
A 14 anni ha eseguito i 24 Capricci di Paganini, pubblicando un album
Il Premio Paganini parla cinese. A vincere il prestigioso titolo è stato Aozhe Zhang, che ha eseguito il Concerto n. 1 in re maggiore, op. 6 di Paganini e il Concerto in re maggiore, op. 35" di Ciaikovskij.
A decretare la vittoria di Aozhe Zhang, con voto unanime, è stata la giuria presieduta dal grande violinista Uto Ughi, e composta da Pavel Berman (Italia) Pamela Frank (USA), Mihaela Martin (Romania), Enzo Restagno (Italia), Sayaka Shoji (Giappone), Ulf Wallin (Svezia).
Al secondo posto sul podio Rino Yoshimoto, mentre Kim Hyun Seo si è classificata in terza posizione Il vincitore Aozhe Zhang si aggiudica il premio di 30mila euro, oltre a una serie di concerti-premio nei più prestigiosi teatri e istituzioni musicali del mondo.
Tra i riconoscimenti speciali, l’opportunità di registrare un album recital in studio con l’etichetta Platoon, premio che sarà consegnato da Denzyl Feigelson, co-fondatore e CEO dell’etichetta.
La seconda classificata Rino Yoshimoto, vince 20mila euro mentre a Kim Hyun Seo, terza in classifica, va la somma di 10mila euro.
«Sono lieta della partecipazione e dell’affetto che la città continua a nutrire verso il Premio Paganini che ho recentemente definito come una Olimpiade del violino – ha dichiarato la sindaca di Genova Silvia Salis - Ogni edizione ci ricorda come la musica sia un linguaggio universale, capace di unire talenti, popoli e generazioni. E la vittoria di Aozhe Zhang conferma quanto l’eredità artistica di Niccolò Paganini continui a ispirare le giovani generazioni. Il Premio Paganini non è solo una grande opportunità, ma anche una grande scuola, nella quale si afferma il merito, la preparazione, lo studio, il valore della cultura». Salis ha sottolineato, infine, come questa edizione sia stata ancor più nobilitata dalla «medaglia che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto concedere al Premio: «Siamo onorati di questo alto riconoscimento e grati al Capo dello Stato per la sua vicinanza e l’attenzione che ancora una volta ha manifestato verso Genova e una delle sue principali manifestazioni culturali».
«Il Premio Paganini è la più alta espressione della tradizione musicale genovese e un ponte straordinario tra la nostra città e il mondo. La vittoria di un giovane talento come Aozhe Zhang dimostra la capacità del concorso di scoprire e valorizzare le nuove generazioni di interpreti, mantenendo viva l’eredità di Niccolò Paganini nel panorama internazionale - ha affermato l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari - Genova si conferma un centro irrinunciabile per la grande musica e luogo di incontro tra culture, innovazione e talento. Siamo orgogliosi di vedere come, attraverso il Premio, la nostra città continui a diffondere nel mondo l’immagine di una comunità viva, creativa e profondamente legata alla sua storia artistica».
«La 58ᵃ edizione ha confermato il livello straordinario dei concorrenti e il prestigio internazionale del Premio. Il successo di Aozhe Zhang è anche il successo del Premio e di Genova che continua a essere riferimento mondiale del violinismo» ha aggiunto il presidente del Premio Giovanni Panebianco.
«Come per una risonanza simpatica, o forse anche per affinità anagrafiche oltre che musicali, mi sento molto legato a tutti i concorrenti, che ho conosciuto fin dalle preselezioni dello scorso aprile e di cui sono immensamente fiero. Accompagnarli alla finale, per poi incoronare un vincitore, è stato un percorso tanto emozionante quanto impegnativo. Per questo desidero ringraziare la giuria, che si è espressa con grande autorevolezza e trasparenza - ha detto il direttore artistico Nicola Bruzzo - Sono certo che, grazie alla selezione severa e di altissimo livello, sia Aozhe Zhang che tutti i finalisti sapranno intraprendere carriere internazionali straordinarie, diventando così autentici ambasciatori del Premio Paganini».
