il cedimento potesse diventare rischioso, perché la priorità per noi è la sicurezza. Il cedimento è di una certa rilevanza, bisogna produrre un progetto che va presentato a Regione perché il rilascio dell’autorizzazione idraulica compete a lei. Per rendere più veloci le tempistiche, però, abbiamo chiesto ad Aster di fare un progetto esecutivo per presentarlo in Regione e procedere con il nulla osta per eseguire l’intervento secondo accordo quadro con finanziamento già avvenuto. Oggi è stata effettuata una video ispezione per fornire ai progettisti di completare il progetto. Alla Regione chiederemo poi di procedere con modalità di urgenza. I tempi non sono brevi; c’è un iter che dobbiamo seguire, ma è in campo la massima attenzione per accorciare le modalità». Lo ha detto l’assessore Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione della consigliera di Fratelli d’Italia Laura Gaggero riguardante “via Stefano Castagnola, tra Albaro e Sturla, interrotta a metà da transenne e new jersey a causa di un cedimento del manto stradale che poteva avere ben altre conseguenze”.
Terminato il question time con 37 presenti si è aperto il Consiglio comunale.
All’ordine del giorno una delibera e tre mozioni.
Prima di cominciare i lavori è stato discusso un articolo 55 presentato dal consigliere dem Simone D’Angelo che invita l’aula ad esprimersi “sulle linee strategiche di indirizzo per il nuovo Piano Regolatore Portuale approvate dalla Giunta e sulla necessità di un coinvolgimento della città di fronte a una pianificazione di questa natura”.
Delibera Giunta al Consiglio 24: “Apposizione del vincolo preordinato all’esproprio ai sensi degli articoli 8 e seguenti del D.P.R. 327/2001 per la realizzazione delle opere di modifica della SP 52 N.S. della Guardia - nodo urbano e infrastrutturale in località Geo”.
Si legge nel documento: “Dato atto che il PUC vigente individua alcuni nodi della viabilità dove sono previsti interventi di miglioramento viabilistico e che tra i suddetti nodi vi è il nodo infrastrutturale n. 11 – Geo”, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Demanio Marittimo, Sviluppo Economico, Lavoro e Rapporti Sindacale, Mario Mascia, la Giunta propone al Consiglio: “Di esprimere l’assenso, per quanto di competenza, sul progetto definitivo nell’ambito dell’intervento di “Riorganizzazione del nodo urbano e infrastrutturale di località Geo, sp 52 di N.S. Della Guardia, nei comuni di Ceranesi e Genova - PNRR - M5C2 - investimento 2.2 piani urbani integrati - finanziato dall’Unione Europea - Next Generation Eu”, comportante aggiornamento ai PUC dei Comuni di Genova e Ceranesi, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 36/1997; di approvare la modifica alla perimetrazione del Centro Abitato del Comune di Genova, ai sensi dell’art. 4 del Codice della Strada, di disporre l’aggiornamento del PUC in recepimento del definitivo tracciato della nuova viabilità e del sedime di tutte le opere previste in progetto, come da stralci allegati, la cui efficacia resta subordinata alla positiva conclusione della conferenza di servizi da parte della Città Metropolitana di Genova, di disporre il vincolo preordinato all’esproprio sulle aree di proprietà privata interessate dalle opere, site nel Comune di Genova, ai sensi dell’art. 10 c. 1 del D.P.R. 327/2001, come da Piano Particellare di Esproprio”. La delibera è stata approvata con 22 voti della maggioranza, si è astenuta l’opposizione.
Mozione 68: “Creazione pista ciclopedonale da Multedo a Vesima”, atto presentato dalla lista Rosso Verde e dalla consigliera dem Rita Bruzzone.
Scrivono i consiglieri Filippo Bruzzone e Francesca Ghio: "Il territorio del Municipio VII è pari al 30% dell'estensione territoriale del Comune di Genova e la sua conformazione è in larga parte lineare, senza particolari pendenze ed è caratterizzata già da passeggiate ed aree ciclabili. Ritenuto che si possa progettare un'unica soluzione ciclopedonale in grado di creare un collegamento da Multedo a Vesima, in grado anche di creare un link con le esperienze di Città Metropolitana”, con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “Ad attivarsi nei confronti degli Enti e degli Uffici competenti affinché possa essere affidato un incarico di progettazione di un percorso ciclopedonale in grado di collegare Multedo a Vesima”. Sulla mozione sono stati presentati tre ordini del giorno: due presentati dalla consigliera dem Rita Bruzzone, che impegna sindaco e Giunta: “A valutare l’opportunità di una verifica, insieme ad Anas, di tutte le eventuali criticità presenti sulla strada Aurelia; a considerare la possibilità di effettuare verifiche e controlli sul passaggio dei mezzi superiori alle 7,5 t; a valutare, con gli uffici competenti, una progettualità della ciclopedonale che risponda alle esigenze di ciclisti e pedoni” e “a convocare una Commissione Comunale per la presentazione del Progetto della Marina di Pegli e della conseguente Ciclopedonale; a richiedere, altresì, la partecipazione alla Commissione non solo dei Bagni Castelluccio ma anche delle realtà nautiche confinanti facenti parte del Consorzio Pegli Mare, al fine di comprendere quale coinvolgimento progettuale comporta il prolungamento della passeggiata nelle loro aree di concessione”. Il terzo ordine del giorno è stato presentato dal consigliere della Lega Fabio Ariotti e impegna sindaco e Giunta: “A convocare una Commissione Comunale per la presentazione del Progetto della Marina di Pegli e della conseguente Ciclopedonale; a richiedere, altresì, la partecipazione alla Commissione non solo dei Bagni Castelluccio ma anche delle realtà nautiche confinanti facenti parte del Consorzio Pegli Mare, al fine di comprendere quale coinvolgimento progettuale comporta il prolungamento della passeggiata nelle loro aree di concessione”.
