Circa 50mila caditoie ripulite con il nuovo servizio: già attivo il portale di georeferenziazione

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27/09/2024
Pulizia di una caditoia - intervento in corso - foto di repertorio

7 milioni di euro fino al 2026 per la manutenzione di tombini e condotte. Sul sito del Comune la programmazione degli interventi e informazioni sullo stato di ciascuna caditoia

Roberto Bordi

Circa 50mila caditoie stradali delle oltre 90mila presenti sul territorio ripulite nel quadro del nuovo servizio di drenaggio urbano e inserite nel nuovo portale di georeferenziazione consultabile sul sito del Comune di Genova. L’obiettivo? Arrivare, a regime, alla pulizia di ciascuna caditoia almeno una volta l’anno, con priorità alle zone più fragili dal punto di vista idrogeologico e in prossimità dei principali servizi pubblici.

 

Ha già prodotto i primi importanti risultati il nuovo servizio di pulizia delle caditoie, fortemente voluto dal Comune di Genova e affidato nel 2023 a due differenti imprese attraverso i lotti 1 – Ponente (Municipi VII Ponente, VI Medio Ponente, V Val Polcevera, II Centro Ovest) e 2 – Levante (Municipi I Centro Est, III Bassa Val Bisagno, IV Media Val Bisagno, VIII Medio Levante e IX Levante).

 

Il lotto 1 – Ponente è eseguito dalla ditta Pellegrini Escavazioni, il lotto 2 - Levante da un raggruppamento di imprese rappresentato dalla ditta Ricupoil. Ai due lotti se ne aggiunge un terzo, in gestione alla Protezione Civile e di “pronto intervento” in caso di particolari situazioni di emergenza su tutto il territorio comunale.

 

L’appalto, in Accordo Quadro, con una durata quadriennale (2023-2026) per un valore di poco più di 7 milioni di euro e partito ufficialmente nell’agosto 2023, ha voluto da subito rendere più efficiente e capillare il servizio di pulizia delle caditoie, con l’importante supporto digitale offerto dal nuovo portale di georeferenziazione che consente di monitorare in tempo reale lo stato di manutenzione di ciascuna caditoia.

 

Nel primo anno di operatività del nuovo appalto, le imprese incaricate del servizio hanno effettuato circa 50mila interventi di pulizia. Una volta a regime il nuovo sistema consentirà di ripulire tutte le oltre 90mila caditoie cittadine almeno una volta l’anno, dando la priorità alle zone più facilmente allagabili ed esondabili e, più in generale, nei pressi di luoghi sensibili quali scuole, ospedali, ambulatori etc.

 

«La gestione delle acque meteoriche è sempre stato per Genova un problema molto sentito da cittadini e imprese per i danni non solo economici che queste causano ogniqualvolta si verificano precipitazioni abbondanti – sottolinea l’assessore comunale alle Manutenzioni – Alla luce dei cambiamenti climatici in atto, è stato ancora più importante da parte della nostra Amministrazione decidere di adottare un nuovo sistema di pulizia delle caditoie basato sul doppio principio della prevenzione e della trasparenza. Infatti, se da un lato la pulizia più regolare di tombini e condutture consentirà di ridurre gli allagamenti, dall’altro i cittadini genovesi potranno contribuire a rendere più efficiente il servizio attraverso le segnalazioni e monitorando lo stato di ciascuna caditoia con un semplice clic sul geoportale consultabile sul sito del Comune di Genova, dove potranno conoscere anche la programmazione mensile degli interventi: un mix di strumenti digitali – conclude l’assessore – progettati per costruire insieme una città più sicura e resiliente».

 

LA PROGRAMMAZIONE E IL CONTRIBUTO DI MUNICIPI E CITTADINI

 

Gli interventi di pulizia da parte delle imprese sono pianificati su tutto il territorio genovese attraverso un’attenta e articolata programmazione mensile pubblicata sul sito del Comune di Genova 

 

I cronoprogrammi sono indicativi e possono variare in caso di:

 

- impossibilità di eseguire l’intervento per la presenza di auto in sosta (malgrado l’apposizione della relativa segnaletica che istituisce il divieto di sosta veicolare);

- caditoie particolarmente ostruite che necessitano di più tempo per essere liberate;

- difficoltà nel rifornire d’acqua l’autospurgo (può accadere che con la scovolatura dei tubi e le prove di funzionalità effettuate l'autobotte si svuoti prima del previsto, magari con il primo punto di rifornimento per l'acqua lontano dal sito di intervento);

- difficoltà logistiche per guasto al mezzo.

 

Naturalmente, tutte le vie eventualmente saltate vengono riprogrammate e reinserite nei cronoprogrammi successivi.

 

I cronoprogrammi mensili pubblicati sul sito del Comune vengono elaborati anche sulla base delle segnalazioni provenienti da cittadini e Municipi, che possono così supportare l’Amministrazione nella fase di programmazione degli interventi. Infatti, tutte le segnalazioni pervenute vengono raccolte dagli uffici centrali e prontamente trasmesse alle imprese incaricate del servizio per essere inserite nei primi cronoprogrammi disponibili.

