Il progetto vede come capofila il Comune di Genova; i partner sono Unige e Automobile Club di Genova. Tra le iniziative, un database e una campagna informativa creati dal Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi di Unige (DIBRIS).
Costruire comportamenti responsabili e consapevoli alla guida dei veicoli con una serie di iniziative rivolte alla cittadinanza per prevenire e contrastare l’incidentalità correlata all’uso di alcol e droghe. È l’obiettivo di “Incidente? Pensaci Prima”, progetto realizzato dal Comune di Genova – Comando Polizia Locale (capofila), che vede come partner Università di Genova (Dipartimento di Scienze della Formazione e Dipartimento Architettura e Design) e Automobile Club di Genova.
I promotori del progetto hanno partecipato all’avviso del Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione di progetti di promozione, coordinamento, monitoraggio sul territorio nazionale di attività di prevenzione, sperimentazione e contrasto dell'incidentalità stradale correlata al consumo di alcol e droga. L’iniziativa è stata selezionata e ha ottenuto un finanziamento di 450 mila euro (massimo consentito), che è stato suggellato con la stipula di una convenzione.
«Quello che verrà messo in atto è un progetto particolarmente articolato e ambizioso, che ha la peculiarità di coinvolgere i giovani non solo come destinatari del messaggio, ma anche come creatori dei contenuti - spiega Giorgio Viale, assessore alla Sicurezza - Aver ottenuto il finanziamento da parte del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri è indice della bontà dell’iniziativa, che verrà sviluppata anche tramite diversi canali di comunicazione per raggiungere un target di utenza più variegato possibile. Ringrazio, quali partner, l’Università di Genova e Automobile Club di Genova per il fattivo supporto nella redazione e nella realizzazione di questo piano d’azione».
«La sicurezza stradale è da sempre uno dei principali impegni del nostro corpo – rimarca il comandante della Polizia Locale del Comune di Genova, Gianluca Giurato - In questa partita, la prevenzione dell’incidentalità causata dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti gioca un ruolo fondamentale. Questo progetto, ad ampio respiro, che vede l’apporto fattivo di diverse realtà, si muove senza dubbio lungo un percorso che continuiamo convintamente a intraprendere, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente i sinistri lungo le strade, soprattutto quelli di più grave entità».
Il piano progettuale, condiviso - per il Comune di Genova - tra Polizia Locale e Protezione civile, promuove azioni per la costruzione della consapevolezza del rischio stradale e di comportamenti responsabili alla guida, puntando anzitutto sulla prevenzione.
Tre sono i filoni su cui si svilupperanno le azioni specifiche. Partendo dall’ambito formativo-informativo, il valore aggiunto del progetto è il ruolo da protagonisti che verrà assunto dai giovani: non solo come destinatari dei messaggi, ma anche come co-realizzatori dei concept su cui si articolerà la campagna di comunicazione rivolta alla cittadinanza e sviluppata per raggiungere un target più variegato possibile.
L’iniziativa andrà a coinvolgere gli studenti dei corsi di laurea in Design del Prodotto e della Comunicazione, Digital Humanities-Comunicazione e Nuovi Media, Scienze della Comunicazione e Psicologia; a supportarli, le strutture di ricerca universitarie e i partner del progetto.
Verrà dedicata una particolare attenzione agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado. Tra le iniziative previste, infatti, c’è la produzione di video-pillole e materiali interattivi rivolti agli studenti delle scuole superiori non solo genovesi, ma di tutta Italia. I materiali prodotti verranno messi a disposizione di tutti gli Uffici Scolastici Regionali d’Italia. Obiettivo: informare gli studenti sugli effetti dell’alcol e della droga sulla guida, illustrare le normative e i rischi derivanti dall’abuso di alcolici o sostanze stupefacenti. Per quest’azione è stato accordato il patrocinio da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria – Ufficio III.
L’azione riabilitativa è il secondo filone su cui si svilupperà il progetto. Le iniziative andranno a coinvolgere alcuni soggetti sanzionati per comportamenti non corretti alla guida, ammessi ai lavori di pubblica utilità e alla misura della messa alla prova, ai fini del rafforzamento di una corretta percezione del rischio. Gli stessi saranno supportati in un percorso di assunzione di responsabilità rispetto alle infrazioni commesse, allo scopo di ridurre le recidive. L’approccio è quello della “psicologia del traffico”: puntare a responsabilizzare gli utenti, facendo sì che interiorizzino i migliori comportamenti da mantenere quando si trovano per strada, sia come conducenti, sia come pedoni.
