Centro storico, i “vicini dei caruggi” un nuovo punto di riferimento per i cittadini

Contenuto

Articolo del
19/01/2022
tavolo relatori

Presentati questa mattina i 4 progetti vincitori del bando di Fondazione Carige 

Chiara Barbieri

Distribuzione delle eccedenze alimentari, assistenza psicologica e accompagnamento per l’accesso ai servizi, matching tra domanda e offerta di lavoro, sostegno a distanza di donne vittime di violenza, un emporio con assortimento gratuito di materiali, servizi h 24 dedicati a famiglie e giovani frequentatori della ‘movida’.

Sono “i vicini dei Caruggi’, che dalla scorsa estate hanno iniziato la propria attività all’interno del centro storico. Quattro progetti che, grazie un bando pubblicato circa un anno fa da Fondazione Carige, in collaborazione con il Comune di Genova nell’ambito del Piano integrato Caruggi e con la Camera di Commercio, stanno diventando un punto di riferimento per gli abitanti del centro storico, in particolare per le fasce più fragili e in condizione di povertà. I progetti sono stati presentati dai referenti delle associazioni vincitrici questa mattina in salone di rappresentanza di palazzo Tursi.

Quattro le associazioni capofila di altrettanti progetti: L'alba Società Cooperativa Sociale, Il Cesto Cooperativa Sociale, l’Associazione Comunità San Benedetto al porto e i Valori Alpini Aps.

L’obiettivo del bando – 18 i progetti presentati – era la creazione di un luogo dove i cittadini potessero trovare piccoli servizi di assistenza, basati sulla solidarietà: dal ritiro della posta alla custodia temporanea di oggetti fino alla condivisione di informazioni utili alla comunità, da iniziative a favore degli anziani alla distribuzione di pacchi alimentari.

I vincitori hanno presentato progetti che, oltre che rispondere maggiormente alle finalità del bando in termini di innovazione, qualità dei meccanismi di partenariato e rilevanza per il territorio e per i destinatari, vanno a integrare le attività che il Comune di Genova sta attuando nel Piano integrato per il Centro Storico.

“Portierato di quartiere” è il nome del progetto di Alba Società Cooperativa Sociale che ha attrezzato i locali di vico Lepre 6, dove è attivo un punto di ascolto con assistenza psicologica, consulenza, indirizzo per eventuali denunce alle forze dell’ordine. La sede operativa del progetto è all’interno dei locali del Cif, serve i residenti della zona Vigne e Maddalena e intercetta mediamente circa 20 utenti alla settimana, in particolare donne.

Il Cesto Cooperativa Sociale, nell’ambito del progetto di rigenerazione del sestiere del Molo, ha attivato il “Vicinato H24” che comprende un portierato diurno rivolto ai residenti, agli anziani, alle persone fragili e ai minori in salita del Prione, due giorni alla settimana. È prevista l’apertura di un emporio solidale entro marzo in via Canneto il lungo che andrà a integrarsi in una rete con la sede del Patto del Molo in via San Donato e lo spazio Bababum in salita Pollaiuoli, dedicato alle famiglie con minori. È prevista la realizzazione in salita del Prione anche di uno spazio dedicato ai giovani della ‘movida’ con bagno, una stanza per la sosta, con presenza di educatori, con apertura due sere a settimana, il venerdì e il sabato.

“Toghettogether” è il nome del progetto presentato dall’Associazione Comunità San Benedetto al porto e prevede, in via Croce Bianca, un emporio “fai da noi” dove sarà possibile utilizzare le forniture messe a disposizione dai partner, una Banca delle Competenze con l’attivazione dei good stamps (ore di volontariato spendibili in beni disponibili al market), allestimento di attrezzature fisse per lavori di carpenteria e falegnameria a uso condiviso, gestione delle eccedenze alimentari. In via 4 Canti di San Francesco con il progetto

“Dalle alpi ai caruggi – buoni vicini” dei Valori Alpini Aps è attivo un centro di distribuzione delle eccedenze alimentari. I volontari hanno fatto, da giugno a settembre, 43 raccolte nei supermercati, 12 distribuzioni da 600 pacchi, 160 famiglie seguite per un totale di circa 400 persone, in base ai requisiti Isee o con particolari necessità. I 75 volontari hanno percorso 3.500 chilometri e impegnato 2.600 ore nell’attività. In collaborazione con il centro antiviolenza, sono stati forniti servizi di sostegno a distanza, matching tra domanda e offerta occupazionale con la creazione di 3 posti di lavoro, supporto a famiglie con disabili.

«Grazie al bando della Fondazione Carige – dichiara il consigliere delegato alle Politiche sociali Mario Baroni – abbiamo potuto supportare le iniziative progettuali di quattro realtà del terzo settore che vanno incontro a un ampio raggio di domanda da parte delle famiglie in situazioni di particolari fragilità e difficoltà. La situazione pandemica, come ci dicono i dati, ha purtroppo acutizzato le differenze sociali, ampliato le fratture all’interno della nostra comunità e reso ancora più necessari interventi di supporto a un numero crescente di cittadini, soprattutto in un contesto difficile come il centro storico. I vicini dei Caruggi, che operano in stretta sinergia con la nostra direzione del sociale, danno una prima risposta importante a chi si trova in difficoltà: dal supporto psicologico ai generi di prima necessità».

«Con la sinergia e il contributo di Fondazione Carige e Camera di Commercio – commenta l’assessore al Centro Storico Paola Bordilli – è stata creata un’offerta di sussidiarietà orizzontale, vicina ai cittadini e alle nuove povertà mettendo a sistema una rete che coinvolge volontariato e tessuto economico locale. I numeri registrati dai “vicini dei caruggi” indicano che c’è una crescente richiesta di ascolto e di aiuto, soprattutto da parte di tante donne che oggi più di ieri, a causa della situazione pandemica, si trovavano in difficoltà estreme. La possibilità di rivolgersi, nel proprio quartiere, a volontari con esperienza e professionisti rappresenta un motivo di speranza per ripartire e ritrovare quel senso di comunità che ha storicamente contraddistinto Genova e i genovesi».

«Il bando rientra nel nostro settore di intervento denominato Volontariato, filantropia e beneficenza – spiega Onofrio Contu di Fondazione Carige – Tale settore, con riferimento al nostro Documento Programmatico Previsionale 2022, parte della più ampia programmazione 2021-2023, è quello che assorbe la percentuale maggiore delle nostre erogazioni. In particolare il bando aveva come obiettivo principale la promozione di un modello di abitazione e di condivisione sostenibile, strettamente legato alle potenzialità e all’offerta della comunità. Attraverso la creazione di iniziative di Porteriato di quartiere. Il bando è in continuità con la nostra visione di un impegno costante per la creazione di valore esteso che ci vede coinvolti con i nostri stakeholders, in questo caso il Comune di Genova e la Camera di Commercio di Genova. Tale coinvolgimento permette, tra l’altro, un esame e una conseguente condivisione dei problemi del nostro territorio di riferimento e le conseguenti modalità per affrontare nel miglior modo possibile le problematiche esistenti che, come purtroppo noto, la pandemia attuale ha reso ancora più evidenti e gravi».

«Il piccolo commercio e le attività artigiane – sottolinea il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia – possono giocare un ruolo centrale nella rivitalizzazione dei nostri caruggi, in cui si intrecciano elementi sociali, economici ed urbanistici. Grazie al contributo della Fondazione Carige si attiveranno quattro nuovi presidi in altrettante aree critiche del centro storico, che ci auguriamo possano favorire sviluppo economico, coesione sociale e qualità urbana».

Ultimo aggiornamento: 19/01/2022