Non abbandonare la partita, adotta con consapevolezza. Da venerdì sui muri di tutta la città
Non abbandonare la partita, adotta con consapevolezza. È il claim della campagna di sensibilizzazione per prevenire l’abbandono di animali di affezione, in particolare cani e gatti, lanciata dall’assessorato agli Animali del Comune di Genova. Da venerdì la campagna di affissione vedrà, in tutti i quartieri di Genova, i manifesti che si rivolgono direttamente allo spettatore invitandolo a una riflessione sui bisogni degli animali di cura, di attenzione e di un ambiente sicuro dove vivere.
«Abbiamo pensato, anche guardando a esperienze di successo in altri Comuni, che fosse importante mettere al centro della campagna di sensibilizzazione gli animali stessi in un modo accattivante e anche un po’ scherzoso, ma che attirasse l’attenzione e invitasse lo spettatore a fermarsi e riflettere su cosa significhi accogliere nella propria casa, e soprattutto nella propria vita, un amico a quattro zampe – spiega l’assessore agli Animali – purtroppo in questi mesi abbiamo assistito a un esponenziale aumento degli abbandoni, delle rinunce di proprietà e quindi a tantissimi genovesi che hanno portato i propri animali domestici al canile. Pensiamo che un primo passo per prevenire queste situazioni dolorose sia aumentare il grado di consapevolezza nel momento dell’adozione o dell’acquisto di un animale».
Oltre alle affissioni, i primi tre “soggetti” della campagna saranno anche presenti sui canali social del Comune di Genova.
Prima di adottare, chiediti: sono pronto a prendermi cura di lui per tutta la vita? Quale taglia?
La taglia del cane che scegli è importante per vari motivi: prima di tutto, più il cane è grande, più può essere faticoso da gestire in passeggiata. Il cane grande, poi, è più impegnativo dal punto di vista economico, richiedendo porzioni di cibo maggiori; anche farlo lavare in toelettatura sarà un po’ più costoso. Infine, purtroppo, in generale più il cane è grande, più bassa è la sua aspettativa di vita media. Attenzione però a non considerare facile la gestione di qualsiasi cane di piccola taglia: infatti ci sono alcune tipologie di cane (un esempio classico: il Jack Russell terrier) che sono particolarmente vivaci e attive e hanno bisogno di moltissimo movimento e gioco: praticamente dei piccoli terremoti! Per questo è importante valutare, oltre alla taglia, il tipo di cane che vogliamo e il tipo di vita che possiamo offrirgli.
Quale tipologia/razza?
Sia che si parli di un cane di razza che di un meticcio, bisogna tenere conto che la tipologia di cane (da pastore, da caccia, da difesa ecc) può influenzare molto il carattere e le esigenze: di quanto movimento ha bisogno, di quanto (e che tipo di) gioco, di quanto spazio; se sarà portato o no ad andare d’accordo con altri animali e con altre persone. È importante anche tenere conto del fatto che alcune razze sono fortemente predisposte a specifiche patologie e che quindi bisognerà mettere in conto la necessità di controlli regolari a scopo di prevenzione e la possibilità di spese veterinarie anche elevate.
Maschio o femmina?
Nell’ambito della stessa razza o tipologia, i maschi tendono ad essere leggermente più grandi e muscolosi rispetto alle femmine. A volte i maschi possono essere più inclini a conflitti con altri maschi, possono essere più territoriali, soprattutto se non sterilizzati. I maschi interi possono marcare il territorio con l’urina e potrebbero essere più inclini a comportamenti dominanti o a cercare di scappare in presenza di femmine in calore. Generalmente le femmine tendono ad essere più indipendenti e a maturare più velocemente rispetto ai maschi, tuttavia questo varia molto in base all’individuo. Sterilizzare sia i maschi che le femmine riduce notevolmente i comportamenti legati all'istinto riproduttivo (marcatura territoriale, fughe, aggressività legata al sesso). Un maschio sterilizzato di solito è meno incline a cercare femmine in calore e meno aggressivo verso altri maschi. Una femmina sterilizzata, d’altra parte, non avrà più il ciclo e quindi non ci saranno preoccupazioni legate a questo. Non esiste una scelta "migliore" in assoluto tra maschio e femmina; la cosa più importante è trovare un cane il cui carattere e bisogni siano compatibili con il tuo stile di vita e le tue aspettative. Dedica del tempo a conoscere il singolo cane e affidati al consiglio del rifugio o dell’associazione per capire qual è il cane giusto per te.
