
«Invitiamo genovesi e turisti a scoprire sia quelli storici della tradizione che quelli pittorici, utilizzando anche i due passaporti creati per l'occasione»
Questo pomeriggio la sindaca Silvia Salis, accompagnata dall’assessore alla Cultura Giacomo Montanari, ha effettuato un tour per ammirare alcuni dei presepi cittadini compresi nei due nuovi itinerari, “Presepi dell’Arte” e “Presepi della Tradizione”, inseriti nel Passaporto dei Presepi 2025: 85 presepi dai figurini dei secoli XVIII e XIX legati alla scuola del Maragliano, alle rappresentazioni pittoriche e scultoree, fino ai presepi meccanici, artigianali e contemporanei.
«Di fronte a così tanta bellezza, bisognerebbe solo stare in silenzio e ammirare – dichiara la sindaca di Genova Silvia Salis – la nostra città è piena di tesori inestimabili e poterli scoprire con la preziosa guida del nostro assessore alla Cultura, Giacomo Montanari, è davvero un privilegio. Invitiamo tutti i genovesi e i tanti turisti che nelle prossime giornate di festa verranno in città a scoprire i nostri presepi, sia quelli storici della tradizione che quelli pittorici, utilizzando anche i due passaporti creati per l’occasione e per aiutare a non perdere nessuna delle nostre opere d’arte».
La sindaca ricorda anche che «lo storico presepe del Comune di Genova sarà inaugurato a Palazzo Rosso lunedì 8 dicembre, alle 16.30, con la benedizione del nostro arcivescovo, monsignor Marco Tasca, che ringrazio per la disponibilità. E lo potranno ammirare proprio tutti perché lo abbiamo allestito in uno spazio ben visibile camminando in via Garibaldi, che resterà illuminato tutta la notte».
Salis, infine, ritorna sulle polemiche degli ultimi giorni: «È veramente incredibile come si riesca a inventarsi fake news su tutto, anche sulla fede e su un simbolo della fede cattolica come il presepe. Credo si sia arrivati a un punto molto basso, che spero non verrà più toccato nel futuro di questo mandato».
«L’itinerario che abbiamo scelto oggi fa parte del percorso del Passaporto dei Presepi di quest’anno dedicato ai presepi artistici: un’innovazione che abbiamo voluto introdurre affiancando, alle statuine di antica tradizione, la rappresentazione pittorica e scultorea del momento della natività che è molto presente nelle nostre chiese – spiega l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari – Ma questo percorso è solo un esempio dei tanti itinerari alla scoperta dei numerosi presepi che abbracciano tutta la città, guardando non solo al centro ma a tutte le delegazioni, i quartieri, i Municipi. Infatti, queste testimonianze sono presenti su tutto il nostro territorio e scoprirle, o riscoprirle, è un modo non solo per riappropriarci dell’aspetto tradizionale del presepe, sicuramente importante – sottolinea l’assessore – ma anche per capire quanto la tradizione abbia a che fare con la cultura artistica, il culto, i nostri costumi. Senza dimenticare che i presepi di quest’anno ci aprono le porte al 2026, l’anno francescano dedicato a San Francesco da Assisi, colui che inaugurò questa modalità di celebrare la nascita di Gesù. Il presepe – conclude Montanari – è uno dei momenti più rappresentati in assoluto nella storia dell’arte e il Passaporto dei Presepi è un modo per ricollegare i vari fili che ci parlano di queste storie straordinarie».
La prima tappa del tour ha toccato il Museo Diocesano dove, questa sera, è stato possibile ammirare in anteprima la “Natività di Gesù Cristo", dipinto del pittore fiammingo di cultura caravaggesca Mathias Stom (Amersfoort, 1600 circa-dopo il 1650). L’opera, che sarà presentata ufficialmente al pubblico domani sera alle 18, sarà visibile per la prima volta dopo il restauro realizzato da Elena Parenti e finanziato grazie al contributo di Villa Montallegro Spa. Il Museo Diocesano ha potuto ospitare un importante ritrovamento proveniente dai Beni Culturali dei Minori della Provincia di Sant’Antonio. Eseguita negli anni Quaranta del Seicento, la tela sarebbe poi giunta a Genova, città legata da scambi commerciali con Napoli, attraverso connessioni ancora da indagare (dispersione dei patrimoni famigliari, donazioni) e qui conservata nel convento dell’Annunziata del Vastato.