 

Oltre 700 le segnalazioni recepite finora dal Comune di Genova.

 

RISPARMIO ECONOMICO E “SCOVOLATURA DEI TUBI”

 

Rispetto al biennio precedente è stato riscontrato un importante incremento del numero di caditoie trattate annualmente, ottenendo al contempo un significativo risparmio a livello economico per l’Amministrazione grazie al minor numero di interventi di manutenzione straordinaria. Lo spiegano bene, in questo primo anno di servizio, la raccolta e lo smaltimento di decine di tonnellate di materiale che ostruivano caditoie e tubazioni, impedendo un corretto drenaggio.

 

Proprio per migliorare il sistema di drenaggio delle acque ed evitare possibili allagamenti, negli ultimi mesi è stata introdotta la cosiddetta “scovolatura dei tubi”, ovvero la pulizia approfondita delle condotte che non permettono un regolare deflusso delle acque verso il canale principale e che possono, pertanto, essere causa di allagamenti nonostante l’intervento di manutenzione ordinaria sulla caditoia sia stato correttamente effettuato da parte degli operatori.

 

Ad oggi risultano circa 3mila i metri di condotta oggetto di scovolatura, mentre sono oltre 1.000 le vie oggetto di intervento da parte delle imprese mediante strumentazione meccanica e/o intervento manuale dell’operatore.

 

LA GEOREFERENZIAZIONE DELLE CADITOIE

 

Un’altra grande novità del nuovo sistema comunale di drenaggio urbano è la georeferenziazione di tutte le caditoie presenti sul territorio, effettuata da ciascun operatore durante l’intervento di pulizia con annesse foto pre e post lavorazione, visualizzabili in tempo reale da tutti i cittadini attraverso il geoportale messo a disposizione dal Comune di Genova 

 

Ad oggi sono circa 50mila le caditoie georefenziate una a una dagli operatori contestualmente alla loro pulizia e inserite nel portale: un sistema innovativo, trasparente e in costante aggiornamento che consentirà di conoscere, in tempo reale, lo stato dell’arte, la pulizia corredata da fotografie e una scheda analitica di ogni sito in modo da controllare l’esecuzione dei lavori e le situazioni dove sia prioritario intervenire.

 

Ogni caditoia presente sulla mappa è rappresentata da un pallino di colore:

verde: pulizia effettuata regolarmente;

rosso: lavoro rimandato;

giallo: pulizia non effettuata per problema rilevato;

bianco: caditoie il cui ultimo intervento è stato effettuato da più di un anno e che sarà riprogrammato.

 

La posizione sulla mappa di alcune caditoie può talvolta apparire imprecisa: ciò è dovuto alle difficoltà di ricezione del GPS in alcune aree della città.

 

Più in generale, i dati riportati sulla mappa sono in continuo aggiornamento, correzione manuale e miglioramento, nell’ottica di fornire al cittadino un’informazione sempre più puntuale, efficiente ed efficace.

 

RISULTATI E OBIETTIVI FUTURI

 

Il nuovo servizio di drenaggio urbano voluto dal Comune di Genova ha ottenuto i seguenti risultati:

- aumento del numero di caditoie trattate;

- pulizia approfondita delle condotte;

- georeferenziazione delle caditoie;

- riduzione dei costi e conseguente risparmio per i cittadini.

 

Il numero di caditoie trattate annualmente crescerà costantemente grazie:

1 – alla riduzione dei tempi di intervento dovuta: al completamento della georeferenziazione durante il primo anno di servizio (non più necessaria); al miglioramento generale delle condizioni di ostruzioni “storiche” risolte grazie agli interventi effettuati in questo primo anno di servizio; all’estrazione di grandi quantità di materiale rimosso da caditoie e tubature;

2 – alla pianificazione degli interventi sempre più puntuale e accurata;

3 – alla grande attenzione sulle aree/zone maggiormente a rischio;

4 – alla costante implementazione e aggiornamento dati della mappa sul geoportale.

 

COME AVVIENE LA PULIZIA

 

L'intervento di pulizia comincia, 48 ore prima, con l'apposizione dei cartelli di divieto di sosta e la contestuale trasmissione delle fotografie alla Polizia Locale.

 

L'operazione vera e propria è suddivisa in tre fasi: sistemazione dell'autospurgo lungo le aree di parcheggio (se lasciate libere): inserimento dell'ugello con l'acqua a pressione nella caditoia per smuovere il materiale; risucchio con l'aspiratore. Se il materiale è troppo costipato si interviene manualmente per smuoverlo prima di aspirarlo.

 

La pulizia viene seguita dalla prova di funzionalità, immettendo acqua nella caditoia per testare la sua capacità di smaltirla correttamente. Se ciò non avviene, si procede alla scovolatura del tubo verificando l’eventuale presenza di guasti strutturali che impediscono il funzionamento della caditoia al di là dell’attività di pulizia. In questo caso, i guasti sono segnalati e trasmessi ad Aster per il successivo ripristino.

Ultimo aggiornamento: 27/09/2024