Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il sindaco Marco Bucci hanno ricordato la figura dell'operaio e sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse
«Guido Rossa ci ha insegnato che quando ci sono una visione, forza e tanto coraggio si possono fare cose che poi rimangono nella storia. Oggi davanti a noi abbiamo sfide incredibili, non solo quella della ricostruzione del ponte. Dobbiamo affrontare la sfida del lavoro, attrarre industrie e investitori e fare di Genova la prima città del Mediterraneo. Uomini come Guido Rossa, capaci di dare esempi e di portare messaggi così importanti, sono gli uomini di cui abbiamo bisogno», con queste parole il sindaco Marco Bucci è intervenuto alla commemorazione dell’operaio e sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse quarant’anni fa.
Alla cerimonia, tenutasi nello stabilimento ex-Ilva, è intervenuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che così ha espresso il suo pensiero: «In un momento in cui forze eversive oscure portavano il loro assalto sanguinario alla nostra convivenza civile Guido Rossa ebbe il coraggio di non voltarsi, di non cedere alla meschinità della paura e della fuga dal senso di responsabilità di fronte alla minaccia alla violenza. Il terrorismo si definisce da solo per ciò che è: attacco vile alle persone, alla loro dignità, alla vita. Aggressione alle idee, intimidazione contro la libertà di ciascuno. Tentativo di abbattere le istituzioni poste a salvaguardia di tutti. Alla fine la
democrazia prevalse e divenne più forte nel rispetto della Costituzione e grazie al movimento dei lavoratori nelle fabbriche».
Quella di oggi è la quarta visita a Genova, in un anno, del Presidente della Repubblica dopo quelle all’ospedale Gaslini, alle esequie delle vittime di ponte Morandi e al Salone Nautico. «Genova è una capitale del lavoro e deve colmare il gap infrastrutturale evidenziato dal crollo del Ponte Morandi. La ricostruzione è una priorità nazionale», ha aggiunto Mattarella.
Alla commemorazione, nel corso della quale si è parlato dei morti del lavoro e della tragedia che recentemente è costata la vita all’operaio dell’Ansaldo Eros Cinti, hanno preso parte anche il governatore della Liguria Giovanni, Toti, l’amministratore delegato d ArcelorMittal Matthieu Jehl, il rappresentante Fiom Armando Palombo, il segretario della Camera del lavoro metropolitana Ivano Bosco e il cappellano del lavoro Franco Molinari.
Al termine della cerimonia è stata scoperta una targa con la scritta: “Contro ogni terrorismo, unità fratellanza e accoglienza fra tutti i lavoratori senza distinzione di provenienza, di religione e nazionalità. In occasione della visita del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, la rappresentanza sindacale unitaria a nome dei lavoratori di ArcelorMittal Genova pone questo ricordo in memoria del compagno della Fiom Guido Rossa barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979”.
Il Comune di Genova ricorderà Guido Rossa anche domani, giorno del 40° anniversario dell’assassinio, con le consuete cerimonie in via Fracchia alle ore 10.30, alla presenza del sindaco Marco Bucci, e alle 12.30 in largo XII Ottobre presso la statua dedicata all’operaio e sindacalista con un appuntamento organizzato da Cgil, Cisl e Uil al quale interverrà l’assessore al Personale e pari opportunità Arianna Viscogliosi.