Oggi a Palazzo Tursi
Si è svolta questa mattina nella cornice del Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi la presentazione dell’Atlas di Genova Cities Changing Diabetes, il documento che contiene la fotografia della situazione attuale in città dal punto di vista dei dati socio demografici e della distribuzione del diabete.
La nostra città ha aderito al progetto nel novembre del 2020, aggiungendosi alle sette città italiane – Milano, Bari, Bologna, Roma, Torino, Napoli – e alle 40 in tutto il mondo firmatarie dell’Urban Diabetes Declaration.
Il progetto Cities Changing Diabetes è un programma di studio internazionale promosso dall'University College of London e dallo Steno Diabetes Centre di Copenaghen con il contributo di Novo Nordisk, che ha l’obiettivo di valutare l 'impatto dell'urbanizzazione sulle malattie croniche non trasmissibili come il diabete collaborando attivamente con i sindaci delle città coinvolte e con importanti network internazionali come C40 e EAT Foundation.
Ma cos’è nello specifico l’Atlas presentato quest’oggi? Come detto si tratta di una fotografia del contesto sociodemografico ed epidemiologico della Città Metropolitana di Genova, realizzato grazie al supporto di tutti gli enti istituzionali che a livello centrale sono coinvolti nel progetto (ANCI, Health City Institute, C14+, CORESEARCH, Fondazione CENSIS, ICom, Bhave) e alla collaborazione di tutti gli attori locali che ruotano attorno alla patologia diabete: Istituzioni (Regione Liguria, Comune di Genova, ANCI Liguria ), Enti Sanitari (Alisa, Asl 3 Genovese, Ospedali San Martino, Galliera, Gaslini), Accademia (Università degli Studi di Genova) Società Scientifiche (SID, AMD, SIEDP,OSDI) e Terzo Settore (Associazioni Pazienti diabetici e di cittadinanza).
Con l’ingresso nel programma Cities Changing Diabetes, infatti, Genova vuole sviluppare azioni concrete partendo dallo studio dei dati per poter arrivare all’identificazione delle dinamiche culturali e sociali che influiscono sulla vulnerabilità del diabete.
Tra gli obiettivi, infatti, spicca quello del superamento delle fragilità orografiche del territorio per favorire stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie, promuovendo un'adeguata cultura alimentare, migliorando l'accesso allo sport e alle pratiche di esercizio fisico per tutte le età e sviluppando politiche di trasporto urbano orientate alla sostenibilità e attenzione all'accesso alle cure per la popolazione che è tra le più anziane in Italia.
Presente per i saluti il Sindaco, ha partecipato all'evento il vicesindaco.