
In anteprima al cinema Sivori, mercoledì 3 dicembre alle 18.30. Ingresso libero
Genova '800. Viaggiatori, collezionisti, musei è il titolo dello speciale di Artbox, la trasmissione di Sky Arte - quest’anno all’11esima stagione - che guida i telespettatori alla scoperta del mondo dell’arte, tra artisti e pensatori, grandi mostre italiane e internazionali.
Genova i suoi musei, sono dunque i protagonisti di questa puntata monografica, in onda a partire dal 9 dicembre, ma disponibile in anteprima per i genovesi al cinema Sivori, mercoledì 3 dicembre alle 18.30. Ingresso gratuito.
L’800 è il grande secolo dei musei: in quel periodo, le nuove condizioni storiche e politiche e una crescente consapevolezza del valore sociale delle collezioni favoriscono la nascita del museo moderno, ossia una raccolta pubblica dedicata non solo alla conservazione e all’esposizione, ma anche alla celebrazione delle glorie passate e presenti, a sostegno del prestigio della patria.
Attorno a questo tema, la trasmissione si articola attraverso interviste, approfondimenti, video e immagini d’epoca, in un racconto corale di studiosi e curatori del patrimonio cittadino.
«Questo speciale di Artbox è un’ottima occasione per raccontare la ricchezza dei nostri musei ma, soprattutto, la storia culturale e civile che li ha generati. Genova ha saputo trasformare le grandi passioni collezionistiche dell’Ottocento in un patrimonio pubblico che continua a parlare al presente, un patrimonio costruito grazie alla generosità di famiglie, studiosi, viaggiatori e mecenati che hanno creduto nel valore sociale dell’arte e della conoscenza – commenta l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari - Oggi come allora, i musei genovesi sono luoghi vivi, aperti alla cittadinanza e al mondo, capaci di custodire la memoria e allo stesso tempo di offrire nuovi strumenti per comprendere la contemporaneità. Siamo orgogliosi che Sky Arte abbia scelto di dedicare una puntata monografica alla nostra città, riconoscendo l’importanza del lavoro quotidiano di chi conserva, studia e valorizza questo straordinario patrimonio».
Nella Genova dell’Ottocento, i temi del prestigio cittadino e dell’identità patria emergono con forza nelle grandi donazioni che danno vita a due musei simbolo: Palazzo Rosso (donato nel 1874) e Palazzo Bianco (aperto nel 1892), lasciti di Maria Brignole-Sale De Ferrari, Duchessa di Galliera. Le due Gallerie, oggi insieme a Palazzo Tursi nei Musei di Strada Nuova, segnano la nascita di moderne istituzioni pubbliche dedicate all’arte.
Parallelamente, il primo nucleo del museo civico si forma nel campo della Storia Naturale: dal lascito del Principe Odone di Savoia (1866) alla donazione delle collezioni zoologiche di Giacomo Doria, che nel 1867 porta all’istituzione del museo civico di Storia Naturale a Villetta Di Negro.
A questa storia si aggiunge, nel 1932, il Castello D’Albertis con le raccolte etnografiche e marinaresche di Enrico Alberto D’Albertis, mentre il lascito di Edoardo Chiossone (1905) dà vita al primo museo italiano dedicato all’arte giapponese.
Sempre dal principe Odone proviene il nucleo originario della Galleria d’Arte Moderna di Nervi, destinata a raccogliere l’arte tra Ottocento e Novecento. Nel primo Novecento il panorama museale cittadino si amplia con il Museo del Risorgimento, il Museo Archeologico e le raccolte del Museo del Mare.
Le diverse istituzioni, nate grazie a aristocratici, esploratori, scienziati e collezionisti, restituiscono la varietà degli orientamenti museologici europei dell’epoca. Infine, le grandi trasformazioni urbanistiche di fine Ottocento e inizio Novecento portano al Comune un vasto patrimonio di opere d’arte provenienti da chiese e conventi demoliti: inizialmente accolte a Palazzo Bianco, confluiranno poi nel Museo di Sant’Agostino.
