Cultura, nei Musei di Strada Nuova: Naturalezza e verità nel Seicento illustrato da Cornelis de Wael (1592-1667). Racconti in serie per il collezionismo privato

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18/03/2025
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Dal 19 marzo al 22 giugno a Palazzo Bianco

Silvia Stefani

Apre il 19 marzo a Palazzo Bianco - Musei di Strada Nuova, e sarà visitabile fino al 22 giugno, la mostra sul pittore anversano Cornelis De Wael (1592-1667), il primo maestro fiammingo a stabilirsi a Genova con una sua bottega, aprendo Genova a una nuova stagione artistica.

 

Il suo atelier portò infatti nuovi soggetti e suggerì un modo inedito di guardare alla realtà, ma fu anche il punto di riferimento per una generazione di pittori che, di passaggio o stabilmente, lavorarono per la committenza cittadina a inizio Seicento.

Tra questi ricordiamo Jan Roos, Giacomo Liegi, Van Dyck.

 

Naturalezza e verità nel Seicento illustrato da Cornelis de Wael (1592-1667) è il titolo della rassegna, a cura di Raffaella Besta, Martina Panizzutt, Margherita Priarone, che rimarrà allestita dal 19 marzo al 22 giugno a Palazzo Bianco. L’idea della mostra è nata dall’arrivo in museo di una nuova opera di Cornelis de Wael: si tratta di Alloggiare i pellegrini, recentemente riemersa dal mercato antiquario, acquistata dalla famiglia Peloso e generosamente ceduta in comodato ai Musei di Strada Nuova.

 

La tela torna così accanto ad altri due dipinti già nelle collezioni civiche, Visitare i carcerati e Visitare gli infermi, parte di una stessa serie iconografica dedicata a Le sette opere di Misericordia, commissionata da Pier Francesco Grimaldi intorno al 1640.

 

«Cornelis De Wael è a tutti gli effetti un ‘genovese’ acquisito, in quanto soggiornò a Genova per gran parte della sua vita, trasferitosi assieme al fratello Lucas non ancora trentenne – ha commentato l’assessore alla Cultura Lorenza Rosso – Continuiamo così la nostra tradizione con i pittori fiamminghi, che dalla nostra città hanno tratto grande ispirazione per le loro opere. I tanti fiamminghi presenti in Liguria nel ‘600 hanno così potuto beneficiare della casa-bottega dei fratelli De Wael per consigli, materiali, raccomandazioni verso committenti o, ancora più semplicemente, un appoggio per il domicilio. Insomma, un vero e proprio punto di riferimento per chiunque avesse bisogno di un rapido inserimento nel territorio e ciò testimonia il grande spirito di adattamento di Cornelis in una città come Genova che, per lui, ha rappresentato la svolta. Il suo stile molto raffinato lo ha reso un pittore molto considerato dai ricchi committenti della Repubblica genovese. Le sue opere, specie quelle di piccole dimensioni e dense di particolari, sono sempre state molto richieste ed è un’eredità che arriva ai giorni nostri. Arricchiamo così la proposta culturale di Palazzo Bianco, che accoglie la nuova opera Alloggiare i pellegrini e continua a proporsi come eccellenza di contenuti storici e artistici».

 

La mostra si concentra sulle due serie di dipinti più celebri dell’artista, per qualità pittorica e ricchezza dell’invenzione iconografica. La prima è quella delle Sette opere di Misericordia, un tema più volte replicato dal pittore, dalla forte caratterizzazione moraleggiante ma anche ottimo espediente per la raffigurazione di scene dal sapore popolare, caratterizzate da “naturalezza e verità”, come già aveva colto lo storiografo seicentesco Raffaele Soprani.

 

Alle tre tele attualmente a Palazzo Bianco, si affiancano due rare opere raffiguranti Dare da bere agli assetati e Vestire gli ignudi, di collezione privata, parte di un parallelo ciclo dipinto dall’artista negli stessi anni, e una terza opera con una diversa interpretazione del tema che vede la raffigurazione simultanea di tutte e sette le scene di carità in un’unica piazza affollata.

 

Questi dipinti hanno il taglio del documento e sono talora ambientati in luoghi riconoscibili della Superba: dall’ospedale di Pammatone al Palazzetto Criminale, diventando quasi fotografie del tempo, che restituiscono usi, costumi, moda, consuetudini, ambienti e classi sociali.

 

La seconda serie, Le storie del figliol prodigo, è una sorta di racconto a puntate della vicenda narrata nel Vangelo, ugualmente frequente in ambito fiammingo per il carattere esemplare e didascalico dei soggetti. Esposte in mostra sono quattro tele, dai colori ricercati e ricche di dettagli, che ripercorrono i diversi momenti della storia, più un bellissimo bozzetto dipinto, che arriva da una collezione privata.

 

L’evento espositivo è stato realizzato in collaborazione con il Banco BPM, che nella sede genovese conserva l’unica serie completa nota del tema della Sette Opere di Misericordia e che aprirà eccezionalmente i propri spazi per consentire la visita di questo importante nucleo Tutte le info: https://www.museidigenova.it/it/musei-di-strada-nuova#eventi)

 

«Con orgoglio partecipiamo a questa esposizione attraverso la concessione delle immagini di 11 opere di De Wael appartenenti alla nostra collezione, immagini che vanno ad arricchire il già importante percorso che il museo di Palazzo Bianco ha dedicato all'artista – ha detto Diana Vaccaro, responsabile Patrimonio Artistico Banco BPM – Alcuni di questi dipinti, quelli facenti parte del ciclo delle sette Opere della misericordia, sono conservati proprio a Genova in palazzo Spinola Gambaro, e verranno resi visibili in momenti dedicati attraverso visite guidate. Il tutto in un'ottica non solo di tutela e conservazione, ma anche di valorizzazione e condivisione con la collettività delle opere che fanno parte della nostra collezione. Per rinnovare ancora una volta le sinergie che si vengono a creare attraverso la storia e la bellezza che queste importanti dipinti riescono a trasmettere. Perché l'arte è un bene, un valore che va condiviso».

 

Considerato il primo vero mercante d’arte a Genova, Cornelis coniugò l’attività artistica con il commercio, soprattutto di beni suntuari, operando anche come agente e intermediario per altri artisti, mercanti e collezionisti. Intuì la potenzialità del mercato genovese, che poteva offrire occasioni di committenza o di vendita a una clientela assai diversificata - dalla ricca aristocrazia alla dinamica borghesia - perfettamente confacente alle opere di un artista nordico, specializzato in quadri da stanza, di piccole o medie dimensioni e con soggetti quotidiani e decorativi. Opere per tutti i portafogli, che inaugurano in città una nuova moda per scene di genere, interessanti testimonianze di storia e costume della Genova del tempo.

Ultimo aggiornamento: 18/03/2025