In poche ore, ritirate due patenti e accertato 11 violazioni dei limiti di velocità
In poco più di due ore la Polizia Locale del Comune di Genova ha ritirato 2 patenti e accertato 11 violazioni dei limiti di velocità. Nei giorni scorsi due pattuglie del Reparto Sicurezza Stradale, impegnate nell’ambito delle consuete attività di contrasto all’eccesso di velocità, hanno monitorato via Adamoli, in Val Bisagno. I controlli sono stati effettuati dalle ore 22 circa fino a mezzanotte in un tratto in cui il limite di velocità è di 50 chilometri orari. In 3 casi (un’automobile e due motocicli), la velocità rilevata dalle pattuglie Pegaso 31 e Sirio 31, ha superato di ben oltre 60 km/h il limite stabilito; in particolare le velocità rilevate sono state di 118, 132 e 149 km/h. Per due dei tre conducenti, entrambi maggiorenni di età, la sanzione amministrativa pecuniaria va da 1.126,67 a 2.254,67 euro (è prevista la maggiorazione notturna destinata al fondo contro l’incidentalità notturna), la decurtazione di 10 punti nonché il ritiro immediato della patente ai fini della sospensione da 6 mesi a 1 anno (in quest’ultimo caso la competenza è del Prefetto). Per il terzo conducente, un 17enne genovese alla guida di motociclo di cilindrata 125 cc, risponderanno in sua vece della medesima sanzione pecuniaria i genitori, verrà inoltre sottoposto alla revisione della patente per cui dovrà ripetere l’esame. Alla velocità cittadino di 50 km/h, lo spazio di reazione (ovvero la distanza che percorre un veicolo dal momento in cui il conducente avverte un pericolo fino a che non interviene sul sistema frenante) è di circa 13 metri (che corrisponde alla lunghezza di un normale autobus). Lo spazio di arresto, in normali condizioni di aderenza, è approssimativamente stimato in 25 metri (2 autobus). Nel caso del più spericolato dei conducenti, un 27enne genovese alla guida di una moto di grossa cilindrata che sfrecciava a 149 km/h (velocità vietata persino in un normale tratto autostradale), lo spazio di reazione si attesta a 41 metri (ben 3 autobus) mentre lo spazio necessario per arrestare la moto sarebbe stato di circa 130 metri, più della lunghezza di un campo da calcio.
«Unico dato confortante è che tutti gli 11 conducenti sono risultati negativi all’alcol test ma bisogna comprendere che non si può sfrecciare a proprio piacimento mettendo a repentaglio la propria e l’altrui incolumità» afferma l’assessore comunale alla Sicurezza e Protezione Civile Sergio Gambino che proprio il mese scorso ha presentato i dati finali della campagna di prevenzione e contrasto dell’incidentalità stradale legata a sostanze stupefacenti ed alcol “Incidente? Pensaci prima!”. «Prosegue l’impegno concreto della Polizia Locale, cui va il mio ringraziamento, che ha un ruolo fondamentale – conclude Gambino – per rendere Genova una città sempre più sicura per tutti».