
Primo focus su servizi sociali e farmacie comunali. Lodi: «Ricostruiamo stabilità dopo anni di disinvestimento»
È iniziato questa mattina, nelle commissioni consiliari, il percorso che porterà all’approvazione del bilancio di previsione 2026–2028 del Comune di Genova. La prima seduta è stata dedicata all’analisi delle partite di bilancio relative ai Servizi sociali, al Welfare cittadino e alle Farmacie comunali, ambiti su cui l’amministrazione ha scelto di concentrare un significativo incremento degli investimenti.
Già dal prossimo anno, le risorse proprie del Comune destinate al welfare passeranno infatti da 38 a 48 milioni di euro, garantendo fondi strutturali che assicurano maggiore stabilità ai servizi e consentendo al Comune di chiudere il 2026 con 10 milioni in più rispetto all’anno precedente. Dati che segnano un cambio di rotta rispetto alla precedente Amministrazione, partita da 42 milioni e scesa progressivamente fino a 36 milioni.
L’assessora al Welfare Cristina Lodi, nella sua relazione all’aula, ha spiegato che «Questa amministrazione, rispetto al bilancio di previsione, parte già da subito con un primo investimento di 4 milioni in più rispetto all’investimento della Giunta precedente, per arrivare, poi, ad un consuntivo di 10 milioni totali in più investiti nel welfare, che serviranno anche per sopperire alla mancanza di fondi nazionali che la passata Giunta ha già utilizzato, nonostante dovessero essere utilizzati anche negli anni 2026 e 2027. Una doppia responsabilità per l’ente garantire i servizi e immaginare le implementazioni future».
Nel dettaglio, il nuovo bilancio prevede investimenti propri per gli adulti, per i minorenni e le loro famiglie e per gli anziani. «Siamo di fronte a un bilancio complessivo affaticato dall’approccio della Giunta precedente – afferma l’assessora al Welfare, Cristina Lodi – che ha utilizzato le risorse nazionali non distribuendole per annualità, ma cercando di coprire il disinvestimento. Per questo la nuova programmazione potrà ripartire solo dal 2028. Oggi noi non solo reinvestiamo, perché riteniamo fondamentale che l’ente torni a mettere risorse nel welfare, ma gettiamo basi, che prima non c’erano, per creare stabilità al sistema. Oggi abbiamo presentato, accanto al bilancio, l’impostazione di una riorganizzazione strutturale co-programmata con il terzo settore, che non solo monitorerà gli investimenti, ma riconvertirà le risorse verso servizi sempre più dedicati a minori, anziani, terza età e disabilità: una strategia che servirà non solo a far funzionare meglio i servizi, ma a far stare meglio le persone. Cercheremo anche nuove sponsorizzazioni e sostegni esterni da parte di chi vorrà condividere con noi gli obiettivi politici».