Sulla mozione sono anche stati presentati dal consigliere Federico Barbieri di Genova Domani quattro emendamenti, con uno dei quali chiede di aggiungere all’impegnativa: “A valutare la possibilità di inserire a bilancio i fondi necessari a un primo studio di fattibilità
per un percorso ciclabile da Multedo e Vesima, che tenga conto degli eventuali mutamenti urbanistici che avverranno a Ponente nei prossimi anni”. Gli emendamenti sono stati accettati dal proponente tranne il terzo. L’assessore e vicesindaco Pietro Piciocchi ha dato, a nome della Giunta, parere favorevole alla mozione e agli ordini del giorno con alcune modifiche. Gli ordini del giorno sono stati approvati all’unanimità, così come la mozione.
Mozione 69: “Strategie in tema di alta tecnologia informatica, I.A. e cybersicurezza”, atto presentato dai consiglieri Federico Barbieri e Lorenzo Pasi di Genova Domani, Nicholas Gandolfo di Liguria al Centro, Federico Bertorello della Lega, Franco De Benedictis di FdI, e Stefano Costa di Forza Italia.
Si legge nell’atto: “Premesso che il rapporto dell’Associazione CLUSIT, ha dimostrato che nel 2023 gli attacchi cyber sono aumentati del 12% e che l’Italia rappresenta tutt’ora un bersaglio privilegiato di attacchi cyber e di facile predazione a causa di una complessiva sottostima dell’importanza del tema sicurezza digitale diffuso nel comune pensare della cittadinanza e dei dirigenti politici, che la Città di Genova abbia fieramente imboccato il difficile percorso del rilancio industriale e tecnologico locale, favorito da ingenti finanziamenti da parte dello Stato e che questo percorso sia stato accelerato dalla sinergetica congiuntura su tutti i livelli di governo politico, da quello comunale a quello nazionale. Ritenuto che a causa dei mutevoli scenari globali, il percorso di rilancio industriale e tecnologico imboccato non possa prescindere dallo sviluppo di una infrastruttura strategica legata al tema della difesa digitale degli asset strategici, tra cui infrastrutture energetiche, porti, mercati finanziari, reti di trasporto e difesa altrettanto competitiva”, s’impegna sindaco e Giunta: “a sollecitare presso il Governo la promozione e lo sviluppo di procedure, processi e sistemi di monitoraggio e controllo delle configurazioni BGP (Border Gateway Protocol) specifici per la peculiare situazione genovese”. L’assessore Marta Brusoni ha dato, a nome della Giunta, parere favorevole. La mozione è stata approvata con 30 voti, voto contrario per il consigliere Crucioli di Uniti per la Costituzione mentre si è astenuto il pentastellato Ceraudo.
Mozione 59: “Villa Centurione Carpaneto”, atto presentato da Fabio Ceraudio del M5S.
Scrive il consigliere: “Villa Centurione Carpaneto, situata in Piazza Montano a San Pier D’Arena, è una delle ville storiche di maggior pregio della nostra città: costruita dopo la metà del 1500, fra il 1624 e il 1625 fu affrescata da Bernardo Strozzi in tre sale del piano nobile con episodi della storia romana. La Villa, a partire dagli anni ’70, fu sede della Scuola Materna Statale N. Bacigalupo e successivamente fu in parte venduta e in parte affittata.
Nel 2002 si completò la vendita a privati della parte superiore del palazzo, mentre le sale del piano nobile sono diventate proprietà di una società milanese. Nel marzo del 2024 è stato approvato dalla giunta comunale il progetto esecutivo per la valorizzazione di palazzo Carpaneto con un finanziamento da 4 milioni di euro del Pnrr-Pui, perché l’immobile, su tre piani con una terrazza all’ultimo, ospiti l’allestimento di uno spazio museale, un centro espositivo e sale dedicati a eventi e convegni. Nel progetto di massima presentato al Comune di Genova si era evidenziata la necessità di utilizzare gli spazi, una volta restaurati, come “Laboratorio sulla storia di Sampierdarena, volto a raccontarne piacevolmente la ricca storia plurisecolare, soprattutto ai giovani ed ai nuovi abitanti, creando interesse, rispetto e un sentimento di "City pride" e che, in considerazione di quanto affermato poco sopra, la Villa rappresenterebbe il luogo più idoneo per ospitare la collezione di Giovanni Battista Derchi, insieme ad altre opere di autori sampierdarenesi come Dante Conte e Nicolò Barabino”. Con questa mozione s’impegnano sindaco e Giunta: “Ad operarsi affinché una parte di Villa Centurione Carpaneto sia effettivamente utilizzata come “Museo e Laboratorio della Storia di Sampierdarena” e che possano trovare posto nel relativo allestimento i dipinti e le opere degli autori sampierdarenesi che il Municipio II Centro Ovest sta acquisendo, come detto in premessa, al fine di una completa fruizione da parte della cittadinanza tutta”.
Sulla stessa sono stati presentati due emendamenti dai consiglieri Monica Russo del Pd, Filippo Bruzzone della lista RossoVerde, di Fabio Ceraudo M5S e Cristina Lodi Gruppo Misto. Gli emendamenti sono stati accolti dal proponente.
L’assessore e vicesindaco Piciocchi ha dato parere favorevole alla mozione che è stata approvata all’unanimità.
Esauriti i punti all’ordine del giorno alle 17.52 si è chiuso il Consiglio comunale