Di che età?
Nessun cucciolo dovrebbe mai essere separato dalla madre prima dei due mesi, sia per permettere un appropriato svezzamento che per consentirgli di apprendere, dalla madre e dal confronto coi fratelli e sorelle, importanti elementi di socializzazione, la cui carenza si ripercuoterebbe sulla sua vita e sul suo carattere; ad esempio, è la madre a insegnare ai cuccioli a controllare la forza con cui usano la bocca e a moderarla a seconda delle situazioni, in modo da non mordere forte se stanno solo giocando. Crescere in modo equilibrato un cucciolo e poi un cane giovane è comunque un’esperienza che richiede attenzione, costanza e una buona dose di energie e per cui può essere utile il consiglio di un educatore cinofilo o veterinario comportamentalista. Adottare un cane già adulto, se si viene ben consigliati da volontari o educatori, permette di conoscere già il carattere dell’animale e valutare al meglio se ci siano le premesse per una buona convivenza. Inoltre, i canili e i rifugi sono pieni di cani adulti e anche anziani che meritano una famiglia affettuosa!
Posso prendere un cane se ho bambini piccoli?
La convivenza serena tra animali e bambini è possibile, ma è importante gestirla bene e bisogna tenere conto del fatto che non tutti i cani si trovano bene coi bambini. Sia che si tratti di accogliere un cane in una famiglia che ha già bambini, sia che si tratti di preparare un cane di famiglia all’arrivo di un nuovo bambino, è opportuno chiedere il consiglio di un educatore cinofilo o veterinario comportamentalista.
Posso prendere un cane se ho già un altro animale a casa?
La convivenza serena tra animali è possibile, ma è importante gestirla bene e bisogna tenere conto del fatto che non tutti gli animali vanno d’accordo tra loro. Se abbiamo già un animale, valutiamo prima di tutto l’impatto che l’arrivo di un nuovo componente “a quattro zampe” della famiglia può avere sulla sua serenità. Anche la scelta del nuovo cane (carattere e tipologia) deve tenere conto del fatto che dovrà essere inserito in un contesto in cui è già presente un animale con la propria routine e le proprie abitudini. Probabilmente sarà necessario un periodo di avvicinamento prima di essere certi che i due animali possano andare d’accordo. È comunque opportuno chiedere il consiglio di un educatore cinofilo o veterinario comportamentalista.
Perché è importante il percorso di avvicinamento prima dell’adozione?
Sia i componenti umani della famiglia che il cane sono tutti individui con caratteri ed esigenze personali: il percorso pre-affido è importante per capire, prima di fare il passo definitivo, se i caratteri e gli stili di vita sono compatibili e se la convivenza si preannuncia serena e piacevole per tutti. Riportare indietro un cane che ha già iniziato una vita in famiglia significa comunque causargli un trauma: meglio, quindi, essere il più possibile sicuri che la relazione possa funzionare, prima di portarlo a casa.
Perché è meglio evitare di scegliere un animale solo da un annuncio online?
I social rappresentano un ottimo modo per far conoscere cani e gatti che cercano una famiglia e sono strumenti usati anche da realtà molto serie e affidabili, ma purtroppo Internet è anche pieno di annunci dietro i quali ci sono persone che speculano sugli animali, o che, semplicemente, non sono abbastanza esperte per saperci consigliare in modo competente sull’affido. L’annuncio online va benissimo come primo approccio, ma è comunque preferibile seguire un percorso di conoscenza pre-affido, che è un buon parametro per valutare la serietà di chi propone l’animale.
