
Welfare, nasce “QR Certosa-Campasso”, il progetto di comunità nei quartieri omonimi
Nasce “QR Certosa-Campasso”, il progetto di sistema e di comunità nei quartieri di Certosa e del Campasso, nelle aree adiacenti e sottostanti al Ponte San Giorgio.
Il progetto, che rientra nel Patto di Sussidiarietà che sarà sottoscritto dall’Ats con capofila Agorà SCS, ha come obiettivi: migliorare la vivibilità, favorire un nuovo bene-essere, intervenire sui nuovi bisogni e promuovere l'inclusione sociale per l’area territoriale Certosa-Campasso di Genova, con interventi specifici che migliorino la qualità della vita, prevenendo l’isolamento e il degrado, favorendo la vivibilità, la dotazione di servizi, una maggiore sicurezza, attrattività, riqualificazione e inclusione sociale.
Il progetto è stato presentato questa mattina alla Casa di Quartiere di Certosa (via Certosa 13 D), che rappresenta il cuore pulsante delle attività, dall’assessora al Welfare del Comune di Genova Cristina Lodi, dai presidenti del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi e del Municipio V Valpolcevera Michele Versace, dal direttore generale di Agorà Manuel Sericano e dalle associazioni e dai comitati del territorio.
«Il progetto nasce dall’esigenza dei quartieri del Campasso e di Certosa che, in questi anni, dal crollo del ponte Morandi in poi, hanno subito un grande impatto con conseguenze sul tessuto sociale a cui l’amministrazione, con il prezioso contributo dei Municipi, degli enti del terzo settore, dei comitati, dei sindacati e dei soggetti del territorio, ha il dovere di dare delle risposte adeguate– spiega l’assessora al Welfare Cristina Lodi – Con QR Certosa-Campasso vogliamo intercettare le persone, i loro reali bisogni, farle sentire parte di una comunità attiva, che non lascia indietro nessuno. Il progetto, che parte questa estate, è stato pensato per coinvolgere persone di ogni età, dai bambini e bambine attraverso lo sport e attività di gruppo, agli anziani che sono stati maggiormente colpiti dai disagi collegati ai cantieri di questi anni, nelle proprie abitudini di socialità. La Casa di quartiere di Certosa ospiterà molte attività in locali freschi e al riparo dalla calura estiva, ma anche la palestra e l’appartamento di via Porro saranno a disposizione per le attività. La grande novità del progetto è l’attivazione degli Artigiani di quartiere, vere e proprie antenne sul territorio che promuoveranno tra le cittadine e i cittadini le tante attività, facendole conoscere ed entrare nelle abitudini dei residenti».
«Questo nuovo patto di sussidiarietà, che coinvolge 14 significative realtà di terzo settore del territorio, nel promuovere azioni di prossimità e benessere per i cittadini dei due quartieri individuati sperimenta una nuova figura di operatore sociale, l’Artigiano sociale, che agirà come agente di cambiamento sociale, in grado di generare valore aggiunto per il territorio e per le persone che lo abitano, attraverso pratiche sostenibili d’inclusione sociale e valorizzazione del patrimonio culturale e umano» ha evidenziato il direttore generale di Agorà SCS Manuel Sericano.
Gli artigiani sociali sono la novità del Progetto: dopo la sperimentazione di questa nuova figura all’interno della Casa di Quartiere di Certosa, gli artigiani sociali usciranno e svolgeranno all’interno della comunità una funzione di facilitazione dei processi, di mediazione, di osservazione e rilevazione dei bisogni, come raccordo tra la rete aderente all’ATS e a la rete di secondo livello, attiva sul territorio (associazioni, enti, scuole, agenzie educative, società operaie e gruppi informali, favorendone il coinvolgimento, protagonismo, la partecipazione e l’empowerment per la progettazione).
«Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine all'Assessorato e alla Direzione Politiche Sociali per l'impegno profuso nella creazione di un'offerta così ampia e personalizzata, realizzata in stretta collaborazione con la rete di cooperative, con il coinvolgimento delle realtà del territorio, delle associazioni, delle organizzazioni sindacali, dei comitati e la destinazione di maggiori risorse – ha dichiarato il presidente del Municipio V Val Polcevera Michele Versace - Il progetto rappresenta un importante passo avanti nel supportare le persone che vivono in stato di fragilità, offrendo loro servizi e risorse adeguate alle loro esigenze. Un ringraziamento speciale va agli operatori delle cooperative: il loro lavoro è fondamentale per garantire che i servizi siano accessibili e efficaci e la figura dell'artigiano sociale è una bellissima rappresentazione del loro lavoro. Siamo particolarmente soddisfatti del fatto che questo progetto risponda alle richieste che arrivano dal territorio e che il Municipio ha evidenziato più volte, dimostrando una forte attenzione alle esigenze della comunità. Ora il nostro compito, insieme ai comitati e alle associazioni, è quello di promuovere l'iniziativa, informando la cittadinanza sulle opportunità offerte da questo progetto».
«Oltre tre anni fa abbiamo iniziato questo percorso di socialità con la risistemazione della palestra di via Porro, avviando attività rivolte alle scuole e alla terza età – ha detto il presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi – Il progetto coinvolgerà associazioni del territorio in un percorso di cui siamo estremamente soddisfatti e che vogliamo coinvolga soprattutto le persone di via Porro, chi vi abita ancora e chi è dovuto andare via. La palestra è sicuramente un polo importante per le scuole, vista la carenza degli impianti nel quartiere, ma anche per gli anziani. ringrazio uffici che hanno fatto tantissimo lavoro e le associazioni che si sono messe a servizio di questo importante progetto».
L’offerta di attività di QR Certosa-Campasso, tutte all’insegna dall’inclusività, comprende:
- incontri di matching tra domanda e offerta di lavoro, attività di prossimità di cura del territorio e assistenza leggera;
- dalla mediazione sociale e interculturale alla sensibilizzazione sulla prevenzione sanitaria;
- dalle attività di sostegno alla genitorialità all’istituzione di un community center per fornire anche supporto tecnologico e burocratico;
- dai gruppi di mutuo aiuto al counseling e al supporto legale.
Molte le attività rivolte agli anziani, con diverse progettualità dedicate non solo alla loro salute fisica – grazie ai laboratori di ginnastica dolce e preventiva - ma anche attraverso corsi pensati per il mantenimento delle funzioni cognitive, un centro di ascolto e anche un corso di educazione finanziaria per sensibilizzare anche da raggiri e truffe.
Ampia l’offerta di attività sportive, rivolte anche a ragazzi con disabilità fisiche e cognitive, laboratori teatrali, di educazione vocale e musicale.
Numerosissime anche le attività ludico ricreative: cineforum, biblioteche, bookcrossing, lezioni di storia dell’arte e di astronomia, corsi di maglia, balli da sala e di gruppo, coro, lezioni di cucina.
Sono 14 le associazioni che costituiscono l’Associazione temporanea di scopo-Ats attraverso la manifestazione di interesse pubblicata dal Comune di Genova (Agorà SCS, ADA Liguria, Arci solidarietà, Ascur SCS, Associazione Comunità San Benedetto al porto, Associazione solidale Edoardo Firpo Odv, Centro Solidarietà Compagnia delle Opere, Coopsse SCS, CSI Liguria, Il biscione SCS, L'albero della vita, Solidarietà e Lavoro Coop, Sport and play, Commissione Sinodale per la Diaconia ETS).
Nella Casa di Quartiere di Certosa (Oasi climatizzata aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 19), inoltre, resta attivo il Maggiordomo di Quartiere per interventi di accompagnamento, consegna spesa/farmaci, ritiro ricette, supporto al disbrigo di pratiche, evasione di piccole commissioni, facilitazione all’accesso ai servizi, piccole manutenzioni domestiche, primo supporto assistenza digitale, accoglienza/ascolto e interventi a supporto della rilevazione, del monitoraggio dei bisogni della popolazione anziana, servizi di informazione (in particolare sulla vita del quartiere o per trovare badanti, colf, babysitter, ecc) e orientamento ai servizi.