«Abbiamo ascoltato giovani di livello eccezionale. La scelta non è stata facile, ma Aozhe Zhang ha dimostrato un particolare talento nella complessa articolazione delle diverse prove – ha concluso il presidente della giuria Uto Ughi - Auguro ogni successo, ha ora dinanzi a sé un percorso importante che non potrebbe partire in modo migliore: domani si esibirà con il leggendario Cannone e posso immaginare con quale emozione».
Grande novità dell’edizione 2025 è il Concerto di Gala in programma domani, domenica 26 ottobre, alle 18 al Teatro Carlo Felice. Aozhe Zhang, insieme all’Orchestra del Carlo Felice diretta dal maestro Philipp von Steinaecker, si esibirà con il celeberrimo Cannone appartenuto a Paganini.
In programma il Concerto per violino e orchestra di Niccolò Paganini e la Sinfonia n. 8 di Dvořák. Il ricavato sarà devoluto all’Ospedale Gaslini, in collaborazione con la Fondazione Gaslininsieme ETS.
Come in ogni edizione del Premio Paganini, sono stati assegnati anche i seguenti premi speciali:
Premio alla memoria del maestro Mario Ruminelli, offerto dall’Associazione culturale Mario Ruminelli di Domodossola, al/alla concorrente che avrà ottenuto in finale il maggiore riconoscimento da parte del pubblico (€ 3.000) a Kim Hyun Seo
Premio della Fondazione Pallavicino, offerto dal principe Domenico Pallavicino, per la migliore esecuzione del concerto per Violino e Orchestra di Niccolò Paganini (€ 3.000) a Aozhe Zhang
Premio Speciale Hotel Bristol Palace - Duetorrihotels Collection per la migliore prova cameristica (€ 5.000) a Tianyou Ma
Premio alla memoria del dott. Enrico Costa, offerto dalla famiglia Costa, al/alla concorrente più giovane ammesso/a alla finale (€ 2.000) a Kim Hyun Seo
Premio dell'Associazione Amici di Paganini per la migliore esecuzione del brano contemporaneo della fase eliminatoria (€ 2.000) a Yeyeong Jin
BIO FINALISTI
Il violinista cinese Aozhe Zhang (nato nel 2008) studia al Conservatorio di Shanghai. Ha iniziato a 4 anni e a 14 ha eseguito tutti i 24 Capricci di Paganini, pubblicando un album. Ha suonato con importanti orchestre cinesi e vinto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Golden Bell Award (2023) – di cui è il più giovane vincitore – e il 1° premio al Concorso “Rodolfo Lipizer” (2024). Nel 2025 ha ottenuto il 3° premio al Concorso di Sendai. La violinista giapponese
Rino Yoshimoto (22 anni) è una delle giovani interpreti più apprezzate a livello internazionale. Si è esibita in sale prestigiose come la Carnegie Hall e il Musikverein di Vienna, collaborando con orchestre in Europa, Asia e America. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali (tra cui Padova, Kreisler e Stern di Shanghai), suona lo Stradivari “Muntz” del 1736. Studia presso la Queen Elisabeth Music Chapel e il Conservatorio Reale di Bruxelles con i Maestri Augustin Dumay e Yossif Ivanov. La violinista sudcoreana
Kim Hyun Seo (nata nel 2010) ha iniziato a tre anni e studia alla Korea National University of Arts, dove è la studentessa più giovane mai ammessa. Nel 2024 ha ricevuto il Premio Presidenziale dell’università e il 2° Premio e Premio del Pubblico al Concorso Viotti. Si è esibita in sedi di rilievo come la Konzerthaus di Berlino e il Seoul Arts Center, distinguendosi per sensibilità e maturità artistica.



