Gli itinerari delle architetture genovesi del Novecento nello studio di Comune, Regione, Università e Ministero
Martedì 21 giugno è stata presentata nel contesto della Conferenza nazionale ASITA 2022 la mappa degli itinerari turistici per la visita del patrimonio architettonico del Novecento a Genova.
Simonetta Acacia e Marta Casanova del Dipartimento Architettura e Design (DAD) dell'Università degli Studi di Genova hanno spiegato come sono state individuate le opere architettoniche ritenute di rilevante interesse storico-artistico in collaborazione con il Comune di Genova, Direzione Tecnologie Digitalizzazione e Smart City – Ufficio Sistemi Informativi Territoriali, lavoro già realizzato in una prima fase dalla Direzione Generale Architettura e Arte Contemporanea del Ministero della Cultura e in una seconda fase da Regione Liguria, dal Segretariato Regionale del Ministero della cultura per la Liguria e dall’allora Dipartimento Scienze dell’Architettura dell’Università degli Studi di Genova, oggi Dipartimento Architettura e Design della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro "Beni e Attività culturali III integrativo - intervento BF-10 - Progettazioni per lo sviluppo di programmi di valenza strategica in materia di cultura".
Il censimento delle opere è iniziato nel 2011 e ha permesso la pubblicazione di un volume di schede esplicative di ogni singolo bene architettonico. La raccolta dei dati, inizialmente compiuta con strumenti informativi molto semplici, è proseguita nel tempo con l'inserimento in un database realizzato dal Comune di Genova all'interno del Geoportale. La costruzione di una interfaccia di inserimento e modifica dei dati ha permesso e permette ancora al personale preposto e agli studiosi dell'Università di aggiornare i dati del database. Ad ogni inserimento di informazioni, il cittadino può vedere automaticamente e subito il risultato del lavoro.
Questa soluzione è stata scelta per permettere al database di continuare a vivere anche successivamente all'azione progettuale.
La mappa risultante è oggi uno strumento concreto per la visita e conoscenza delle opere trattate, trasformandosi, oltre che in uno strumento di tutela, anche in un mezzo di promozione e scoperta della città.