Scolmatore del Bisagno, pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori

Contenuto

Articolo del
08/10/2019

Presentato il progetto esecutivo per la galleria sotterranea di 6500 metri. Bucci “Un’opera vitale per la sicurezza della città”. Toti “Un progetto che può fare scuola”

A 49 anni esatti dall’alluvione del 1970, martedì 8 ottobre, è stato presentato il progetto esecutivo dello scolmatore del torrente Bisagno, in occasione della pubblicazione del bando di gara europeo per l'affidamento dei lavori.

 

L’opera, che costerà complessivamente circa 204 milioni di euro, rappresenta l'ultimo tassello del pacchetto di interventi strutturali previsti per raggiungere un adeguato livello di mitigazione del rischio idraulico in aree che sono state duramente colpite da diversi eventi alluvionali che hanno causato la perdita di numerose vite umane, oltre che centinaia di milioni di euro di danni.

 

«Si tratta di un'opera di importanza vitale per la città per evitare che si ripetano situazioni di enorme criticità come quelle che abbiamo patito anche in un recente passato — ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci, nel corso della presentazione nella sala della Trasparenza della Regione —.  Investire sulla sicurezza, sulla tutela dell'ambiente e sulla riduzione del rischio idrogeologico significa salvare vite umane, opere pubbliche, attività di privati: conti che Genova non vuole più dover pagare e che grazie a quest'opera fondamentale faranno parte del passato».

 

La galleria scolmatrice, la cui progettazione esecutiva è stata affidata nell'agosto 2017 al raggruppamento temporaneo di impresa capitanato da Rocksoil, permetterà di smaltire direttamente in mare 450 metri cubi d'acqua al secondo, mentre la nuova copertura del Bisagno assicurerà il deflusso di altri 850 metri cubi d'acqua al secondo, per un totale di 1300 totali: una quantità d'acqua che, secondo i modelli statistici, può cadere su Genova una volta ogni 200 anni.

È stato Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, coinvolta come centrale di committenza, a spiegare che «la sostenibilità sarà uno dei principali criteri per la valutazione delle offerte. Nella scelta terremo conto delle scelte a Km zero per le forniture dei materiali, dell’impiego di soggetti deboli, della compatibilità ambientale».

 

«A questo punto parte la gara per affidare i lavori, con l'obiettivo di aprire il cantiere nella primavera del 2020 — commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti —. Siamo al fischio d'inizio di un'opera di cui si parla da circa 50 anni, dalla tragica alluvione di Genova del 1970, attesa da generazioni e che avrà un impatto enorme sulla sicurezza dei cittadini. È un'altra promessa mantenuta sul fronte forse più importante, quello della riduzione del rischio idrogeologico. Il nostro impegno è stato costante fin dal primo giorno, sia sui cosiddetti rivi e fronti minori che su opere di ampio respiro come questa, destinata a cambiare davvero il volto della città e della Regione. Assieme ai lavori di copertura dello stesso Bisagno e allo Scolmatore del Fereggiano, che procedono spediti. Si garantisce che, in caso di piogge eccezionali, gran parte dell'acqua verrà scaricata direttamente in mare attraverso la nuova galleria, e la restante potrà defluire nell'alveo che è in corso di adeguamento. Una svolta epocale».

 

Ultimo aggiornamento: 09/10/2019