La Rete della Pesca: una scuola per fare formazione, ricerca e innovazione

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22/06/2023
foto di gruppo relatori

L'assessore al Mare e alla Pesca Francesco Maresca alla conferenza stampa

 

È stata presentata questa mattina nella Sala della Trasparenza di Regione Liguria LA RETE DELLA PESCA. Formazione, ricerca e innovazione. Unicum in Italia, questo innovativo progetto – patrocinato dal Comune di Genova – si prefigge l’obiettivo di formare sul territorio nuovi operatori e innovare il settore ittico regionale, adeguandolo alle esigenze presenti e future.

 

“L’idea di fondare una vera e propria Scuola della pesca - spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente Coldiretti Liguria e delegato confederale, di concerto con Daniela Borriello, responsabile regionale Coldiretti Impresa Pesca per la Liguria e promotrice in prima persona dell’iniziativa -  vuole rispondere alle nuove esigenze di un mercato di primaria importanza a livello regionalee nazionale. In questo modo, infatti, chiunque voglia intraprendere tale mestiere e/o specializzarsi in specifici ambiti della pesca avrà la possibilità di trovare il percorso formativo più adatto alle proprie esigenze”.

 

“Attraverso il Genova Blue District, l’Amministrazione comunale ha sostenuto con forza questo progetto unico - dichiara l’assessore al Patrimonio, Porto, Mare e Pesca del Comune di Genova, Francesco Maresca - che si inserisce perfettamente nei percorsi formativi nell’ambito della blue economy. Mettere in contatto diretto i giovani con la vasta gamma delle professioni del mare è strategico per dare nuove opportunità occupazionali anche in quei settori della nostra secolare tradizione marinaresca che oggi hanno connotati fortemente innovativi, di sostenibilità ambientale e di tutela del nostro ecosistema marino in chiave produttiva e di ricchezza per tutta la nostra comunità”.

 

Il corso gratuito, è rivolto a giovani e adulti di ogni età, disoccupati, inoccupati e inattivi, anche non residenti in Regione.

 

Avrà una durata complessiva di 600 ore, alternando lezioni teoriche, attività pratiche e stage nelle aziende che hanno garantito l’assunzione per almeno il 60% dei partecipanti. Il settore ittico rappresenta da sempre uno dei pilastri dell'economia ligure e si caratterizza per essere non intensiva, rispettosa dell’ambiente e svolta ancora in maniera tradizionale. A differenza del passato, oggi la pesca professionale può avvalersi di strumenti sofisticati.

 

“Crediamo e supportiamo sempre di più la formazione professionale nei vari settori dell’agroalimentare – afferma Alessandro Piana, vicepresidente Regione Liguria con delega all’Agricoltura, alla Pesca e al Marketing Territoriale - tanto che l’offerta è aumentata sensibilmente,con ottime adesioni di studenti e corsisti. Si è già consolidata una vera e propria rete che spazia dalla teoria alla pratica in aziende e presso gli Enti territoriali. Non poteva mancare la filiera della pesca, in cui da tempo, tramite FEAMPA e tutte le risorse a nostra disposizione, incentiviamo il ricambio generazionale, le tecnologie a basso impatto ambientale e le nuove attività. Innovare e crescere per un settore determinante come la pesca significa evitare di disperdere tradizioni ed eccellenze, nonché continuare a presidiare il nostro mare, nel pieno rispetto dell’ecosistema.L’elevata rispondenza col mondo del lavoro di queste formule didattiche si traduce oggi in un ventaglio di proposte ottimizzate su pesca marittima e acque interne, sullo sviluppo del settore pesca e acquacoltura es ulla multifunzionalità, cui si aggiunge anche il livello più alto di specializzazione con il master. Ringrazio pertanto tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione dei percorsi di qualifica professionale e di aggiornamento, certo che si tradurranno in occupazione ben oltre le aspettative. Ricordo che con la nuova programmazione FEAMPA la Regione ha a disposizione circa 12 milioni di euro, oltre un milione in più rispetto alla passata tornata. Le premesse per il rilancio della pesca ci sono tutte”.

 

"Il settore ittico - aggiunge Marco Scajola, assessore regionale alla Formazione, Orientamento, Pianificazione territoriale, Demanio marittimo e Tutela del Paesaggio - rappresenta uno dei pilastri dell’economia della Liguria, dove la pesca si caratterizza per essere non intensiva, rispettosa dell’ambiente marino e svolta ancora in maniera tradizionale. Un’arte nobile e antica, che oggi riassume il valore della tradizione che si rinnova nella modernità tecnologica e nella sostenibilità ambientale.

La scuola colma un vuoto formativo, tesse la rete necessaria per avviare attività di formazione, ricerca e consulenza sull’innovazione di prodotti e servizi e promuove il rafforzamento del capitale umano e la creazione di posti di lavoro sul territorio.  A questo proposito, contemplare diverse generazioni contribuisce a colmare i vuoti del tessuto sociale contemporaneo dove, molto spesso, chi esce dal mondo del lavoro da adulto ha difficoltà a rientrarvie chi, invece,cerca da giovane una prima occupazione stenta a trovarla in maniera continuativa. Questo è possibile anche grazie alla collaborazione di Regione Liguria e Alfa con organizzazioni del settore ittico, esperti e comunità civile, con l'obiettivo di creare un futuro migliore per il settore della pescae per le persone che desiderano avviare una carriera in questo campo. Il progetto rappresenta il ponte di collegamento tra domanda e offerta promuovendo l'impiego di personale formato attraverso partnership con le aziende del settore e programmi di stage formativi. Quello che vogliamo ècreare opportunità concrete per gli studenti che completeranno con successo i nostri corsi, collegandoli direttamente al mondo del lavoro e contribuendo così alla crescita economica e sociale della regione”.

 

Ultimo aggiornamento: 23/06/2023