Welfare: presentato il Piano Inverno 2025/2026 per le persone senza dimora

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04/12/2025
L'assessora al Welfare Cristina Lodi insieme ad Alberto Mortara di Auxilium

Le principali novità sono i posti di accoglienza diffusi sul territorio e la previsione dell’attivazione del modello “Rifugio Caldo”

Saranno in tutto più di 100 i posti letto che, con l’attivazione del Piano Inverno 2025-2026, prevista per lunedì 8 dicembre, saranno messi a disposizione delle persone senza dimora sul territorio genovese.

 

Il sistema delle accoglienze per persone senza dimora, nell’ambito del Patto di Sussidiarietà, prevede posti di accoglienze notturne di bassa soglia e posti di seconda accoglienza strutturati per un totale di circa 220 posti a cui si aggiungeranno il 50% di posti in più.

 

Il nuovo sistema di accoglienze del Piano Inverno sarà attivato in maniera diffusa sul territorio e vedrà l’attivazione di accoglienze del Comune e del Patto di sussidiarietà con: 29 posti a vico Chiusone; 15/17 posti presso il Monastero e ulteriori 10 posti presso Sole luna; Massoero con 4 posti in emergenza e l’attivazione di accoglienze da parte dei singoli enti presso il Seminario del Righi; 13 posti presso San Bernardo; 12 dalla Fraternità delle Parrocchie.

«Da quest’ anno sarà attivato in via sperimentale il “Rifugio Caldo” – afferma l’assessora al Welfare Cristina Lodi – Le evidenze di questo periodo stanno facendo emergere un importante incremento delle persone che vivono in strada, soprattutto di persone affette da gravi problematiche legate a salute mentale e dipendenze. Si tratta di persone che, nonostante gli sforzi e i costanti tentativi degli operatori, degli assistenti sociali e degli educatori di strada sono difficili da agganciare. Per questo, con gli enti del Terzo Settore del patto di sussidiarietà, attiveremo, in via sperimentale, un sistema di accoglienza di libero accesso che possa accogliere, anche solo per qualche ora, le persone che manifestino il bisogno di un riparo per la notte, soprattutto quando le temperature diventano particolarmente rigide. Il modello – prosegue l’assessora Lodi – è quello del “Rifugio Caldo” che vedrà il supporto degli enti del Terzo Settore, degli enti religiosi e delle forze dell’ordine. Questa attività troverà anche la preziosa collaborazione dei volontari di Croce Gialla, che operano a favore degli animali, favorendo quindi l’ingresso anche delle persone che vivono in strada con il proprio animale da compagnia».

 

Le strutture di accoglienza saranno aperte dalle 18.30 alle 9.00. È prevista l’apertura delle accoglienze per tutto il giorno in caso di criticità e durante le ondate di freddo diramate con simbolo nero sui bollettini di Arpal. L’educativa territoriale di strada proseguirà la sua azione attraverso l’intervento degli educatori per supportare, aiutare e accompagnare le persone verso un luogo di protezione. In caso di emergenze le Forze dell’Ordine attiveranno il Pronto Intervento Sociale.

 

«Il sistema cittadino a contrasto delle povertà deve essere rivisto sulla base dei nuovi bisogni emergenti – sottolinea l’assessora al Welfare Cristina Lodi – È stato attivato un tavolo di co-programmazione con gli enti del Terzo Settore, che vedrà una profonda riflessione sulla povertà parallelamente affrontata nel versante educativo, abitativo, socio lavorativo e sulla linea delle gravi marginalità che devono essere prese in considerazione anche con il ragionamento integrato con la sanità per quanto riguarda gli aspetti collegati alle dipendenze e alla salute mentale. I primi 6 mesi del 2026 ci serviranno per ragionare su queste tematiche anche tenendo conto del sistema cittadino Centro Servizi per le povertà, che vedrà, nell’arco del prossimo anno, lo sviluppo di due grandi stazioni di Posta. Inoltre, da gennaio sarà avviata la creazione di un sistema diffuso cittadino di mense, che devono ritornare ad essere valorizzate quale luogo di avvio di un percorso di sostegno e di supporto per la persona. L’obiettivo – conclude l’assessora Lodi – è che nessuno resti fuori e che si arrivi al superamento del Piano Inverno, con una stabilizzazione dell’offerta, anche nel periodo non invernale».

 

A gennaio 2026 si concluderanno i lavori della Stazione di Posta Asilo Notturno Massoero e pertanto oltre alla mensa, alla lavanderia, al laboratorio multimediale e alla prima accoglienza, al terzo piano saranno disponibili posti per accogliere donne singole e donne con bambini e attività laboratoriali. Al quarto piano saranno realizzati 6 piccoli appartamenti per Housing First e attività diurne, mentre al quinto piano sono in corso le verifiche per la possibilità di inserimento del Pronto Intervento Sociale.

 

Sempre a gennaio saranno ultimati i lavori relativi alla Stazione di Posta di Villa San Teodoro dove si potrà disporre: al piano terra di un locale di distribuzione pasti; al piano interrato attività di accoglienza, ascolto, supporto e attività diurne; al primo piano una prima accoglienza con la collaborazione di ASL3; al secondo piano alloggi e camere per singoli ed eventuali coabitazioni. 

 

A tutela e supporto delle persone senza dimora, inoltre, con la collaborazione di ASL3 genovese, Medici di strada di Sant’Egidio e Federazione regionale Misericordie Liguria, è stata organizzata un’unità mobile, che stazionerà in zona Darsena, largo Taviani, venerdì 5 dicembre, dalle 9.00 alle 12.00, e che effettuerà la vaccinazione anti-influenzale alle persone senza dimora già individuate dagli enti del Terzo Settore.

 

Alla conferenza stampa di presentazione del Piano Inverno 2025-2026 ha partecipato, oltre all'assessora Cristina Lodi, anche Alberto Mortara di Auxilium, referente della rete del Patto di Sussidiarietà per le persone senza dimora.

Ultimo aggiornamento: 04/12/2025