Uno splendido lavoro “A wonderful job” è la frase, ripresa sul palco di Piazza Matteotti, e pronunciata dalle avanguardie angloamericane al loro arrivo a Genova quando scoprirono che la città era insorta liberandosi con le proprie forze: il 25 aprile 1945, infatti, il generale tedesco Meinhold era stato costretto alla resa dalle forze della Resistenza, firmando l’atto di resa nelle mani di Remo Scappini in qualità di Presidente del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale), e che sarebbe valso alla città la medaglia d'oro al valor militare
Le Celebrazioni del 74° anniversario della Liberazione del Comune di Genova si sono aperte in prima mattinata, alla presenza delle autorità, nel cimitero monumentale di Staglieno con la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e con la Santa Messa in suffragio al campo dei Caduti Partigiani.
Le commemorazioni, come da tradizione, sono continuate con un corteo, accompagnato dalla Filarmonica sestrese, che da Piazza della Vittoria passando per via XX Settembre ha raggiunto il ponte Monumentale, dove sono state deposte delle corone al sacrario dei caduti partigiani e con la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell’Atto di Resa delle truppe tedesche. Il corteo ha poi proseguito verso largo Pertini per deporre altre corone e ha infine raggiunto piazza Matteotti dove, alle 11.15, il sindaco Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti hanno salutato i numerosi partecipanti. L’orazione commemorativa è stata tenuta da Giovanni Maria Flick, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, sul palco anche Umberto Franzone, noto come il partigiano Mingo della Brigata Olivieri.
Il Sindaco di Genova nel suo saluto ha ricordato di quanto sia importante conoscere il passato “serve sempre conoscere il passato, riconoscere gli errori del passato, il passato è la base essenziale per proiettarci nel nostro futuro, e noi vogliamo un grande futuro”. Il Sindaco ha poi ricordato i drammatici episodi della scorsa estate, concludendo il discorso ricordando l’importanza del Gonfalone “Abbiamo il Gonfalone più bello d’Italia, ho sentito dire dal pubblico, io oserei dire anche il più bello del mondo, applaudiamo il Gonfalone e ricordiamoci che: tutti quanti noi siamo una grande città che ha tanto orgoglio determinazione e caparbietà, e sull’esempio della Resistenza sapremo costruire un grande futuro per noi e soprattutto per i nostri figli”.
Subito dopo il Sindaco ha preso la Parola il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nel suo intervento ha citato parte di un testo di Giorgio Gaber, la libertà non è stare sopra un albero… la libertà è partecipazione; “Lo spirito della Resistenza” ha continuato il Presidente “credo sia quello di unire una nazione questo è lo spirito che deve vederci sempre tutti uniti senza gli assurdi revisionismi che ho visto ieri a Milano”.
La manifestazione si è conclusa con l’intervento di Giovanni Maria Flick che ha posto l’accento di come la Liberazione sia stato un movimento di massa corale e politico prima che militare contro l’oppressione, uno spartiacque tra passato e futuro, ha ricordato nel suo discorso le leggi razziali del 1938 e l’importanza della Costituzione, citando, fra gli altri l’art.3, e sottolineando l’importanza degli insegnamenti della Liberazione e della Resistenza, e della necessità di mantenerli vivi. Ha concluso il discorso citando l'orgoglio e la caparbietà genovese e la necessità di riattivare presto la viabilità cittadina, nella speranza si possa affermare come fu per la Liberazione la frase “A wonderful job”.
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