Sono in grado di far fronte a eventuali imprevisti nella gestione del mio cane?
Nel momento in cui adottiamo un animale, pensiamo anche al futuro: se dovesse accadere qualcosa che ci tolga tempo, energia o risorse economiche, in modo temporaneo o permanente (un cambio di lavoro, un trasloco, un ricovero o anche solo una vacanza) abbiamo un piano di riserva che ci consenta di prenderci comunque cura del nostro cane? Abbiamo qualche parente o amico che possa darci una mano in caso di bisogno? Conosciamo una pensione o un pet-sitter affidabile per quando dovremo allontanarci da casa senza poterlo portare con noi? Un animale può vivere con noi anche per 15-20 anni ed è bene essere preparati in modo che piccoli o grandi imprevisti non ricadano sul suo benessere.
E se qualcosa non funziona nella convivenza?
Dato che ogni animale è un individuo col suo carattere e le sue emozioni, che possono cambiare ed essere influenzate nel tempo, è possibile che a un certo punto qualcosa nella convivenza non funzioni. Un cane che è sempre stato buono e sereno può improvvisamente manifestare segni di stress o addirittura avere un episodio di aggressività. In questi casi, ricordiamo che raramente un animale cambia atteggiamento senza motivo: è assai probabile che qualche cambiamento nel nostro o nel suo stile di vita lo abbia turbato, o che qualcosa che abbiamo fatto lo abbia messo in allarme, il tutto senza che noi ce ne rendessimo conto. Se possibile, non bolliamolo subito come “cattivo” e cerchiamo piuttosto l’aiuto di un educatore cinofilo o veterinario comportamentalista: possiamo capire cosa non va, cambiare qualche elemento della nostra routine o imparare a relazionarci con l’animale in modo più consapevole e recuperare così una relazione serena con lui.
Di quali cure ha bisogno un cane?
Un cucciolo deve essere vaccinato dalle 6/8 settimane di vita fino alla sedicesima settimana: i principali vaccini includono quello per il cimurro, la parvovirosi, l'epatite canina e la leptospirosi. Molti cani possono aver bisogno di essere sverminati, specialmente se cuccioli: possono contrarre parassiti intestinali, come gli ascaridi, che possono essere pericolosi anche per la salute umana; la sverminazione deve essere eseguita periodicamente e il veterinario ci consiglierà il protocollo migliore. È importante proteggere il cane lungo tutto l’arco dell’anno da pulci, zecche e zanzare, che possono trasmettere malattie gravi come la leishmaniosi e la filariosi cardiopolmonare; il veterinario ci consiglierà il metodo migliore tra collare, compresse o spot-on. La sterilizzazione è importante per prevenire alcune malattie: nelle femmine la piometra, i tumori mammari, ovarici e uterini e le gravidanze isteriche; nei maschi il tumore ai testicoli, l’iperplasia prostatica, i tumori perianali e gli adenomi. Il cane ha bisogno di visite veterinarie regolari, almeno una volta all’anno; con l’avanzare dell’età, i controlli devono essere più frequenti e approfonditi per prevenire l’insorgenza di malattie. Le cure veterinarie possono essere costose, soprattutto in caso di malattie croniche o incidenti: è importante essere consapevoli di questo impegno finanziario; si può valutare l'opzione di un'assicurazione sanitaria per animali, che può coprire parte delle spese veterinarie in caso di emergenze o malattie.
Qual è l’alimentazione più adeguata?
Un'alimentazione sana e bilanciata è fondamentale per la salute generale dell’animale. Un regime alimentare corretto fornisce tutti i nutrienti necessari per mantenere un sistema immunitario forte, un peso adeguato, un mantello lucido e un buon livello di energia. Il tipo di cibo più adatto dipende dall'età, dal livello di attività fisica, dal peso e da eventuali problemi di salute. Se decidiamo di optare per una dieta “fatta in casa”, è opportuno farci assistere da un veterinario nutrizionista.