La seconda tappa ha fatto visita al Presepe della Cattedrale di San Lorenzo: un antico presepe settecentesco in stile napoletano le cui raffinate statuine, curate con particolare attenzione, sono impreziosite da abiti ricchi di dettagli.
L’ultima tappa è stata nella Chiesa del Gesù, in piazza Matteotti dove sono ospitati due dipinti del grande fiammingo Pieter Paul Rubens (1577-1640) ed è presente la “Natività” di Tommaso Orsolino (1587-1675), capolavoro della scultura barocca, posto sotto la mensa dell’altare della famiglia Raggio, dove svetta la Crocefissione di Vouet. «Uno straordinario presepe in marmo – spiega l’assessore Montanari – pensato come la vivificazione della mensa dell’altare che veniva scoperta proprio durante i giorni del Natale. Nell’opera, Tommaso Orsolino immagina che gli angeli, scesi dal cielo, abbiano in qualche modo rimosso la mensa dell’altare, sostenendo con questi teli arrotolati l’altare stesso: sotto compare, in tutta la sua magnificenza, la scena della Natività, quindi Giuseppe, il Bambino, la Madonna e via via tutti gli altri personaggi sempre più assottigliati – racconta ancora l’assessore – fino ad arrivare al minimo rilievo della natura lasciata in ultimo piano».
Proveniente da un piccolo paese della regione dei laghi lombardi, Tommaso Orsolino realizzò questo presepe in marmo intorno al 1623. Il Presepe del Gesù fu concepito per destare sorpresa. Tenuto coperto da un paliotto in stoffa, veniva mostrato ai fedeli solo in occasione del Natale: infatti, i due angeli che lo delimitano sono "in azione" per arrotolare il tessuto e rivelare così la venuta nel mondo del Figlio di Dio.
Passaporto dei Presepi 2025: una nuova esplorazione tra arte e tradizione
Giunto alla sua terza edizione, il Passaporto dei Presepi, organizzato dal Comune di Genova in collaborazione con l’Arcidiocesi, propone per il 2025 un progetto rinnovato, con una nuova tematizzazione dei percorsi che valorizza al meglio la ricchissima eredità presepiale genovese. Due nuovi itinerari, “Presepi dell’Arte” e “Presepi della Tradizione”, accompagneranno i visitatori da ponente a levante e nelle vallate, fino a raggiungere alcuni comuni del territorio ligure. Un viaggio che abbraccia 85 presepi: dai figurini dei secoli XVIII e XIX legati alla scuola del Maragliano, alle rappresentazioni pittoriche e scultoree, fino ai presepi meccanici, artigianali e contemporanei.
Dall’8 dicembre al 11 gennaio, i partecipanti potranno far timbrare il proprio passaporto nelle diverse tappe. L’iniziativa si conclude l’8 febbraio con una giornata dedicata.
Tutte le info su: www.visitgenoa.it/it/passaporto-dei-presepi-2025
Il presepe artistico di Palazzo Rosso - Musei di Strada Nuova
Sarà inaugurato l’8 dicembre alle 16.30, con la benedizione di mons. Marco Tasca, il presepe artistico di Palazzo Rosso - Musei di Strada Nuova, che sarà direttamente visibile da via Garibaldi e resterà illuminato ogni sera, per tutta la notte.
Le figure che animano le scene con la Sacra Famiglia, i pastori e i nobili sono in gran parte opera di Pasquale Navone, uno dei maggiori artefici di questa produzione settecentesca che, pur nato dopo la morte del Maestro, si formò alla bottega del Maragliano.
Le statuine in legno intagliato e dipinto, impreziosite da abiti in stoffa, provenienti dalle collezioni civiche, in particolare dal Museo Giannettino Luxoro di Nervi, rievocano le scene di vita quotidiana immortalate nelle stampe seicentesche e settecentesche dell’incisore Antonio Giolfi e del pittore fiammingo Cornelis de Wael.
Al secondo piano nobile di Palazzo Rosso, nella cappella, all'interno del percorso museale, un altro allestimento permetterà di ammirare ulteriori statuine, che insieme a quelle esposte al Museo Luxoro e a una scarabattola siciliana del XVIII secolo presentata alle Raccolte Frugone sono testimonianza della varietà, ricchezza e importanza delle civiche collezioni presepiali.