Terzo punto cardine attorno a cui si sviluppa il piano è l’azione preventiva e di contrasto dell'incidentalità stradale correlata al consumo di alcol e sostanze stupefacenti. In programma, incontri con la cittadinanza attuati da operatori di Polizia Locale e Protezione Civile, con distribuzione di materiale ad hoc, ma non solo. Tra le novità, la distribuzione di test etilometrici monouso e i controlli etilometrici a scopo preventivo. Come funziona? Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione verranno organizzati degli infopoint, con l’ufficio mobile della Polizia Locale posizionato nelle zone della movida. Qui, oltre a opuscoli e materiale informativo, verranno distribuiti anche etilotest monouso: una sorta di gadget, insomma, che però proprio gadget non è perché lo strumento, anche se non in maniera dettagliata come il dispositivo omologato, è in grado di rilevare l’alcolemia. I test etilometrici monouso saranno di due tipi: uno ad “alcol zero” per i neopatentati e guidatori professionali (che, per legge, devono avere un tasso alcolemico pari a zero, quindi non aver bevuto alcolici prima di mettersi alla guida); per tutti gli altri, invece, l'etilotest rileverà il tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro, ossia il limite dopo cui scatta la sanzione per guida in stato di ebbrezza.
Sempre all’infopoint, i passanti che lo vorranno potranno sottoporsi al test etilometrico (in forma anonima) e verificare il proprio tasso alcolemico. L’esito servirà a far comprendere alle persone - i giovani, in particolare - quanto sia semplice superare i limiti previsti e, quindi, rappresentare un pericolo per sé stessi e per gli altri, oltre ad andare incontro a sanzioni rilevanti previste per questo tipo di illeciti e, nel caso si provochi un incidente stradale grave in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze, anche alla denuncia per lesioni e omicidio stradale. Altra novità prevista dal progetto è l’utilizzo di un database, realizzato ad hoc dall’Università di Genova, in cui saranno inseriti sempre in forma anonima, gli elementi utili per misurare i numeri dei soggetti controllati e i casi di positività nell’attività di screening. Tali informazioni, raccolte nell’attività di controllo e contrasto da parte delle unità operative della Polizia Locale, saranno consultabili e utili per la conoscenza del fenomeno della guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, per lo sviluppo di successive azioni preventive.
«L’Università di Genova partecipa al progetto fornendo le proprie competenze – spiegano i docenti Fabrizio Bracco e Maria Linda Falcidieno -, in particolare per interventi formativi rivolti al personale della Polizia Locale e di Protezione Civile, nonché la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sui temi del progetto, realizzata grazie al coinvolgimento degli studenti universitari. Ulteriore contributo riguarderà la realizzazione di un corso di formazione online rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Sarà anche realizzato un percorso di riabilitazione e recupero di utenti ammessi ai lavori di pubblica utilità e alla misura della messa alla prova. A servizio degli operatori di Polizia Locale, sarà anche realizzata una piattaforma informatica per attività di screening e monitoraggio dati raccolti negli interventi su strada». Quello dei partners dell’iniziativa è quindi un coinvolgimento diretto e fattivo con una serie di iniziative mirare e rivolte nello specifico ai giovani tra i 15 e i 25 anni, ma di fatto a tutta la cittadinanza anche tramite la distribuzione di opuscoli e materiali ad hoc sulla sicurezza stradale.
«Automobile Club Genova è impegnato da molti anni in attività di educazione stradale, spesso in collaborazione con Forze dell'Ordine e Istituzioni locali – aggiunge Carlo Bagnasco, presidente Aci Genova - Siamo convinti del valore di progetti come questo che mirano a creare la cultura della sicurezza stradale ed a prevenire gli incidenti e le loro tragiche conseguenze. Sulla base di questa esperienza, collaboreremo nell'ambito del progetto "Incidente? Pensaci prima", mettendo a disposizione del Comune e dell'Università la nostra competenza tecnica per la progettazione della campagna comunicativa/formativa contro l'uso dell'alcol e delle sostanze stupefacenti alla guida che sarà indirizzata agli studenti universitari, delle scuole secondarie di secondo grado ed ai cittadini in genere; daremo supporto al Comune in attività di comunicazione e informazione, in modalità web con linguaggi specifici per fascia di età, nonché attraverso specifico materiale informativo in distribuzione presso la nostra rete territoriale degli Uffici di Delegazione».
Inoltre, a latere del progetto, dopo l’estate Aci Genova - in collaborazione con la Questura di Genova/Polizia Stradale – organizzerà una giornata di sensibilizzazione e formazione contro l'uso dell'alcol e guida di veicoli, rivolta agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori. Un plauso e un supporto all’iniziativa arrivano anche dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria: «L’incidente stradale è una criticità tragicamente presente in età giovanile – evidenzia Roberto Galuffo, referente Educazione alla Salute -. La scuola è certamente per sua natura, il luogo ideale dove veicolare, attraverso specifici progetti, nozioni di educazione stradale, formando i nostri ragazzi e rendendoli consapevoli non soltanto dei rischi, ma soprattutto riguardo al corretto utilizzo di un comportamento che risulti efficace per sé stessi e per gli altri durante la guida. Accogliamo con grande piacere, la notizia della possibilità per le scuole di accedere a questo nuovo progetto, ideato e presentato dal Comune di Genova con la sua Polizia Locale in primis, che hanno creduto all’utilità di un percorso rivolto ai ragazzi focalizzando le criticità dovute all’assunzione di sostanze stupefacenti e alcol in correlazione alla guida. Come sistema scolastico ci mettiamo in gioco in prima persona, come già in passato, per essere sempre più impegnati, a fianco delle altre istituzioni, nel proporre percorsi di crescita corretti».