A Favale di Malvaro il Ricordo dei Partigiani caduti nell'inverno 1944

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20/12/2025
Foto delle Autorità a margine della cerimonia: presente per il Comune di Genova l'assessore Robotti

Presente l'assessore Emilio Robotti: «La scelta partigiana fu concreta e rischiosa. Li onoriamo riconoscendone umanità e sacrificio»

Questa mattina a Favale di Malvaro (Ge) si è tenuta la cerimonia commemorativa in ricordo dei Partigiani caduti nell’inverno 1944.

 

In rappresentanza del Comune di Genova presente l’assessore ai Servizi Civici Emilio Robotti che ha detto: «La commemorazione di Favale di Malvaro non è un rito formale, ma un richiamo alla responsabilità civile. Nell’inverno del 1944, la scelta partigiana fu concreta e rischiosa, radicata nelle comunità dell’entroterra che contribuirono alla liberazione di Genova. Ricordare quei caduti significa riconoscerne l’umanità e il sacrificio. Per le istituzioni, la memoria deve tradursi in impegno quotidiano a difesa della democrazia, dei diritti e della partecipazione. La libertà conquistata allora non è definitiva, è una responsabilità che si rinnova ogni giorno. Questo è il lascito dei partigiani che oggi onoriamo».

 

La cerimonia ha visto la deposizione di corone e il saluto del sindaco di Favale di Malvaro Ubaldo Crino, seguiti dall’orazione commemorativa di Luca Garibaldi, membro del comitato scientifico ILSREC-Istituto ligure per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea, prima dell'esecuzione musicale a cura del Gruppo Folk Favale “O Castello” diretto da Lucia Cavagnaro.

 

Giungendo dalla Fontanabuona, i reparti della Wehrmacht insieme agli alpini della Divisione Monterosa avevano occupato le alture del monte Caucaso, dove installarono cannoni e mortai. Da quelle postazioni iniziarono un violento bombardamento sulle località di Barbagelata e Centonoci.

 

Proprio a Centonoci, all’interno di un casone, vennero scoperti membri del comando della brigata Berto, che tentarono una fuga estrema nel tentativo di sottrarsi all’accerchiamento. Il loro slancio non ebbe esito: il 22 dicembre 1944 Alfredo Carzino, Mario Chiesa, Battista Coppini, Luigi De Giovanni e Giovanni Napoli persero la vita sotto il fuoco degli assalitori.

 

La spirale di sangue si era già manifestata poche settimane prima, quando il 29 novembre 1944, sul monte Pagliaro, Giacomo Croce e Mario Ginocchio furono uccisi nel corso delle operazioni di repressione.

 

La commemorazione di Favale di Malvaro ha voluto ricordare anche il sacrificio di Bartolomeo Lusardi e Luigi Squeri, assassinati a Borgonovo Ligure il 24 dicembre 1944, così come quello di Agostino Paggi, deportato e morto nel campo di sterminio di Mauthausen il 2 aprile 1945, a pochi giorni dalla vittoria alleata sul nazifascismo. 

Ultimo aggiornamento: 20/12/2025