G20 Infrastrutture: tavola rotonda sul modello Genova

«Credo fermamente che nell’urgenza sia necessario l’allineamento di tutte parti in causa per raggiungere un obiettivo e quindi tutte le città, che abbiano un progetto o un investimento, hanno un’urgenza». Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci nel proprio intervento nella tavola rotonda organizzata all’interno del G20 dedicato alle infrastrutture sul “modello Genova” aperta dai saluti del ministro dell’Economia e Finanze Daniele Franco. «Abbiamo scelto le migliori società al mondo» ha ricordato il sindaco Bucci elencando le aziende che hanno lavorato al nuovo Ponte San Giorgio: Fincantieri per la parte dell’acciaio, Salini per la costruzione, Fagioli per la movimentazione e Rina per il project management. «Il project management – ha puntualizzato Bucci – è fondamentale. Lavorare in parallelo e non in modo sequenziale consente di applicare i cambiamenti in contemporanea e con un buon project management si è potuto fare. Il modello Genova penso sia replicabile in ogni progetto: è quello che fanno i privati ogni giorno e quindi perché no nell’amministrazione pubblica». Nella tavola rotonda, moderata da Francesco Margiocco, si sono confrontati i protagonisti della ricostruzione del ponte Genova San Giorgio, analizzando il “modello Genova” e le possibilità di replicare lo stesso modello per la realizzazione di altre opere. Dopo i saluti del Ministro Daniele Franco sono intervenuti, oltre al sindaco Marco Bucci: Pietro Salini (CEO, Webuild Group S.p.A.), Giuseppe Bono (CEO, Fincantieri S.p.A.), Ugo Salerno (CEO, Rina S.p.A.), Roberto Purcaro (Senior Managing Director, Macquire Group Limited), Nicola Meistro (Webuild Italia S.p.A.), Alberto Maestrini (Fincantieri S.p.A.), Alessandro Zanguio (Fondazione Renzo Piano) e Roberto Carpaneto (Rina S.p.A.). Al termine della tavola rotonda i relatori hanno visitato la sala immersiva sul “modello Genova”, allestita al piano terra dei magazzini del Cotone.