Il piano è stato pensato sul modello già sperimentato per gli interventi di urbanistica tattica del Genova Street Lab a Sampierdarena
La giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Mario Mascia, ha dato il via libera al nuovo percorso di comunicazione, pubblicità e partecipazione del Piano del verde che da oggi è on line al link https://www2.comune.genova.it/content/piano-del-verde-0
Pensato sul modello già sperimentato del Genova Street Lab per gli interventi di urbanistica tattica a Sampierdarena, il documento prevede lo sviluppo e la condivisione di un articolato processo di partecipazione che vuole coinvolgere non solo le professionalità, con funzioni divulgative di buone pratiche, ma che vuole essere anche occasione per la sensibilizzazione di tutta la cittadinanza su temi molto attuali.
Il piano, infatti, prevede il coinvolgimenti di diversi attori, quali i Municipi, le scuole, le associazioni, i Civ e soprattutto i cittadini e troverà uno spazio dedicato sul portale del Comune dove verrà appositamente pubblicata e resa fruibile da tutti la delibera di giunta proposta al consiglio n.36 del 9 ottobre di quest’anno avente come oggetto “Adozione del piano del verde – Linee guida per la realizzazione degli spazi aperti: adattamento e mitigazione del cambiamento climatico e qualità urbana”, oltre che i documenti che compongono lo strumento di pubblicità e partecipazione.
Dopo di che sarà la volta del primo incontro illustrativo con i direttori dei Municipi e con ciascuno di essi verrà concordato il piano più adatto al territorio specifico.
il Piano del Verde verrà sottoposto all'approvazione del Consiglio Comunale per l'adozione formale dello strumento e l'apertura del periodo dedicato alla raccolta delle osservazioni, le cui controdeduzioni e i nuovi elaborati, come modificati in base alle osservazioni accolte, saranno nuovamente sottoposti al consiglio per la definitiva approvazione.
«Il piano di comunicazione del Piano del verde – dice l’assessore all’Urbanistica Mario Mascia – rappresenta un importante strumento non solo di condivisione, partecipazione e trasparenza, ma anche di consapevolezza e di educazione ambientale. Si tratta di un piano ben strutturato, che prevede l’apporto di diversi attori a diversi livelli: un piano interno istituzionale, alla presenza dell’ente e di Aster; un comitato di direzione, con la partecipazione dei dirigenti e dei direttori d’area dei Municipi e di Aster; uno dedicato ai Municipi; uno prettamente tecnico; c’è poi la Consulta del verde; ordini professionali quali architetti, ingegneri, geologi e agronomi; cittadini, CIV, commercianti e associazioni. A questi si aggiungono sulla base dell'esperienza del Genova Street Lab le scuole e l'Università di Genova con le facoltà di Architettura, Design, Ingegneria e Sociologia pedagogia. Passando ovviamente anche per Regione e Città Metropolitana. Un piano, insomma, che vuole coinvolgere un grande numero di soggetti in un processo con obiettivi di primario interesse pubblico, quali la promozione del concetto che gli spazi aperti sono il luogo per azioni di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, porre l’accento sulla qualità urbana e sulla salute pubblica, dando priorità ai pedoni e al recupero di spazio sprecato dalle carreggiate; senza ovviamente dimenticare la promozione, nella realizzazione di opere pubbliche, l’attenzione dell’inserimento ambientale e il miglioramento sociale degli interventi. Tutto questo troverà uno spazio dedicato sul portale del Comune di Genova, anche con una implementazione dei dati disponibili del Geoportale: insomma, si tratta dell’avvio di un processo partecipativo imponente e imprescindibile che sarà fondamentale per poter migliorare ancora di più le nostre aree verdi».